Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo già fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di più al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio così tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo è come droga per me e il mio corpo non risponde più ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perché le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

Dal testo:
Guardo Katniss dormire, così piccola e indifesa fra le mie braccia da panettiere. Ed un solo pensiero vola libero nella mia mente. Una consapevolezza che fino a questo momento ho cercato di nascondere a me stesso: Katniss Everdeen è bella. E' bella nonostante le cicatrici, le ossa sporgenti, i capelli intricati, senza una forma precisa, e le occhiaie violacee, prova tangibile di ciò che le hanno fatto. Ma nonostante questo, nonostante il suo aspetto quasi scheletrico, io la trovo bellissima. E vorrei baciarla. Vorrei toccarla e baciare ogni suo centimetro di pelle libera. Ma cosa mi fai Katniss? Cosa mi fai?
Non riesco a resistere Katniss. Non ci riesco. Perdonami.
La bacio. Un bacio dolce, leggero, quasi impercettibile. Ma mi stacco immediatamente, rendendomi conto di ciò che ho fatto. L'ho baciata. Ho baciato Katniss. E nonostante sappia di dovermi staccare, non ci riesco.
E' così bella. Così bella e fragile. Potrebbe scivolare via in qualunque momento. E non voglio. Non voglio più perdere Katniss Everdeen.
-Resteresti con me?- le sussurro quasi con disperazione, ma con tono basso, per non svegliarla. Sono pazzo. Sta dormendo, non può sentirmi
-Sempre- mi risponde invece lei, un dolce sorriso sulle labbra.
Sempre.

"Aveva parlato al plurale. Aveva sottinteso un noi. Un minuto prima ero sola, apatica, pronta ad accogliere la morte in ogni istante. Lui, con una semplice parola, aveva reso di nuovo possibile ipotizzare di riaccogliere la vita"

Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson, dopo un paio d'anni finalmente sono riusciti a trovare il coraggio di stare insieme. Sono una coppia ora e come tale, si preparano ad affrontare insieme la promozione del terzo e penultimo film tratto dalla saga di Hunger Games. Purtroppo però, le cose non sempre sono come ce le aspettiamo e non sempre la vita è facile. Riuscirà il loro amore a contrastare anche la più difficile delle situazioni? O non sempre l'amore riesce a vincere contro ciò che il destino ha in serbo per noi? Scopritelo insieme a me.

Sei drabble per un semplicissimo conto alla rovescia: quello per il capitolo cinematografico che concluderà la nostra amata saga (sperando sia all'altezza del libro).
Sei drabble che ripercorrono alcuni momenti salienti della trama del libro che mi piacerebbe vedere all'interno del film.
Sei drabble semplici, senza pretese, forse un po' troppo piene di feels, per aiutarci a rendere l'attesa meno ardua.
[-5: Ballo al matrimonio di Finnick e Annie- prompt ''Vivi'']
[-4: Prova all'isolato di Katniss- prompt ''Obbedisci'']
[-3: Nel negozio di Tigris- prompt ''Dimmelo'']
[-2: L'esplosione dei paracadute (Pov del bambino verso cui andava Prim)- prompt ''Ti prego'']
[-1: L'esecuzione finale (Pov della nipote di Snow)- prompt ''No'']
[19/11/15: La nascita della piccola Mellark]

[Katniss!centric | Katniss/Gale | Pre & Post Saga]
“Secondo te è vero che due parallele s’incontrano all’infinito?” chiedo, indossando la mia faretra. Mi aspetto una frecciatina o per lo meno una risata, ma lui si limita a guardarmi per un po’.
Infine, si stringe nelle spalle.
“Possiamo scoprirlo” commenta poi, rubandomi una freccia.
Incocchiamo gli archi in sincrono, senza aver bisogno di guardarci o di scambiarci ulteriori spiegazioni: ecco la prova di quello che pensavo prima, guardando le nostre impronte. Non c’è mai bisogno di troppe parole, tra di noi. Ci capiamo in fretta perché pensiamo all’unisono, grazie a quanto abbiamo imparato a conoscere l’uno dell’altra.
Gale ed io; le nostre famiglie. Siamo due linee equi-distanti che mantengono sempre la medesima traiettoria.

[everlark♥] [post-mockingjay]
Era da molto tempo, moltissimo tempo che non ti sentivo ridere. E di te, Peeta, mi è mancato anche il sorriso. Quel sorriso che m’inonda e mi culla, che rimane impresso nella mia testa e mi scalda le membra.
Ora è la sua voce roca e decisa a riportarmi indietro e... ho paura.
-Tu mi ami. Vero o falso?-
-Vero.- dico senza riflettere neppure un secondo, senza un attimo pensarci.
Butto fuori quella parola, una sola parola che racchiude tutto. Racchiude tutte le lacrime che ho versato quando lui non era accanto a me, racchiude i baci che ogni notte mettevano a tacere i miei incubi, le nostre parole sussurrate tra le lenzuola sfatte, tutto quello che abbiamo condiviso e che credo sia amore.
Perché se amare significa soffrire tanto per la lontananza di qualcuno, non poterne fare a meno; se significa sentirsi parte di quella persona, sentire che il suo sorriso è anche il tuo e i suoi occhi vedono come i tuoi... allora credo di averlo provato. E ora ne sono sicura, Peeta è amore.

•{Breve One-Shot ~ Incentrata su Peeta e sua madre ~ 829 parole}
"Mentre varcava la soglia di quella porta al Palazzo di Giustizia, appena vide la sagoma di suo figlio appoggiata alla finestra dinanzi all’uscio, quando il ragazzo si girò e incrociò i suoi occhi azzurri colmi di lacrime con quelli color oceano della donna, la signora Mellark sentì ogni sua certezza crollare.
Improvvisamente non riuscì più a sentirsi la signora Mellark, come si presentava a tutti; improvvisamente ricordò anche lei quell’antico timore di vedersi in quella camera con troppo sfarzo all’interno.
Come poteva Peeta, quello debole, reggere a tutto quello a cui stava per andare in contro?"

[What if?] [Everlark]
Peeta è stato portato in salvo al distretto tredici, finalmente è di nuovo tra le braccia di Katniss. Però non è stato depistato. Come affronta la Ghiandaia Imitatrice il suo ritorno? Come supereranno insieme le profonde ferite psicologiche di lui?
Dal testo: Il ragazzo che ho davanti non può essere Peeta. [...] Fa così male vederlo conciato in questo modo, dimagrito, vuoto, spento dalla sua stessa volontà di vita. Come hanno potuto trasformarlo in una persona così diversa da ciò che era e che é sempre stato? Il mio corpo è scosso da singhiozzi, e lacrime che non mi ero nemmeno accorta di trattenere, scivolano libere da ogni costrizione sulle mie guance.
-Peeta- è un suono strozzato il mio, pieno di dolore e sofferenza. Cosa ti hanno fatto?
Sui suoi lineamenti passa incredulità, oltre a qualcosa di più disperato che proprio non riesco a riconoscere. Desiderio? Sorpresa? Sollievo? Sicuramente tutti e tre, perché spinge da una parte i dottori e mi guarda con intensità. Eppure non si alza, forse perché crede che le gambe possano cedergli sotto il suo stesso peso.
-Katniss. Sei... sei viva-

Junior e Willow sono i figli di una nuova Panem, nata sulle ceneri dei caduti e sulle cicatrici di una libertà pagata con il sangue. Sono i figli della rinascita e del dolore, della promessa di un nuovo futuro e dei fantasmi del passato, spesso talmente oscuri da adombrare perfino il giallo brillante della speranza.
«Credevo fosse normale...» Dico, in un sussurro. Mi sembra brutto dirlo a voce troppo alta, come se lo rendesse più reale.
«Ma è normale. Esattamente come te». Risponde, fredda, con un'espressione seria sul viso. Perché io sono come lei, sono il figlio di eroi di guerra che portano sulle loro spalle i dolori del passato, rendendo le nostre vite più difficili di quelle di chiunque altro.
[…]
Mi allungo nell'erba, strofinando lente le braccia lungo i fianchi, fingendo di essere di nuovo una bambina che disegna con il proprio calore una ghiandaia nella neve fresca. Ma non c'è neve da raccogliere, qui. Solo cocci, gusci vuoti di conchiglie e un listello di legno che ormai suona solo note stonate.
{Fa parte della serie Colors. || Fanfiction fortemente psicologica che tratta in modo esplicito alcune patologie psichiche}

Piccola Everlark fluffosa, ambientata dopo la guerra. Un momento tra Katniss, Peeta e loro figlio non ancora nato. [...] Veniamo interrotti da un altro calcetto che mi fa spaventare. "Mi sa che questo bambino diventerà bravo a giocare a pallone." scherza Peeta.

Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!

•{ Flashfic ~ Missing Moment/Spin-Off di "Indelible Signs ~ Angst ~ Josh!Centric}
"Ho guardato fuori dalla finestra finché non ho visto spuntare il primo raggio di sole della giornata. Quel briciolo di calore che – per un secondo – mi ha illuso che Jenn fosse al mio fianco, che Rob fosse qui, ancora stretto a me.
Sono andato via. Li ho abbandonati.
•{Fa parte della serie: "Indelible"}

La mia vita ruota sugli Everlark, sono stupendi e chi dice il contrario o è pazzo o cerca di venderti qualcosa.
No seriamente, ho scritto di un momento che non viene raccontato nei libri ma che io ho provato ad immaginare un centinaio di volte e questo è il risultato. Spero che vi piaccia...

•{ Special Christmas ~ Everlark ~ 1533 parole ~ Leggermente OOC }
•|| Rieccomi finalmente tornata in questo fandom con uno Special Natalizio (sempre se così si può definire una storia angst) ... Spero che vi piaccia, buona lettura!♥||
"«Peeta» Katniss iniziò a tremare, prendendo la mano del ragazzo «Almeno per stanotte … Resta.»
Lui la guardò, la scrutò con i suoi occhi color cielo, quando il suo cuore gli diceva di restare, di proteggerla, la sua mente gli diceva di scappare, di fuggire via perché l’ibrido sarebbe potuto riemergere e avrebbe potuto farle del male, di nuovo.
«Sai che non posso.»
Ma la prese tra le braccia, le regalò uno dei suoi caldi abbracci e le posò un bacio sulla fronte.
«Buon Natale, Katniss.»