Dominik è un pianista ceco…e cieco.
Suona il pianoforte da quando ha sei anni, e a 13 ha lasciato Praga per raggiungere Milano e studiare al Conservatorio Giuseppe Verdi.
A 18 anni è una promessa della musica, con la passione per Mozart e Chopin.
Suona il piano perché è come vedere i colori.
Vive per la sua musica, ma si ritroverà a dividere il bilocale in cui vive con Federico, un barista estroverso e terribilmente disordinato. Federico, però, gli insegnerà che i colori non sono solo nella musica.
A lui piaceva l’arancione; la mamma diceva sempre che era un po’ come il calore delle coperte d’inverno, quando fuori faceva freddo e si mettevano a dormire insieme.[...]
Gli avevano insegnato le note, l’adagio, il notturno. Gli avevano insegnato Mozart, Chopin, Bach.
Nessuno, però, gli aveva insegnato di quanto fosse bello il calore di un bacio.
Quello, doveva essere il rosso.
Revisione in corso. Ci saranno modifiche importanti.

[Godai Sanzo x Komyo Sanzo]
Pensava di esser pronto alla morte, lo credeva davvero. Non aveva rimorsi o rimpianti, aveva ottenuto dalla vita quello che aveva sempre desiderato, e Komyo era stato un meraviglioso extra.
Si chiese allora perché, in quel momento mentre lo stringeva e lo baciava, era così disperato.
Era l’idea di non poterlo più avere, di non poterlo più sfiorare con le labbra? Di non poter più godere dei suoi piccoli suoni delicati, di quando tratteneva la voce, per non farsi sentire?

“Noi non saremo infelici”, gli disse con un sorriso sincero.
“Come fai a dirlo?”, domandò Sanzo, lasciando che il fumo uscisse dalle belle labbra sottili.
“Perché siamo disposti a scambiarci di posto per far soffrire di meno l’altro”, si avvicinò a lui, passò il dorso delle dita sulla sua fronte, poi sugli zigomi. “Quanti sarebbero disposti a prendere il tuo dolore e la mia solitudine?”

“Voglio scappare da qui, fingere che per un attimo siamo nella nostra città, nel nostro paese, lì, in mezzo a quella strada dove ti trovai mezzo morto e dove ti raccolsi, sotto una pioggia torrenziale come questa.”
“Perché?”
“Perché ti devo parlare.”

- "«Perché non finisci da solo, allora? Non vorrai rimanere così, vero?» mormorò Akihiko.
Il più giovane spalancò gli occhi, così scioccato dalla richiesta da non sbottare alcun insulto come invece avrebbe fatto normalmente da una simile richiesta. [...] "Ma in fondo... C-che male c'è nel f-farlo, una volta tanto...?"" -

Il loro era un amore imperfetto.
Non era romantico, non vi erano spesso sussurri appassionati, regali e dimostrazioni d’affetto.
Era anche un amore violento, rude, fatto di sesso, parolacce e minacce.
Un amore nato dall’antipatia, dal non sopportarsi a vicenda, ma non potevano negare che il sentimento che li legava fosse proprio quello.

25th : Cradling a New Life in Your Arms - "Naruto stava iniziando a sentirsi male; osservare Gaara girare in tondo a quel modo, ancora e ancora, gli stava facendo venire la nausea [...]" -

- "[...] cercava di fare meno rumore possibile—tendeva le orecchie per cogliere l'inconfondibile cambio nel respiro di Usagi-san che segnalava quanto fosse vicino al limite." -

Dieci one shot ispirate alle parole della canzone “Go straight to number one” dei Touch & Go.
Ten: Se c’era una cosa che Hakkai amava era l’uso che Gojyo faceva delle sue labbra.
Nine: Sovrastato dal corpo di Gojyo il ragazzo appoggiò le mani sulla sua schiena, accarezzando ancora i capelli in una lenta carezza.
Eight: Per i due il tempo si era fermato, persi nel piacere di dare e ricevere, di quelle carezze sensuale, del tocco lento delle dita sulla pelle.
Seven: Si stavano amando lì, in quel luogo religioso sconsacrato dalla Natura. Come lui ora, monaco di più alto rango, stava violando il figlio stesso della Terra.
Six: Stava sognando o il monaco si stava mordendo il labbro inferiore mentre lasciava scorrere l’acqua sulla schiena?
Five: “Solo un piccolo tocco, niente di più”, sussurrò Gojyo vicino al suo orecchio, facendolo rabbrividire.
Four: “Ho sete.” Ecco che cominciava il gioco.
Three: “Immaginavo che ci saremmo trovati tutti in un letto, un giorno o l’altro.”
Two: Goku alzò un sopracciglio; aveva notato spesso quello sguardo negli occhi dell’amico era puro divertimento, un sadico, oscuro, insano piacere.
One: Sanzo restò per un momento incantato da quel sorriso, da quegli occhi socchiusi.

cit/ Naruto pulisce con calma e pazienza i suoi pantaloni del pigiama, quelli con i trenini, mettendo un adorabile broncio. Sono tutti sporchi di erba e sa che se la sua mamma lo scopre glieli porterà via per lavarli, e lui non vuole. Perché quello è il suo pigiamino preferito, arancione con i trenini stampati sopra. Ha faticato tanto per farselo comprare e adesso che finalmente è riuscito ad averlo non permetterà a Sasuke Uchiha e all'erba del suo prato, di rovinargli tutto.
One-shot con Naruto e Sasuke bambini che passano la sera della Vigilia insieme. Se leggete, ne vedrete delle belle! XD
Molto tenera e dolce, una shot sui due marmocchi più amati da noi fan :3

Usami è una persona che non si scompone minimamente neanche dopo aver ricevuto una notizia tragica, ma sarà lo stesso anche dopo aver "scoperto" che il suo amato Misaki lo tradisce? Lo scoprirete in questa mia nuova ff a capitoli, mi raccomando aspetto numerose le vostre recensioni. Buona lettura!!!

- "Si era appena chiuso la porta alle spalle e stava per chiuderla a chiave, quando si riaprì di scatto e Misaki si vide Usagi-san davanti che, senza una parola, girò la manopola affinché la scritta 'occupato' comparisse all'esterno."
*PWP! Don't like, don't read, folks.*

-Ti amo, Usagi-san. E' stato fantastico.- confessò Misaki, sorridendo.
Suzuki-san si alzò in piedi e si mise ad applaudire. -Che ne dici di svegliarti ora, Akihiko?-
Svegliarsi? Cosa voleva dire che doveva...?
-Maledizione svegliati baka-Usagi!- urlò per l'ennesima volta Misaki. -Ti sembra il caso di collassare qui?! Almeno cerca di morire in un posto dove non mi dai fastidio, dannazione!-
Una breve shot sulla meravigliosa coppia formata da Usagi-san e Misaki.

Il biondo, triste per l’interruzione, abbassò lo sguardo e, notando che l’indice di Sas’ke non si era mosso, disse in tono supplichevole: «Sas’ke, ti prego, non solo le dita..».
(SasuNaru)

NowakiXHiroki. sarà tutto diverso tranne una cosa: l'amore che lega questi due junjou boys. cosa succederebbe se Hiroki fosse rinchiuso in manicomio.. e se Nowaki fosse il suo dottore? commentatee..