Quanto siamo disposti a sacrificare per amore di una persona?
Hermione Granger ha sacrificato tutto: il suo cuore ed i sogni di una vita felice accanto all’unico uomo che avesse mai amato. Ma ha dovuto rinunciare a lui.
Ha dovuto compiere una scelta difficile, non potendo fare diversamente, ed ormai sono passati otto anni dalla fine di Hogwarts.
Hermione adesso è una splendida donna di ventisette anni, sposata con Ron Weasley e madre di due figli: Rose e Hugo.
Esattamente come tutti si aspettavano da lei.
Ma le apparenze a volte ingannano ed è proprio con la triste tragedia che si abbatte sulla sua famiglia, che tutto inizia a prendere una piega diversa. Il vaso di Pandora che era stato faticosamente tenuto chiuso per otto anni, improvvisamente viene scoperchiato e la verità inizia a venire a galla. Una verità complicata, quasi impossibile da accettare e spinosa, proprio come una rosa che ha l’ardire di sbocciare tra i gelidi venti dell'inverno…

Fred Weasley era stato l’unico uomo della sua vita.
Non Ron, Fred.
Aveva pensato per anni di essere innamorata del suo rosso amico.
Invece, in pochissimo tempo, alla Tana e poi dappertutto, aveva scoperto l’amore di Fred.
Spiazzante.
Allegro, incontenibile, lussurioso, segreto.
Impaziente.
***
«Sai che, Theo? Ho deciso di farmi la Granger.»
«Davvero? Non ti importa più il suo sangue sporco?»
«Ho detto che voglio farmela, mica sposarla.»
«Penso che non dovresti.»
«E perché mai? È femmina, decente, in più c’è il piacere della sfida, dato che non sembra una tanto facile. Perché non dovrei?»
«Non so che dirti. Mi sembra una con cui non si scopa senza conseguenze.»
«Le conseguenze ci sarebbero se sbagliassi l’incantesimo contraccettivo. Vuol dire che ci starò attento.»

Dopo essere stata incerta se metterla sotto il fantasy o l'epico, ho optato per il romantico. La storia nasce da due immagini: una foto di Cork poggiata su un comodino con una sveglia rosa, una festa da organizzare (stile Mrs. Dalloway per intenderci) e da una scena finale di una mano che si perde in un'altra. Sam ha poco meno di trent'anni, è una donna colta, fine e odia il rosa. Ha una serie di amanti, ma forse prova qualcosa di più per uno, un suo caro amico. Dovrà fare un atto di coraggio o qualcuno le toglierà le castagne dal fuoco? Svolgimento che porta nei binari del rosa e della commedia tradizionale un personaggio che vorrebbe non esserlo. Attenzione, alcuni elementi erotici piuttosto spinti possono disturbare la sensibilità di alcuni lettori. Rapporto femslash solo accennato.

Di nuovo, improvvisa e nitida, mi apparve davanti agli occhi la figura di mio padre. Mi chiesi quasi distrattamente cosa avrebbe pensato di ciò che stavo per dire al suo migliore amico, cosa avrebbe detto se si fosse trovato al suo posto, e come avrebbe reagito se invece fosse stato al posto mio.
Mi chiesi anche cosa avrebbe pensato mia madre, e come si sarebbe comportata nei confronti di Sirius e nei miei. E poi chiusi gli occhi, ricordando che i miei genitori non c'erano più, perché Voldemort li aveva uccisi, privando anche me di una vita normale. E allora sospirai, decidendo che la vita che mi era stata concessa l'avrei vissuta nel modo in cui desideravo viverla.

Cosa succede dopo due anni di storia, dopo le lacrime, dopo il "decidiamo di andare avanti", qualora Angelica decidesse di aprire un blog e aggiornarlo quando può per raccontare la sua vita sentimentale? Ecco, io non so se avrà un nuovo amore, ma so per certo che prima o poi riuscirà a trovare un equilibrio, anche perché, sennò, la rinchiudono in manicomio.

Salve a tutte. E' la prima volta che scrivo in questa sezione, ma sono affascinata dal personaggio del dottor Cullen, che trovo complesso e interessante, quindi ho voluto provare. Attraverso questa ff, affronto una tematica che mi interessa molto. Ho cercato di rispettare il personaggio e di svilupparlo raccontando la sua esistenza e le sue esperienze.
2° cap - "Mio padre: mi era capitato di pensare a lui... mi chiedevo come avesse reagito alla mia scomparsa, se mi avesse fatto cercare."
5° cap - "Heidi mi inquietava; era un misto di grazia ultraterrena unita a una fisicità fatta di carne e sangue. Sentivo nei suoi confronti una specie di repulsione che si mischiava all'attrazione."
9° cap - "Il mio incontro col destino avvenne una fredda mattina di febbraio, con la luce chiara che entrava attraverso la finestra del mio studio e illuminava il volto delicato di un'umana, una donna che all'epoca era la moglie di un altro uomo."
Non so se la dicitura spoiler sia corretta, di fatto non è una if. Accetto consigli.

Stringere patti con il diavolo non può portare che a una unica, inevitabile, drammatica conclusione. Charlotte Stanley lo sa, ma resistere al fascino di Christopher Marlowe le è impossibile. O forse, semplicemente, non vuole farlo. Lui può darle tutto, lei vuole tutto, e la sua anima sembra un prezzo giusto da sopportare. Ma come può John Bull osservare la sua amata svanire poco a poco, sotto il peso di un amore che la sta corrodendo? Attimi rubati allo scorrere del tempo, note e parole che si fondono e si respingono, una spirale discendente che li porterà dritti al drammatico epilogo, il 30 maggio 1593.
"Charlotte alzò il capo e sorrise: Christopher Marlowe l’aveva distrutta, John Bull aveva tenuto insieme i pezzi della sua anima persa."

Hermione è in infermeria per un tremendo Stransternuto... e Malfoy per il solito incidente di Quidditch... Bloccati entrambi, su letti affiancati, cominciano il solito battibecco.. Quello che Draco non sa è che oggi è un giorno speciale per Hermione.
- "Santo Merlino Cantante e Morgana musicante"...Pensava Hermione mentre gli poggiava il bicchiere sulle labbra. "Non solo sono bloccata qui, oggi, ma devo anche sorbirmi la compagnia di Malfoy e pure di un Malfoy piagnucolante e impedito nei movimenti... Questa non è un'espiazione, è una maledizione!"

Harry è morto durante la guerra.
Lui e Ron stavano insieme.
Terza Classificata al "Only Slash and Femslash Contest", indetto da Only e Roe.

One-shot su Fred e George: la storia si svolge nei mesi che vanno da febbraio a maggio dell’anno 1998. Ho voluto provare a descrivere la probabile fuga di Fred e George dai Ghermidori (non si hanno conferme ma Molly Weasley temeva che venissero assassinati nei loro letti dopo la pubblicità della “Soluzione di Occlusione per la nazione” e quindi ho preso spunto), il successivo, e breve, nascondiglio a casa di zia Muriel (come Bill afferma nel capitolo 25 “Villa Conchiglia”, pagina 473 dei Doni della Morte) e la battaglia di Hogwarts con le sue conseguenze sulla vita di George. Ho trascritto parte della narrazione della Rowling per poter far coincidere le sequenze della fuga e per dare un perché al fatto che Fred parli a Radio Potter a marzo (quando Ron riesce a trovare la parola d’ordine, capitolo 22 “I Doni della Morte”, sempre del settimo libro); tuttavia ho saltato alcune battute per rispetto all’opera e al non plagio, anche perché non avrei mai copiato nulla se non fosse servito ai fini della storia.
Spero vi piaccia! :)

Una serata speciale per sognare, tornare indietro nel tempo e, a sorpresa, incontrare uno dei propri idoli: Opera on Ice

ATTENZIONE: Questa è una storia a tematica YURI, ovvero tratta una storia d' amore tra due ragazze, dove ci saranno anche scene di sesso esplicite, se non gradite il genere evitate di leggere grazie.
I personaggi sono tratti dal manga/anime Le rose di Versailles/Lady Oscar di Riyoko Ikeda e la storia tratta un' immaginaria storia d' amore tra Rosalie e Oscar, anche se nella storia vera ci sono accenni dell' amore non corrisposto di Rosalie per il comandante. Le scene tratte dall' anime o dal manga sono state leggermente modificate per necessità o perchè non mi ricordavo esattamente cosa succedeva ^^
...Rosalie scosse la testa mentre le lacrime le inumidivano nuovamente gli occhi, quando gliene scivolò una sulla guancia Oscar allungò istintivamente una mano e gliela raccolse col dorso dell’ indice, la ragazzina divenne nuovamente rossa per l’ imbarazzo e per il brivido che l’ aveva percorsa quando Oscar l’ aveva toccata, tremito che non era sfuggito allo sguardo attento del comandante che ritirò la mano dal suo viso...

La festa delle donne ha molti volti, l'universo femminile è alimentato da tante storie personali. Ogni donna vive la propria femminilità e crescita in maniera diversa, maturandola sull'onda delle esperienze emotive, familiari e personali che la accompagnano nella crescita.
L'otto Marzo ha tanti occhi ed ogni coppia di occhi vede il mondo con filtri diversi. Io ho voluto dare voce agli occhi di chi questa festa la vive legata a ricordi meno...comuni.

Piccola song-fic sulle note della canzone "The Mummers' dance" di Loreena McKennitt - di cui ho messo il link youtube -, racconta il modo in cui il Piccolo Popolo e la sua Regina celebrano l'arrivo della primavera. Buona lettura! :)
Questa storia ha partecipato al contest "La notte degli Oscar" indetto su Writers Arena Rewind, aggiudicandosi l'Oscar per le migliori descrizioni.

-Sei il mio cucciolo…Tu eres mi bebè- dicevi perentorio ogni volta, guardandomi con quell’espressione dolce e sfrontata allo stesso tempo, e io, che mi beavo del tuo odore e della tua pelle, sapevo che quel sorriso e quelle parole, per una volta, erano per me. Unicamente per me. E allora non c’era nessuna donna, nessuna ombra, nessuna persona che ti ammirava follemente sognando di essere te, nessun procuratore che faceva i tuoi interessi di campione di calcio, nessuna invidia, tra noi. Solo io e te.