Recensioni per
La dama di luce e la dama d'ombra
di controcorrente

Questa storia ha ottenuto 108 recensioni.
Positive : 108
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/03/12, ore 04:52

piccole sfumature...non userei lettere classiche e forse nemmeno stipendi...ma il capitolo non è affatto corto...certo se si trattasse di un'altra fic! Ah cicina cicina...quanto mi fai penare!

Recensore Junior
24/03/12, ore 18:23

Ho letto la tua storia per la prima volta oggi e mi sono divorata i 5 capitoli. E' un punto di vista su Jeanne che nessuno aveva mai considerato: cosa l'ha portata ad essere la donna meschina e arrivista che ci ha fatto conoscere la Ikeda? Cosa si nascondeva dietro il suo bisogno di fare soldi, a scapito di chiunque?
Veramente bella, complimenti. Questo capitolo poi è veramente realistico: quanto può sopportare una persona prima di cedere? Quando volte si può sentir dire che è una poco di buono prima di diventarlo per disperazione?
Ancora complimenti ed attendo l'aggiornamento.

Recensore Master
24/03/12, ore 12:45

Hai descritto anche questo capitolo con realismo, in un modo quasi sconcertante; il quadro che ne esce è chiaro: Nicole, senza volerlo direttamente, ha causato l'uscita di Jeanne dalle loro vite, perché non ha apprezzato gli sforzi ed i sacrifici umilianti che lei ha fatto per loro, e non l'ha neppure voluta ascoltare; molte volte, la presunzione di una persona di ritenersi più esperta della vita e migliore di un'altra solo perché più vecchia, acceca e porta distruzione e sfacelo nelle vite di tutte e due; questo è il caso di Jeanne e di sua madre Nicole, che involontariamente ha contribuito a trasformare la ragazza in quella persona crudele spietata ed arrivista che conosciamo tutti.

Recensore Master
16/03/12, ore 20:52

Complimenti, descrivere la vicenda delle due sorelle non è facile; la tormentata tenacia di Jeanne si contrappone alla rassegnata tristezza di Rosalie, ma entrambe sono intrappolate nella medesima ragnatela di una vita misera; mi piace particolarmente il rapporto che c'è tra Rosalie e Saint-Just: dato che io li ho sempre visti come una coppia, sarei tentata di pensare che anche qui potessero diventarlo.. forse esagero un po'! Sto a vedere come continua, complimenti ancora.

Recensore Master
16/03/12, ore 10:57

Questa Jean è forse la giovane in erba che il macigno della povertà e della disperazione trasformeranno nella Jean del domani, quella che conosciamo tutti, quella che macchierà la sua anima e che porterà fino in fondo i suoi propositi, e senza scampo, perchè come dice la sorella Rosalie alla fine di questo cap, "una volta presa la via, nulla l’avrebbe distolta dalla sua direzione. Niente. Né le ricchezze, né le persone intorno a lei. Nemmeno noi".
Ma la miseria e il deperimento, e non solo fisico, che quella comportava, avranno spinto moltissime persone a comportarsi in quel modo, a cambiare la nobiltà 'animo col cinismo più freddo, pur di sopravvivere e sottrarsi a quella lenta morte.
Ma anche il personaggio di Rosalie è ben delineato in questo cap, e si comprende meglio la storia tra lei e il giovane studente, Bernard, che le insegna i rudimenti della lettura per fare della giovane una donna meno sprovveduta di fronte al mondo crudele che doveva affrontare. per ora i due sono lontani, a causa della partenza improvvisa di Bernard, ma immagino che quando si rivedranno, il rapporto si approfondirà.

Recensore Master
29/10/11, ore 22:05
Cap. 3:

Continuo a seguire questa storia anche perchè è una delle poche in cui si legge di un personaggio affascinante, ma poco trattato come è Jeanne. Sarò una delle poche a pensarlo, ma ho sempre trovato interessante un personaggio così fortemente negativo. A me piace Jeanne Baloa per come viene descritta. Nell'anime e nel manga è indubbio che Jeanne sia cattiva, eppure molto complessa, con una personalità sfaccettata.
E' sorprendente il ritratto che fai qui di lei ed effettivamente risulta un po' ooc; la sorella di Rosalie non è mai tanto docile, dedita al lavoro e preoccupata per la madre malata (che infatti abbandona presto), sembra davvero un'altra persona, non pare quell'anima nera che ci viene resa nell'anime o nel manga. Presumo che cambierà col tempo.
Il primo incontro tra Rosalie e Bernard è davvero verosimile e presumo che Rosalie voglia farsi aiutare da questo ancora giovane studente per imparare a leggere e scrivere.
Complimenti sinceri.
(Recensione modificata il 31/10/2011 - 01:38 pm)

Nuovo recensore
29/10/11, ore 20:16
Cap. 3:

finalmente una Rosalie che alza la testa e la voce. Hai ragione a dire che è ooc, ma finalmente riesce a far valere le sue ragioni. Ma a me sembra molto, ma molto più ooc Gianne, che di così stoico e altruista in verità nella storia reale non ha proprio nulla! Altro che "idolo", come la definisce la piccola Rosalie.
Ma la storia mi piace, più dell'inizio, e la seguirò con più attenzione.

Recensore Veterano
28/10/11, ore 21:52
Cap. 3:

La reazione di Rosalie mi è apparsa normale e non OOC per il semplice fatto che la vediamo Rosalie come si comporta a corte con Charlotte e con la Polignac, quando c'è qualcosa che la riguarda al livello personale tira fuori le unghie! Jeanne fa la vissuta ed era decisamente OOC, ma per loro l'importante è che vengano pagate..speriamo che Rosalie impari a leggere presto..povera Nicole..
Mi è piaciuto Sain Just (avevo immediatamente capito che si trattasse di lui) e poco Bernard, sarà ma lo trovo il personaggio più noioso di tutta Lady Oscar!

Recensore Master
28/10/11, ore 16:46
Cap. 3:

Ci lasci sul più bello, però, non è giusto!! Questa tua storia mi sembra molto realistica e anche l'OOC non mi dispiace; attraverso le esperienze vissute, capiamo che Jeanne non era un mostro, che sono state le sofferenze a renderla crudele, e che aveva anche lei del buono dentro. L'incontro-scontro tra Rosalie e Bernard li ha messi tutti e due in imbarazzo, non so come potrà lei chiedere l'aiuto del futuro giornalista. Stai dipanando bene questa storia, brava. Solo vorrei sapere quando aggiornerai le altre tue storie.

Recensore Veterano
28/10/11, ore 09:30
Cap. 3:

Bel capitolo! Tra Rosalie e Jeanne c'è un legame molto stretto...e a quasto punto mi chiedo cosa possa essere successo per cambiare Jeanne così tanto e farla diventare la donna fredda e "cattiva" dell'originale.
A presto!

Recensore Veterano
27/10/11, ore 22:55
Cap. 3:

bello quest capitolo...La reazione di Rosalie non mi sembra OOC, in fondo scaraventò un ventaglio in faccia a Charlotte o così mi pare di ricordare...Jeanne un po' sì, ma lei è sempre stata subdolo, non si può mai dire. Baci

Recensore Veterano
13/09/11, ore 19:02

Jeanne è sempre la solita! Son contenta che ha un carattere forte e che vuole cambiare la sua posizione..non perchè è in miseria deve continuare a restarci. Rosalie l'ammira e la comprendo. Mi è sempre piaciuto il carattere di Jeanne e credo che nonostante le menzogne sul caso della collana sia una persona da ammirare. Forte e determinata per raggiungere quel che vuole, ma forse ha ragione Rosalie quando le dice "purchè non si diventi disonesti!"

Recensore Veterano
11/09/11, ore 22:57

Devo dire che il tuo nuovo racconto mi sta prendendo!
In questo capitolo vedo una Jeanne che non avrei immaginato considerando la Jeanne dell'anime: è una ragazzina che sogna per poter evadere dalla povertà in cui vive e che soffre per un amore non corrisposto.
L'immagine di lei seduta sugli scalini di casa al chiaro di luna è molto dolce e secondo me conferma l'idea di una ragazza sognante.
A presto!

Recensore Veterano
11/09/11, ore 00:57
Cap. 1:

Le due facce della nobiltà..Oscar la luce, la speranza e la Polignac le tenebre.
Con la differenza che Oscar è pura e buona e non è né neanche sua parente, l'aiuta perchè il suo cuore e la sua persona sono buone e la madre invece è l'avidità e l'egoismo fatto a persona..questa mi incuriosisce proprio..sai che non sono veloce a leggere gli aggiornamenti, quindi la metto nelle seguite e spero di tenere il tuo passo..sono già indietro!!

Recensore Master
10/09/11, ore 20:41

Anche questa tua storia appassiona; hai saputo cogliere appieno la personalità di Jeanne, quella di una persona che soffre perché la miseria le toglie tutto, perfino i sogni. In fondo Jeanne non ha tutti i torti: venire privati dei propri sogni quando essi sono l'unica cosa che permette di andare avanti in una realtà ostile, è crudele; uccide la gioia di vivere, e Jeanne lo ha subito due volte, da sua mare e dello stesso Claude (inqualificabile); non stupisce che questa ragazzina ferita e sofferente sia diventata la donna spietata che conosciamo dall'anime, il dolore indurisce; perfino se si riesce a raggiungere quello che si sognava, il dolore vissuto lascia i suoi segni sul carattere; e lo possiamo vedere nella Jeanne adulta che, priva di gioia e morta dentro, beve sdraiata sul letto del suo palazzo elegante, ignorando del tutto le premure del marito Nicholas. Tu hai fatto un ponte tra questa ragazzina ferita e quella donna disillusa, complimenti.