Ed eccoci alla fine, con Adrian divenuto una presenza fissa al fianco di Noam, e che ha cambiato il proprio modo di vedere le cose proprio grazie all'avere incontrato - a questo punto diversi anni prima - Noam. |
Ebbene, Noam rimane Noam. È sopravvissuto a un attentato, ma sembra non essere minimamente spaventato dal proprio ruolo e anzi, sembra possa diventare proprio il tratto di unione con i separatisti. |
Sono rimasta un po' indietro, quindi cerco di mettermi in pari con gli ultimi capitoli, vedo che sono trentadue in totale! Iniziamo da questo... alla fine è confermato che l'attentato veniva dall'interno e non tanto contro Noam come persona, ma perché era la persona giusta da far saltare in aria affinché Oraviy potesse ottenere i propri scopi. |
Carissima, |
Ciao carissima^^ |
Ciao^^ |
Quindi le minacce di morte erano una montatura di Zjam che, per pubblicità, ha avuto quell'idea alle spalle di Noam. E Noam, spiazzante ancora una volta come solo lui sa essere, non solo non lo caccia via a calci nel fondoschiena come meriterebbe, ma sembra trarne delle idee positive. Noam resterà sempre Noam, indipendentemente da che cosa accada. Bene, anche dopo avere rischiato di morire ha deciso di rimanere se stesso e non solo, adesso ha anche optato per questa nuov trattativa. |
Ciao^^ |
Spero sia andata bene nei Paesi Baschi e, a proposito, interessante scoprire quali siano state le tue fonti di ispirazione per il Darbrand. È sempre bello scoprire qualche retroscena. |
Ciao carissima^^ |
Ed eccomi in pari. Innanzi tutto grazie per il pensiero di inizio, dato che una dei due recensori sono io. Vedo inoltre che in genere hai pubblicato una volta alla settimana i capitoli precedenti (avendo iniziato la lettura tardi rispetto a quando hai iniziato a pubblicare ci ho fatto caso poco tempo fa e ricordo di averne letto una conferma in una delle note di inizio capitolo), quindi immagino che essendo passati cinque giorni a breve arriverà il prossimo. |
Rettifico quanto detto nella recensione precedente: Noam era *già* molto concentrato sull'evento del giorno dopo. Semplicemente la sua spontaneità era in qualche modo il "contorno", dato che con essa sembra essersi conquistato definitivamente il consenso di almeno una parte dei suoi conterranei. |
Ricollegandomi alla tua risposta alla recensione al capitolo precedente, faccio innanzi tutto auguri di buon anno anche a te. Venendo invece a Dzjorji, mi era venuto il dubbio, però obiettivamente ci sta che davvero la politica non gli interessi! |
Altro ottimo capitolo anche questo, che attraversa parecchi momenti: prima le considerazioni di Adrian sugli altri fratelli di Noam (a proposito, Dzjorji sarà davvero così disintetressato come dice alle questioni politiche? Oppure da meno coinvolto di tutti ci riserverà sorprese? Non potevo astenermi da fare congetture), per poi passare alle vicende politiche: ancora una volta è sembrato palese che Noam è solo uno strumento per ottenere voti e le sue idee non sono affatto considerate. |
Ciao^^ |