"Ora mi stringo le ginocchia al petto,
a questo petto squarciato e ricucito,
le porto contro la tana del mostro che dorme
e mi sembra quasi di saperlo già,
come andrà a finire:"

“Tu mi danni”, ripetè, “e fai bene. Perché io sono il diavolo. Io ti tento...”
La schiena sudaticcia dell’omuncolo incontrò il muro freddo; trasalì. Si guardò intorno con sguardo supplichevole, pregando i presenti di essere salvato. Nessuno intervenne.

Edmund, da piccolo, provava autentico divertimento nell'infastidire la sua sorellina. Tanto di più se riusciva a farla piangere. Ma stranamente non sortiva lo stesso effetto se la causa del suo dolore non era lui.
Di quando anche io, da bambina, alzavo le mani su mia sorella, ma nessun altro poteva permettersi di farlo.

Lyra si guarda allo specchio e odia ciò che vede.

Quando i fantasmi sembrano più solidi della realtà, e la neve cade inesorabile, Edmund viene salvato dalla luce e dal calore del sole

Niente da aggiungere,
se non ciò che leggerai.

Tu e Laura siete sempre stati diversi, praticamente opposti - sempre perso dietro alla musica e ai sogni tu, con la testa sulle spalle e lo sguardo alle bollette lei - ma questo non vi impedisce di volervi bene, a modo vostro. (...)
Sai che è un pensiero egoista ma non riesci ad evitare il confronto: tua sorella si è sposata, la vedi ballare e ti sembra realmente felice. Se lo merita.
Tu invece?
[Scritta per la challenge "Alcuni nascono ad infinita notte" indetta da AleDic sul forum di EFP]

Il movimento è la prima causa di morte dell'essere umano.

E' la vigilia di Natale e Freddie deve correre al supermercato, dove incontrerà una figura importante del suo passato.
Scritta prendendo deliberatamente spunto da Dan Fogelberg- Same Old Lang Syne

Il cielo si era fatto nero e gli aerei, almeno per il momento, non volavano più. La notte era illuminata dalle sole stelle e dalla luce della luna, troppo opaca per ricordare una speranza. In mezzo a tutto quel male era forse possibile, per un uomo, trovare un appiglio a cui aggrapparsi con forza?
Era possibile per un uomo sognare ancora l’odore di casa, quando l’unico che lo circondava era quello del sangue e della sofferenza? Edmund questo non lo sapeva, e non sognava più. Era convinto che ad ogni uomo corrispondesse una certa dose di felicità su questa terra, e lui quella felicità l’aveva avuta.
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Con il viso che sprofondava nell'incavo del collo di sua sorella, Edmund cercava di sfuggire alle grinfie della realtà. Scappava da un dolore rintanandosi in un dolore più grande, che si era costruito la tana all’interno del suo petto.
Si stava condannando ad una vita nell’ombra. Stava condannando lei ad una vita nell’ombra, la stessa vita che fino a quel momento aveva voluto evitare.
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[EdxLucy]

(Cappuccetto Rosso)
Lei non è più una bambina e adesso vuole farsi mangiare

Un discorso a senso unico con la Volpe, alla ricerca di verità che il riflesso della luna ha messo sotto un'altra luce.
Senza risposte certe, rimangono solo i propri inganni.

A lui non erano mai piaciuti i suoi fratelli. Così come, del resto, non gli era mai piaciuta la pioggia.