Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se Sana ed Akito si fossero conosciuti all'ultimo anno di liceo invece che all'ultimo anno di elementari?? Avete mai provato ad immaginare una storia in cui amore, amicizia, odio e passione si fondessero in un'unica cosa?? Avere mai creduto che due persone potessero essere legate dal fantomatico Filo rosso?? Beh io ci ho provato e questo è il risultato.. I due giovani si conoscono a scuola, profondamente diversi ma al contempo eternamente uniti.. Tanti ostacoli si porranno davanti a loro, ma saranno in grado di superarli insieme?? Il destino li dividerà tragicamente oppure no?? Bene se questa strampalata introduzione vi ha suscitato un minimo d'interesse, entrate a dare un'occhiata.. Finalmente dopo settimane d'assenza sono tornata, dopo Yet you and i, rieccomi qui con Thread.. Spero con tutto il cuore che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ve ne pare, sia nel bene che nel male..
G.

Sana é una famosa attrice, ma questa sua condizione non esclude che possa frequentare l'università. Il suo mondo sarà stravolto da due eventi fondamentali: un indicente e l'incontro con Akito Hayama. Come cambieranno le cose per la giovane donna, dopo l'incontro con lo scapolo più ambito dell'università di Tokyo?

Sono Sasuke Uchiha" gli tese la mano.
"Molto piacere, io mi chiamo Naruto Uzumaki" sorrise l'altro afferrandogliela.
Il primo lo tirò verso se sussurrandogli all'orecchio "Quindi non sei gay, eh? Peccato, dovró farti cambiare idea." Gli passò lentamente una mano sul fianco facendo irrigidire il biondo, che balbettò confuso e imbarazzato "Ch-ch-che cosa?"

Akito Hayama.
Sana Kurata.
Due nomi diversi, due ragazzi diversi, due storie diverse.
Hanno entrambi 17 anni, ma non si conoscono.
Ben presto però, il destino li farà incontrare...
Akito vuole andar via di lì, partire per trovare la felicità che non ha mai conosciuto nell'arco di questi suoi 17 anni
Ma, secondo voi, cosa sarà successo nei 17 anni prima della loro conoscenza? Come si conosceranno? E cosa succederà fra loro? Sarà tutto rose e fiori?? Vi lascio scoprirlo da soli ;)
Questa è la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia ^_^
Much Love

-Sana addio. È finita, non cercarmi mai più-. E così dicendo rientrò.
Akito Hayama mi aveva davvero lasciata. E per di più in quella squallida maniera.
Corsi via, disperata.
-ADDIO!-.
Akito ha lasciato Sana. Come procederà la vita di entrambi? Sarà stato un addio definitivo oppure torneranno nuovamente insieme?
A tal riguardo, un grande segreto verrà a galla e scompiglierà le vite di tutti i protagonisti ..
Questa è la mia prima Fanfiction! Spero sia di vostro gradimento!
Dedicata a Simone, il mio adorabile fratello. ♥

Piccola OS su Sana e Akito. Si rivedono dopo tanto tempo e ad attendere Akito sarà una inaspettata sorpresa. Spero che questa mia follia notturna sia di vostro gradimento.

Detesto i giornalisti. Detesto averlo dovuto rivedere in questo modo, dopo più di dieci anni.
Mi tremano le labbra e Nao se ne accorge. Addolcisce immediatamente lo sguardo, strappandomi di mano il giornale.
« Avevo chiesto a Misako di non mostrartelo, come diavolo sei riuscita a leggerlo? » domanda, volgendo un fugace sguardo all'articolo con velata ironia e gettandolo malamente sul sofà dell'appartamento. Come se la governante sia responsabile dei miei pasticci sentimentali e del mio masochismo!
Mi concedo un mezzo sorriso stanco. Nao è molto più di un amico per me, è un fratello.
« Gliel'ho rubato! »
Inarca un sopracciglio elegante, ridacchiando all'ammissione di una donna ancora bambina, che dentro sè continua a portare due ridicoli codini rossi e sgargianti.
« Sana... »
« Sto bene, Nao. Sto bene... voglio solo farmi una doccia calda e prepararmi per l'appuntamento di stasera. Sono sempre in ritardo! » ribatto scocciata, liberandomi dalla sua presa e avviandomi verso il bagno.
Sto per scomparire oltre la porta, ma la sua voce mi blocca all'istante.
« Non è andando a letto con Brad, che risolverai la cosa. »
Abbasso la testa sconfitta, mordendomi un labbro.
|Sana/Brad/Akito|

« K-Kagami-kun-- » Il sospiro strozzato di Kuroko morì direttamente contro le labbra cocenti di Taiga che andò ad emettere un solo ringhio basso, roco, monocorde.
[ KagaKuro, per la mia micina. ]

-Sei mio.- mi lascio sfuggire. Perché sì. Lui è mio. E’ devono saperlo tutti. Deve saperlo che può mostrarsi così solo a me. Deve saperlo che mi appartiene.
_
Piccola introduzione. Già da tempo avevo in mente di scrivere la mia prima raiting rosso.
Sottolineo il fatto che sono totalmente inesperta in questo campo. Infatti questa è la prima raintinga rosso che scrivo quindi vi prego di essere clementi e avere pietà di me. (?)
Be'.. non mi resta che augurarvi buona lettura.

Sono trascorsi tre giorni dalla sconfitta dello Shutoku contro la Seirin ; Shintaro Midorima riflette sul da farsi , quando qualcuno suona alla sua porta , da lì tutto cambia ...

"Da quando lo aveva rincontrato neanche un paio d’ore prima, tutta quella situazione aveva preso una piega sempre più assurda. Non riusciva a spiegarsi né i propri pensieri né il comportamento dell’amico e per di più detestava il fatto che la sua mente non smettesse di rimuginarci sopra."
Aomine e Kise si rincontrano in un anonimo campetto di basket e un temporale improvviso avrà conseguenze inaspettate... c'è forse il destino all'opera?

A volte, ci si ritrovava nel posto giusto e al momento giusto, si diceva la cosa giusta alla persona giusta, e in virtù di questo, ogni cosa trovava il giusto incastro, la perfetta combinazione, rendendo tutto incredibile ma perfetto.
Strano si. Inaspettato. Anche. Ma assolutamente fantastico.

[KagaKuro, of course (L)]
Aveva cercato di dare la colpa di tutto a Kuroko, almeno nel proprio intimo, ma doveva ammettere che se anche fosse stato vero di certo non avrebbe alleviato la pena che gli era stata inflitta. Erano in due nella cosa ma pareva che quello, della coppia, che subiva quotidianamente di più era proprio lui, e questo particolare non solo non gli era sfuggito ma lo irritava decisamente molto. Quella poca pazienza che aveva sempre portato, poi, aveva disimparato a usarla, specie dopo che l'ennesimo citrullo lo fermava per i corridoi della scuola durante le pause tra una lezione e l'altra e, con una sfacciataggine che non sembrava molto giapponese, gli chiedeva senza mezzi termini cosa mai ci trovasse di piacevole nell'essere omosessuale.

Cosa si cela in un volto sorridente, in chi dorme al tuo fianco e partecipa al tuo desco, amichevole e dolce quando é giorno? Per conoscere la sua vera natura, Goku, apri gli occhi durante il sonno e ammira, senza paura, la bellezza camaleontica del vero nemico.
Goku, soltanto un sogno?

[Kuroko no Basket - KagamiKuroko]
Pioveva e l'aria era piena di umidità – Kagami non sopportava il brutto tempo giapponese, gli stringeva il corpo in una morsa di freddo che non riusciva proprio a sopportare. Benché avesse cercato di sanare il malumore creatosi per questo con qualche panino in più sulla solita fila di hamburger che trangugiava per cena, dopo ogni allenamento, non era riuscito proprio a ritrovare la calma sperata.
Si sedette al solito posto, allungando la mano al primo panino per cominciare a mangiare, e alzando lo sguardo era pronto a sostenere un'espressione piatta che era solita apparire nei momenti meno opportuni: ormai si aspettava di vedere Kuroko spuntare ovunque, neanche fosse una presenza inalienabile alla sua persona. La vera sorpresa fu quella di non vedere nessuno, seduto all'altro lato del tavolo, ma solo il vuoto e un gelo che si faceva ancora più intenso.