Ebbene sì, sono di nuovo io. E sono anche di nuovo indietro di un capitolo, yep xD
Ma veniamo subito a noi - che il tempo stringe.
La Riza impegnata è stupenda :')
Impacciata, si incaglia nelle incertezze, inciampa in quei Signore, non sa bene come muoversi in questo nuovo paragrafo del suo personale libro. Adorabile. Certo, fa un po' strano vederli insieme, soprattutto per lei che sembra a metà tra l'accettare la cosa definitivamente o girarci intorno. Certo, le si è praticamente aperto un mondo davanti, quindi non c'è da biasimarla. Quei sentimenti la sorprendono, la avvolgono e la stringono fin troppo e per lei, bambina ritrovata in corpo di donna, è difficile riuscire a aprirsi completamente, lasciarsi andare a Roy, insomma. Io penso sia una dei personaggi più dolci che abbia mai avuto modo di conoscere, solo che le ci vuole un po' per mostrare questo suo lato agli altri. Ora, con Roy, lo fa quasi involontariamente ed è strano, insolito, va preso con le pinze.
Quindi sta lì, a saltellare tra le parole del suo paragrafo, mentre Roy sembra nato e vissuto solo per tenerla tra le braccia. Tenero, lui :')
Poi una delle frasi migliori che si possano sentir dire al tenente colonnello:
Riza aveva scoperto che, in fondo, anche lei voleva fare una follia.
Quella di crederci.
Ha scelto di sgretolare una delle maschere cui più era affezionata e radicata: quella della razionalità. In favore alla follia. Quindi niente, Riza è completamente, indiscussibilmente, andata. D'altronde non è una questione di testa, l'Amore, non c'è una base razionale, non c'è niente che lo tenga su se non due cose completamente astratte: due povere, ignare anime che si danzano intorno, creando qualcosa che è troppo.. troppo. E' un pass per l'area vip – sezione paradiso. Ovviamente il paradiso è in alto, se una delle due anime, o entrmabe, si fermano woo voliamo tutti giù e frantumiamoci in mille pezzi.
L'Amore è pericoloso xD
Questi inizi di capitolo così RoyAi mi fanno sempre perdere una decina di colpi al cuore.
Comunque, altro passo importante, dal mio punto di vista legato al credere in quella follia: la fiducia nel futuro. Insomma, Riza ci sta prendendo gusto a scrivere questi suoi paragrafi.
Ma penso la fiducia nel domani l'avesse già prima, quando era ancora un Tenente che sosteneva il suo Colonnello, sosteneva i suoi ideali. Credeva, appunto, nel futuro che lui disegnava, promettendosi di costruirlo. E credeva anche a lui, certo, ma in un modo un po' diverso da ora.
Anyway, la grande ora si avvicina *^*
E noi scopriamo che gli occhiali di Fury sono paranormali xD
A parte questo, Riza, parlandone, anche stavolta si rende conto che niente che fosse legato a quella vecchia casa, ora sede probabilmente di ragni e animaletti simpatici sul genere, era normale. Si rende conto che suo padre non era un padre, grazie alla sua famiglia, in cui un altro genitore, Falman, sarebbe stato il padre perfetto per lei. Pacato, sensibile e con estremo tatto.
Non doveva fare niente, Riza, per rendere fiero suo padre di lei. Non doveva pensare che facendogli costruire un muro pieno di crepe, quasi votato alla distruzione ancor prima di esser creato, fosse normale. E quel muro di crepe se l'è tirato dietro in guerra, lasciando che ogni giorno si scoprissero nuove crepe da martellare, da stuzzicare, fino a quando il peso della struttura non provochi un crollo.
Ma l'ha fatto, forse temeva addirittura il genitore.
E' bellissimo vedere quanto si vogliono bene tra loro, come sono insorti contro quelle che ormai sono ceneri dal nome ricordato da pochi, cancellato dal tempo.
Ma questo riguarda il tatuaggio. Io aspettavo con una certa dose d'angoscia la parte dopo: quella delle cicatrici. Perché fin qui okay, è colpa di qualcuno che ormai è morto, che non avevano mai realmente conosciuto, contro il quale potevano sfogare solo verbalmente la rabbia, ma ora c'è un altro “colpevole”. Una persona cui loro metterebbero in mano le loro vite, qualcuno di cui si fidano, che c'è, fisicamente. Posso percepire le loro reazioni quando Riza svela che dietro quei segni c'è la firma dell'alchimia del Generale.
Sebbene sia una donna estremamente coraggiosa, forte, quasi migliore di un uomo nel suo campo, la squadra la vede come la loro signora. La loro protetta, che non è meno fragile di quanto lo possa essere qualsiasi altro, ma che cerca di nascondere le sue debolezze, cosa che non fa che aumentare la voglia di difenderla da parte della squadra.
Poi entra in gioco – quando mai se n'è andata? - Ishval e alcuni comprendono, seppur non condividino, il gesto.
Falman, come già detto, si comporta da padre, Breda ha quella sorta di rude tenerezza incoscia, e entrambi riescono a comprendere le ragioni dei loro superiori, dei loro compagni.
O déi, Ishval è sempre stato un segno crudele su chiunque vi sia stato. Uccidere persone a sangue freddo, con il solo intento di sterminarle, sapere di sottrarre dalla vita bambini che non hanno ancora imparato a conoscerla, genitori, persone che con la guerra non c'entravano nulla. Tutti morti, indistintamente.
Penso che questo sia l'ostacolo più grande per la comprensione della decisione di Riza - e del conseguente gesto di Roy – da parte di Fury. Lui, come hai detto (o hanno, se ci riferiamo ai personaggi) è lontano da quella guerra. Dubito ne trovi un senso, addirittura. E' talmente gentile e dolce che l'idea di attuare uno sterminio per il semplice motivo che a Ishval erano in qualche modo diversi da loro gli risulta troppo astratta, troppo inverosimile e inaccettabile.
Ama visceralmente Riza, la ritiene al limite della perfezione – giusto un po' prima che questa sfoci in imperfezione – e perciò intoccabile. Perché qualcuno che dovrebbe volerle così bene l'ha ferita? In un modo così brutto, poi.
Il piccolo Panda l'ha presa male male, questa faccenda.
Havoc, invece, buona parte della sua reazione la deve al suo carattere impulsivo. Non sa come comportarsi, è indeciso, e fa la cosa che gli sembra più normale: si arrabbia. Un chiacchieratina con la compagna di armi – c'è sempre stato una certa intesa tra loro *^* -, quattro o cinque pacchetti di sigarette e tutto – forse – tornerà come prima.
Il tempo di riflettere, di parlare con più calma, di cose che in parte ha già assimilato.
Una piccola cosa mi ha fatto sorridere, dopo che Riza e Roy sono usciti dalla stanza, lasciando i compagni soli. Una frase detta da Falman a un piuttosto arrabbiato Fury “loro non sono sposati né hanno una relazione”. Ehehe quante cose non sapete e.e
E vabbè, anche un commento particolarmene spinto di Havoc, che mi ha praticamente fatto strozzare con la saliva :')
E' stato triste vedere Roy in quel modo, a fine capitolo. Sorvolando sul “però dimmi che sei felice adesso. Voglio sentirmi dire che ne sta valendo davvero la pena” che è stato qualcosa di assolutamente tenerissimo, è deprimente vederlo così scoraggiato. Spaventato dall'idea che quel filo che li univa, quel filo che li rendeva una famiglia, rischiasse di spezzarsi, che quella piacevole quotidianità venisse interrotta. Mi ha messo una strana sensazione addosso.
Però, come dice Riza, c'è altro di altrettanto importante di cui parlare, che hanno rimandato per un po' ma che adesso dovranno iniziare a affrontare. Possibilmente insieme.
Bellissimo capitolo, come sempre. Complimenti ^-^
Volo a leggere il prossimo capitolo – putroppo ho queste ore di pausa solo la notte e mi tocca lasciare queste recensioni tirate xD
Un abbraccio,
Mutny |