Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo già fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di più al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio così tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo è come droga per me e il mio corpo non risponde più ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perché le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

Ff ambientata dopo "La Signora di Mezzanotte". Spoiler 😉
EMMA
“Emma.” le labbra che pronunciano il mio nome mi fanno rabbrividire più dell'aria fredda che mi soffia addosso.
“Mi hai mentito Emma, tu mi ami.” una stilettata al cuore avrebbe fatto meno male.
Mi accarezzo le spalle e mi volto verso di lui.
Julian, il ragazzo che amo erge statuario davanti a me.
Faccio fatica, ma porto gli occhi nei suoi e il cuore mi si stringe. Non è arrabbiato o deluso, solo infinitamente triste.
Ha tolto la maschera che indossa, è nudo davanti a me. Quello che prova traspare in ogni sua espressione.
“Lo so.” dico solamente e prendo un grosso respiro mentre la tempesta si fa sempre più vicina.
“Dove andrai tu...” inizia, ma lo blocco esplodendo, abbattendo gli argini che tenevano insieme quei piccoli pezzi traballanti che contenevano l'amore infinito che provo per lui.
“Ti amo Julian!” grido sovrastando il rumore di un tuono che echeggia alle mie spalle “Il giuramento tra parabatai non ci appartiene più, io ti amo!” mi sposto i capelli dal viso, la tempesta ci sta raggiungendo e le raffiche di vento hanno alimentato il mare, ormai è prossimo ad una burrasca.

[Raccolta di Flashfic][Peeta!centric]
Lettere che Peeta ha ipotizzato di scrivere a Katniss, nei momenti più importanti della loro vita, dal loro primo incontro al depistaggio; dalla rinascita alla... alla morte.

E se Katniss e Peeta fossero stati veramente innamorati? Come sarebbe andata la storia? E soprattutto, come sarebbero stati i loro incontri precedenti al Distretto 12?
L'inizio della loro relazione, dai primi approcci infantili fino ad arrivare al giorno della mietitura. La semplice cotta di Katniss, che a mano a mano che cerca di andare avanti con la sua vita crescerà a dismisura, trasformandosi in vero amore.
E poi gli Hunger Games e la loro condanna. Stavolta, gli Innamorati Sventurati del Distretto 12 riusciranno a sopravvivere entrambi alle insidie dell'arena oppure ne verranno inghiottiti, senza possibilità di ritorno?

Gideon è il diamante, il penultimo viaggiatore del tempo. Sulle sue spalle c'è molto peso per compiere la missione della loggia, ma dopo che rubino sì è manifestata tutto è cambiato.
Gwen non è come Charlotte ubbidiente , perfetta e bellissima ma il vero rubino fa perdere la testa a Gideon e insieme vivono una serie di avventure che portano il giovane a farsi delle domande.
Succede che durante un ballo in un'altra epoca Gwen viene ferita mortalmente e qui tutto precipita portando a risvolti nuovi che porteranno ad un lieto fine per i due viaggiatori nel tempo

< Mi dispiace > lo sento dire, le sue dita che si stringono al mio braccio come se avesse paura di perdere la presa e vedermi scivolare via.
< Credevo di aver sconfitto la profezia. Credevo di essere arrivato in tempo >.
Perché si sta scusando in modo così disperato?
Sento la sua confessione, ascolto ogni parola di quello che mi dice e non posso impedirmi di sorridere, incredulo di fronte alla sua tendenza a scherzare anche nei momenti meno opportuni.
< Sono uno stregone… Possiedo la magia > mormora < ma la uso per voi, solo per voi >.

Dal testo:
Guardo Katniss dormire, così piccola e indifesa fra le mie braccia da panettiere. Ed un solo pensiero vola libero nella mia mente. Una consapevolezza che fino a questo momento ho cercato di nascondere a me stesso: Katniss Everdeen è bella. E' bella nonostante le cicatrici, le ossa sporgenti, i capelli intricati, senza una forma precisa, e le occhiaie violacee, prova tangibile di ciò che le hanno fatto. Ma nonostante questo, nonostante il suo aspetto quasi scheletrico, io la trovo bellissima. E vorrei baciarla. Vorrei toccarla e baciare ogni suo centimetro di pelle libera. Ma cosa mi fai Katniss? Cosa mi fai?
Non riesco a resistere Katniss. Non ci riesco. Perdonami.
La bacio. Un bacio dolce, leggero, quasi impercettibile. Ma mi stacco immediatamente, rendendomi conto di ciò che ho fatto. L'ho baciata. Ho baciato Katniss. E nonostante sappia di dovermi staccare, non ci riesco.
E' così bella. Così bella e fragile. Potrebbe scivolare via in qualunque momento. E non voglio. Non voglio più perdere Katniss Everdeen.
-Resteresti con me?- le sussurro quasi con disperazione, ma con tono basso, per non svegliarla. Sono pazzo. Sta dormendo, non può sentirmi
-Sempre- mi risponde invece lei, un dolce sorriso sulle labbra.
Sempre.

[Post-Mockingjay][Pre-Epilogo][Everlark][Hayffie]
Credo che tutti, TUTTI ci siamo domandati, romanticamente curiosi (o pazzamente delusi...) cosa sia accaduto prima di arrivare all'epilogo.
Dal testo:
"[...]-Peeta...- Lo richiamo.
-Mh?-
-Guardami.- Ti prego, Peeta, fallo. Lui apre quegli oceani, e non so come faccia a mantenere lì le lacrime.
Mi riadagio sul suo petto e sussurro:-Ti prego, se devi piangere, fallo. Non trattenerti per me.- Non lo sopporto, anche se capisco lo sforzo.
Mi deposita un piccolo bacio sulla fronte, prima che quest'ultima sia raggiunta dalle sue lacrime.
Mi raccolgo un po' su me stessa e raggiungo il suo volto, per poter raccogliere il pianto che sgorga triste... Fra i baci e le carezze riesco a prendere ogni goccia di rugiada che, salata, scende sulle sue guance.
-Grazie..- Sussurro, ma lui mi guarda interrogativo. -Per aver pianto.- Spiego, e mi sorride malinconico. -Fallo ogni volta che vuoi, che devi.-
Lui annuisce e adagia la testa sullo schienale del morbido divano, rilassandosi molto.[...]"
Spero di avervi attirato;)

[Post Mockinjay - Pre pilogo - Everlark]
La storia è ambientata dopo il ritorno di Peeta nel Distretto 12. Ho immaginato come avrebbero potuto reagire Peeta e Katniss al ritorno di Gale nel Distretto 12.
Dalla storia:
Peeta mi accompagna alla porta ma prima di aprirla si avvicina a me, mettendo le sue mani sulle mie spalle. Mi sta guardando negli occhi con un’intensità perforante quasi volesse imparare a memoria il mio viso. Poi lentamente fa salire le sue mani sul mio collo e poi sul mio viso. Questo semplice gesto fa esplodere in me tanti piccoli brividi che partono dal punto in cui le sue mani hanno toccato la mia pelle e si irradiano in tutto il corpo.

E se Katniss non si fosse offerta volontaria?
Gli sfortunati amanti del 12 sarebbero esistiti? Forse sì, una Prim ormai cresciuta dentro di sé, e un ragazzo del Pane che cercherà in ogni modo di salvarla.
Come reagirà Prim a tutto ciò? Ma soprattutto...
Chi ne uscirà vivo?

[PostMockingjay] [Pre-Epilogo] [Everlark] [Sequel di "Noi"]
"Per la prima volta in tutta la sua vita, Peeta Mellark si sente di non essere buono. [...] C'era sempre stato un motivo – una scusa – dietro quello che faceva. Ma stavolta è ben diverso. Stavolta vuole essere egoista, e non ci sono giustificazioni per questo."

Sono passati sette anni dalla morte di Sebastian. Clary e Jace dovrebbero essere felici, sposati, insieme. Ma non lo sono. E non lo saranno mai. Un'ombra oscura incombe sul loro futuro, un'ombra che ha sete di vendetta e sofferenza.
"Morire è semplice. Morire è definitivo. Una volta morti si è in pace. No. La vostra punizione sarà peggiore."

[Post!Mockingjay ~ Spoiler! ~ Long ~ Everlark ~ Hayffie]
Le nostre labbra si mossero malleabili l’una sull’altra, in una danza senza fine. Avevano un retrogusto dolciastro, un lieve sapore di menta. Mi abbandonai al tocco insistente della sua mano sulla mia guancia, che sembrava stesse scavando in cerca di qualcosa di ignoto, di antico. Ci staccammo solo per riprendere fiato, osservandoci a lungo, azzurro nel grigio, per poi riprendere imperterriti a sfiorarci le labbra, la gola con baci leggeri ed umidi, mentre le mie mani scivolavano lente fra i suoi riccioli biondi, le sue ad accarezzarmi il volto. La fame si espanse nel mio stomaco rapida come un falco alla ricerca della preda, quasi fosse un bisogno che necessitava di essere soddisfatto perché ti mantenesse viva.

Con mani febbricitanti si accingeva a tracciare nuovi contorni a quel costume dalle centinaia sfumature nerastre circondate da fiamme potenti, aranciate e rossastre, che donavano all’abito una luce bellissima e terrificante al contempo, dena della più spaventosa Ghiandaia Imitratrice.
Il tempo stringeva e nessuna pausa era concessa, non se voleva esser sicuro di portare a termine il proprio lavoro.
[During!Catching Fire - Cinna/Katniss!friendship]

Descrizione dell'attimo immediatamente seguente alla manifestazione di coraggio di Katniss che ha dato inizio alla storia, dal momento in cui si offre volontaria al posto della sorella.
Dal testo: "Dal palchetto sembra tutto diverso. Anch’io sembro diversa, probabilmente, un gradino sopra gli altri, con un cappio attorno al collo. La gente non si distingue. Sono tutti vestiti allo stesso modo, hanno gli stessi occhi persi nel vuoto, alla ricerca del nulla, immersi nell’oblio dell’incertezza, dell’ignoranza dell’avvenire.
Sono numeri nella folla, sono entità erranti. Stelle spente offuscate dalla spietatezza della notte.
Dev’essere così che ci vedono loro."