Esperienza insegna che più di una recensione a settimana è al di fuori delle mie capacità, così, dopo una lunga riflessione, mi si è accesa la lampadina: eureka! Allora recensirò due capitoli in una sola recensione! Geniale, nevvero? Come ho fatto a non pensarci prima?
In più, un altro dei miei blocchi di recensore è l’ordine. Vedi, io mi sento male a costringermi a fare recensioni ordinate, quindi, visto che oggi sono particolarmente euforica, qui darò il peggio di me.
Un tributo che ho commentato poco finora è Ane. No, anzi, quello che ho commentato poco è la tua capacità di caratterizzare i tributi, anche perché di solito aspetto più PoV per parlarne, ma… Non so se è la prima persona al presente ad aiutarti, ma stai andando alla grande. Penso che la caratterizzazione sia uno dei punti forti della tua storia, e come ho detto, è anche la cosa che io generalmente più apprezzo e più critico. Nessuno dei tributi è caricaturale, nessuno unilaterale, nessuno di cartapesta, nessuno di polistirolo/invisibile; anche senza leggere il nome potrei capire di chi sia il PoV più o meno alla quinta riga (e ovviamente, nei prossimi capitoli proverò quest’esperimento u.u).
Dicevamo, Ane. Non è solo carina, ha quella vivacità genuina che porta un po’ di luce persino nei pre-Giochi. Primo, amo le storie poeticamente a metà tra dolcezza e tristezza, e la faccenda del padre rientra nella categoria; secondo, leggere di lei fa sorridere, e trovo che Carlie sia stato molto fortunato. Anche perché non l’ho ancora confuso con Charlie, e nonostante non siano caratterialmente all’opposto penso che riuscirò a distinguerli. Carlie sarà anche una frana negli approcci ma ha un tempo di ripresa più rapido; un po’ più sicuro, più concentrato sui Giochi che sugli sbagli della sua intera vita e sui motivi per cui non vincerà mai.
A proposito, mi è piaciuto molto il discorso di Helda. Queste cose serve dirle prima o poi in una storia sugli Hunger Games, e Charlie era certo il tributo più bisognoso di una presa di coscienza. Dopotutto è l’unico lato in qualche modo positivo dell’Arena; prendere coscienza. Un po’ come la pensa James; il braccio di ferro con la morte tira fuori la vera essenza di ognuno (cit), nel bene o nel male. Magari questo non è il periodo migliore della vita dei tributi, ma è quello con più vita, con più significato.
Andando avanti (sarebbe, tornando indietro in un capitolo e andando avanti), Lawrence ed Emma restano il mio duo preferito. Marinette è inquietante e vagamente ridicola – me la immagino morta al Bagno di Sangue dal primo momento in cui è comparsa - Riley è più un pericolo che un amabile alleato, quindi mi sa che loro due non sono messi al meglio. L’alleanza di Achille ha bisogno solo dell’effetto sorpresa per sopraffarli, contando anche che a) Emma usa la frusta e b) Connor usa l’Ascia. La mia opinione sulle fruste è che siano l’arma più pateticamente inutile dopo i coltelli da lancio; le fruste servono sui disarmati immobilizzati, o ancora meglio su manichini. Perché ci sono due cose principali che il manichino non fa, tipo a) alzare istintivamente un braccio per bloccare la traiettoria facendo attorcigliare la frusta sul braccio (e magari, strattonando via l’arma all’avversario senza problemi) o b) caricare. Uno spadone ferma un tizio urlante armato di ascia pieno d’adrenalina, una frusta gli fa il solletico.
D’altra parte, gli sponsor potrebbero prenderla in simpatia perché in 20 edizioni non penso l’abbiano usata spesso – ma c’è un motivo per cui non l’hanno usata spesso. Va bene, si potrebbe migliorarla con un po’ di spuntoni d’acciaio, ma a quel punto – insomma! – prendi un decoroso mazzafrusto.
Se te lo stessi chiedendo, sono perversamente fissata con armi e combattimento, perciò abituati a saltare le parti delle recensioni in cui divago su queste cose.
Continuo ad amare il bassissimo umorismo di Lawrence in accoppiata con la serietà di Emma. (…Però perdonami, Emma, ma a giudicare da metà dei pensieri che popolano i tuoi PoV, si potrebbe pensare che tu abbia davvero bisogno di un po’ di compagnia maschile :D)
Riguardo Riley e Spencer… Riley! Ha dodici anni! Posso capire voler manipolare, boh, Achille, ma così è malvagità pura D:
Bezzy è… Troppo triste. Già nel treno ha fatto del tutto per spezzarmi il cuore, ma nell’addestramento ci è riuscita. Perché lei non è Charlie, che se si impegna può trovare risorse, sperare e rasserenarsi, lei può rasserenarsi solo evitando di pensare. E ce l’aveva anche fatta, ragion per cui mi sento un pochettino in colpa per via Lars. Ma anche no ^-^
Direi che è andata al meglio che potessi sperare, visto che un sorriso gli è bastato a terrorizzarla sufficientemente; fortuna che tra tutti è stato visto proprio da una dodicenne in verità avrebbe terrorizzato anche me.
Unica cosa: “Non credevo fossi un ragazzo così intelligente! Che storia appassionante!” suona forzato. Invece di solito i tuoi dialoghi li trovo moltomolto naturali.
Connor resta Connor, e sta rapidamente scalando la vetta delle mie simpatie; però è Norma che mi ha sorpresa. Perché all’inizio non credevo fosse un tributo-in-verde, l’hai caratterizzata allo stesso modo degli altri, e infatti mi piace parecchio. Ti prego, non farle fare il cibo di scorta.
A proposito, Achille ha fatto una battuta! Una bella! Oddio, non l’avevo mai visto succedere in nessuna interattiva! Ha guadagnato altri punti. Anyway, è un sollievo poter chiamare Lars Lars, perché così posso commentare a random: ad esempio, mi piace che Achille abbia praticamente fatto quello che ha fatto Lars due anni fa. Achille è certo molto più Achillesco, ma il pallino per l’onore e la cosa giusta ce l’aveva in buona parte anche Lars. Solo che lui adesso ha capito che offrirsi volontario per un tributo spacciato avrebbe avuto l’unico senso – molto poco altruistico - di evitare a lui i sensi di colpa, Achille no. Quindi, per confermare quello che hai scritto nella risposta alla recensione precedente (se sono una ficcanaso? No, affatto), a Lars non importa granché, però una piccola parte di lui un po’ lo capisce, un po’ lo commisera e un po’ lo trova fatalmente curioso. Questa piccola parte potrebbe interessarsi a un confronto - ma suppongo che Achille non la pensi allo stesso modo.
A proposito di offrirsi per sensi di colpa, non è che il teatrino della Mietitura sia altruismo al 100%. Certo l’ha fatto per Brian, ma un bel po’ di ipocrisia in mezzo all’eroismo c’è comunque; Lars ha sempre scelto per entrambi. E’ entrato in Accademia senza pensare alle conseguenze di una possibile vittoria, si è tolto il peso della morte del fratello dalla coscienza spacciandosi per lui e a quel peso ha condannato Brian. Perché Brian non è riuscito a far capire la verità, e poi ha giudicato più saggio rinunciarci; si sentirà per sempre responsabile del ritorno in Arena di Lars. Oh, altra cosa che mi sono dimenticata nella scheda: Brian, da sempre, è l’unica persona a sapere all’istante quando il fratello mente, anche nei casi in cui nemmeno Lars ne è consapevole; di conseguenza non può non capire cos’è successo all’intervista, e lo odierà per questo – ogni imprudenza inutile è ipocrita nei suoi confronti. E nonostante tutto, la più grande paura di Brian è finire per lasciarlo andare in Arena senza perdonarlo.
Comincio le interviste dal titolo con la citazione, che è meraviglioso e perfetto. Soprattutto per Lars, certo, ma anche per James, anche per Snow. Però, in questo capitolo ci sono tanti, proprio tanti errori di distrazione, soprattutto virgole imprecise e ripetizioni (più il “Chiama si chiama?” di Snow :D), non mi va di allungare questa recensione già orribilmente chilometrica riportandotele tutte, quindi… Quando hai tempo, ti tocca rileggerlo <3.
Lawrence ha la caratteristica, fantastica capacità di far passare con una sola frase da “awwww” a “Dovevi pensarlo proprio adesso? Bleah! D:”, tipo con Garnet e con l’abbraccio di James. Ovviamente, lo amo. E sarò ripetitiva, ma lo amo, e amo anche il fratello – senza contare che la scena che hai descritto è molto originale, e molto bella. Direi tra le più belle di tutta la storia finora.
Riley è complessa caratterialmente, ma non so, sento di averla compresa per bene ed è divertente psicanalizzarla a cavolo. Quindi sopportami, Riley. La sua sicurezza è fragile illusione di controllo, il suo esibizionismo è soltanto una conseguenza della sua fame di amore, la sua malvagità e spavalderia è soltanto rifiuto di ammettere di poter aver bisogno degli altri, che l’hanno delusa da sempre. E’ della tipologia di tributi che mentono a sé stessi il più possibile e con scarsi risultati, perché tutto quello che è traspare ovunque – ed è merito tuo. Mi fermo qui con le banalità, altrimenti lei mi ucciderebbe all’istante, ma ovviamente continuerò nei prossimi capitoli *la patta*.
L’intervista di Abe è stata ancora più bella. E ovviamente trovo adorabile il suo affetto per Lars, il desiderio di tagliargli la gola è cosa buona e giusta ^-^ in effetti non avevo pensato a quanto fosse difficile distinguere in Lars la ruffianaggine dal gusto per il divertimento tragico.
Non sono sicura che Abe ci rimetterà troppo per la sua uscita di scena teatrale: i tributi con carattere fanno colpo su Capitol, in più penso che la maggior parte degli sponsor siano scommettitori – e di certo Abe non sembra debole, in quest’intervista.
Ora: ho letto migliaia di mamme morte, giustiziate da Capitol, ammalate, morte di parto, uccise dai mariti, uccise dai fratelli, impazzite, suicidate, cadute di faccia, di nuovo morte di parto, ma… Linciata? E’ la cosa più raccapricciante a cui un bambino possa assistere.
Oh, riguardo la morte dell’intervistatore, penso servisse sono un applauso a renderla perfetta. Quindi, clapclap *-*.
Attendevo Julia con ansia, e non mi ha delusa per niente. Sono rimasta tipo o.o e poi… Clapclap anche per lei e Snow. Cioè, non pensavo… o.o vediamo di finire una frase.
Il loro piano è semplice e geniale. Come ho detto, il principale motivo per cui ho partecipato all’interattiva sono state le idee, e sono contentissima di averlo fatto. Me ne infischio degli errori di distrazione fintanto che mi regalerai risvolti come questi, riesci a farmi sopportare persino le tue già precedentemente commentate frasi-di-fine-capitolo-su-Lars. Sono terrificanti e crudeli, perché… Voglio sapere! Non puoi lasciarmi così! D:
Allora, ho paura di fare ipotesi interpretative, perché l’unica che mi è venuta in mente è troppo beneaugurale e non voglio illudermi che sia vera. Ma te la dirò comunque: la reazione diabolicamente sovraeccitata di Julia potrebbe significare che il loro piano per ottenere potere comprenda una guerra civile. Insomma, il presidente sta per essere ucciso, ma il successore si suppone sia praticamente già pronto, e il modo migliore che Snow ha di ribaltare le cose è il macello. E – oddio, sto sparando cavolate, lo so – l’impressione che Julia voglia che i Distretti alzino la testa è forte. Usare una ribellione per scalare il comando, difendendo Capitol e assassinando/rivoltando l’opinione pubblica contro qualsiasi altro potenziale difensore.
Il ruolo di Lars sarebbe accettare gentile invito su ricatto ti-uccido-il-gemello per fare il sobillatore/martire. Più che ricatto, sarebbe tutto quello che Lars potesse sperare. A remare contro però è il fatto che il capo stratega sembra paranoico e parecchio deciso sia a uccidere Brian sia a non permettere ribellioni – ma sembra anche legato a Snow, che magari può convincerlo/manipolarlo.
Prima che me ne dimentichi, comunque: non sono un’esperta di veleni e potrei sbagliarmi, ma penso che il ritardo di quelli ad effetto ritardato dipenda soprattutto dalla concentrazione, quindi Snow può immaginare solo vagamente la tempistica. E’ importante perché altrimenti sarebbe facile capire chi è stato, guardando l’orologio.
Oddio, ce l’ho quasi fatta, mi manca un’ultima cosa e poi posso stramazzare a terra (ho iniziato questa recensione alle 13). Non posso certo dire che non amerei un capitolo su Lars, ma scrivilo solo se pensi che sia la mossa migliore per la storia, non scriverlo solo per rimediare ai PoV in meno. Capitolo o non capitolo, io non ho nessun motivo per lamentarmi di come hai deciso di gestire le cose, fidati :) se vedi che diventa difficile, o pesante da leggere, sentiti del tutto autorizzata a tagliarlo, metterne solo una parte o unirlo ad altri capitoli. L’unica cosa che ti prego di non fare sono gli infodump. Pietà D: la scorsa interattiva in cui ho mandato Lars uno dei suoi PoV era un unico, massiccio, terrificante infodump, sono rimasta traumatizzata. La sua storia è lunga, lo so, ma io come qualsiasi altro lettore preferiremmo pochi, vividi flashback precisi che anche la lascino incompleta rispetto agli inforigurgiti. Senza contare che spesso far capire tutto è peggio del non far capire niente... Comunque, ho tantatanta fiducia :)
Ho detto che questa era l’ultima cosa? Ho mentito. L’ultima è questa: quando ho mandato la scheda ho pensato fosse meglio lasciarti spazio di manovra, non caratterizzando Ryanna, non caratterizzando le vittime, descrivendo gli avvenimenti in modo vago/incompleto per darti più libertà (e abbreviarla); però, se può farti comodo, la versione più dettagliata di alcuni eventi come li ho immaginati (in realtà, io li ho immaginati in trecento modi diversi, quindi di certo non ci rimango male se li cambi) è già pronta.
Le mie congratulazioni se sei arrivata fin qui senza mandarmi a quel paese per la lunghezza - giuro che non lo faccio più, mi sto sentendo in colpa D: - devo evaporare al più presto.
Alla prossimo capitolo,
yoyo :) *puff* (Recensione modificata il 06/03/2016 - 08:31 pm) (Recensione modificata il 06/03/2016 - 08:55 pm) (Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:14 pm) (Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:16 pm) |