Questa storia narra il percorso di una giovane ragazza che insegue un sogno : diventare calciatrice a livelli mondali e giocare nella categoria maschile dimostrando cosi che anche essendo donna può essere una fuori classe anche lei , nel corso della storia vedremmo come Jenna cresce ed incontra pian piano i vari personaggi come Holly , Patty e Benji ecc.. e intreccia la sua vita alle loro , sono presenti storie d'amore e varie scene spinte ( stando nelle regole giuste ), potrete trovare annesse anche varie squadre di calcio reali ( Ovviamente non i calciatori quelli o sono inventati o esistenti dall'opera ) , sentimenti e paure e varie avventure per il mondo non perdetevi i capitoli :) Grazie per la visione Baci baci ^_^

Storia ambientata alla fine della prima stagione, dopo la vittoria della Touou sul Kaijou. La Winter Cup è alle porte.
Un altro modo di vedere le vite della Generazione dei Miracoli e del Seirin. Un modo che non riguarda solo il basket, che però non smetterà mai di tenerli inevitabilmente tutti uniti.
Kise non riesce a dimenticare Aomine, nonostante la vicinanza di Kasamatsu.
Nel rapporto tra Kuroko e Kagami s'inserisce la presenza di Himuro, del quale Murasakibara è tremendamente geloso.
La vita di Takao subisce uno stravolgimento e Midorima è pronto a far ruotare la sua stessa esistenza intorno al compagno pur di aiutarlo.
Hyuga comprende la portata dei suoi sentimenti per Teppei solo quando Hanamiya decide di usare ogni mezzo a sua disposizione per conquistarlo.
Tutto questo sotto l'occhio dell'imperatore di Akashi che, come un burattinaio tiene sotto controllo i fili delle vicende.
Fili che sono destinati ad intrecciarsi.

«Ricordi sbiaditi, luci soffuse, amori spezzati e ombre evanescenti. Il tempo si porta via tutto: anche le nostre storie.» — Dal Capitolo IV
Sono passati alcuni mesi dalla fine delle scuole superiori, e ogni membro dell'ex Generazione dei Miracoli ha ormai intrapreso una strada diversa.
Kuroko è rimasto solo, non fa altro che pensare ai chilometri di distanza fra lui e Kagami, tornato negli Stati Uniti.
Tuttavia, incontrato uno dei suoi vecchi compagni di squadra della Teiko, Kuroko comincia una crociata per poter ripristinare la vecchia Gerazione dei Miracoli, con l'aggiunta di nuovi membri, scoprendo, attraverso un lungo e tortuoso percorso, realtà diverse e impensabili.
«La Zone era uno spazio riservato solo ai giocatori più portentosi e agli amanti più sinceri del basket, era, in poche parole, la Hall of Fame dei Miracoli.» — Dal Capitolo VII
[Coppie: KagaKuro; AoKise; MuraHimu; MidoTaka; NijiAka; MomoRiko; forse se ne aggiungeranno altre nel corso della fanfiction.
Accenni: AkaKuro; KiseKuro; MiyaTaka; KiMomo; KuroMomo; KagaHimu.
Il rating potrebbe salire.]

Alexander Lightwood è un ragazzo innamorato del suo migliore amico. Nessuno sa che lui sia gay e, di certo, lui non vuole farlo scoprire quando una sera, per un scommessa, si trova nel quartiere di Pittsburgh, noto per la presenza di locali gay. Quella sera la sua attenzione è catturata da un ragazzo di nome Magnus, con cui avrà la sua prima volta. Fra amore, sesso e gelosie, questa storia parla di Alec, del suo amore, della scoperta di se stesso e della sua sessualità.
È il mio primo esperimento con una storia a rating rosso e un cross-over, spero vi piacerà :)

"Kuroko Tetsuya, giovane promessa del basket conosciuto come: "Il sesto uomo fantasma della Generazione dei Miracoli", trovato impiccato nel suo piccolo appartamento di periferia.”: questo è ciò che i giornali riportano in una fredda mattina di febbraio.
Tuttavia basta una più attenta osservazione per capire che non si tratta di suicidio e, fin da subito, il cerchio dei presunti colpevoli si restringe attorno ai grandi talenti del basket, a coloro che più sono stati vicini a Kuroko. Adesso che il nodo di congiunzione si è sciolto, gli ingranaggi si romperanno di nuovo.
«Il nodo di congiunzione che li aveva tenuti uniti si era sciolto, distrutto in una piovosa giornata di febbraio: le anime che si erano ritrovate grazie a Kuroko sarebbero ricadute molto presto nella malattia, si sarebbero allontanate e non avrebbero più avuto occasione di riavvicinarsi.
Da quel giorno in avanti, la spaccatura che Kuroko era riuscito a riparare si sarebbe tramutata in una voragine nera che li avrebbe risucchiati tutti, li avrebbe consumati e distrutti, dal primo all'ultimo.»
Accenni: KagaKuro; KuroMomo (altri, leggeri leggeri)
Coppie: AoKise

Ohayo, minna!
Sono nuova del fandom, e questa è solo la mia seconda fanfiction, per cui vi prego di essere clementi e di farmi sapere se vi piace o meno, così da potermi migliorare. Spero comunque di intrattenervi piacevolmente!
Ambientata dopo il secondo film: Sakura fa un incubo che la tormenta, e capendo che si tratta di un sogno premonitore decide di consultare i Tarocchi delle Carte per scoprire cosa attende lei ed il fratello.
Nell'ombra si nasconde un Cacciatore.
Dalla Cina e dall'Inghilterra, due ragazzi accorrono per aiutare i loro amici in questa nuova impresa della Padrona della Carte.
In un gioco frenetico di guardie e ladri, a determinare la vittoria sarà solo la magia più forte di tutte.
L'Amore.
Ok, non sono brava nelle introduzioni, ma spero di avervi dato un'idea. Buona lettura!

In cui Kagami ha a che fare con la propria frustrazione sessuale, Aomine non riesce a liberarsi dai ricordi del passato, Takao non sa gestire la gelosia e Himuro ha una crisi di nervi, mentre Akashi cerca di combattere il suo disturbo mentale (senza troppo successo).
[KagaKuro, AoMomo, KasaKise, TakaMido, MuraMuro, NijiAka]
[I. Kagakuro
II. Aomomo
III. Takamido
IV. KasaKise]

Kuroko intravede disordine, lungo la strada, persino un uomo disteso a terra dietro un bidone della spazzatura ancora pieno, e una puzza di marcio che si nasconde e si mescola a quello asettico della perfezione di plastica; neanche lo smog delle fabbriche sempre produttive riesce a intaccarlo. Capisce di aver raggiunto il limite che separa il centro dalla periferia, le case bianche dei nobili e quelle nere degli operai: la vicinanza con la parvenza del mondo libero lo inebria, come il dolore e come la sensazione di gelo della notte. Il cuore ha un tumulto che lui, per la prima volta dopo troppo tempo, riconosce come gioia.
-Senti, senti! Stammi a sentire! Moglie, incubatore, uomo, qualsiasi cosa tu sia in questo momento! Ascoltami un attimo! Non mi interessa, chiaro? Non osare darti la colpa di tutto ciò! Tu non hai colpe! Io sono il solo responsabile! Quando ti ho salvato dalla strada, l'ho fatto per me! Quando ti ho morso e ti ho legato a me, l'ho fatto perché io ti desideravo! Tu non hai colpe, hai capito?
Prima classificata al "Di Omega!Verse, fluff e OTP - Multifandom contest" valutato da graceavery

Aomine espira, il diaframma che si contrae e si accartoccia nell’incendio che si sta dipanando nella sua pancia.
[KagaAoKuro]

La realtà, si sa, è molto diversa dai sogni. Ma Midorima, quella notte, non poteva sognare una cosa più distante dalla vita vera. In fondo, il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E probabilmente le cose tra i due giocatori dello Shutoku, non cambieranno mai. Nemmeno dopo quel sogno.

[Dal testo]
D'altra parte, Shintarou non aveva intenzione di ribellarsi. In quei lunghi giorni del ritiro si era sovraccaricato di allenamento per sopperire alla mancanza della presenza fisica del compagno, perché consapevole del fatto che erano sempre circondati da gente guardona e impicciona, per cui non potevano lasciarsi andare in alcun modo.
Quell'imprevisto, quell'atmosfera e soprattutto quell'intimità erano giusto ciò serviva a entrambi per ricarire le batterie, come diceva spesso Takao.

“Ehi, Shin-chan?”
“Hmn?”
Iniziò a preoccuparsi, la voce del più piccolo si era fatta più bassa, i suoi occhi lo fissavano pronti a cogliere ogni cambiamento sul suo viso, mentre le labbra si tendevano in un sorriso che di rassicurante aveva ben poco.
“Dimmi un po', hai già dato il tuo primo bacio?”
Eccola, sapeva sarebbe arrivata una domanda di questo genere, comunque l'imbarazzo lo colse, mentre un leggere rossore colorava le sue guance. Una cosa peggiore stava ancora capitando quel giorno: essere rinchiusi in palestra a causa della pioggia con uno come Takao che, per di più, faceva domande imbarazzanti.

Midotaka ~
[...] Continuava a chiamarlo con quel nomignolo che tanto gli piaceva, continuava a mugolare oltre la mano che premeva sulla sua bocca per imporsi il silenzio in modo indegnamente sbagliato e continuava a lasciarsi trascinare via dalle sensazioni piacevoli che nascevano pian piano, umide e sensuali, fintanto che si aggrappava alle coperte e lo lasciava fare. [...]

"Shin-chan!!! Aiutami! Sei proprio uno scansafatiche, un fannullone, sei sempre così, non ti smuove nulla o forse si… quando te lo pigli in culo che ti devi muovere, ma sei comunque quello che non fa mai nulla!" il corvino finì scandendo bene le ultime parole.
Midorima rimase impassibile per alcuni secondi che sembrarono ore a Takao, poi si avvicinò a quest’ultimo, prese la palla che aveva in mano e, senza traccia di fatica, fece canestro con un tiro da tre punti e annunciò "Ora ti faccio vedere quanto sono scansafatiche, così domani quello che non si muoverà sarai tu".

Addenta piano il nastro che gli copre il mignolo.
Dita. Che altro posso dirvi, se non dita?
[TakaMido]