Recensioni per
La dama di luce e la dama d'ombra
di controcorrente
Sì, sappiamo quanto dolore abbia causato nella giovane mente già scossa di Rosalie la scoperta dell'identità della sua madre naturale. E poi scoprire che esiste anche una piccola sorella, indifesa, vittima della stessa crudeltà materna, che la porterà ad una scelta atroce: spezzare la sua giovanissima vita, sarà un peso ancora maggiore da sopportare. Ma sappiamo anche che questi eventi cambieranno radicalmente Rosalie, facendone poi la donna ponderata e coraggiosa che poi sappiamo sarebbe diventata, e che avrebbe catturato il cuore di uno degli uomini più coraggiosi ed in vista della Rivoluzione francese: Chatelet. Come si suol dire: non tutti i mali vengono solo per nuocere, se sappiamo trarne lezioni importanti da utilizzare a nostro vantaggio. |
No, no, hai descritto quanto basta la scena dell'attentato. Meno male che Fersen - non so se per casualità o di proposito - si sia trovato a passare per quel tratto buio e solitario del percorso impazzito della carrozza dei de Jarjayes, perchè con Oscar ferita Andrè non avrebbe potuto fare ancora molto per arginare da solo la cosa. Dunque ecco che Rosalie torna ad incontrare il conte di Fersen, dopo la prima lontana occasione a PArigi. La reazione di Fersen mi pare.... come dire.... un pò eccessiva forse? Perchè tanto interesse per una ragazza ospitata quale protetta in casa di una amica? |
e brava la nostra jeanne che non si smentisce mai, però hai descritto bene la sua deluzione d'amore. si vede anche già il carattere estremamente forte di Jeanne per poi capire come si comporterà in futuro, nel bene e nel male, lei è rimasta coerente con se stessa, fuggire a tutti costi dal suo destino di povertà. I mezzi con cui lo raggiunge sono dubbi e illeciti, ma arriva al risultato che voleva. L'opposto di Rosalie, più umile modesta e semplice, senza troppe pretese, lei che scopre dopo di essere nata nobile si può dire che non le interessi quasi e preferisce ritornare alla povertà della sua Parigi. Devo dire che Lei a differenza di Jeanne non scende a compromessi e ricatti. Una bella storia davvero |
beh devo dire che la tua fanfic mi piace, perchè parla di Rosalie, che ho sempre considerato un personaggio marginale ma importante nella vita di Oscar. mi ha fatto tenerezza il primo incontro tra lei e bernard. complimenti il capitolo non è affatto venuto male |
Rosalie è una figura silenziosa e quasi invisibile, come tale attenta osservatrice, non poteva sfuggirle che qualcosa di strano c'è in Oscar quando si trova in compagnia del conte Fersen, come anche la trasformazione di André negli stessi momenti; forse capirà la verità prima di loro; intanto, ha scoperto l'atroce verità sulla sua vera madre, e questo l'ha spinta in una brutta direzione, la vendetta; per fortuna sappiamo che cambierà idea, se resterai fedele all'anime. |
Debbo dire che sono contenta che in questo capitolo venga resa giustizia al bel conte Svedese, di solito così bistrattato: era un gran bell'uomo, e non era colpa sua né di Oscar, se la stessa Oscar se ne era innamorata! Rosalie più coraggiosa continua a piacermi. |
Certo la storiadi Rosalie continua, ma non ho potuto che apprezzare quel piccolo, ma significativo cameo che hai fatto sulla persona di Oscar, ben descritto in quell'ultima frase pronunciata con voce più sussurrata aalla sua protetta: "Per quante maschere una persona possa indossare, se guardate con attenzione, la natura di una persona non cambia". |
Questo capitolo approfondisce il rapporto tra le due, e il rapporto di Rosalie col proprio passato: il passato irrimediabilmente forma una persona e il carattere non può più essere cambiato, i traumi vissuti con i relativi danni restano; Rosalie si dimostra una donna forte e piena di volontà. |
Ti faccio i complimenti, il capitolo è riuscito benissimo; hai reso perfettamente il cambiamento delle due sorelle Lamorliere, ora che fanno parte dell'aristocrazia anche se ognuna per vie diverse, si stanno adattando ad essa: Rosalie più lentamente, dato che ha smesso di essere la ragazzina di prima e non sa ancora cosa è diventata; Jeanne consapevolmente, anche se le esperienze dolorose che ha passato l'hanno resa perennemente insoddsfatta, anche se ora forse ha ciò che voleva; credo che siano state le cose che l'hanno fatta soffrire a trasformarla, non era cattiva, ma vedersi rifiutata dalla madre deve averle lasciato una profonda cicatrice, che l'ha cambiata nella calcolatrice di ora. |
Rosalie è una figlia del popolo in tutto, si capisce da come si sente tra quei nobili, che a lei appaiono su un piano superiore, anche se si rende conto essere la causa della fame a Parigi; André e Oscar appaiono come due esseri perfetti ai suoi occhi, forse la piccola Rosalie ha intuito da adesso il sentimento che li legherà. |
Sì, Rosalie comincia ad amalgamarsi, anche se a modo suo, ai personaggi di casa Jarjayes, tutti eccezionali a modo loro. La madre di Oscar è di una grande nobiltà d'animo, oltre che di casato, comprendendo le ragioni che muovono quella semplice ragazzetta del popolo, e decidendo di aiutarla a modo suo, anche un pò per proteggere di riflesso la figlia. E poi Andrè, che è davvero un punto stonato nel contesto in cui si trova, popolano, quindi escluso dai nobili, eppure nobile d'animo, acculturato e dotato di un perbenismo che lo rende distante anni luce dai suoi simili di ceto, e molto più meritevole di tanti nobilucchi di corte. |
Rosalie ha trovato una nuova famiglia, che la istrada in un mondo corrotto e difficile per lei che non lo conosce; ogni personaggio vuole allontanarla dalla vendetta a modo suo; è interessante vedere il rapporto della protagonista con ciascun personaggio, la calma severità di madame, i dolci consigli di André, la pazienza di Nanny, e soprattutto la perfezione inarrivabile che rappresenta per lei Oscar, anche ora che sa la verità su di lei. |
Un bel capitolo che racconta l'incontro a palazzo J. di Oscar e Rosalie. Da questo momento la vita di Rosalie cambia davvero in meglio, almeno sarà così per qualche anno; in effetti la piccola Lamorielle è un poco più dura di quella originale, ma neppure eccessivamente diversa, quindi direi che hai rispettato i canoni del personaggio; mi chiedo se affronterai episodi casalinghi che non vengono presentati nell'anime, sarebbe interessante. Originale e un poco diversa questa tua presentazione dei fatti dove presenti una Oscar meno impulsiva del solito, più riflessiva verso la vicenda della sua protetta; Rosalie ancora non ha capito che Oscar è una donna, ma in alcuni punti la narrazione di Rosalie quando parla del 'bel giovane biondo' si esprime al femminile, come se sapesse già la verità, una svista immagino. |
La nostra magnifica Oscar dunque prende sotto tutela la piccola Rosalie, ma con un proposito ben preciso, renderla all'altezza dell'impagnativa missione che la giovane si è proposta: immergersi in un mondo a lei del tutto sconosciuto, la nobiltà, e di quelle d'elite, quella della reggia di Versailles. Forse la piccola nella foga dei suoi intenti non aveva valutato l'enormità di ciò che avrebbe dovuto affrontare, sia per trovare la sua vera genitrice, sia per trovare l'assassina di quella che per una vita aveva consederato la sua madre. Ma per far questo deve confondersi tra i nobili, muoversi, vivere e comportarsi come loro. Ma la saggia Oscar sa che nell'apprendere tutto questo, e noll'elevarsi, la ragazza si ricrederà, probabilmente, e abbandonerà le sue mete violente di vendetta. |
Dato che anche a me piacciono molto i personaggi secondari non potevo non amare questa storia; mi piace anche il modo in cui tratteggi la piccola Rosalie, è più vicino alla realtà del tempo; avrei solo dato un accento maggiore allo stupore di Rosalie ne ritrovare il suo benefattore in tale drammatica crcostanza; viva e azzeccata è anche la descrizione della reggia nei racconti del popolo che la immagina soltanto. |