Recensioni per
Vodka,Unleashed
di halcyonalex

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 148
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/03/20, ore 10:09

E rieccomi!
Un capitolo davvero molto crudo: fa un certo effetto vedere un ragazzo così giovane fantasticare sul futuro (un futuro normale, tutto sommato: niente sogni di grandezza, niente ambizioni irrealizzabili) e poi rendersi tristemente conto che "forse non arriverà a diciott'anni", come se ormai avesse realizzato che nel mondo - che lo rifiuta e lo emargina - non ci fosse più posto per lui.
Per adesso mi fermo, altrimenti ti intaso. Alla prossima!

Recensore Master
25/03/20, ore 10:08

Ciao^^
da Wikipedia: "Il caso fu assegnato al detective Michael Guerra che si connesse al sito e documentò un ampio numero di contenuti intrisi di violenza, rabbia e odio verso le categorie più disparate, ma concentrate prevalentemente sul personale e sugli studenti della Columbine High School."
Che strano, vero? L'odio per gli studenti della Columbine. E la cosa bella è che questo detective non avrà pensato nemmeno per un istante di andare a vedere perché quel ragazzo de l'aveva tanto con gli studenti della sua scuola. No, era Dylan lo squilibrato, gli altri erano solo povere vittime.
I voti calano, compaiono gli shottini di Vodka (che era anche il suo soprannome, giusto?). Col senno di poi, era tutto già scritto.
Come sempre complimenti!^^

Recensore Master
25/03/20, ore 10:04

Ciao!
Ah, il Sogno Americano... ci sono poche cose più finte e posticce di quello, eppure esiste ancora gente che ci si trastulla.
Non farmi partire col rant, non è sede consona...
Peraltro, mi viene in mente questa canzone: "We're all living in Amerika, Amerika ist wunderbar!"
Qualcosa mi dice che Eric e Dylan l'avrebbero apprezzata...
Vado avanti!

Recensore Master
25/03/20, ore 09:20

Ciao^^
e in effetti il loro nome non si perderà mai nel tempo.
Peccato che invece non venga ricordato nello stesso modo il nome di chi, con sequele di angherie sempre più umilianti e pesanti, ha plasmato e modellato il "mostro" nel corso degli anni. Peccato che quelli invece passino da povere vittime, siano gli innocenti uccisi da un pazzo.
È terribile vedere come questi ragazzi insistano su Dylan, etichettato come vittima, chiamato coi peggiori insulti, lui e tutti quelli che gli stanno intorno. Chissà se costoro si sono mai chiesti che impatto avessero quei loro "scherzi" su Dylan? Chissà se qualche volta hanno avuto l'idea di avere esagerato, di esserci andati troppo pesanti?

Recensore Master
25/03/20, ore 08:20

Ciao^^
Dylan ricomincia a vivere, ma paradossalmente allo stesso tempo comincia a prepararsi per morire.
Sebbene ci siano cose belle e appaganti nella sua vita, vedi il rapporto con Robyn, rimane comunque un nucleo oscuro di sofferenza e disperazione che non si scalfisce con nulla, che comunque esercita il suo potere nefasto su di lui.
Come sempre, ti cali molto bene nei sentimenti di Dylan, li rendi vividi e intensi.

Recensore Master
25/03/20, ore 08:17

Ciao^^
Cioè... io rimango sempre più basito dai genitori di questo povero cristo. Come si poteva immaginare, Dylan tenta il suicidio. Sua madre dov'era? Quella di tagliarsi le vene non è una decisione che si matura in un istante, ma il climax di una sofferenza che spesso si trascina per giorni, settimane o addirittura mesi. Possibile che lei non abbia mai capito niente? Possibile che ci sia voluto Eric, entrato dalla finestra, per mettere le cose a posto?
E dopo, quando Dylan aveva i polsi fasciati, non si è accorta di niente?
Rimango della mia idea: certa gente andrebbe sterilizzata d'ufficio, non è in grado di occuparsi di un figlio...

Recensore Master
25/03/20, ore 08:13

Ciao^^
un capitolo che descrive molto bene una ricaduta depressiva. Facciamo le dovute premesse: madre disturbata ben più del figlio, farmaci che forse non erano adatti a Dylan, però adesso ci vorrebbe un bravo psichiatra che si occupasse del problema, perché Dylan sta troppo male.
Lui, come accade in questi casi, sta nel letto ad augurarsi di morire e non ha nemmeno la forza di farla finita. Tutto molto realistico, perché è esattamente quello che succede.
A questo cosa succederà? Vado al prossimo capitolo...

Recensore Master
25/03/20, ore 08:10

Ciao^^
purtroppo la depressione non fa sconti. A prescindfere da quello che ti può capitare nella vita, ogni tanto si ripresenta, con il suo carico di dolore e angoscia.
Come sempre è notevole la consapevolezza di Dylan, la sua capacità di leggersi dentro e di capirsi. Spera che nessuno gli porti armi di autodistruzione, perché riconosce chiaramente l'impulso a cancellare se stesso dall'esistenza. Un impulso che si era affievolito in compagnia di Robyn, ma non è mai scomparso del tutto.
Come sempre bravissima, alla prossima!^^

Recensore Master
24/03/20, ore 14:44

WScuola di merda in tutti i sensi, dopo lo scherzo dell'armadietto e il furto del videogame. Hai presente quegli youtuber che a un certo punto diventano famosi? Il primo di loro mi sfugge il nickname, era un ragazzo tranquillo che stava ottenendo un discreto successo, visto l'amore dei fan aveva aperto una casella postale per ricevere i loro pacchi e pacchetti. Guardai un solo video per rendermi conto di cosa facesse, e tra i vari pacchetti ce n'era uno contenente della merda vera. Ma si può? Per invidia, perché quel ragazzo era passato dall'essere un nerd sconosciuto ad essere il protagonista di un album di figurine che era andato anche a recitare a Hollywood. Quel ragazzo ha delle qualità, per qualcuno sarà da esempio, a me non diceva niente e non lo seguivo, per altri era un punto di riferimento e lo seguivano ogni giorno, ma nessuno sfugge agli haters.
Se nn avessi visto personalmente qualcuno che spacchettava una busta e ci trovava della merda, non l'avrei mai creduto possibile. Non smetterò mai di chiedermi perché c'è gente che non sopporta qualcuno e invece di trovare più sesato evitarlo, trova più ovvio tormentarlo. 

Dylan non doveva mostrarsi in lacrime, ma come si fa a non sentirsi amareggiati da tutto quello che gli hanno fatto passare? Si fa presto a pensare che doveva resistere, era all'ultimo anno, bastava solo stringere i denti e aspettare che tutto finisse, Lui però non ne poteva più, e gli incoraggiamenti del suo amico hanno fatto il resto "Immagina come sarebbero morti", o qualcosa del genere, l'amico ha scelto le parole sbagliate, che però hanno funzionato da incoraggiamento e sono servite a tirare su il morale calpestato di Dylan. 

Che bello però che alla fine conosce una ragazza! Innamorarsi è bello, sperando che non sarà la goccia che fa traboccare il vaso.

Recensore Master
24/03/20, ore 14:25

In questo capitolo forse c'è già una svolta. Dylan scopre cosa il suo amico Eric pensa dei compagni di classe, e a quel punto anche lui sputa il rospo e raconta ogni cosa. Chissà come si comporterà adesso il gruppo, ora Dylan non ha ancora smaltito l'adrnalina di quella confessione, che deve aver turbato anche gli amici.  Immagino che quella sera darà lo spunto per la strage. 

I fatti di cronaca li ricordo vagamente, non ho mai approfondito come si deve perché quando provavo a farlo trovavo un mucchio di giudizi facili e, come diversi giorni fa ho detto a Saelde, che mi ha consigliato la tua storia ;), mi ero imbattuta nella storia di Dylan legata alla Columbine in un libro per l'univeristà, venne a parlarcene la stessa autrice, che è una di quelle persone troppo buone e idealiste, che aveva creduto sul serio che Dylan avesse infine compiuto quel massacro per via della musica nazista che ascoltava (i Rammstein). E quel giorno quanto ho dovuto trattenermi per non andare a farle la predica, anche perché i Rammstein non si possono comprendere al primo ascolto, la prima impressione che danno è di tipi tossici.

Recensore Master
24/03/20, ore 13:08

I suoi amici sono una sintesi della sua cerchia di conoscenze: uno affidabile, l'altro esasperante. lui pur di non pederne neanche uno, si tiene stretto anche quello che critica tutti, capace di insultare al pari dei bulli, che "non gli lascerà" mettere la canzone di M. M. Anche quello, come i bulli, si pone in modo fin troppo autoritario. Che peccato che Eric non è come Chris. [Mi fa strano scrivere questa frase perché ho una coppia di personaggi psicopatici e pericolosi che si chiamano Chris ed Eric. XD Le belle coincidenze.]
Dylan, questo povero ragazzo, si ritrova come migliore amico uno a cui deve nascondere le sue origini? A cui non può raccontare tutto di sé? Anche questa che brutta fonte di esasperazione! Voglio proprio vedere come proseguirà la storia. 
A presto!

(Recensione modificata il 24/03/2020 - 01:10 pm)

Recensore Master
24/03/20, ore 12:44

Ah, ecco, AOL è un tipo di chat? L'altra volta me l'ero chiesto, non ero sicura.

Strappare un compito col massimo dei voti, sbattere qualcuno a terra solo perché è più bravo... spesso ci si chiede perché le persone bullizzate subiscono. Come dice il tuo protagonista, la risposta è semplice: se ne parla, gli credono? o pensano che se le stia inventando?
Per essere ascoltati sono necessari parlare e avere qualcuno che ascolti. Bisogna essere almeno in due a voler comunicare. Lui però non riceve appoggio da nessuno, non si sente ascoltato, quindi rinuncia a parlare, preferisce subire.

Il messaggio dell'amico dà speranza. Almeno un amico ce l'ha! Facile però immaginare che dev'essere un escluso come lui, o che quell'invito è una trappola per bullizzarlo anche fuori da scuola. Ma no, dai, sono sicura che l'amico vuole giocare insieme a qualche videogioco.

Recensore Master
24/03/20, ore 12:33

Ciao!
Questo ragazzo fa tanto per sentirsi normale e per tirarsi su, allora si guarda attorno e vede che gli altri hanno tutto ciò di cui lui ha bisogno. Gli altri hanno un sacco di affetti, lui niente. Lui andava bene a scuola, si comportava da bravo ragazzo, in teoria sono aspetti che seppure non aiutano a farsi degli amici, *come minimo* rendono i genitori fieri dei loro figlli, invece a lui nemmeno quella fortuna. Chissà come si sentiva sbagliato. Sai quante volte mi è capitato di pensare che i miei sogni si avverano agli altri, chissà quante persone prima o poi finiscono per avere pensieri simili, solo che io ho l'amore dei miei, l'affetto di tanti amici, se mi trovassi al posto di quel ragazzo, con pensieri sempre più deprimenti in un contesto in cui per quanto ti impengi non riesci a migliroare niente della tua vita, anzi va sempre più di merda, sarebbe pesante da sopportare. 
In un ragazzo come lo conosciamo in questo primo capitolo, forse quel suo essere gentile, bravo, ecc. è questo suo essere non stronzo che i bulli hanno scambiato per debolezza, il motivo per cui vedono in lui della frociaggine che non esiste.
La vita da adolescenti è dura, in America la popolarità/inclusione e l'impopolarità/esclusione sono esasperate. Capita già qui, in piccoli gruppi, che si vengano a creare delle dinamiche capaci di far soffrire Tizio o Caio, lì dev'essere peggio.

Ma sai che per tanti anni non ho capito il concetto di "popolarità"? Ero già al terzo anno di università, ne parlavamo in psicologia dello sviluppo e io non riuscivo a capire quel concetto che per me è assurdo, ovviamente mi vergognavo di chiedere alla prof, avrebbe pensato che bisogna essere imbecilli per avere una certa età e non riuscire a comprendere certe dinamiche. Capisco le simpatie, le preferenze, ma avere qualcuno come modello da seguire perché benvoluto da tutti in quanto è più bravo, più bello, più... "più" appunto, mah! Come si arriva a simili livelli di accettazione per pochi e contemporaneamente a simili livelli di esclusione e derisione per altri?

Questo ragazzo aveva bisogno di empatia e affetto.  

Recensore Master
24/03/20, ore 08:41

Ciao^^
no, non credo che Robyn, pur con tutti i suoi pregi, riesca a proteggere Dylan da se stesso. È bello vederli insieme, Robyn è la compagna che ognuno desidererebbe, ha gli stessi gusti, si entusiasma per le stesse cose, è versatile e adattabile a ogni situazione, ma leggendo queste righe così colme di sentimento si ha la chiara sensazione che tutto questo non possa durare, e non solo perché conosciamo già la fine della storia.
È come se Dylan avesse un'ombra su di sè, e Robyn, con la sua luce, fosse in grado di farla sembrare meno cupa, ma non di allontanarla.

Recensore Master
24/03/20, ore 08:06

Ciao^^
Eh, sparare nei boschi... vorrei poterlo fare io, ma qui bisogna accontentatrsi del poligono.
Come sempre, ci mostri l'aspetto sano delle cose, l'aspetto divertente, leggero. Sparare può essere una stupenda disciplina, ricca di tecnica, divertente, stimolante... se fatta nei modi e con le persone giuste.
Sono belli tutti i piccoli particolari da adolescente cotto che ci presenti, il burro cacao alla fragola, l'amica che non lo vede di buon occhio...
Tutto molto bello, complimenti!^^