Recensioni per
Playlist
di _Misaki_

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/06/20, ore 23:06
Cap. 3:

Ed eccomi al terzo capitolo!
Ho letto la oneshot tutta d’un fiato, ma sto ancora cercando di digerire tutto perché mi ha lasciato così sorpresa – e in maniera del tutto positiva. Prima di tutto ti devo fare i complimenti per l’impostazione della raccolta, sei partita da un capitolo drammatico “presentando” (o meglio non-presentando) due persone unite dal dolore e altre due legate a loro, e un po’ alla volta, un capitolo alla volta, ci stai consegnando i tasselli per comporre tutto il puzzle.
Non vorrei dire una castronata, ma mi viene da dire che questo sia il capitolo dedicato a Lei e che, finalmente, si scopra qual era la sofferenza che l’attanagliava e l’accomunava con Lui, quell’unica notte in cui sono stati insieme. Se è così… io boh, non so più come esprimere tutta l’ammirazione che provo per questa raccolta e per il modo in cui riesci non solo ad allacciare le loro storie, ma a portare alla luce tutti questi sentimenti e queste emozioni. Ho già detto che adoro le tue introspezioni? Ecco, perché le adoro, hai un modo davvero squisito di raccontare le persone, perché più che la loro storia, tu racconti loro, punto. E tra l’altro lo fai partendo da esperienze e concetti che sono alla portata di tutti.
Nel primo capitolo era la depressione (e sì, è sfociata tristemente in un suicidio, ma non per questo non ci ha permesso di relazionarci benissimo tanto con Lui, quanto con Lei), nel secondo c’era la perdita della persona cara e poi la capacità di andare avanti e la forza di superare il lutto. E ora una relazione a distanza che non può funzionare, che anzi sembra proprio non partire nemmeno e far crescere in Lei la mancanza del ragazzo. E il fatto che sia gelosa, ma sappia che non serve esserlo, perché lo hanno deciso insieme, perché non avrebbe funzionato e perché il suo ragazzo merita di crearsi la famiglia che ha sempre voluto. E, di nuovo, la possibilità che si danno quando lui lascia la collega, ma soprattutto il lieto fine.
Ho temuto il peggio (sì, ormai io parto prevenuta e temo sempre il peggio perché voi autori mi fate tutti soffrire ç_ç) ma quando lui le risponde che l’aspetterà (aww!) e poi si reincontrano in aeroporto ho pigolato di gioia come una fan girl.
È stata una oneshot semplicemente adorabile – e anche i costanti riferimenti alla luna mi piacciono, non so perché, forse perché aggiungono un tocco romantico a tutte queste tue spennellate di sentimenti.
Davvero, davvero, un bellissimo capitolo e passare di qui è sempre un piacere per gli occhi, ma anche per l’anima!
Alla prossima, dearie <3

Recensore Junior
04/06/20, ore 19:01

Here I am, per il secondo racconto della tua raccolta.

Anche stavolta ho ritenuto opportuno ascoltare la canzone, visto che non conoscevo neanche questa, e la sua musicalità mi ha fatto pensare di dovermi aspettare un testo differente dal precedente, qualcosa che, esattamente come la canzone, avesse l'aspetto più leggero e positivo, magari in contrasto con la realtà - il testo che è di per sé un po' meno "felice" rispetto alla base musicale, più nostalgico.
E il racconto si apre subito con un'immagine che, almeno a me, fa sempre stare bene: il sole settembrino, meno cocente di quello estivo, ma altrettanto impattante. Il testo procede e al protagonista aspetta ben più di una sorpresa. Questo racconto è colmo di romanticismo, delicato e non stucchevole, e ci dona un frangente della vita di queste due persone capace di coronare l'affetto che li lega. Tra loro procede tutto nel migliore dei modi, mi pare di capire: ciò che li abita è un amore fatto di attenzione, sorpresa e gratitudine.

"Era passato più di un anno da quella giornata così felice e spensierata" nel leggere questa frase ho proprio pensato "Ah", dicendomi che probabilmente non era davvero tutto rosa e fiori come poteva sembrare dal primo paragrafo. La malattia quando giunge può essere inaspettata, spaventosamente fuori dal nostro controllo e lontana dalla nostra volontà. Purtroppo questo fa parte del ciclo della vita. Mi è piaciuto molto, però, il modo in cui tu hai trattato il tema, la figura del "chi resta". Ho trovato i suoi pensieri molto attinenti alla realtà: un uomo ferito da qualcosa che non poteva dipendere da lui che si chiede se avesse potuto fare di più per tutte le altre cose, quelle che, al contrario, potevano dipendere da se stesso. Un uomo che si chiede se aveva trascurato troppo l'altro negli ultimi mesi rimastogli, se avesse dovuto frenare i suoi impegni lavorativi o parte della sua vita al fine di viversi maggiormente il poco tempo che potevano ancora condividere.
Il percorso che lo si vede compiere, quella presa di coscienza rispetto alle ragioni per le quali si amavano tanto e per le quali l'altro lo amava tanto, rientrano perfettamente nel percorso necessario al superamento di un lutto, quando la rabbia e il dolore lancinante lasciano spazio al ricordo sì nostalgico e amaro, ma, al contempo, dolce.
Il finale è dolce amaro, voglio credere - in questo modo ho deciso di interpretarlo - che la chiave di lettura più adatta sia che il protagonista avrà sempre uno spazio nel suo cuore per quell'amore che era stato così importante, perché probabilmente quello era stato il suo più grande amore, ma al contempo riprende il controllo sulla sua vita concedendosi, qualora ve ne fosse l'eventualità, lo spazio per ammettere anche ad altro di entrare.

Un testo breve, ma sicuramente di impatto, mi ha stretto il cuore.
A presto,
Bongi!

Recensore Veterano
04/06/20, ore 11:25

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino.

Innanzi tutto ti faccio i miei complimenti per questo primo capitolo, nonostante la tematica un po' difficile da raccontare sei riuscita a creare l'atmosfera giusta. In oltre mi è molto piaciuto che l'intera storia si sia svolta a Seul. Poi mi complimento ancora una volta per il modo in cui hai trattato la tematica delòla depressione: purtroppo nella mia vita ho combattuto molto con questa cosa e non solo, anche persone a me vicine l'hanno subita anche in forme molto più pesanti della mia. Quindi, su qyesto campo sono ancora più critica se così si può dire, ma tu hai soddisfatto a pieno le mie aspettative.

Pe rquesto primo capitolo non mi sento di dire altro, solamente che mi ha fatto davvero piacere scambiare con un'autrice brava come te. Ci leggiamo al prossimo scambio, baci!

Recensore Master
02/06/20, ore 09:15

Ciao eccomi per lo scambio e inizio finalmente questa raccolta! Questa prima storia mi è piaciuta moltissimo. Intanto è scritta meravigliosamente bene, ma tratta della tematica della depressione in maniera delicatissima. È assolutamente vero che più fuori sei sorridente e sereno e più dentro ti senti morire. È un tipo di depressione che ti lascia ancora più solo perché nessuno riesce a comprenderti veramente, nessuno riesce ad arrivare a te. E ciò che veramente vorresti sarebbe solo un contatto, un calore, sentire qualcosa che non sia dolore. No compassione, neanche amore che non sapresti sostenerlo solo calore. Che solo il contatto fisico può dare. Chapeau

Recensore Master
01/06/20, ore 23:47
Cap. 3:

Carissima Misaki ♥
Mamma mia, ho i brividi. Io continuo a dire di essere felicissima di aver avuto modo di leggerti e conoscerti, perché le tue introspezioni mi fanno sussultare. Come ti ho detto sono una persona estremamente sensibile, il lato introspettivo delle storie è il mio kink supremo e ti giuro pochi autori mi toccano il cuore come ci riesci tu. Ogni volta è un viaggio meraviglioso nella tua testa, ma questa shot in qualche mi ha ricordato una mia carissima amica che ha avuto più o meno una situazione simile e ti giuro che ciò che mi raccontava, le sue sensazioni, e il tempo che passava inesorabilmente lento mentre era lontano dal ragazzo di cui era innamorata e che aveva lasciato proprio perché lei era partita, sono queste. Per quanto non l'abbia vissuta sulla mia pelle, è come se fosse così.
Quante occasioni perse nella paura di non provare nemmeno a portarla avanti una relazione a distanza? Non è sempre detto che non vada, siamo tutti diversi e tutti prendiamo le cose a modo nostro. I tuoi due protagonisti sono l'esempio di un amore che ha bisogno di sapersi insieme, come anime gemelle talmente destinate a stare insieme, che quasi la distanza diventa un rafforzatore piuttosto che un indebolimento del sentimento. Si cercano il meno possibile ma si amano sempre di più; si mancano, si vogliono e il non vedersi non aiuta nel processo di andare avanti. Di certo, a mio parere, la lontananza ha messo in luce molte cose: una fra queste il conoscere meglio se stessi e quindi conoscere perfettamente di cosa si ha bisogno e sia lei che lui hanno capito che separati non possono stare. Lui ha provato a rifarsi una vita, a crearsi una famiglia, ma come spieghi tu è stata più un'imposizione che la società odierna gli ha inculcato nella testa: non lo vuole, ma DEVE. Si sente obbligato per dimostrare qualcosa a qualcuno che non è se stesso. Ma il mondo. E ha capito in tempo cosa vuole e ha interrotto qualcosa che avrebbe potuto rovinare ben più che solo la sua vita, ma anche quella della ragazza di cui è innamorato e non può fare a meno. Due anni di agonia ad aspettarsi, ad amarsi ancora, a cercarsi anche solo con la mente... e la luna torna anche qui, e io sorriso al pensiero; un tuo tratto identificato, il tuo timbro, come se fossi tu che li osservi muoversi e vivere; perché la vita è imprevedibile ed è una cosa meravigliosa, e tu sei così sensibile da saperla mettere su carta.
Quando si rivedono e dici che è come se quei due anni non fossero mai passati un po' lo capisco. I ritorni di fiamma sono così, dopotutto. Ti lasci, ti dividi, ma quando torni insieme perché sai che è l'unica via, non solo ti senti migliore e sai che anche l'altro è migliorato per te, ma quel tempo separati sembra non essere mai esistito.
Tu mi tocchi il cuore, cara Misaki ♥
A prestissimo, è sempre un piacere passare da queste parti
Miry

Recensore Master
01/06/20, ore 12:57
Cap. 3:

Buongiorno cara Misaki ♥
Ho letteralmente divorato questa one shot e, siccome non mi è bastato, l’ho riletta un’altra volta. Che dire, oltre al fatto che mi è piaciuta tantissimo? A differenza delle precedenti, qui i protagonisti hanno un lieto fine. Eppure questo lieto fine è arrivato dopo un lungo periodo di sofferenze, ahimè voluto da entrambi. I due giovani hanno vissuto per un periodo nello stesso stato, da lì è sbocciato il loro amore e sono stati insieme per diverso tempo. Tuttavia la paura della lontananza, il timore di non riuscire a superare questa altra prova, li ha messi con le spalle al muro, inducendoli a prendere una dolorosa decisione: quella di troncare la relazione e lasciare che fosse il tempo a curare le loro ferite. Salta all’occhio proprio la loro immensa paura che li ha portati a distruggere il loro legame, senza darsi la possibilità di fare almeno un tentativo. Così il tanto atteso giorno dell’addio è sopraggiunto, dividendo i due amanti per ben due anni.

Il pov centrale di questa storia è quello della ragazza. Ci rende partecipi del suo dolore, del fatto che non ha dimenticato l’uomo di cui si è innamorata, nonostante si sia dedicata anima e corpo al lavoro e agli hobby. La sua consolazione è il guardare costantemente le foto ed i video che li ritraggono, perdendosi nei ricordi felici di un tempo.
Ciò che mi ha fatto amare questa storia è il messaggio che hai dato: il vero amore è più forte di qualsiasi ostacolo, credenza, abitudine, paura. I due giovani si ritrovano perché comprendono l’importanza del loro sentimento. Trovano anche la soluzione al loro problema, in quanto lei decide di trasferirsi da lui lasciando che sia l’amore a guidarla. Ed ecco che il lieto fine trionfa. Da una romanticona come me, non potevi non aspettarti una recensione più che positiva! Un’altra cosa che amo delle tue storie è che, nonostante non conosciamo l’identità dei personaggi, riesci a farci entrare in empatia con loro. Questa è una qualità che apprezzo tantissimo negli scrittori. Sei proprio brava. Alla prossima tesoro!

Recensore Master
01/06/20, ore 10:39

Ciao!
Io amo questa raccolta e amo le tue storie in generale. Ne ho lette due e sono una più bella dell'altra te lo giuro.
Prima di tutto io adoro che non sempre tu le faccia finire bene ma dai quel velo di angst che permane per tutto il testo e lascia il lettore con l'amaro in bocca, con una promessa speranzosa che non da ne conferme né negazioni riguardo il ritrovo finale della pace del protagonista che scegli, in questo caso specialmente amo la parte finale, questo tormento che in realtà abbiamo provato un poco tutti nella vita no, ed è bello l'attaccamento verso i personaggi che hai e questo modo spettacolare di farci attaccare a loro senza neanche farli parlare, dirci come sono fatti, hai un talento assurdo io non riuscirei mai a non descrivere nemmeno il colore degli occhi. Poi hai uno stile di scrittura splendido, è proprio ipnotico, e ti dico che i titoli sono da quel che ho visto perfettamente inclini alla trama, e amo alla follia il fatto che non ti dimentichi mai di citare la luna.
L'ambientazione ed il clima in generale sono perfetti, senza dubbio hai fatto un ottimo lavoro e ti faccio i miei sinceri complimenti.
A presto!

Recensore Master
31/05/20, ore 13:00

Ciao **
Questa storia, ancora più della precedente, mi ha emozionata e commossa un sacco. E' proprio vero che molto spesso capiamo quanto le persone che se ne sono andate siano state importanti. Che poi, pur avendo loro dato tutto, comunque ci sentiamo sempre come se non avessimo fatto abbastanza. Era tutto così bello e carino all'inizio, con questo regalo che lui ha fatto al suo compagno, pensavo fosse qualcosa di allegro e mi è arrivata la botta (molto apprezzata) di angst.
E' rimasto solo, solo senza la sua metà che se n'è andata. Ma come si fa ad andare avanti con un dolore del genere? Non oso nemmeno immaginarlo, eppure tu sei riuscita a rendere vivo questo dolore, questo suo ricordare con grande dolcezza e malinconica dei momenti che non potrà più vivere. Il senso di colpa del "avrei voluto fare di più" ci attanaglia sempre, però è bellissimo pensare che loro si apparterranno sempre. Cosa si può fare a questo punto? Solo cercare di andare avanti immagino, ma in realtà non si va mai avanti del tutto, una parte di noi rimane sempre bloccata lì, al passato. Io sono più che certa che i due si rivedranno e credo sia terribile il fatto che si siano dovuti separare in questo modo. Anche se per fortuna non so cosa voglia dire perdere una persona che si ama, mi ci sono trovata tantissimo in tutte le sue emozioni, rabbia, tristezza, angoscia. E' sempre difficile rendere al meglio questi sentimenti, a volte c'è il rischio di renderli banali, ma credimi che non è il tuo caso. Complimenti, a presto <3

Nao

Recensore Master
30/05/20, ore 13:31

Un'altra piccola shot piena di emozioni e che mi dà l’idea di essere un possibile seguito di quella precedente, ma dal punto di vista del ragazzo di “Lui”.
Anche qui mi stupisce come nessun nome venga mai pronunciato ed eppure tutta l’intera scena appare chiara, perfino i ricordi si delineano senza alcun problema, riportando alla luce un momento di tenerezza tra il protagonista e questa figura quasi evanescente che sembra esserci all’inizio, ma che in realtà l’abbiamo già persa undici mesi prima. Mi piace questa nota nostalgica che si respira fin dal principio, nonostante si scopra soltanto più avanti che il compagno del protagonista se ne è andato per sempre.
È un’altra oneshot dolce, in cui il tormento del capitolo precedente si è trasformato in qualcosa di più gestibile, di più sopportabile. E’ diventato mancanza, ma anche la consapevolezza che la vita va avanti e che nonostante quanto accaduto, nulla è davvero cambiato per il protagonista. Quando prende atto del fatto che ancora ami il compagno, che lo amerà per sempre, un po’ mi è venuto il magone e ho avuto paura che fosse un modo per dire che sarebbe rimasto bloccato per sempre in una sorta di limbo, dimenticandosi della propria vita per vivere nel passato e nei ricordi con lui (e la frase “Ora più che mai avrebbe voluto dirgli di prendersi tutto, i suoi giorni, le sue notti e di non lasciarlo più andare via” è così bella da far male).
Il finale, però, infonde un bellissimo senso di tranquillità e mi dà l’idea che dopo 11 mesi, nonostante il rimpianto, il protagonista sia pronto ad affrontare il resto della propria vita, perché farlo non sarebbe significato dimenticare il suo amore per “Lui” (posso continuare a chiamarlo così? XD) o lasciarlo indietro, ma: “Dentro di sé pensò che doveva fare del suo meglio, per sé stesso, per le persone che lo amavano e riempivano le sue giornate e anche per lui, perché sicuramente si sarebbero rivisti”.
Di nuovo, non posso che farti i miei complimenti per la delicatezza che metti nelle tue storie e la profondità con cui le affronti. Starei ore a leggerti e ancora non mi basterebbe.

Recensore Master
27/05/20, ore 10:21

Ciao!
Ho un solo aggettivo per descrivere questa raccolta: emozionante.
Mi da proprio l'idea di quella lista di titoli che si scelgono quando si fa un'attività che ti piace tanto, la playlist della doccia, quella del momento creativo come disegnare o scrivere, questa è la playlist del cuore.
Ogni canzone è un pensiero, è una riflessione, è un momento di intimità con la tua stessa anima, ed è un riferimento ad uno scorcio di vita, trovo l'idea veramente meravigliosa e originale, ti faccio i miei complimenti.
Adoro il tuo stile, è poetico quasi, molto riflessivo, con un'introspezione stupenda ed i riferimenti alla luna sappi che li ho amati e sono contenta di sapere che ci saranno anche avanti -mi piacerebbe leggere dell'altro infatti-, in più il fatto che tu narri al passato e in terza persona mi rende più piacevole la lettura perché è proprio lo stile che preferisco, in più non ho notato errori, e il tutto è scorrevolissimo.
Ho notato nelle note che dicevi di essere stata ferma per un po', ora non posso fare il paragone con 'prima' perché sfortunatamente non ho avuto modo prima d'ora di conoscere le tue storia, ma non mi sei sembrata affatto arrugginita, nel senso che è sia una trama che una stesura perfetta. Ti dico che sono stata incantata dal modo in cui hai presentato la situazione che hanno vissuto i due protagonisti, prima di tutto niente nomi, cioè hai attirato la mia attenzione senza dirmi ne di che colore hanno gli occhi, né come si chiamano o come sono fatti nel dettaglio, e io sono una tipa che tiene molto ai particolari, ma di particolare c'è stata solo la tua storia, che mi è piaciuta tantissimo, mi ha lasciato una sensazione dolce, e ho sentito tutto il dolore del ragazzo specie nella prima parte, per non parlare di come hai reso bene il loro bisogno di vicinanza per sanare qualcosa.
Bravissima, tantissimi complimenti.
A presto!

Recensore Master
25/05/20, ore 14:01

Cara ♥,
Sono sempre più convinta che scoprirti sia stato un dono, in questo momento come nessun altro. Io amo le storie introspettive, e il tuo modo di analizzare l'animo umani si avvicina moltissimo al mio modo di vederlo, per questo leggerti è un vero piacere. Oltretutto ho notato un elemento di continuità con la prima shot, ovvero la luna che osserva. È un'immagine bellissima che, seppure siamo in un contesto diverso, è come se questa luna andasse di casa in casa ad osservare come l'essere umano si approccia alle emozioni a seconda di ciò che è successo.
Ci parli di un amore, di un amore che sa di nuovo, fresco, impacciato quasi, forse ancora in rodaggio ma fortissimo e estremamente malinconico. Ed è esattamente così che funziona. Le emozioni sono sempre fuse tra di loro e nessuna di loro esiste senza l'altra: la paura e il coraggio poi, in amore sono gli elementi essenziali.
Il fatto di ricevere un regalo del genere e dire mille volte grazie, come se non farlo potesse non dare l'idea all'altro di quanto si è apprezzato quel gesto, è tipico dell'animo umano: la paura di non dimostrare abbastanza e, dall'altra parte, la paura di non aver dato abbastanza. I due ragazzi sembrano diversi ma così simili per quanto riguarda queste insicurezze, e la loro storia sembra pronta a dar loro la chance di completarsi e migliorare insieme, ma il destino non rende questo possibile...

c'è una frase che mi ha molto colpita: ora più che mai avrebbe voluto dirgli di prendersi tutto, i suoi giorni, le sue notti e di non lasciarlo più andare via.
L'ho trovata calzante e meravigliosamente decadente, ma la storia non è solo questo: è anche speranza. La consapevolezza che sì, è stato qualcosa di immutabile, che sarà sempre nel suo cuore, che non smetterà di amarlo anche quando la vita andrà avanti, perché dovrà andare avanti, ma malgrado la tristezza di quella perdita, si ha la speranza di riuscire a superarla ma non di dimenticare e quell'anello è il simbolo di appartenenza che serve al nostro protagonista per non vacillare. Una oggetto che racchiudere all'interno la loro anima, ancora insieme, e che fa bruciare ancora quell'amore.
L'ho amata, tu tocchi il cuore, sul serio ♥
Miry

Recensore Master
25/05/20, ore 11:29

Buongiorno carissima Misaki ♥
Ritorno con piacere a rileggerti perché la settimana scorsa sei stata proprio una bella scoperta. Sono felice di aver avuto modo di incontrarti e di immergermi nel tuo mondo intenso, emotivo e sensibile. Hai la capacità di far entrare il lettore in empatia con i protagonisti e di farci emozionare con le loro storie. La seconda one shot di Playlist, infatti non è da meno: l’ho trovata a dir poco meravigliosa, emozionante, malinconica, intrisa di un forte sentimento come quello dell’amore. Un amore puro che neanche la morte può distruggere. Ci troviamo dinnanzi ad un ricordo indelebile, uno di quelli che ti cambiano inevitabilmente la vita. Due compagni profondamente innamorati, uno dei quali fa un regalo importante all’altro. In questo passaggio ho colto l’emozione, la gioia e la felicità che ha provato l’uomo nel ricevere una sorpresa di questa portata.

Purtroppo la vita non è spesso benevola e, anche se non sappiamo le dinamiche, l’uomo che ha fatto questo meraviglioso regalo adesso non c’è più, lasciando da solo il suo compagno. La sua perdita lo ha destabilizzato, lo ha distrutto e noi non possiamo che provare compassione per tutta la situazione. Eppure, nonostante siano passati diversi mesi, lui non lo ha dimenticato. No, continua a pensarlo incessantemente mentre il suo amore cresce sempre di più. Perché le persone che si amano non verranno mai dimenticate, neanche se ci lasciano improvvisamente. Ed è così anche per quest’uomo, il quale non si è più separato dell’anello e continua a portarlo con orgoglio. Perché come dice lui stesso: «sono stato, sono, e sempre sarò, tuo.».
Complimenti per quest’altra bellissima one shot cara. Sei proprio brava e così intensa da farmi emozionare. Spero di ritornare presto a leggerti. Alla prossima!

Recensore Master
24/05/20, ore 13:24

Ciao **
Innanzitutto sappi che mi piace tantissimo come scrivi, che bello stile T_T
Hai creato delle atmosfere molto nitide (a parte vabbe, l'hai ambientata a Seul, come posso non amare?) e mi sembrava davvero di essere in quest'appartamento silenzioso, con la luna in cielo a fare capolino, con questi due personaggi. Personaggi che non hanno un nome e per tal motivo chiunque di noi può immedesimarsi (per questo e per le tematiche trattate sappi che mi sono immedesimata troppo). Queste sono due persone che accomunati da un male comunque decidono di darsi sollievo, si vengono incontro ed è inevitabile che si crei una sorta di legame. Che è vero, in questo caso non si tratta di un legame ricollegato alla pulsione sessuale e sentimentale (anche perché qui viene specificato che sono due persone impegnate con altra gente). Ma il desiderio di voler scacciare questo dolore soffocante e che in pochi purtroppo capiscono li unisce. Lei l'ho trovata molto dolce e delicata (ma in verità tutta la storia è permeata di delicatezza) e vuole aiutarlo, consolarlo,con quei tocchi gentili e dolci. E' stato bello, bello e profondamente malinconico. Una notte che entrambi non saranno in grado di comprendere e spiegarsi, un finale amaro, quanto purtroppo reale. Lui era caduto troppo in fondo al buio e non c'è stato modo di poteri salvare, il pensiero che sia in un certo senso diventato "la luna" che quella notte li ha osservati... mi è piaciuta molto. Quindi complimenti, mi è piaciuta veramente tanto.
A presto,

Nao

Nuovo recensore
24/05/20, ore 13:18
Cap. 7:

Ciao! Mi fermo su questa, che tra le storie della raccolta è quella che più di tutte ho apprezzato. Devo dire che già dalla scelta della canzone la mia attenzione è stata catturata, ce l’ho avuta in testa durante tutta la lettura... e le tue parole scorrevano perfettamente in sincrono con la melodia. L’atmosfera che hai creato è stata assolutamente in linea con quello che “ascoltavo”. Lo stile assolutamente piacevole e senza sviste mi ha permesso di godermi un’ottima lettura. Davvero complimenti!

Recensore Master
23/05/20, ore 23:03

Eccomi qui (scusa il ritardo).
La prima cosa che mi ha colpito positivamente è l’ambientazione a Seul, per quanto scivoli praticamente in secondo/terzo piano, perché viene sì nominata, ma mai mostrata sul serio. Questo è dovuto al fatto che i veri protagonisti della shot sono i due amanti di una notte… e forse nemmeno loro, quanto invece la depressione che li accomuna, l’assenza di nomi con cui poterli chiamare e quel loro esserci e, al contempo, non esserci.
È una fic particolare, ma non per questo mi è dispiaciuto leggerla.
Mi ha colpito per lo stile, per la narrazione quasi fredda e analitica, che effettivamente non dà giudizi sulla depressione, ma che comunque l’appella anche senza chiamarla per nome, perché è chiaro fin dall’inizio che qualcosa non vada – e anzi, mi è piaciuto come tu l’abbia rappresentata, negli atteggiamenti dei due, nelle descrizioni, nell’angoscia e nella tristezza che avvolgono queste due persone che prima d’allora non si erano nemmeno desiderate.
È un incontro di anime affini, drammatico, uno e forse anche un po’ fine a se stesso – che serve più che altro da cerotto su una ferita che sanguina, ma che per una notte potrebbe essere quanto basta.

La conclusione è quella che davvero mi ha fatto apprezzare completamente questa fic. Perché forse una parte di me se l’aspettava, ma mi piace sempre sperare nei lieti fini e qui, invece, non c’è. E un po’ come nella vita vera, non è che le persone vengono sempre salvate o riescono a rimettersi in piedi, il più delle volte finisce male.
Mi ha davvero rattristata, ma in un certo senso l’ho trovato un finale calzante e forse più adatto di un lieto fine.

Che altro dire, sei stata una bella scoperta, sono felicissima di averti letta e ti faccio i miei complimenti per questo primo capitolo.
Spero di ribeccarti prossimamente! <3