Questo è il seguito de "La tigre dagli occhi di giada".
[...]Un colpo di pistola riecheggiò nel magazzino, un suono attutito, quasi soffocato, ma sufficientemente violento da risuonare nel silenzio. Michael teneva la pistola puntata e Cao era caduto per terra, imprecava tenendosi un piede.
«La prossima volta che fai un'altra battuta sul mio culo, ti sparo nelle palle.» [...]

La storia si svolge in un'accademia prestigiosa dove angeli e demoni sono costretti a convivere tollerandosi, almeno apparentemente.
Qui nasceranno amori, rivalità ed amicizie improbabili circondati da imbrogli,minacce e patti segreti.

I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.

Da qualche anno Tony e Gibbs si frequentano dopo il lavoro, scoprendo nuovi sentimenti che entrambi decidono di coltivare, ma Gibbs inizia a prestare poca attenzione a Tony che, sentendosi trascurato, decide di vendicarsi...
*Seguito di 'Baltimora-un caso particolare'* ringrazio chi legge!!!

Alcuni passaggi potrebbero disturbare certe persone, ma se siete tipi/e temerari/e e di mente aperta non abbiate paura a leggere ^^ E soprattutto...non fermatevi a leggere solo il prologo u.u
"...La sua voce mi fece venire i brividi, era forte e profonda, ma dolce e vellutata, poi sentivo la sua stretta, le sue braccia forti mi circondavano, le sue mani mi stringevano, alzai gli occhi tuffandomi in due di colore castano scuro, screziati di ambra, quei due occhi avevano una strana forma, erano fini e allungati, il suo naso così buffamente e leggermente schiacciato e quelle labbra rosee, carnose e perfette, i capelli erano folti e color pece, non avevo mai visto una persona così.
Sorrise lasciando vedere una fila perfetta di denti, ma non aveva i canini allungati, ora che lo osservavo, non sembrava della mia razza..."
...Alieni, gatti e umani.

[Oriental Fantasy]
Ashur ha compiuto il peccato peggiore possibile: ha avuto paura.
Davanti alla Dea dai mille e nessun nome è fuggito, portando il disonore sulla sua famiglia. Ora ciò che lo aspetta è solo l'esilio, mentre suo padre, il generale delle mille fiere, gli toglie il nome, gli toglie l'onore, gli toglie le sue radici e gli concede l'unica cosa che a un esule è data: l'ultima moneta.

Il vento ghiacciato spazzava i picchi delle montagne di ossidiana.
Una figura pallida e zoppicante arrancava nella gola profonda soffocata fra quei giganti di roccia.
[...]
Dall'altra parte della cenere sta cadendo, seppellendo ogni cosa da millenni; una luna rosso sangue illumina la terra devastata, la guerra imperversa e presto tutto finirà di nuovo.
Questa storia parla di Angeli e Demoni, ma non come li avete sempre conosciuti. In questa storia non esistono buoni o cattivi ma solo il confine tra giusto e sbagliato.
Tutto il mondo è sulle spalle di un ragazzo che fugge da quando è nato e che non ricorda nulla della sua vita o di se stesso. Ricorda solo il suo nome, il freddo e la solitudine del primo giorno della sua nuova vita.
E ora che la guerra è ricominciata lui deve fermarsi, per salvare le persone che ama

Divinity segue il suo compagno di scuola (e migliore amico d'infanzia) fino alla S.N.O.W., una scuola militare del corpo dei marines. Ma quest'accademia non accetta le donne, così lei (sapendo la vita quanto è dura) decide di cambiare: diventa Lee Shinwa, un nuovo cadetto dell'accademia. Qui incontrerà pochi amici, sfiderà l'uomo più temuto dell'accademia, Kajima Roberts, e, insieme all'amico, saranno vittime di nonnismo e altro.
Ma le cose cambiano quando Kajima incontra, nell'uscita mensile, Divinity: scopre che lei e William sono amici di infanzia e nel giro entra anche Lee. Lui si innamora del caratterino della ragazza, ma continua a prendere a pugni il suo alter ego maschile, Lee.
Fino a quando i due vengono mandati in missione: sulla nave Kajima scopre il segreto di Lee e tra i due saranno scintille quando rimarranno gli unici sopravvissuti su un'isola deserta.
Una storia dai contenuti abbastanza forti; per farla mi sono ispirata al film [Soldato Jane].
Vi auguro buona lettura.

«In poche parole hai reso la mia vita un inferno facendomi credere per anni che mi amassi, per poi... per poi scegliere Catherine! Catherine, capisci? La stessa persona che ti ha lasciato alla mercè di quei terroristi in Afghanistan! L'hai scelta nonostante ci fossi io accanto a te quando ti sei risvegliato, nonostante lei abbia preferito quel paese distrutto a te!».
[...] «Ma hai ragione, è stata colpa mia se hai smesso di aspettare per rifugiarti tra le gambe più vicine. Quello che veramente mi ha fatto uscire di testa è stato ciò che hai fatto, o meglio che non hai fatto in Colombia. Mi hai reso un fottuto assassino, Steve! Reyes meritava di morire, eccome se lo meritava, ma tu avresti dovuto fermarmi!». Gli mostrò le mani, gettandosi sul pavimento perché arrivassero quasi a sfiorargli il viso. «Le vedi queste? Sono le stesse mani con cui accarezzo mia figlia! Come pensi che mi sentirò, d'ora in avanti, sapendo che con queste mani ho ucciso un uomo anziché portarlo alla giustizia?! Come, eh?!».
[McDanno - Post 5x04 - Serie "Hidden Track"]

«Questo passaggio è delicato, perciò fate attenzione. Dovete tenere ben lontani questi due elementi, a meno che non vogliate di proposito creare un'esplosione in grado di buttare giù una porta blindata. Sappiate soltanto che durante il processo per la vostra incarcerazione io negherò di avervi dato quest'informazione».
Il suono della campanella decretò la fine della lezione e gli studenti si levarono i camici e gli occhiali protettivi per uscire dal laboratorio con i loro zaini e alcuni libri tra le braccia. [...]
Allora Danny entrò nell'aula ormai vuota, esclamando con finto tono di rimprovero: «Non riesci proprio a non pensare alle esplosioni, eh?».
[McDanno - What if? 6x09 "E se Steve fosse andato sotto copertura come professore di scienze?"]

Un ragazzo biondo seduto in ultima fila, dall’aria ipocrita, nel momento in cui incontrò il mio sguardo sorrise languidamente e mi fece l’occhiolino.
Non ci posso credere, pensai.
In che cazzo di posto sono finito?
Improvvisamente sentii delle fortissime fitte dilaniarsi nel mio stomaco, taglienti come lame, e non riuscii a vedere più nulla.

Questa follia mi è venuta in mente rivedendo una vecchia puntata di Miami Vice.
E' una storia che viaggi molto tra i pensieri di Steve e Danny,ma che salta dal presente al passato.
Danny è Stato rapito,di lui non si sa più nulla,il mondo ormai si è dimenticato di lui,ma la sua Ohana no,ma soprattutto Steve.

Danny era partito da soli tre giorni e Steve stava già perdendo il controllo delle proprie facoltà mentali. Nessuno aveva detto una parola in merito, nemmeno Chin e Kono, ma aveva capito che lo pensavano dalle loro occhiate: lo guardavano con lo stesso cipiglio perplesso e preoccupato che avrebbero riservato ad un pazzo. Non che di solito si comportasse normalmente, come Danny usava ricordare con assidua frequenza, ma senza il detective a tenerlo a bada il suo livello di follia in azione era salito pericolosamente. Giusto quella mattina, pur di non lasciarsi sfuggire un sospettato, si era gettato da un cavalcavia per atterrare sopra un camion telonato. E la giornata non era ancora finita.
[McDanno - Post 1x18]

Steve alle prese con una ferita al fianco dopo che Victor Esse nella 2x01 lo pugnala. Questo è quello che mi è venuto in mente subito dopo aver rivisto la puntata. Cat non mi è mai stata molto simpatica,così mi sono immaginata l'ipotetico incontro con una ragazza misteriosa. Spero vi piaccia! Commentate!!!!

"Ana, io voglio un altro figlio" dice guardandomi serio.
"Vuoi che facciamo un'altro figlio?" chiedo non sapendo cosa dire
"Voglio adottarlo"
“Ana tu mi conosci meglio di chiunque altro. Greve e Carrick sono stati per me una salvezza. Se loro non mi avessero adottato probabilmente adesso sarei morto o chissà cosa. Io voglio fare per qualcuno quello loro hanno fatto per me”