Recensioni per
Nel segno del sangue
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
12/06/14, ore 22:29
Cap. 5:

Amo la tua storia, adoro il modo in cui misceli la mitologia ! Superbo ! E sopratutto il modo naturale con il quale li riesci a inserire nel tuo contesto fantasy ! xD Sembro un fanatico ma ho sempre avuto un'amore per il fantasy e la mitologia ! Se posso chiederti vorrei qualche parere da parte tua sulla mia storia "God Fall". Anche se non ti va, sappi che ritengo le tue capacità straordinarie xD

Recensore Veterano
07/11/12, ore 09:15

ANCORA!
ANCORA!
ANCORA!
Oh, comincio a ingranare davvero! La narrazione si fa concitata, lo scenario è di quelli che proprio non si possono dimenticare. Scene veloci, quasi 'fumettistiche'. Adoro questo dinamismo che ti fa arrivare alla fine spompato. Non mi è dispiaciuto (e giuro che avrei pensato proprio il contrario) l'infodumb nell'intermezzo: scorre via bene e crea una pausa che permette di riprendere animo.
ANCORA!

Recensore Veterano
21/10/12, ore 14:04
Cap. 4:

Addakra è una gran figa: bello, più convincente questo capitolo, tutto costruito sull'azione, più che sulla descrizione. Ci sono state alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso (aere (?), crini (ce li ha il cavallo!)), ma nel complesso ci sono più elementi piacevoli e positivi che non negativi. Se riduci ancora un pò le metafore e continui su pezzi belli come l'addestramento, farai una lettrice molto felice!

Recensore Veterano
13/10/12, ore 07:50
Cap. 3:

Adesso faccio solo la lettrice, promesso. Lo sviluppo della storia mi interessa, soprattutto questo profilo tutto femminile e così selvatico, se mi passi il termine. Anche l'ambientazione così schizzata ha un grosso fascino (grazie per la nota. Non sapevo niente di questi demoni e me li sono andati a cercare).
L'unica cosa che continua a non convincermi, mi dispiace, è lo stile. A parte un altro richiamo infratestuale al Drago Nero (cap. 12, Haga: ... se cercate un riscatto per lei; il segno di una morale pietosa o di un’emenda, non ne troverete, perché la triste verità della Vita è che la Giustizia non esiste... Lo so, sembro una maniaca, ma ho letto quella storia già cinque o sei volte), ci sono proprio frasi che, nell'enfasi retorica, non hanno senso. Te le segnalo:

il singulto della perdita bloccato in fondo alla trachea: ti giuro che non l'ho capito. Il singulto dovrebbe essere un singhiozzo, no? Che c'entra l'accostamento con la perdita? O meglio, ho capito che vorresti dire che il pianto (dunque il singhiozzare del pianto) per la perdita le ha chiuso la gola, ma qui siamo a un doppio, triplo strato di metafora che finisce con il trasmettere poco e niente. Altra cosa: TRACHEA. Ammazza proprio la metafora, per come è 'fisico'. Mi fa benissimo se dici che arriva un golem, mi acchiappa al collo e mi strappa la trachea, perchè lo voglio vedere, ma in un'immagine che dovrebbe stare sul vago, è una pietrata al buongusto!

le gargolle: sbaglio io, o sono doccioni di pietra? Perchè diventano demoni?
il dolore coadiuvato: no comment.
Era la tricotomia del rosso sangue con cui dipingeva le pareti di un mondo logoro e consunto.
Era il nero della sua anima, della sua livrea, delle sue speranze.
Il bianco di un'innocenza perduta, mai più ritrovata, persa nella virilità di una belva dal volto umano.
: questo periodo è un capolavoro di nonsenso. Partiamo da tricotomia. WIKIDIZIONARIO:
divisione in tre parti
(it) divisione in tre parti di un concetto o di un argomento
(it) realizzazione di una sola possibilità delle tre esistenti.
rasatura che si effettua immediatamente prima di un intervento chirurgico per avere una superficie liscia, idonea a cerotti e bende adesive
A farla breve, è il termine che introduce un'idea di tre. Dov'è qui dentro il terzo concetto? Forse volevi dire "tricromia" (altro termine caro a Callie), ma ti sei scordata per strada il terzo colore. In generale, non serve: eri andata benissimo nel dialogo e anche nella scena in movimento, perchè incollarci questa pezza retorica che evidentemente ti appartiene poco?
Sei molto in gamba nella narrazione d'azione, dovresti potenziare questo aspetto e sono sicura che uscirebbe qualcosa di molto bello!

Recensore Veterano
11/10/12, ore 21:18
Cap. 1:

Lo stile è davvero troppo troppo simile a quello del cuore del Drago Nero.

Callie Stephanides scrive: "La vita non è una pergamena vergine, ma un palinsesto: la scrivi ogni giorno, finché non muori.
La scrivi raschiando la pelle – anche la tua – e scollandone memorie e polvere e sorrisi e sogni.
La scrivi – la ri-scrivi – perché siamo una bozza, non una lirica.
Cancellare e dimenticare è l’unico modo che abbiamo per inventarci un domani.
Lo so bene, perché per diventare Ygeia mi sono denudata il capo sino a ferire la pelle.
Lo sa Vinus, che pure aveva una memoria di carne a ricordargli la tragedia di una pagina strappata.
La sua. "

qui leggo: "Lo so io, che di quella storia ho fatto la mia seconda pelle.
La conosco e ne ho esplorato gli amari confini, giacendo poi scomposta e rotta, al mio fianco i fantasmi di un evo ormai estinto.
L'ho vissuta e infine compresa, abbracciandola.
E nel suo abbraccio ho trovato una risposta.
Una fine e un inizio."

Dalla struttura delle frasi, alle immagini, al fuoco diretto, è evidente che sei in debito con Callie Stephanides e tutte le novità da lei introdotte nella sua storia.
Ancora...

Questa è la chiusa del primo capitolo di Callie Stephanides: “In principio era Ygdrael e Ygdrael era il Bene”: così s’inaugurava la leggenda che cullava i miei sogni di bambina.
“Dei suoi primi dieci anni di vita non ricordava niente. Un mattino si era svegliato con la neve alle ginocchia e le palpebre incollate dal gelo. In lontananza, il mugghio dell’esercito pronto a marciare”: così comincia invece la storia di Vinus, il Drago Nero.
La storia che voglio raccontare.

Questa è la tua: E mentre chiudevo le palpebre, emettendo un sonoro e soddisfatto sospiro, al sicuro ed al caldo nella mia casa in pietra bianca, una donna le riapriva a fatica, il sangue incollarle tra loro.
Una donna che urlava al firmamento tutto il suo lutto, gemendo nella neve che, gelida, l'avvolgeva come un tetro sudario di morte.
Una donna cui il punto fio risiedeva nel petto, all'altezza del cuore.
Era stato il silenzio ad accogliere le sue esangui parole, il vento tagliente del nord a portarle fino ai confini di Albir:
"Zanor..."
Ed è la sua storia che voglio raccontare.

Questo effetto déjà-vu ha squalificato una trama che poteva essere interessante. Ti sei preoccupata tanto di strafare con uno stile non tuo che quanto di tuo c'è probabilmente qui dentro, agli occhi di chi, come me, sa leggere e fare i raffronti, è scomparso.
Sono contenta, però, che tu abbia inserito la nota all'autrice, come ti avevo suggerito, e mi aspetto un seguito più originale.
(Recensione modificata il 13/10/2012 - 07:31 am)

Nuovo recensore
11/10/12, ore 19:27
Cap. 2:

Inizio fantastico.
Il tuo stile è perfetto, crudo, va dritto al punto. Mentre leggevo mi sembrava di essere io stessa ad assistere alla scena.
Mi hai davvero lasciata a bocca aperta. Mi sono sentita travolta da un fiume di emozioni mentre leggevo, ho sentito sulla pelle tutto quello che descrivevi.
Ed è proprio questo il bello di EFP, poter trovare storie così belle che riescono a stupirti molto più di quanto fanno certi libri.
Hai tutti miei compliementi (e la mia ammirazione! **).
Spero di trovare al più presto il tempo di leggere gli altri capitoli (è molto curiosa!).
A presto!!
Cicerbita
(Recensione modificata il 11/10/2012 - 07:30 pm)

Recensore Master
09/10/12, ore 21:45
Cap. 2:

Sei bravissima a scrivere, Nocturnia. Questa storia non dovrebbe essere nemmeno su EFP, ma in una libreria.
Già mi piace moltissimo come scrivi, come rendi il tutto stupendamente crudo e freddo, quasi crudele. Si capisce dal tono della protagonista che è disillusa, fredda, rancorosa.
Traspariscono così tante emozioni in queste righe che mi sento leggermente sopraffatta.
La mancanza di errori di sorta, poi, rende il tutto ancora più meravigliosa.
Non vedo l'ora di leggere il seguito^^

Ahrya

Recensore Master
08/10/12, ore 17:17
Cap. 1:

Wow, davvero, come inizio è qualcosa di meraviglioso: punteggiatura perfetta, ritmo lento per favorire il racconto della storia, quest'atmosfera soffusa dei ricordi, il modo di scrivere e...
i nomi, per i nomi ti darei ottanta bandierine verdi, mi piacciono un sacco.
Come fai?
Dyen... chi è? Voglio saperlo, voglio sapere cosa succederà e cosa ci racconterà.
Purtroppo non posso fare una recensione lunga, perché come primo capitolo non posso certo dirti che la storia è meravigliosa.
Posso solo dire che questo primo capitolo è meraviglioso. Va subito tra le seguite.

Ahrya

Recensore Junior
04/10/12, ore 20:47
Cap. 1:

Splendido. Hai creato una specie di "mitologia" originale ed epica, e, mettendola sotto forma di racconto della buonanotte, le hai dato una forma accessibile. Già da questa introduzione si vede come la tua storia sarà in bilico tra la creazione e la distruzione, e come, spero, la storia della donna dell'ultimo paragrafo sarà ricca di colpi di scena. Davvero interessante, sul serio. Aggiorna presto!
Lubi