Recensioni per
Don't play Jesus
di GuessWhat

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 80
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
21/05/14, ore 23:26

che bello!! adoro questi capitoli!! cavolo, li descrivi davvero bene, momenti dolci, ma nn troppo, pieni d'amore e non troppo cruenti o volgari...mi piacciono molto <3
sembra che le cose PER ORA vadano bene dai..>.< ho paura di andare avanti!!

Recensore Master
21/05/14, ore 22:15

ooh, che bella coppia *-* i pensieri di levi riguardo a loro sono naturali, cazzo (ma si, usiamo il suo linuaggio scoperchiato XD) sembrano davvero una coppietta di fidanzatini! econ il gatto, il quadro è completo!
Bobbo? XD no,va bhe, ho riso come non so cosa XD
cavolo,speriamo vada tt bene...levi si merita un pò di felicità ù.ù anche erwin eh...
al prossimo cap!

Recensore Master
21/05/14, ore 20:05

ho letto la storia fino a qui e non posso non recensireXD
è una storia davvero intrigante, bella, qualcosa che potrebbe benissimo accadere durante i nostri giorni...
io adoro Levi e devo dire che lo descrivi benissimo. la sua chiusura al mondo, la sua difficile condizione, la sua vita, i suoi pensieri...mi piace tutto!
Levi ora è arrivato alla consapevolezza di essersi mostrato ad Erwin in tutto e x tutto; e bravo =)
complimenti e stasera andrò avanti a leggerla!
(p.s.= stavo pensando di scrivere una shot su levi e co. in cui volevo far apparire anche io un assistente sociale, volevo solo informati che non ti avevo rubato l'idea, mi sembrava giusto avvertire ^ ^)
buona serata intanto e alla prossima <3

Recensore Junior
13/05/14, ore 22:38

I'm sooooo sorry, di commentare solo all'ultimo capitolo, per cui credo ti toccherà una recensione lungherrima, ma non ho avuto tempo perchè talmente è estesa la mia vita sociale che da sta mattina ho letteralmente solo studiato e letto questa storia!! XD
Esordisco dicendo che mi è piaciuta troppo e aspetto con impazienza di sapere come continua e come finisce u.u
come già ti avevo detto, la storia mi piace molto proprio perchè posso apprezzarla anche senza pensare ad snk (ti starai dicendo "ma questa ora se la sta portando con 'sta storia eh" però ti giuro che è una cosa positivissima dal mio punto di vista, cioè, è talmente ben strutturata che la si può tranquillamente astrarre dal mondo di snk... con tutto che alla fine i collegamenti con lo stesso sono tanti!).
Mi piace su molti aspetti, per il lato romantico, sorprendentemente, non mi ha mai fatto roteare gli occhi all'impossibile con melensate troppo troppo... è sempre molto godibile. Per il lato serio e drammatico, stessa cosa, tutto trattato con il dovuto peso ma senza esagerare. Però ciò per cui ti faccio i complimenti è la parte comica, seriamente... mai mi è capitato di fare i complimenti ad una scrittrice per il suo senso dell'umorismo, forse perchè leggo prettamente cose tristi e angosciose (dico forse xD) ma ho riso un sacco, spontaneamente e davvero di gusto (sarà perchè oggi mi sono annoiata abbestia???) tutta la parte di presentazione dei ragazzoncelli della scuola, sarà che un po' quelle cose le ho sempre pensate, ma stavo morendo... poi al solito, non ti posso materialmente citare tutte le osservazioni/frasi/battute che mi hanno fatto sorridere o piegare in due dal ridere perchè non finisco più... per certo tutta la parte su Jean che da del frocetto ad Armin è stata strepitosa, sia per tutta l'ironia che hai inserito in un fatto che alla fine è veramente troppo quotidiano, discorso che sembrerebbe stereotipato quello di jean eppure c'è veramente tantissima gente che ragiona così (infatti voglio anche puntualizzare che tutta l'attenzione che hai posto al tema omosessualità in questa fic è davvero bello :3)... e poi soprattutto perchè ho sempre pensato che Jean, se fosse stato uno scolaretto, sarebbe stato il classico asshole della situazione, non un bulletto, ma di quelli che proprio te le fanno girare anche quando solo respirano, amo molto il suo personaggio nell'anime per la maturazione che ha avuto, ma in un "modern setting" mi starebbe proprio sulle balle <3 e in questo apprezzo tantissimo anche come hai trattato altri personaggi secondari (per la tua ff) come ad esempio eren: ingenuo da un lato, un po' eccessivamente irritabile dall'altro, ma comunque un ragazzino tutto sommato intelligente, anche il leggero accenno di un sentimento di empatia tra Levi ed Eren è adorabile!! e così adoro anche Marco, il "gesù lentigginoso", cristo, mi hai uccisa ahahahah e Connie... Reiner particolarmente, fin troppo IC il fatto di non sapersi tenere le cose per se eheheh è così scemo povero figlio... l'unica cosa che mi dispiace è la piega un po' triste che stanno prendendo, per la storia degli spacciatori (oppure no, sto ancora sperando che non siano loro, in fondo xDD)
Anche Hanji, per quei pochi riferimenti al suo personaggio, mi sembra molto IC. Ho apprezzato tantissimo la backstory della squadra di Levi (è più veloce chiamarli così xD), che anche se magari non c'entra granchè con l'anime, tuttavia, oltre ad essere storie commoventi, li definisce come personaggi, soprattutto Petra, che è veramente troppo azzeccata, e io direi anche Erd!
Passando, finalmente, ai nostri due piccioncini della situazione... che posso dire, sono la mia otp, ogni volta che Levi ha le farfalle allo stomaco, ce le ho anche io eheheh dovrò dire che non mi piace particolarmente l'interpretazione del personaggio di Levi, ma è una cosa molto soggettiva dovuta ad un mio personale modo di vederlo, per di più è riferito solo ad alcuni aspetti, diciamo un po' più superficiali, del personaggio perchè per il resto lo trovo apprezzabile... perciò, vedi, in realtà mi da molto meno fastidio di quanto possa sembrare!! La cosa più interessante è il rapporto con Erwin, gira che ti rigira abbiamo sempre il Levi criminale (o tossico che sia) che viene tirato sulle sue gambe da Erwin... è una cosa che mi piace troppo di questa coppia *scusate vado in un angolino a piangere torno subito* e c'è la fiducia, completa, da parte di entrambi, che lasciano i loro sentimenti completamente scoperti, puri e limpidi... le fantasie erotiche di Levi sono uno spasso, sinceramente xD
Erwin è il mio personaggio preferito in questa tua storia, è fantastico, il capitolo dedicato a lui è stato perfetto, bellissimo... mi piace sempre pensare che Erwin, fuori dal mondo di snk, senza le responsabilità che per forza di cose gli gravano sulle spalle, sarebbe seriamente l'uomo gentile, elegante, di buone maniere e dolce come sembra tipo sempre nelle fanfic in generale... e trovo geniale di farlo assistente sociale, tanto alla fine come comandante della squadra di recognizione non si trova sempre a lavorare con gli "emarginati dalla società"? xD
Oh, e mi stavo dimenticando di Mike, porca miseria... che è sempre trattato meglio dal fandom che non da Isayama stesso (e non solo perchè l'ha ucciso brutalmente, ma perchè il suo personaggio praticamente non esiste) e wooo metterlo con Nanaba (che hai scelto sia donna e io l'approvo sempre perchè la preferisco donna sebbene non conosceremo mai la verità temo xD) mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino!!
sono una persona orribile... mi stavo dimenticando pure di Ymir!!! lei è probabilmente il mio personaggio femminile preferito, nell'anime... e sì, la immagino proprio così in un ipotetico universo alternativo, incazzosa, seguita da un assistente sociale, e grazie a dio quell'assistente sociale è Erwin... spero di leggere altro su di lei!!
che dire... finalmente credo di aver terminato... non vedo l'ora di leggere il seguito :)
(Recensione modificata il 13/05/2014 - 10:43 pm)

Recensore Master
12/04/14, ore 19:57

Oddio non ci credevo quando ho visto l'aggiornamento su tumblr non ci credevo, quando ho finito di leggere ieri mi ero preparata a soffrire l'attesa. Che gioia invece sono già qua e ci dici anche che gli aggiornamenti saranno più frequenti da ora in avanti!! yuppi. ah e wow grazie per avermi menzionata nelle note di inizio capitolo *si copre la faccia e arrossisce*
Iniziamo a commentare il capitolo~ 
Capitolo tostino, devo dire. Molto denso perché scioglie un nodo - fra tanti - non semplice della vita di Levi, che fra l'altro coinvolge un terzo personaggio che finora era stato solo introdotto e poco più. Cavolo, non so proprio come articolare la recensione perché ci sono diversi aspetti che vorrei commentare.
Iniziamo dall'inizio. Ci viene rinfrescata la memoria su che genere di vita stia vivendo Petra tramite i versi di una canzone, per via indiretta, come se Levi non avesse davvero il coraggio, come ha già dimostrato, di prendere in mano la situazione e assumersi le sue responsabilità. E qui sta un po' il fulcro dell'intera faccenda. Non mi stupisco che Levi sia nel panico quando si pone di fronte all'idea di se stesso e Erwin come coppia, da quello che ho capito nella sua vita i rapporti sentimentali sono stati molto blandi o sterili se non si mettono sul podio scopate d'occasione. Già nel primo paragrafo lo troviamo nel panico, mentre prende tempo per rispondere a una domanda banale, legittima, ma alla quale effettivamente anche lui sta ancora cercando risposta. In tutta questa sua preoccupazione delinea i punti principali della storia tra lui e Petra per arrivare a, in poche parole, raccontare una storia tra sedicenni con problemi seri, ignari di come si gestiste la propria vita e meno che mai quella di un altro. Forse Levi e Petra si sono un po' abbattuti a vicenda, ma in qualche modo sono anche cresciuti. Petra è una roccia, uno scoglio. Levi, per quel poco che si sa dei suoi anni da adolescente, sembra un'altra persona. E non è più attratto da quella fragilità su cui, da persona pessima che era, poteva contare di sentirsi forte. Ora Levi è convinto che Petra sia per lui un'amica forte e si danna per non averglielo mai detto. Perché, parliamoci chiaro, se Levi avesse voluto non far soffrire Petra avrebbe potuto dirglielo prima, senza aspettare un pretesto come quello della sua storia con Erwin. Ma si sa, Levi è stato molto fragile, e sentirsi amato può far sentire davvero bene se si riesce ad essere egoisti abbastanza. Ora è diverso. Di anni ne ha venticinque, è un uomo e non un ragazzino. E Petra, povera stella, anche lei diventata una donna, ma è afflitta da un male che colpisce e rende ciechi a quindici anni come a trenta. L'amore è irrazionale, Levi se ne renderà conto da lì a poco, e poco importa se si è innamorata di lui quando non sapeva ancora come girasse il mondo, «troppo presto e senza giudizio», non è ancora riuscita a toglierselo dalla testa. Levi non lo sapeva ancora, ma non sono cose che si possono cambiare queste. Per questo motivo la sera a casa di Erd la realizzazione di essere ancora così importante per lei lo ha spinto a scappare. Adesso, a modo suo, Levi si prende una fettina di responsabilità e spezza qualche vetro, fa male. È buffo il contrasto tra la profondità dei loro discorsi e il loro essere dei piccoli gnometti seduti in un bagagliaio, you got me there. Ci vorrà del tempo prima che Petra possa accettare di dimenticare quello che prova per Levi, ma il primo passo l'ha già compiuto. E Levi è lì accanto a lei, a sostenerla dopo averle fatto male, ad aiutarla a ricomporre i vetri infranti, stavolta cercando di portarla a star bene davvero. Entrambi avevano un forte bisogno di quell'abbraccio, per motivi simili e diversi.  
Nonostante l'ansia e la fatica di affrontare questo grande passo, il problema principale di Levi è un altro. L'assenza di Erwin gli pesa dentro lo stomaco come un macigno. Ed è bello quando l'amore ti spinge a cambiare ideologia, a negare alcune tue convinzioni e talvolta a superare anche qualche paura. Levi è quasi invidioso del modo naturale con cui Petra afferma di voler andare a trovare Erwin all'ospedale. Nonostante Bobbo, il gatto che tutti vorrebbero (oddio perché non mi stupisce per niente che il suo padrone sia Erwin), la testa di Levi lavora e lavora, il suo ronzio costante e più intenso quasi. E arriva a una conclusione tuttosommato nemmeno tanto speciale, che però è un controsenso paragonato a tutte le volte in cui Levi aveva ribadito che in un ospedale non ci sarebbe entrato mai e poi mai. Per amore, per Erwin questo ed altro.
Via, mi sembra di aver parlato anche troppo (seriamente oggi è stata una giornata all'insegna dei giri di parole inutili e non mi riferisco solo a questa recensione YoY), ora starò tranquilla a fare il tifo per te e ad aspettare il prossimo capitolo, sperando che l'operazione sia filata liscia e immaginandomi il momento della visita jdsajklakd.
Complimenti ♥♥
Lally

 

Recensore Master
11/04/14, ore 22:47

Sono giunta fino all'ultimo capitolo pubblicato ora sono io che mi sento come Gesù woah (?)
Mi è rimasta dentro la sensazione della calma prima della tempesta. Calma perché sì, ci sono abbracci più o meno rilassati, le risatine di Erwin, le battute di Levi, Bobbo che si ambienta pian piano. Però c'è anche tanta tensione, a ogni virgola, le telefonate al cellulare che sono lunghe e piacevoli ma scomode, Erwin che ha paura e vuole scappare, Levi che continua a frastornarsi di domande, Bobbo che piange, Erwin che va via, e un bacio che potrebbe avere l'intensità di un mi mancherai di arrivederci come di un'implicita richiesta di un mi mancherai, voglio vederti. Che buffo Erwin che si è portato dietro il pigiama, nonostante la sua inclinazione al martirio, al caricarsi di tutti i fardelli del mondo lo avesse spinto a tornare a quella sua idea originaria, quando ancora pensava che non coinvolgere Levi lo avrebbe fatto soffrire minormente. Questo dimostra quanto i personaggi siano cresciuti dai primi capitoli, perché Levi non gioca più al bambino monello, Erwin si abbandona a quell'egoismo che forse è solo la condivisione necessaria a salvarsi dall'autodistruzione. Perché Levi non sa bene che cosa stanno vivendo, se deve avere paura, ma alla fine che importa lui «sa solo di amarlo come un pazzo», poi per il resto c'è tempo. 
Io incrocio le dita (e propongo di nuovo l'orrenda faccina minacciosa >:-| )
Carina l'ultima parte. Perché in fin dei conti la vita di Levi non è fatto solo di Erwin. Immagino che le vicende di quei buzzurri adolescenti sarà un intervallo durante la degenza (lunghissima D: ) di Erwin. Io dal canto mio spero che né Erwin né Levi soffrano troppo perché uuuugh sono debole e piangerei. Comunque sia sei anche riuscita a farmi sorridere, con la storia delle parole crociate. Jean è... Jean, c'è poco da fare.
Aspetto ardendo il prossimo capitolo, sappi che faccio il tifo per te!! !
Ah, un'ultima cosa; ho notato di essere già entrata nel coso della classifica delle recensioni di snk... ecco, vorrei segnalare la fic per la lettura ma proprio non mi ricordo come si fa... spero di avere un'illuminazione? ??
Buonanotte, buon tutto, buona scrittura <3
Lally

Recensore Master
11/04/14, ore 20:16

Oggi è stata proprio una bella giornata. Sono stata menzionata alla premiazione di un concorso di narrativa (ancora non ci credo lmao) quindi ho passato l'intera mattinata a Palazzo Medici Riccardi e gli impegni che avevo oggi pomeriggio si sono rivelati molto più leggeri di quello che temevo. Tutto questo per dire che leggere questo capitolo è stata la ciliegina sulla torta.
Voglio evitare di ripetermi sempre, quindi tralascerò il mio amore per il domestic fluff e affini, ma che l'intero spaccato su un momento così rilassato, quotidiano e tranquillo mi sia piaciuto a dismisura lo devo dire ;u; Anche solo come hai presentato subito l'ambiente, cullato dalla musica che non risulta fastidiosa nonostante Levi sia una di quelle persone che (come me per esempio) ha bisogno di silenzio nel fare le cose. Levi ha quasi bisogno di sentire quel «ronzio senza fine nel cranio», di porsi continuamente dubbi come se dovesse per forza essere pronto a scappare e di conseguenza a non abbassare mai la guardia. Però, per Erwin, riesce a lasciar perdere, anche lui come Erwin inizia ad aprire un po' le barriere. E tutto diventa così piacevole che anche i difetti tipici dell'umano paiono fatti della sostanza del sogno. Ci sono Erwin, Levi, il divano e Bobbo. Tutti il resto, che sia una telefonata o un tumore, deve restare fuori, non deve svegliarli. Aprendo una parentesi un po' poco seria; io Adoro che le orecchie di Levi diventino rosse come peperoni, santo cielo, è la cosa più adorabile, visto il carattere del personaggio, che tu potessi escogitare. Me lo immagino, in fasi diverse della sua vita, a cercare un modo per nascordere il fatto.
Tornando al capitolo. Sei bravissima a descrivere l'amore (perché se ancora nessuno di loro ha nominato questo demone, figuriamoci, io ormai non ho più dubbi al riguardo) che si sta velocemente dipanando tra di loro, così chiaro in quella rete di contatto che li lega. Come se non potessero fare a meno di ogni carezza, del peso del corpo dell'altro, comunicano un delicati morsi sulla spalla (lo faccio anche io con la mia bella ahh inizio a ritrovarmi sempre di più in questo Levi ahah). Ovviamente, il ronzio nella testa di Levi c'è, esiste e quindi «"Strusciati di meno"» ma Erwin, tesoro mio, si impone. «"No."». Lui subisce tanto delle angherie di Levi ma non rinuncia al suo corpo, a riempirsi la vista di lui senza mostrare un minimo di pudore. Soffrono di tutto il contatto che si sono - stupidamente - negati per anni. Levi ha fame dei baci di Erwin (che bella metafora mi ha colpita!). E se li scambiano con altrettanto bisogno, come la sera prima, quando anche Levi non si era vergognato di urlare troppo forte o di volere tutto e subito. E, boh, voglio bere questa storia come bevo l'acqua ogni giorno.
E ora: mamma Smith. Mi stavo storcendo sul letto per non sghignazzare come una povera demente (quale sono). Non so cosa fosse più divertente, se Erwin che dribbla domande scomode di una donna anziana, Erwin spettegola (Gesù santo!!!!) o Levi che fuma come un turco, geloso come pochi a farsi domande, più che legittime in realtà, su Mike Zakarius l'assistente sociale. Via, ormai hai fatto venire il pallino sociale devo sapere che diamine hanno combinato quei due biondi enormi. Ah, e potrei seriamente iniziare a venerarti se mai ci sarà modo di vedere l'incontro (scontro?) Levi/signora Smith. Voglio dire, è un altro dei miei punti deboli.
Infine si torna a dare una mano velata di colore cupo, gestito molto bene, che non ha affatto sciupato l'andamento del capitolo. Anzi, direi che lo ha completato. Ti ha dato modo di rendere i sentimenti di Levi (e di Erwin) a tutto tondo, paure e preoccupazioni annesse. Speriamo che Bobbo allevi il dolore e che Erwin stia bene. Vorrei trovare il modo di far sembrare quest'ultima affermazione come una minaccia. Ecco un'emoji minacciosa   >:-|
Spero di leggere l'ultimo capitolo stasera (uaaaa), non ho tempo di rileggere questa recensione spero di non ever fatto errori inquietanti, nel caso chiedo perdono.
Un bacio
Lally
 

Recensore Master
10/04/14, ore 23:23

Ma chi voglio prendere in giro non sono riuscita ad aspettare più di due ore che sono di nuovo qui ahhhhh.
Fra l'altro questo capitolo l'ho riletto tipo tre volte e ad ogni lettura notavo un particolare nuovo che mi ha fatto sciogliere sempre un po' di più e ora ho l'aspetto di un polaretto al sole (?).
Intanto, ci sono così tante altre cose che vorrei sapere di Levi. Le sue ossesioni, il suo trascorso di abusi... spero che ci sarà tempo per avere tutte queste informazioni.
Comunque, dato che sono stanca inizio subito a recensire e poi vado a sciogliermi definitivamente nel letto.
La prima parte è fantastica, ormai lo sai che per me vedere questi due vecchi imbecilli in un ambiente domestico a fare niente di più che vivere la vita quotidiana è il massimo. Anche il modo con cui vivono tutta quella tensione sessuale è molto genuino??. Tutto, tutto di quell'amplesso è stato bello. Bello, bello, bello nell'accezione saffica del termine. Perché «fanculo tutto tratte Erwin», «"Voglio solo vederti."». Mi sono sciolta ti dico. Ogni carezza, ogni strizzata di culo, ogni risatina, ogni singolo gesto era l'espressione di un qualcosa di reciprocamente desiderato e risultato di un sentimento grande che hanno fatto crescere insieme. Ammetto che vederli così stravolti di piacere e stravolti l'uno dell'altro mi ha come messa in pace con il mondo. Sì, certo, tutte le «cazzate inutili» non si sono magicamente vaporizzate perché, grazie al cielo e grazie a te, questa è una storia realistica, però tutta quella soddifazione e tepore le ha dissipate a tal punto da poter dimenticare tante cose. Quasi si riesce a sopportare quel mielume di Elvis (Erwin che uomo sei!!!!!!)
Buonanotte
Lally
ps. Sei riuscita anche ha menzionarmi «"Ricevuto, Erwin"» e «"Molto bene, Levi"» ahhhhh
 

Recensore Master
10/04/14, ore 20:59

IL. PDV. DI. ERWIN. Sono andata in iperventilazione.
Ora più che mai devo cercare di mantenere la calma perché il rischio di scrivere un poema di parole incoerenti è ben alto, ho poco tempo e tu meriteresti una recensione molto migliore di quello che posso scrivere io.
Come ho detto amo i tempi della narrazione, non è facile attacare un capitolo con un pdv diverso da quello che si usa di solito, ma hai fatto in modo che non si percepisse un distacco fastidioso che deconcentra un po' dalla trama. Anzi, hai attaccato proprio bene, prendendo subito il ritmo giusto con cui lasciar parlare il personaggio. Senza contare che il tuo Erwin è tremendamente IC. Tanto IC da far male, perché, sì, Erwin è proprio uno di quei personaggi complessi che ti fanno proprio stare male. Cresciuto da una donna «di granito, poco emotiva» e un padre di cui nomima solo «l'ottusità e l'ignoranza», Erwin si è costruto attorno una fortezza quasi invalicabile che difende un uomo molto insicuro. L'intero capitolo disegna la sua fragilità, causata in primis dal rapporto con il padre che lo costringe ad un senso di colpa che sa di non meritare ma dal quale non può (non vuole?) sottrarsi. E quindi si ritrova un po' incastrato sotto il peso di questo bifrontismo molto umano, che hai inquadrato davvero divinamente, perché riuscire a soddisfare tutti e se stesso è davvero troppo difficili se non si è santi. Erwin ha scelto la strada del martire (cosa che mi fa davvero troppo pensare al canon malEDIZIONE POTREI COMMUOVERMI). La conseguenza più ovvia? La solitudine. Perché in apparenza Erwin ha tutto, ma, per quanto la copagnia di Bobbo sia piacevole e coccolosa, non toglio che Erwin, nel suo essere sacrificato per tutti, sia estremamente solo. Tra l'altro non mi aspettavo che Erwin fosse così consapevole di quello che prova per Levi, ci sono diverse sequenze - che non starò ora a citare ma che mi hanno fatto diventare un budino - in cui si vede proprio che Erwin vede Levi come molto di più che uno dei suoi utenti. La cosa che non mi aspettavo è il fatto che Levi, come abbiamo visto nei capitoli precendenti, non se ne fosse accorto. È proprio vero che essere innamorati fa salire l'ingenuità a livelli inquietanti. Ma torniamo seri. L'affetto che prova per Levi non fa altro che aumentare l'insicuezza di Erwin. La scoperta spiazzante della malattia rende le cose ancora più complicate. Hai reso molto credibile la difficoltà in cui Erwin, uomo comunque capace, che ha già in parte affrontato il problema in modo adulto, si trova nel momento di far partecipe Levi del suo male. Un po' per colpa di tutti quei paletti che da bravo martire si è imposto per anni, un po' perché ora di trova proprio di fronte a un muro, la possibilità della morte cambia  tutte le carte in tavola, non c'è più tempo di giocare a fare Gesù. Eppure. Eppure tu hai buttato dentro al capitolo il tema della rinuncia che mi ha colpita come un pugno nello stomaco. Ti giuro, solo immaginarmi Erwin che sceglie di non cedere all'egoismo e di dichiararsi a Levi perché sa che per lui sarebbe più semplice superare la sua possibile, o addirittura probabile, morte è qualcosa che mi fa venire voglia di buttarmi sul pavimento a piangere. E sono così lieta di aver già letto come andranno le cose, aver già letto di Levi che smantella uno a uno i mattoni della fortezza di Erwin, fino a vedere quell'uomo fragile e oramai fiaccato dal cancro, che è, finalmente, in grado di lasciare la sua parte di martire e accettare - chiedere!! - aiuto. 
Superate queste riflessioni un po' grigie vorrei dedicare qualche riga al modo in cui Erwin ha finito per innamorarsi di Levi perché sì cavolo è fantastico. Anche qui hai trattato la faccendo con un realismo accecante. Per esempio il fatto che quando sta con lui si senta come un bambino, lontano anni luce dal senso di colpa e altri fardelli, o le mille paura che irrimediabilmente sorgono quando ci si vuole mettere in gioco. Boh non lo so, non so mettere nero su bianco quanto mi sia piaciuto il capitolo.
Fra le altre cose, mi incuriosiscono quei vari accenni al "passato" di Erwin (ho visto menzionata la possibilità di uno spin-off e, che dire, quando e se avrai mai voglia di mettere in pratica l'idea sappi che io sarò lì pronta a leggere con gli occhi brilluccicant), per esempio l'università con Nile o il sottile - o forse non così sottile - riferimento di un non-si-sa-cosa con Mike. E più di tutto sono curiosa (ma forse per questo ci sarà tempo nei prossimi capitolI?) di sapere di più sul rapporto con il padre e con la proprio sessualità. Voglio dire, mi è parso di capire che ci abbia davvero pensato piuttosto "da grande" e la questione in generale mi interessa.
Ah, ultimissima cosa. Ho notato che ci sono alcuni piccoli errori nel gestire gli avverbi di tempo dal momento che passi spesso da situazioni presenti a passate ed è facile fare confusione. Se mai farai una revisione della storia (cosa che io ho sempre rimandato ahah) e non ti va di perderci troppo tempo posso tranquillamente fare da beta per segnalarti gli errori di battitura e queste altre piccole sviste per facilitare il lavoro ^^
Detto ciò, sparisco. Conto di finire la storia domani sera *sviene*
Un bacio
Lally

Recensore Master
10/04/14, ore 19:10

Ah, finalmente.
Mi è mancato leggere la storia in questi ultimi giorni, mi hai fatto davvero affezionare uaooo.
Ad ogni capitolo che passa Levi scivola, anzi capitombola, sembra più in basso nel baratro dell'ammmore. Non prova più nemmeno a lottarci contro, fa sorridere vederlo bestemmiarsi contro per ogni pensiero così poco in linea con il carattere che si è costruito finora (cosa che in qualche modo si rispecchia nel comportamento che tiene a scuola; per quanto reciti la parte del cattivo, Levi è un grifondoro). Che bello che la presenza di Erwin permei nella storia anche se lui non è effettivamente presente, mi piace troppo vederlo raccontato da Levi. /ora ci sarebbe da scrivere uno spin-off dal titolo "Erwin e le emoji: il Disastro"/
In più si è aperta una nuova parentesi. Devo dire che non mi dispiace pensare che la trama si sposti dal focalizzarsi sulle vicende di Erwin e Levi (non che tu non le stia portando avanti bene eh!) perché anche se non è facile concentrarsi su un'altra curva narrativa sono fiduciosa del fatto che tu possa riuscire a gestire bene tutto quanto.
Bene, bene, mi muovo al prossimo capitolo ;9
Lally

Recensore Junior
09/04/14, ore 21:47

Odiuuuuuuuu!!!! Troppo bellosissima questa fanfic ^~^ non vedo l'ora di leggere il prossimo capitoloooo, mi piace troppo<3<3 non shippo troppo Levi e Erwin ma questa storia me li ha fatti immaginare insieme, e ti giuro che prima non ci pensavo! :)) spero in un aggiornamento, ercbé scrivi benissimo e non manchi di fantasia, e i personaggi li hai presi proprio bene, con i loro caratteri e aspetti,complimenti vivissimi ^.^
con tanto tanto affetto affettuoso,
Kiara_levi

Recensore Master
06/04/14, ore 11:57

Hai reso incantevole anche un capitolo di passaggio. Di questo capitolo non posso dire niente di speciale, se non commentare punto per punto ogni cosa che è successa e non so quanto possa essere costruttivo ahha. La prima scena già mi era piaciuta parecchio; con Levi che cerca la presenza di Erwin accanto a sé e la trova subito. Il modo con cui gli si fa vicino mi ha fatto tenerezza quasi quanto la preoccupazione di Levi nello scoprirlo, di nuovo, malato. Anche Erwin che non vuole più lasciarlo andare, esitante sia quando si tratta di alzarsi dal letto sia quando arriva il momento di salutarsi. Insomma, complimenti per l'IC, sono proprio loro, innamorati e canon. 
Tra gli altri accenti di puro domestic fluff, come la passione per il Dottor Who di Erwin e Levi che incosciamente si fa piani di vita mentre nutre quel tesoro di Bobbo (Bobbo!!!!!!!!!!!!!!!!), c'è tempo anche per conversazioni più serie. E meno male che ora ne sono in grado, senza più segreti o remore di qualsiasi tipo. Mi sembra un grande segno di maturità e di consapevolezza della loro situazione. Ora Erwin sa che non deve paura di chiedere un sostegno così come Levi ha imparato a non scappare da ciò che lo spaventa. Ora, non voglio stare a farmi tante seghe mentali su "ce la farà? non ce la farà?", voglio solo dire che, al di là del mio essere ottimista fino all'ultimo quando si tratta di Erwin Smith (tralasciando i colpi di scena del cap. 56, lui è vivo e mi sembra già un traguardo), ho fiducia che insieme possano riuscire a superare anche il cancro. Sono davvero curiosa di sapere fin dove arriverai con questa storia.
Al prossimo capitolo :)
Lally

Recensore Master
04/04/14, ore 20:14

Quanto amore.
Dice tanto il fatto che Levi riesca a prendersela comoda, si vede che si sta velocemente mettendo a suo agio, imparando a conoscere i tanti piccoli elementi della probabile routine di Erwin e inserendosi un po' in tutto ciò, dall'usare il suo clamoroso shampoo al richiedere i suoi vestiti, all'apprezzare i mobili della sua camera.
Molto bella la descrizione fisica che Levi fa di sé. È negativo come per qualsiasi altra cosa, forse anche più critico nei confronti di se stesso di quanto non lo sia con il resto del mondo. Le sue sono insicurezze dovute tutte a Erwin, come ribadito nel testo, e ciò è importante perché l'attrazione che prova per Erwin lo spinge a essere più forte e più debole allo stesso tempo. Ah, tra l'altro di meriti un pulitzer solo per il gattino acciambellato su Erwin, cioé addio i'm done. No, dài, sul serio, non so se lo avevo già scritto in una recensione, ma Levi (un po' sempre ma in questa fic in particolare) mi ricorda un gatto. Un gattino nero, snello e di piccola taglia che si dimostra quasi geloso di quel cucciolo di golden retriever che è il suo padrone.
Poi si mettono a letto e io... io sono davvero in difficoltà, non riesco a mettere in fila due parole per commentare. Il che è sensazionale perché io non ci riesco proprio mai a star zitta e a far sapere quello che penso. Il fatto è che ho smesso di pensare perché sono troppo avvolta nell'amore di questo capitolo, santo cielo, ho le guance rosse e la colpa non è tutta della febbre. La cosa che mi ha colpita di più è stato quanto il sentimento che hai fatto nascere, parola per parola, fosse vero. In tutta la sua forza, con tutta la fragilità che porta e che, allo stesso tempo, spezza. Mille incertezze, stupide, insensate e baci così forti da porter esser le fondamenta mura e vite. Non so che sto dicendo. Ma c'era Levi che si sciogle al tocco di Erwin e trova la pace, Erwin che é stanco ma lieto come non mai, c'erano dialoghi d'amore fatti di parole non dette e sospiri rumorosi, le capriole nello stomaco e il sottile timore di sbagliare qualcosa. E c'è Levi che cerca di non esagerare, di rispettare tempi più lenti, e Erwin che, invece, va incontro proprio a quelle esigenze. E poi. E poi non conta più nient'altro.
Complimenti cara, tu m'hai dipinto alla perfezione quell'amore saffico di cui ben poche persone sono capaci di scrivere. Inutile dire che mi troverai al prossimo capitolo C:
Lally

Recensore Master
03/04/14, ore 19:48

Premetto che sto utilizzando quei "venti minuti liberi per leggere e recensire con il cellulare", nonostante disporrei di al massimo, boh, cinque minuti liberi ma tant'è ormai sono qui.
Questo capitolo è favoloso. Ne ho adorato ogni singola sezione. Mi ha riempito di una strana gioia sottile e credo di essere sul punto di scoppiare, oh cielo, vorrei riuscire a recensire a modo ma al momento vorrei iniziare a sparare commenti incoerenti e un po' a caso perché wow. wow. wowowow.
Ok, allora, cerco di calmarmi.
Inizio da un commento formale, poi verrò ai nostri protagonisti mielosi (?). Mi piace come hai gestito le scene, come sono state costruite. Parte della scorrevolezza e della comicità della trama è data proprio dalla giusta disposizione dei tempi narrativi. Ottima la presentazione dell'escamotage di Levi per giungere alla casa di Erwin, frammentata dalla descrizione della sua calmissima ansia. Anche l'attesa dell'agnizione prende il suo giusto spazio, così come il loro mettersi a proprio agio l'uno con l'altro. Erwin si scioglie, come Levi, tutto sommato velocemente, guidato da piccoli gesti, parole e attenzioni; si lascia spingere sul divano, Levi conosce il suo odore, la musica del suo cuore, poi ci sono gli scambi salaci che riportano un po' la solita dinamica dei loro dialoghi, e poi ancora sono uno di fronte allo sguardo dell'altro, i piccoli gesti come quel veloce contatto delle loro gambe sotto al tavolo a innescare quella climax di rivelazioni che portano, be', ad una vera svolta dei fatti.
Ma torniamo velocemente ai personaggi. Io gli adoro. A questo punto lo affermo senza remore. Forse non ho mai scritto di quanto mi sia quasi affezionata al modo di comportarsi di Levi, così alterabile, che non controlla le bestemmie, le sigarette, né, tanto meno le capriole nello stomaco (questo piccolo dettaglio mi manda davvero in brodo di giuggiole). E questo è stato un capitolo importante per la crescita sia di Erwin sia di Levi. Prima di tutto, Levi impara a controllarsi. Desiste dalla volgia di far esplodere la rabbia, desiste dall'accendere le sigarette. Così come Erwin impara ad ammettere di aver bisogno di aiuto e, umanamente e commoventemente, impara addirittura a chiederlo. Levi dal canto suo crede di non essere capace di donarlo questo aiuto. Diamine, lui non è Erwin Smith l'assistente sociale che si spacca il culo ogni santo giorno per aiutare gli altri. Eppure anche Erwin è a pezzi proprio come lui. È vivo, proprio come lui. Veramente, sei stata grandiosa a presentare il loro giungere alla conclusione che, sì, possono andare avanti insieme, donando e ricevendo in modo reciproco. Erwin è un cucciolo.... ho fiducia in Levi, sono sicura che porterà miglioramento nella sua vita. 
L'ultima scena è stata perfetta (torno a dire; hai proprio i tempi narrativi nel sangue, potresti scrivere sceneggiature a impegnarti), sia nel suo pretesto di spezzare un po' la profondità drammatica della scena precedente sia negli scambi dialogati. Ora apro una breve parentesi di scemaggine: ErwIN HA UN GATTO e gli vuoLE TANTO BENE *fa le capriole*. Oddio, dimmi che la bestiola avrà un po' di spazio in futuro perché se c'è qualcosa di più domestic e fluff dell'eruri è l'eruri associata a un gatto. 
L'ultima cosa e poi mi tocca chiudere: sono cotti l'uno dell'altro ed è così evidente e bello che potrei piangere e sono ancora al sesto capitolo piangerò di sicuro più avanti ahhh
A domani (spero)
Lally

Recensore Master
02/04/14, ore 23:28

Non so come tu abbia fatto a mixare tanta confusione e preoccupazione con scene quasi leggere senza abbandonare la vena comica della storia. Immagino che gran parte di questo successo sia dovuto al PDV di Levi e non posso che farti i complimenti di nuovo per questo. Il suo modo di raccontare la storia mi sta letteralmente tenendo attaccata allo schermo. Anche il suo modo di porsi con i ragazzi mi piace, è divertente ma si riesce a percepire che il suo non è odio vero e proprio, è qualcosa legato al suo carattere che gli impedisce di anche solo provare a non vederli come palle al piede. 
Nonostante le parentesi comiche ciò che domina questo capitolo è la confusione più totale. Quella esterna, causata dal mistero della dipartita di Erwin. Così vicini ad avere l'amore che volevano e poi, in un attimo, è sparito tutto. Il loro è stato un saluto, quasi un addio, inaspettato e profondamente, dolorosamente IC. Non so se mi ha fatto più male Erwin che ancora cerca quel minimo di contatto di cui sa di aver bisogno o Levi, che ha già perso quella fiducia che lo aveva spinto a lasciarsi andare alle emozioni. E proprio quelle emozioni provocano un altro genere di confusione, quella interna. Ed è quindi arrivato il momento delle domande profonde. Povero Levi, che non sa e non capisce e sta male. Di nuovo.
Hanji è fantastica («"Omino." "Sei così basso." hai ricostruito in un paio di battute la dinamica del loro rapporto ahah ti adoro) e diamine, il modo quasi casuale con cui tira fuori l'argomento della malattia ha messo anche me in confusione. Ma non ho avuto dubbi che stesse parlando di Erwin...
La seconda parte del capitolo è stupenda nella sua drammaticità e nella sua ansia asfissiante. Prima di tutto ci tengo a dire che capisco perfettamente Levi, perché anche io mi attacco alle sigarette in un modo disgustoso quando sono in condizioni simili. Poi, la rabbia di Levi è un modo perfetto per coronare la sequenza. I suoi interrogativi che nessuno ha ascoltato hanno finalmente modo di trovare una risposta. E per quanto Levi abbia detestato tutti quei giochini per tenerlo allo scuro non si può negare che la dannata risposta sia arrivata come uno schiaffo. Ecco sì, l'apice della climax ha proprio avuto l'effetto di un ceffone messo bene. «A pezzi. Distrutto.» È bastato essersi lasciato andare quel poco, nonostante avesse provato a ignorare il sentimento fino all'ultimo, a rendere Levi fragile, attaccato con un filo alla sorte di un altro. È dolce e di una tristezza infinita il modo con cui Levi realizza ciò che vorrebbe, tutta quella roba mielosa da cui si è sempre guardato che ora diventa così importante. La sequenza che va da «Il flusso degli eventi stava davvero [...] frantumandoti la testa nel mezzo» è stupenda. Ho apprezzato il riferimento alla letteratura, il modo in cui Levi definisce Erwin machiavellico proprio dopo aver usato la metafora della fortuna come fiume in piena. Peccato che qui non ci sia nessun Principe virtuoso in grado di porre gli argini e seguire la corrente (forse ci sarà, o almeno lo spero. Spero che insieme possano affrontare tutto questo macello). Per adesso c'è solo Levi, sconvolto, alterato, impaurito come non mai. Il fatto che conosca il dolore, la morte, è solo un aggravante della situazione. Hai reso davvero bene le emozioni di Levi, si leggono così bene nel suo comportamento frenetico e irruento. E, sì, Mike è più sincero di Erwin. Altrettanto forte, ma meno deciso su questo piano. Il fatto che la prima ed unica cosa che, meccanicamente, Levi riesca sentire essere quella giusta sia di vedere Erwin mi ha toccato un po' il cuoricino. Ed è stanto anche peggio - meglio - che l'aver ottenuto la speranza di poter riuscirci veramente abbia fatto uscire quel grazie, potentissimo, dalla bocca di Levi.
Domani sarà un giorno di inferno e probabilmente non avrò nemmeno venti minuti per leggere e recensire dal cellulare, ma se mai dovessi avere tempo per respirare lo sacrificherei per leggere il prossimo capitolo. Mi sto lasciando prendere un po' troppo temo :S
Lally
ps. non ho riletto la recensione mi scuso per gli infimi errori che avrò concepito........