Carissima Elgas! <3
Eccomi finalmente qui! Allora, doverosa premessa: conosco di fama e a grandi linee Kingdom Hearts, adoro Askin e quando ho letto che questa era una storia anche di pirati i miei occhi hanno brillato e l’idea di un crossover fatto da te mi intrigava tantissimo. Ma veniamo al dunque…
Mi sono ritrovata praticamente alla fine del capitolo senza aver alzato gli occhi dallo schermo (con buona pace della mia vista, invero). Il modo in cui hai intrecciato il fandom dei Pirati dei Caraibi, a me notissimo, con i personaggi Disney e con Bleach mi è piaciuto moltissimo. Ovviamente spicca su tutti Askin Le Vaar, ma tutta la descrizione della bettola è particolarmente interessante e ben scritta e aveva un po’ l’aria dell’unico videogioco che penso di aver amato davvero, davvero tanto, “Monkey Island” (che tra l’altro sta facendo da colonna sonora a questa recensione, ma tant’è). Hai scelto di far fare a Le Vaar e a Luxord una partita a scacchi: non so se avevi in mente Il settimo sigillo di Bergman (quello della famosa scena della partita a scacchi con la Morte), ma ho notato che conosci il gioco e la regola dei bianchi che muovono per primi e il modo in cui l’hai inserita all’interno del capitolo è stato molto figo. A quest’ora e in fase di digestione la mia terminologia diventano carenti, ma avevo il timore di non riuscire a passare domani e mi sarei sentita troppo, troppo in colpa, perché sono giorni d’inferno e ho dovuto rimandare questa recensione per troppo, troppo tempo.
La vittoria di Askin ha un che di sensuale. È una schiacciante vittoria fatta sotto l’occhio vigile di Kugo (ho adorato!), ottenuta per mezzo di un abbindolamento verbale pungente e suadente allo stesso tempo che mi ha ricordato un personaggio a me caro quindi ho adorato tutta la scena e non solo. L’ultimo paragrafo è particolarmente bello perché, cara Elgas, sei riuscita a mettere insieme il senso del tempo che non esiste proprio di creature ultraterrene come dèi e Shinigami e trasferirlo in un contesto altro, fatto di universi paralleli. Ecco quindi che il dialogo del Capitano Le Vaar, un viaggiatore al pari di Luxord ma dotato di una memoria decisamente migliore, assume dei connotati che lo avvicinano all’eternità, velati comunque dalla tristezza di chi ha visto i secoli passare davanti ai propri occhi. E con questa immagine invero poetica, ti mando un grande bacio e mi auguro che tu possa passare una bella domenica!
Un caro saluto e a prestissimo,
Shilyss |