Ciao!
Ricordo che il primo capitolo mi aveva affascinata tantissimo, e il seguito non mi ha delusa affatto ne ha calato le mie aspettative, anzi le ha accese, insieme alla mia curiosità verso questo elfo tanto misterioso che ha catturato subito la mia attenzione, questo anche merito della tua capacità di risaltare ogni suo particolare, che sia fisico, estetico, o introspettivo. Insomma, amo il tuo modo di scrivere, trovo tu abbia una proprietà di linguaggio ottima, utilizzi termini non comuni e perfetti, la grammatica è perfetta non ho riscontrato errori, ma adesso mi vorrei concentrare sulla trama del capitolo che è stata splendida! Intanto Navan è un personaggio a cui tu hai dato tantissimo potenziale, da quel che io ho intuito, e secondo me a lungo andare essendo figlio della protagonista da cui la FF ha preso il nome -a breve arrivo anche da lei- lo vedremo sempre di più, al pensiero non posso che esserne felice, mi attira molto questo suo essere così tanto spericolato, amante delle emozioni nuove e forti, sa di avere doveri e compiti e nonostante tutto fa di tutto per prendersele ugualmente, mi rivedo molto in lui, e perciò mi piace tantissimo, ma tu rendi bene ogni persona o creatura xD che citi e che muovi.
Amyl e suo figlio si somigliano tantissimo, sono tutti e due estroversi e spontanei, sembrano quasi due amici per l'interazione e il rapporto che ci hai presentato, lei poi è acuta, si vede che riesce a far fronte alle situazioni, ha la testa sulle spalle, forse reduce da esperienze passate in cui si è lasciata andare, però mi piace molto il suo modo di parlare dei suoi trascorsi senza risentimento né colpe, e questa cosa bellissima che ha di farti entrare nel suo mondo, nelle tradizioni, nelle origini, insomma, è una persona splendida, simpatica, buona.
Daren è dolcissimo nel suo non-tormento, nella sua introversione. E' flemmatico ma per niente apatico, anzi tu ce lo mostri come qualcuno che dovrebbe restare sempre estraneo a certe situazioni, per natura, per stile di vita che ha scelto, invece cova una moltitudine di emozioni, e non solo ce le ha, le ha anche fatte così proprie da prendere una coscienza e una confidenza con essere disarmante, ne parla come se fosse la parte più importante di lui e di qualsiasi altro essere vivente che ha possibilità di provarle, per la vita che ha condotto, è un 'uomo' a tutti gli effetti, veramente rispettabile, e per fare quel che ha fatto diciamo a fine capitolo, aveva 'bisogno' di tirar fuori ciò che per un motivo o l'altro non ha mai potuto. Tra loro c'è intesa, si capiscono, e l'alcol non ha la colpa di tutto ciò, ha solo il merito di aver tolto i freni inibitori dell'anima, le catene del 'non posso, è sbagliato'.
In più ti faccio i complimenti per l'inserimento del Loto Blu, e di come ne hai parlato per TUTTO il paragrafo, mi ha dato un'idea di leggerezza ed esaltazione insieme pazzesca, bravissima.
A presto! |