Theodore Nott arriva con l'ennesimo problema di cuore e i suo amici esasperati cercano una soluzione. Il loro piano coinvolge un locale molto particolare, ma forse è la soluzione ideale a tutti i loro problemi...

"Ho imparato di recente questo incantesimo a cui siete costretti a sottoporvi. In breve, sul polso apparirà il nome dell'anima gemella e sparirà solo quando le labbra delle due persone si toccheranno. Voi siete tutti in coppia, fatta eccezione di Longbottom e Potter, potrebbe essere interessante. Inizio io."
Che il gioco abbia inizio. Serpeverde e Grifondoro si troveranno uniti in un gioco che potrebbe rivelare verità scomode. Come reagiranno Draco ed Harry nel leggere i nomi sui loro polsi?

Questa storia tiene conto di tutti e sette i libri (o almeno ci prova), fatta eccezione per l'epilogo del settimo.
Un ultimo anno di scuola, diverse sorprese ed ovviamente una nuova avventura!
Pairing principali: Draco/Harry, Blaise/Hermione
DISCLAIMER: tutti i personaggi, tranne quelli da me inventati, appartengono a J. K. Rowling; io li utilizzo senza fine di lucro per mio puro diletto.

La storia all'inizio è un po' la solita, ma siamo sicuri che anche la sua fine lo sarà, se a un certo punto i nostri due protagonisti verranno a conoscenza del punto di vista dell'altro? D'altronde, mica Draco avrebbe mai voluto che Harry leggesse il suo diario...

Draco semplicemente pensava che a Potter piacesse la loro competizione, e anche lui la trovava divertente e soddisfacente, anche se ogni volta arrivavano ad insultarsi le famiglie. Era qualcosa simile a una certezza. Peccato che quest'anno Draco avesse altro da fare rispetto a insultare Potter. Gli sarebbe mancato, sicuramente.
Mentre percorreva il corridoio del treno, pensò a come sarebbe stato se lui e Potter fossero diventati amici. Draco l'avrebbe consegnato al Signore Oscuro? Era una bella domanda. Probabilmente, se Potter non fosse così odioso, non l'avrebbe fatto. Ma era odioso, quindi Draco poteva anche non avere alcun rimorso, se avesse dovuto consegnarlo.
Forse.
(Warning: Slytherin Harry)

Harry si strugge nell'attesa di avere piccoli segnali dell'attività di Voldemort, ma quest'ultimo pare essere svanito nel nulla. Allora elabora un piano: cercherà di carpire informazioni dalla persona più vicina al suo nemico, Snape.
La storia diverge completamente dagli avvenimenti narrati nei libri a partire dalla fine del V volume, L'Ordine della Fenice.

[...] Draco si fermò ad un certo punto.
S'inchiodò, per meglio dire, con lo sguardo perso all'interno di uno di quegli scompartimenti, quello dove Harry Potter e i suoi amichetti stavano ridendo, facendo incantesimi stupidi e condividendo dolciumi di ogni genere. Potter pareva pervaso da un'allegria irrefrenabile e travolgente, che dimostrava chiaramente quanto avesse sofferto la lontananza dal Mondo Magico per tutta l'estate.
Sul viso pallido e controllato di Draco si dipinse una smorfia nervosa.
Lo infastidiva così tanto fare caso a come quel Grifondoro se la spassasse del tutto ignaro della sua esistenza.
Fu per questo motivo che strinse i pugni e si ritrovò catapultato all'interno dello scompartimento esattamente come finiva per fare ogni anno. Non poteva farci niente: era più forte di lui... ed era forse un po' il suo modo di salutarlo che mascherava bene o male il suo devastante bisogno delle attenzioni di Harry Potter. [...]
(Dal Capitolo 1)
Insomma una fanfiction Drarry come tante altre, profondamente sentita, ma scritta senza pretese di dignità letteraria.
Buona lettura, Ary

Questa storia è la CONTINUAZIONE di "Coniucto Corpum" che vi invito a leggere oltre i primi capitoli, scritti forse un po' male, sono sincera.
---
“Harry si mise a cavalcioni su di lui, portandogli le braccia al collo e iniziando a baciarglielo.
« Ho voglia di te » gli sussurrò come un sospiro sulla pelle.
Draco sentì dei brividi lungo la schiena, che arrivarono a scaldargli le parti intime. Non poteva, non poteva...
« Lo sento che mi vuoi anche tu » disse ancora il compagno con la voce roca continuando a baciarlo ovunque poteva.
Malfoy lo strinse a sé e lo baciò sulla bocca, desiderandolo oltre ogni dire. Voleva sentire il suo calore, la pelle sulla pelle, il sudore... Si alzò in piedi e lo portò a sedere sul davanzale dei fornelli, sempre più avvinghiati l'uno all'altro, graffiandogli la schiena con le unghie. Aveva voglia di ascoltare i suoi gemiti, i sospiri armoniosi tra loro come una melodia. Avvertì le mani di Harry arruffargli i capelli e stringerli, riuscendo a percepire quanto anche lui lo desiderasse.”

Il bullismo si esaurì in fretta, non c’era davvero alcuna voglia di continuare qualsiasi conflitto, non c’era più voglia di pensare ad una parte avversaria e denigrarla. Passò com’era venuto e, in poco tempo, le persone che erano state nel “lato sbagliato” della guerra divennero persone da evitare, che non contavano, che avevano il permesso di stare a scuola solo per bontà d’animo e con cui non valeva più la pena interagire.
Così sopraggiunse l’indifferenza e con essa… il silenzio.

Lei, la maga più nota in tutto l'Arcipelago Giapponese, Asami Haruko.
Asami, nata in una delle famiglie più antiche del Mondo Magico Giapponese, pronta ad entrare ad Hogwarts, dopo la fine della guerra.
La ragazza avrà contatti con una nuova cultura, con persone che non ha mai visto ma ne ha sentito solamente parlare.
Come si troverà a migliaia di chilometri dal suo Paese? Quali amicizie stringerà?

Harry Potter ha vinto la battaglia contro Voldemort, frequenta l'Accademia per diventare Auror ed è circondato dai suoi amici. E' convinto di avere tutto, eccetto per l'amore. Perché Harry non è mai riuscito ad amare e lo stesso sembra per Draco Malfoy, studente dell'accademia di medimagia, che sembra ancor più distante dall'amore.
Sarà quando si incontreranno che le cose cambieranno, ma non avranno tempo di accorgersene perché qualcosa riuscirà a complicare il loro amore. Oppure, saranno loro stessi a farlo.
-------------------------------------
Dal testo:
"Non credi sia ora di smettere di salvare tutti? l'abbiamo capito, sei un grande. Ora che hai montato il tuo ego abbiamo finito?" ribatté Draco, avvicinandosi ancora di più ad Harry.
"No, dobbiamo smontare te dal tuo piedistallo fatto di prepotenza" rispose a tono il moro, avvicinandosi anche lui.

Il giovane Serpeverde lo scrutò dal suo posto mentre Harry lo guardava in silenzio.
“Potter…il gatto ti ha forse mangiato la lingua ?”
“Cosa è questa ?” chiese sollevando un po’ il piatto ad enfatizzare la domanda.
“E’ una fetta di torta Potter… credevo che sapessi come fosse fatta.”
“Cosa significa?” rincarò la dose alzando un po’ la voce. Si stava spazientendo.
“E’ per il tuo compleanno…”

Voldemort sembra aver vinto. Indebolito e fragile, Harry Potter sa che la sua morte non tarderà ad arrivare, ma sa anche che il Signore Oscuro ha intenzione di farlo soffrire lentamente, prima di donargli una fine dolorosa.
Tra una prigionia e una fuga, Harry troverà per la prima volta il modo di avvicinarsi a Draco Malfoy, il quale si rende conto di aver fatto forse delle scelte sbagliate.
Perché adesso l’oscurità ha preso il sopravvento e non è più sicuro che la cosa gli piaccia.
E così, giorno dopo giorno, dalle ceneri della morte e del dolore nascerà qualcosa…
"Questa storia partecipa al contest "Chi ben comincia è a metà del prologo" indetto da BessieB sul forum di EFP".

Narcissa Black è un cigno rinchiuso in una gabbia tetra. Non è una donna, perché non la chiami così una che si svende in una casa d'appuntamenti. Vive per soffrire, essere umiliata, derisa ed additata... ma non ci riusciresti mai a farlo guardandola negli occhi... ti trafiggono come braci. Vive per il suo unico raggio di sole, la sua stella polare: Lucius
Madame Lestrange non è una che saluti per strada, ne ti ci fermi a conversare... non è una da trattare alla pari. Ma non potresti neanche insultarla apertamente chiamandola strozzina, maitresse o poco di buono: i suoi occhi terrorizzano.
Ma Narcissa e Madame Lestrange sono la stessa persona, a separarle, il suo peccato più grande: Draco.
Harry ha conosciuto la parte peggiore della dolce Cissy e quella migliore della gelida Madame, e le custodisce nel suo cuore, insieme ai suoi compagni: Hermione, Ron, Luna, Cho, Cedric e tanti altri, che condividono con lui un destino avverso ed umiliante.
Ma cosa potrebbe accadere se Lord Malfoy tornasse dopo anni a Villa Hogworts, portando con se il suo rampollo?
Siamo a Londra, White Chapel, 1888: un demone sta per nascere.
prima storia su questo fandom, siate clementi!

[…] Hai paura Potter?" Sibilo divertito
"Ti piacerebbe" mi risponde lui prontamente e non posso fare a meno di sorridere.
Mi rendo conto che anche lui sta ricordando quel duello, sono passati circa 13 anni.
Con una falcata me lo ritrovo ad un palmo dal naso, sta facendo il timido. Ma non esistono insicurezze in questo campo, non per me. Con un gesto fulmineo gli afferro il collo, glielo stringo in maniera possessiva, come a volerlo strozzare. I suoi occhi si accendono e repentinamente le sue labbra sono sulle mie. Dura un secondo perché entrambe le nostre bocche si spalancano, non ci stiamo baciando, stiamo lottando. Il mio pollice spinge sul suo pomo d'Adamo e lui in risposta mi morde il labbro superiore facendolo sanguinare. Mi lecca via il sangue in maniera così erotica che sento i miei pantaloni tendersi.
San Potter non è così santo come pensavo. [...]