Cosa succederebbe se ci si dovesse improvvisamente ritrovare in un mondo composto sia da Ghoul che da esseri umani? Ma soprattutto, come vi comportereste se le protagoniste della storia foste voi, o dolci fanciulle?

La stanza è immersa nell'ombra come sempre.
Le finestre rotte lasciano entrare quel poco di luce argentata che la luna si lascia sfuggire.
Quel tipo è come sempre seduto al tavolo, collocato al centro della stanza. Una tazzina ricolma di liquido scuro sopra il legno bruno. In mano regge un libro, ne sfiora le pagine con le dita pallide, con la delicatezza che si rivolge ad una persona amata.

[Raccolta di Flash-fic e One-shot su Tsukiyama Shuu e la TsukiKane] [Comico] [Drammatico] [Shonen'ai]
O1. Broken promises -  Tsukiyama Shuu aveva promesso tante cose nella sua vita, ma spesso e volentieri non manteneva fede ai patti.
O2. Immortal flame - Io non ero niente: ero solo, abituato al freddo di un’esistenza grigia, imprigionato da piaceri futili. Lui mi ha salvato.
[...]

| Storia partecipante al contest “Quattro modi di vivere l’amore” indetto da MissChiara sul forum di EFP |
Estratto: "Quella voce era così calda e blanda che per poco credesti a quella frase. Ti lasciasti convincere stupidamente da quel pensiero espresso con un fil di voce, che racchiudeva in sé tutte le parole omesse, tutta la mestizia provata in quei mesi di distacco dalla realtà."
Non c'è che dire; come prima fiction inerente a questo manga, fa davvero orrore-

«Sei qui, Kaneki, perché sei appeso tra il giusto e tra lo sbagliato, attaccato alla realtà e alle tue determinazioni tramite il dolore dei tuoi sacrifici... e lottando a denti stretti, resti legato alle tue speranze. Sei qui in questo posto morto, perché altrove sei invece ancora vivo.». Takatsuki rise, e le sue risa si persero nel buio che li circondava, un buio assoluto, creato dal nulla, dall'assenza di tutto. «Di te stesso tu sei traditore, tu sei sospeso, tu sei impiccato.
Tu sei l’Appeso»
***
One-Shot un po' lunghetta, divisa quindi in tre capitoli. Un po' introspettiva, descrittiva, inquietante, dove la teoria dei Tarocchi in Tokyo Ghoul, scopre in parte le sue carte.

"Ghoul. Pioggia. Asfalto. Sangue. Una ragazza che rincorre la sua vita e gioca tra la morte e la sopravvivenza."

La storia parla di Anna , una italiana che si trova a Tokyo per scrivere un articolo sui "ghoul". dovrà affrontare la tematica dell'odio e pregiudizio e incontrerà molti personaggi vecchi e nuovi dell'anime . Cit Anna che parla con Kaneki : " io non capisco cosa provi , non lo posso immaginare nemmeno lontanamente...so solo che non voglio che scappi da me . Pensi di proteggermi ma invece io sto male a non vederti , a non sentirti a non toccarti".
Spero di avervi intigato , la storia voglio che procede con calma e armonia quindi abbiate pazienza e collezionate questi pezzi di puzzle e alla fine vedrete una bella immagine . Grazie alessia

Kaneki non riesce a toglierle gli occhi di dosso e accenna un piccolo sorriso: ammira la sua determinazione, l'impegno che mette in tutte le cose che fa, ma senza dubbio esagera, perché si spinge sempre allo stremo — lo dimostra il fatto che si sia addormentata fra le sue braccia nonostante possegga un'indole piuttosto ritrosa e riservata.
[ piccola raccolta di flashfic KanekixTouka ]

– [[ aĸιra х тaĸιzawa ; мιnι long – qυaттro capιтolι ]] [[ Storia partecipante al contest L'oscurità prima dell'alba indetto da Ayumu Okazaki & AriaBlack sul forum di EFP ]]
Seidou questa volta ne è sicuro: studierà senza sosta e batterà Akira Mado, prendendo il massimo risultato ottenibile agli esami. O almeno così crede, prima di venire coinvolto proprio dalla sua avversaria nella sua prima indagine in assoluto.
– daʟ тeѕтo: « Cosa?! Ti sembra il caso di giocare a fare l'investigatrice? »
« Non è un gioco. »
[...] Takizawa la guardò non convinto. Non gli sembrava affatto una buona idea.
« Fa come ti pare » disse acido. « Se finisci nei guai non sarà colpa mia. »

il tempo ha insegnato loro ad amarlo,
ora dovranno imparare a lasciarlo andare.
Gli ultimi pensieri, per dirgli addio.
!!attenzione: spoiler dal capitolo 55 di Tokyo Ghoul:re!!

In un mondo spietato e difficile da percepire come reale, l'odio lascia segni indelebili nell'anima di chi lo prova. Era solo un bambino quando sentì il suo cuore riempirsi per la prima volta di quel sentimento e crescendo lo colorò di gelosia, desiderio di vendetta e invidia. E ora che è un'investigatore, le sorti potrebbero cambiare e rivelare cose che venivano tenute celate. Ma a che prezzo?

Scritta da xxxDreamingflowerxxx. Fanfiction tradotta da me col suo consenso.
_
"Non è strano." Kaneki disse a bassa voce.
"Hah?!" Touka si girò verso il mezzo ghoul, lanciandogli un'occhiata.
"Essere curiosi delle cose di cui non si può avere esperienza...Non è strano, anche gli umani hanno questo desiderio."

Akira Mado è alle prese con un caso decisamente particolare, dato un Ghoul che uccide giovani coppie di innamorati, dopo averli sorpresi in casa assieme, ha già fatto strage di milioni di innocenti.
E soltanto grazie all'aiuto di un vecchio collega, l'investigatrice arriverà all'identità dell'assassino.
Ma come ricorderà il loro incontro, in futuro, la donna?
Come uno sbaglio imposto dalla nuova natura in cui si è ritrovato a vivere l'ex investigatore, come un peccato, come l'ennesima menzogna, o come il piccolo frammento di una verità più grande che li ha sempre riguardati?

"Devo farlo... Questo è l'unico modo che ho per proteggerti. So che ti lascerò solo, ma la verità è che non lo sarai mai: io rimarrò sempre nel tuo cuore e nella tua mente; proprio come mamma e papà. Vivi anche per me, mio piccolo e amato fratellino. Ti amo, Ken-chan" - Kaneki Ren

trama:ambientato mesi dopo il capitolo 179,Kaneki e Touka cercano di costruirsi le basi di una nuova vita,nella speranza di poter finalmente raggiungere tranquillità tanto sperata,e,soprattutto, nella speranza che la tanto discussa gravidanza di Touka possa giungere serenamente al termine,e dargli ulteriore motivazione e gioia di proseguire con le loro vite.
Ma sarà semplice ricercare l'amore con tutte le lotte e i loro fantasmi interni?

"Shu si vide nel grande corridoio della sua casa, totalmente vuoto, freddo e morto. Quello con la grande vetrata sul cielo, che di notte rifletteva in mille finestre la luna. E la vide legata, vide il suo cuore che spingeva da sotto il torace veloce, più veloce, più veloce. E lui, con un dito soltanto, a percorrere le curve del suo corpo mentre lei, povera sconosciuta, restava inerme a subire quel lento terribile preliminare..."

– [[ нιdeĸane ]] [[ AU ; croѕѕover / parzιalмenтe ιѕpιraтa a deaтн noтe ]]
Ken è uno shinigami che si è stancato del suo lavoro. Non sopporta più l'apatia, il buio e la mancanza di emozioni che la sua routine comporta.
Istaurando un'amicizia proibita cerca di scoprire il mondo colorato degli umani, con l'intenzione di trovare un po' di sollievo sulla Terra. Il problema è che rimane intrappolato lì.

" K-kaneki..che ci fa qui.. dovevo salvarno noi ed invece è stato lui a salvare me..Sono una debole, non sono capace nemmeno di proteggere le persone a cui tengo.. " Si limitò a pensare touka persa nei suoi pensieri, pensieri tristi e depressi per una ragazza che voleva disperatamente salvare Ken, ma che alla fine è stato lui a salvarla a dispetto di tutto.
< Touka-Chan.. > Affermò con un tono di voce freddo e distaccato ken kaneki, che oltre ai colori dei capelli sembrava molto cambiato, tant'è che persino Touka se ne è resa conto, guardandolo negli occhi. Uno sguardo perso nei membri dell'oscurità. Occhi stanchi di chi ha dovuto subire di tutto, uno sguardo che non tralasciava traspirare altro se non oscurità.

Perchè ci fanno questo? Perché siamo diversi? Ma forse di emozioni ne abbiamo, e più di loro …

Appartenevo ad un altra realtà, proprio come lui. Una realtà che ci aveva risucchiato in un mare di colpe e pregiudizi, che copriva le nostre mani di sangue e i nostri cuori di indifferenza. Eppure che ci andasse bene o meno non avevamo alternative e la nostra unica possibilità era continuare a vivere cercando di rendere quanto meno dolorosa quell'esistenza, che dopotutto non era neanche poi così male.