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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

"Sangue, vedo sangue"
***
DALLA STORIA
“Ti prego aprimi ti devo parlare”
“Sei venuto qui per parlarmi di cosa? Di che grande puttana sono, oppure di quanta pietà ti faccio?”
“Per nessuna di queste ragioni”
“Ah no? Pensavo che queste fossero le uniche ragioni per le quali sei venuto a ‘salvarmi’” dico mimando le virgolette con le dita. “Ma vai dimmi qualche altra cattiveria, su sono qui ad ascoltarti”
“Non sono qui per insultarti, volevo chiederti di uscire”
“Come puoi pensare che io voglia uscire con te dopo che mi hai chiamata in quel modo e avermi detto che ti faccio pietà? E anche se questo non fosse successo non uscirei con te”
“A me invece sembrava che lo volessi la sera che ti hanno quasi violentata”
***
"Faremo di tutto. Partiremo ed andremo a mangiare i cupcake a Time Squere una sera e l'altra magari una pizza a Brooklyn e il giorno dopo ti porterò la colazione a letto e ti dirò che ti amo più di ogni altra cosa al mondo prima di andare a a dormire e dopo aver fatto l'amore. Poi arrossirai come solo tu sai fare, ed io ti bacerò le guance per farti calmare"

-E il vincitore è…- il presentatore trattenne il fiato. In sala,non fiatava una mosca. Tirò fuori il bigliettino e con tutto il fiato che aveva in gola scandì bene: ELISA ROSSI!!!
In sala scoppiò un casino,letteralmente. Iniziarono a volare coriandoli,e io non avevo ancora realizzato: Elisa Rossi. Ero io! Cazzo!!!
***
- la ragazza andrà in tour con..un gruppo inglese, formatosi ad x factor Uk nel 2010..-già si sentivano urla provenire dal pubblico..-Elisa Rossi starà per un anno in tour con i One Direction signori e signori!!!I One Direction!!!-
****
-wow! La canzone l’hai scritta tu?-. mi voltai.
MERDA.
NONONONONONONONONO NON POTEVA ESSERE,STAVO SOGNANDO!!!??!
Harry,Edward Styles era davanti a me,mi faceva ombra con la sua altezza,e mi stava sorridendo. Il sorriso più bello del mondo.[..] Poi mi caddero tutti i fogli di mano..
Se vi ho invogliato almeno un pò,fateci un salto!!

Il liceo non è stata una favola per i primi tre anni, e questo Jude lo sa.
Jude sa che non potrà scambiare più di una cinquantina di sillabe con lui, ma è già arrivata a sessantaquattro.
Jude sa di essere in una scuola che si è trasformata in un campo minato, per avere parlato con lui davanti a loro, ma Jude continua a sorridere a quegli occhi che come in una fiaba, l'avevano stregata.
Sarebbe potuta chiaramente resistere, era pronta ad abbassare lo sguardo e a far salire i muri che la proteggevano da ciò che poteva compiere in quel momento, ma si lasciò trasportare dall'enfasi del momento, e assaporò le sue labbra e pensò che forse si sarebbe tenuta per dopo i suoi pensieri. E poi, era fra le sue braccia, giusto? Chi avrebbe potuto, ma soprattutto a chi sarebbe stato concesso di strapparla dalla sua forte morsa che la faceva sentire protetta, sicura, senza pensieri come non lo era da più di tre anni?

"Hai intenzione di tenermi il broncio per tutta la giornata?"
"Fanculo" sibilo
La sua risata divertita eccheggia nell'auto. Mette una mano sulla mia gamba che io prontamente tolgo.
"Sei una bambina capricciosa Heater" dice divertito
"Portami a casa" dico a denti stretti
"Zitta. Siamo arrivati"
***
"Stronza"
"Stronzo"
"Sei una piccola bomba sexy"
"Fanculo Tomlinson"
***
"Brava piccola" dice in modo arrogante
"Mi fai schifo" sputo con disprezzo.
"Non piangere piccola. Portami rispeto o al tuo Louis succederanno brutte cose"
***
Voglio superare la mia paura perché mi fido di lui ripetendomelo mentalmente come la psicologa mi ha detto di fare.
Mi giro e inizio a baciarlo in modo poco casto rimanendo senza fiato per l'intensità.
"Louis sono pronta. Voglio fare l'amore con te"
***
Da ora la mia vita cambierà
Da ora anche io sebbene viva sono morta con lui
Aiuto non so se potrò sopportare tutto questo.
***
Questa è il cambiamento della vita di Heater dopo la morte di sua madre. Se dagli spezzoni vi ha incuriosito entrate.

"La cosa ironica? Che sono tra le tue braccia e sento che nessuno può farmi del male, mi sento protetta. Eppure tu sei il mio assassino."

La vita di Hope Allow era abbastanza normale ed ordinaria, finché nella sua città non arriva un gruppo di ragazzi insoliti. Nonostante si senta intimidita, riesce a percepire uno strano legame con Harry, uno di loro. I cinque sono diversi da tutti gli altri, più di quanto lei possa mai immaginare.
Dopo un evento straziante che stravolge la vita di Hope e suo fratello, Scott, si ritroverà a fare i conti con il mondo a cui i cinque e misteriosi ragazzi appartengono e a cui anche lei è legata in qualche modo.
La normalità sarà sempre più rara nella sua vita d'ora in poi.

***
Il braccio di Harry, che è disteso alle mie spalle, mi tiene stretta a lui. Intreccio le dita della mia mano con la sua pensando a questa notte. Non so come, la mia mente ritorna alla prima volta che l’ho incontrato, a tutto quello che mi ha detto. Poi mi ricordo di una frase in particolare: “Questo gioco finirà solo quando ti avrò avuta, e sappiamo entrambi che accadrà presto”. Ora che mi ha avuta mi lascerà perdere e non gli importerà più niente di me. Tutte quelle parole dolci erano solo per avermi, e ora che mi ha avuta non servo più a niente. Delle lacrime escono dai miei occhi. Non so perché, ma io ci tengo davvero a lui, non voglio essere ingannata. Una lacrima cade sulla mano di lui. Prego che non se ne sia reso conto e che stia dormendo.
(...)
“Perché piangi?”
Mi dice con voce affettuosa.
“Perché ora mi hai avuta”
“E…Allora?”
“E ora tutto questo è finito”
“Tutto cosa?”
“Tutto questo dannatissimo gioco per avermi”
Lui sospira capendo cosa intendo.
“Senti Jade, è vero, doveva andare così, ma … non voglio perderti”
(...)
“Voglio che tu faccia parte della mia vita … io ci tengo a te”
***

Devon, per ordine del suo capo deve rapire una ragazza, Dafne, per chiedere il riscatto al padre. Il padre però si rifiuterà di pagare e a Devon non resta altro che ucciderla ma... qualcosa dentro di lui glielo impedisce.

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

Charlie, diciasettenne britannica, costretta a muoversi e a viaggiare sempre a causa del lavoro della madre.
Un maschiaccio nel vestiario, nessuno ha mai notato che dietro quella stoffa, si nasconde una ragazza con una grande passione e un gran talento per la danza.
Arrivata nel nuovo paese, avrà dei problemi con i bulli della scuola.
***
Charlie raccolse una matita che era finita sul pavimento, ma quando si rialzò si trovò davanti Liam che l’osservava a braccia incrociate.
Solo allora notò che indossavano la stessa giacca.
La ragazza lo guardò spaventata, e il biondo l’afferrò alzandola da terra.
-Ci vediamo fuori.- sussurrò, facendola poi cadere e allontanandosi con il resto del gruppo.

Amy: una ragazza difficile, una ragazza che si sente sbagliata.
Senza un padre, senza una madre.
Da due anni vive a Londra, dalla zia.
Nella sua scuola, cinque ragazzi che odia, uno in particolare: Zayn Malik.
Dopo che sua zia comincia a frequentare il padre di Zayn, con l' idea di andare a vivere insieme Amy conosce meglio Zayn e i suoi amici: E se quest' odio si trasformasse in amore (?)

«Quando ti abituerai all’aria inglese non vorrai più andare via, soprattutto se conoscerai qualche bel giovanotto. A me accadde la stessa cosa con tuo nonno, ricordo come fosse ieri la prima volta che lo vidi alla stazione centrale di Milano, per cinque minuti non mi fece pensare all’afa che c’era in quella calda giornata di Agosto.»
Bla bla bla. Ogni volta che veniva a prenderla all’aeroporto ripeteva la stessa cosa, però in sedici anni Emma di giovanotti inglesi che le hanno fatto perdere la testa non ne aveva trovati.
I ragazzi erano tutti uguali. Neri, bianchi, gialli, italiani, inglesi o eschimesi. Stronzi tutti.

Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..