Recensioni per
Vodka,Unleashed
di halcyonalex

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 148
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/04/20, ore 05:23
Cap. 56:

Rieccomi^^
Oggi è 2 aprile e mi trovo a leggere il capitolo del 2 aprile, che ha un che di profetico.
Mi è piaciuto molto il discorso sul bene e il male, due forze contrapposte che coesistono in ogni persona. Sono gli uomini a fare del bene e sempre gli uomini a macchiarsi di delitti, nefandezze e ingiustizie. E sempre gli uomini appiccicano etichette, definendo la tal cosa giusta o sbagliata in modo del tutto arbitrario, a seconda della propria convenienza.
Riguardo ai fatti della Columbine, è stato stabilito che gli artefici fossero due assassini folli, in una sorta di condanna senza indagine. Pochi, ovviamente, sanno che sono ben altre le cause scatenanti del gesto, che a "creare" i mostri della Columbine non è stata una deviazione mentale, bensì una persecuzione continua che da sempre si compiva sotto gli occhi di tutti.
È facile giudicare e puntare il dito, perché fa comodo avere un capro espiatorio. È quasi rassicurante, rispetto alla fatica di interrogarsi sulle cause profonde.
Il messaggio che stava dietro quel gesto, se fosse stato subito recepito, probabilmente avrebbe sconvolto l'America e il mondo intero... ma a distanza di vent'anni, quanti Dylan ed Eric ci sono ancora nelle scuole di tutto il mondo? Quante persone che si bevono la versione ufficiale dei fatti?
Eppure, sono sempre più convinta che se loro fossero stati trattati in maniera diversa, niente di tutto questo sarebbe accaduto.
(Recensione modificata il 02/04/2020 - 05:25 am)

Recensore Master
02/04/20, ore 05:00
Cap. 55:

Dylan è costretto ancora a fingere, ma la cosa non gli provoca più alcun turbamento: sa di avere uno scopo e a quello dedicherà gli ultimi giorni della sua vita.
Il parallelo tra lui e il fratello mi intristisce un po': da una parte abbiamo un ragazzo intelligente, sensibile e dotato di capacità superiori alla norma; dall'altra un giovane uomo senza prospettive future, abbrutito dalla droga e ingabbiato in un'esistenza grigia.
Indovinate un po' chi è quello che viene bullizzato e umiliato ogni giorno a scuola...
Chissà, se Dylan non avesse incontrato un ambiente così ostile adesso sarebbe famoso per altre ragioni. Non ci sarebbe stata nessuna strage alla Columbine, e lui e Reb, pionieri di Internet, avrebbero sicuramente sfondato ai giorni nostri.
Complimenti come sempre: stai scrivendo una bellissima storia, che suscita spunti di riflessione a ogni riga.

Recensore Master
02/04/20, ore 04:48
Cap. 54:

Ecco uno squarcio sul passato di Dylan, poche parole che raccontano un mondo sepolto (in senso reale e al tempo stesso metaforico).
È come se, rievocando il passato, egli sancisse il suo distacco definitivo ponendovi una pietra sopra, per poi proiettarsi completamente verso il "futuro". È un passaggio obbligato, che conferisce ulteriore senso alla sua metamorfosi irreversibile. E tutto trova spiegazione nelle angherie subite: il bambino non è *solo* morto - è stato "ucciso"... e dalle sue ceneri è nato il Dylan che conosciamo, stanco della vita e desideroso di rivalsa.
Complimenti ancora e scusa i pipponi!
Vado al prossimo capitolo :)

Recensore Master
02/04/20, ore 04:40
Cap. 53:

Rieccomi qui.
Man mano che il piano prende corpo, Dylan sente sempre più l'esigenza di fingere, per allontanare da sé eventuali sospetti. E così si costringe a fare buon viso a cattivo gioco, accarezzando in segreto l'unico pensiero che lo spinge a tirare avanti per il poco tempo che gli resta.
Sono significative le parole su Reb: in effetti il rapporto tra loro ormai è quasi simbiotico, sono due facce della stessa medaglia, due anime che soffrono allo stesso modo e che, dopo aver condiviso il loro personale calvario in terra, insieme lo abbandoneranno.
Di nuovo questa persistente aria di tragedia, che conferisce pathos e profondità a una vicenda troppo spesso banalizzata.
Sei sempre bravissima, complimenti!

Recensore Master
02/04/20, ore 04:30
Cap. 52:

Ciao^^
L'improvviso cambio di mood del capitolo riassume molto bene le condizioni di disagio psicologico in cui versa Dylan: le crisi arrivano improvvise, imprevedibili, e altrettanto improvvise e imprevedibili se ne vanno.
Del resto, spesso ragiona così una persona depressa e autolesionista: i pensieri suicidi sono persistenti, ma raramente i tentativi vanno in porto. Perché quello a cui Dylan vorrebbe porre fine non è la propria esistenza, bensì il dolore che in certi momenti gli risulta insopportabile, e la morte gli pare l'unico modo.
Anche qui, devo farti i complimenti per la profondità con cui indaghi nella mente di questo ragazzo.
Proseguo^^

Recensore Master
02/04/20, ore 04:10
Cap. 51:

Ciao^^
Meglio tardi che mai, come si suol dire...
Fine del piccolo intermezzo, si ritorna alla routine: di nuovo bullismo gratuito in classe, nei corridoi, fuori dalla scuola, senza che nessuno muova un diro per aiutarli.
L'incubo continua, ma la loro dichiarazione di guerra è totale: lasceranno questo mondo senza rimpianti, portando con sé coloro che li hanno trascinati nel baratro.
Rendi sempre con grande realismo la metamorfosi di Dylan, ormai irreversibile.
Vado avanti!

Recensore Master
01/04/20, ore 23:11
Cap. 56:

Ciao^^
Sembra che Dylan veda ormai tutto con uno sguardo più distaccato, più freddo. Come se stesse già prendendo commiato da tutto.
Vede l'ipocrisia della religione, quella delle convenzioni sociali aquella dei rapporti fra le persone, perlopiù falsi e strumentali.
E sempre più anela a farla finita, a chiudere con tutto.
Non ha più voglia di soèpportare, e soprattutto non ne vede più il motivo.
Una sola cosa gli interessa: che il suo gesto possa essere un esempio, o forse un monito. Che possa spingere certa gente a farsi domande.

Recensore Master
01/04/20, ore 23:08
Cap. 55:

Ciao^^
E nonostante tutto va in Arizona, anche se ormai è chiaro che di tutto qeusto non gliene frega più niente. Pensa al fratello, che alla fine pare abbia comunque avuto una vita molto più facile della sua, ma lo fa già con distacco, come se alla fine non gliene fregasse poi così tanto.
La risoluzione comunque è stata già presa e ogni parola e ogni atto di Dylan fa capire che è definitiva.
Sei sempre molto accurata nell'introspezione, ti cali veramente nel personaggio.

Recensore Master
01/04/20, ore 23:04
Cap. 54:

Ciao^^
l'unico ricordo di infanzia di Dylan. La cosa è particolare, perché è la prima volta che salta fuori. Prima sembrava un ragazzo senza passato, condannato a un presente senza fine fatto di abusi e vessazioni (ma sappiamo che il "presente senza fine" è anche una caratteristica tipica della depressione, che Dylan senza dubbio ha).
A parte ciò, nemmeno il ricordo è in grado ormai di distoglierlo dal suo proposito.
Il vecchio adagio è sempre valido: il vero suicida lo grovi morto. Non ti dà segnali, non te lo fa capire, e quando lo fa, lo fa per davvero, senza tante drammatizzaizioni dimostrative...

Recensore Master
01/04/20, ore 11:07
Cap. 53:

Ciao^^
Dylan funziona ormai su un doppio registro: da una parte la progettualità e le aspirazioni di un ragazzo, dall'altra la consapevolezza di dover fingere per evitare che chi lo circonda capisca che ha intenzione di porre fine alla propria eseistenza molto presto.
È come se si fosse già rassegnato alla fine, ma una parte di lui continuasse comunque ad essere proiettata nel futuro.
Poi però arrivano le crisi di panico, le solite brutture, da cui lo risolleva solo la vicinanza dell'amico, e il proposito vero, quello che sta attivamente perseguendo con Reb, riprende forma e consistenza.

Recensore Master
01/04/20, ore 09:18
Cap. 52:

Ciao!
un nuovo tentativo di suicidio, al solito passato nel più completo silenzio, a parte la preoccupazione dell'amico.
La cosa spaventosa è che ormai anche questi atti autolesivi stanno acquisendo la caratteristica di un'agghiacciante routine: mi taglio, aspetto che il sangue esca tutto, no ci ripenso, vado al Burger King. Una cosa del genere fa veramente capire il distacco dalla realtà che ormai Dylan ha raggiunto.
L'unico che si preoccupa veramente per lui, l'unico che piange e si dispera al pensiero di perderlo, è Reb. Resteranno insieme fino alla fine, arrivando alle estreme conseguenze di questo proposito...

Recensore Master
01/04/20, ore 09:12
Cap. 51:

Ciao^^
e si ritorna di nuovo nell'abisso. I sogni si spezzano, ricompare la cruda realtà, i due vengono picchiati a sangue, al solito senza che nessuno muova un dito in loro favore.
E qui arriva la definizione precisa del progetto a cui i due stanno lavorando, viene addirittura stilata la lista dei meritevoli. Pensa a quanto dolore sarebbe stato risparmiato a tutti se a quel punto qualcuno fosse intervenuto in loro favore, punendo chi li angariava e impedendogli di fargli ancora del male.
Sarebbe bastato questo...

Recensore Master
01/04/20, ore 09:09
Cap. 50:

Ciao,
elementi contrastanti in questo capitolo. Da una parte i normali sogni di un adolescente, che fa progetti per il futuro, dall'altra la consapevolezza di un progetto che questo futuro lo eliminerà per sempre.
La contentezza per la presenza di Robyn e al tempo stesso il progetto che incombe.
Se questi due fossero stati lasciati in pace, probabilmente avrebbero avuto una vita normalissima, magari di soddisfazione, con dei buoni risultati in campo affettivo e lavorativo. Peccato che non lo sapremo mai.

Recensore Master
01/04/20, ore 09:06
Cap. 49:

Ciao!^^
Sempre più estraniati da tutto, i nostri ormai vivono di notte. Anche qui, per l'ennesima volta, mi stupisco di come i genitori di costoro non abbiano mai notato niente.
Loro intanto fanno il napalm. Così, come un altro farebbe la spremuta o preparerebbe lo zaino per un'escursione. Dylan dice che questo è il riscatto di Reb, ma credo sia anche il suo. In effetti, i due sono sempre più uniti a dispetto di qualsiasi cosa, e contemporaneamente si stanno distaccando da tutto il resto...

Recensore Master
31/03/20, ore 08:35
Cap. 48:

Ciao^^
da una parte i nostri eroi sono i reietti da tenere lontano, ma dall'altra si rendono conto che stanno diventando elementi da temere, gente da cui santi, scout e chierichetti, per usare parole loro, stanno a distanza.
La sensazione è bella, certo, li fa snetire vivi e forti, ma al tempo stesso dà una misura dello straniamento e del distacco che ormai hanno raggiunto.
L'apice di tutto questo arriva con i nuovi tubi bomba, gradita sorpresa da mostrare all'unico vero amico.
Un bellissimo capitolo, in cui la discesa verso l'abisso si fa ancora più ripida.