"Non ero un tossicodipendente, nonostante a volte mi piacesse lasciarmi andare ad alcool o alla droga. Mio padre però era un farmacista e sin da piccolo avevo avuto accesso a tutte le medicine che potevo desiderare senza che nessuno dubitasse mai di me. Ero come un gufo: mi mimetizzavo. Era allora che avevo scoperto il Dilaudid. Erano poche pillole, derivato della morfina e della cocaina ed io, quindicenne qual ero allora, nel pieno dei miei dubbi adolescenziali, avevo trovato la pace con quelle pillole. "
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"Lasciai Michael Clifford seduto da solo mentre un piccolo dubbio minacciava di ostruire i miei piani. E se non fosse stato lui quello debole da importunare?"
Luke/Michael
Calum/newcharacter
Ashton/newcharacter
Attenzione: Presenti scene forti non adatte ad un pubblico sensibile. Accenno a tematiche sensibili come la droga o lo stalking.

[Sterek. Rivisitazione della 2x12]
Gerard ha rapito Stiles, vuole sapere dove si trova l’Alpha ed è disposto a tutto pur di ottenere quell’informazione. Stiles, però, è più fedele di quanto sembri.
Peter obbliga Derek ad andare a salvare l’umano, solo in questo modo otterrà la fiducia di Scott e si unirà al branco.

Il nuovo branco di Alpha è infine giunto a Beacon Hills, ma qualcosa di inaspettato avviene durante la battaglia. Stiles viene casualmente coinvolto nello scontro, attaccato proprio dal temibile capo Alpha, il quale imprime sulla pelle dell'adolescente un simbolo maledetto, dal passato oscuro.
È il "Ramo del Diavolo", un legame fisico che unisce nel sangue e nel destino la Radice al proprio Dominus e così il ragazzo umano si ritrova suo malgrado a vedere dipendere la propria vita da quella del lupo e costretto ad una convivenza forzata proprio con quest'ultimo, dettata dallo stato di necessità.
Ma quale segreto si nasconde dietro il Sigillo? Quale piano diabolico si cela dietro la scelta apparentemente casuale degli Alpha? E perchè proprio Stiles, l'inutile ragazzino umano?
Un puzzle da costruire, una verità che viene da lontano, ma soprattutto una passione che si fa strada nella solitudine e nel dolore, più forte e più pura di quanto mai nessuno avrebbe potuto immaginare...

«Ma dici che per cinque minuti ce la fa a non sbuffare o è più forte di lei?» domanda Niall a Brooklyn, fingendo che Isabella non sia nella loro stessa stanza. Sentendosi offesa, Isabella lo fissa con le labbra corrucciate: «Come, scusa?» gli chiede, mettendolo alla prova, vuole vedere se ha le palle di ripetere. Niall rincara la dose, per niente intimorito dalla ragazza e «Il tuo continuo sbuffare è fastidioso, mi deconcentra», aggiunge, con un sorriso da gran bastardo stampato in viso.
«E tu sei un grandissimo stronzo» ribatte lei, ma le sue parole non scalfiscono minimamente il ragazzo, che continua a sorridere come un idiota. Detto ciò, ripone i suoi fogli nella costosissima borsa Louis Vouitton e «Ti aspetto al bar di fronte», dice all'amica, riservando un'ultima occhiata a Niall, che la osserva per nulla turbato.
«Credevo non le conoscesse nemmeno, le parolacce» commenta, una volta accertato che Isabella sia uscita. «E, comunque, mi ama già» aggiunge, facendo un occhiolino a Brooklyn. È serio, quando lo afferma.

Derek e Stiles stanno insieme ma qualcosa arriva a minare la loro tranquilla routine di coppia. Derek dovrà compiere una scelta importante e Stiles dovrà accettare qualcosa che sembrava impossibile.
Una piccola fortuna potrà aggiustare le loro insicurezze e paure?
[STEREK]

Dakota Clifford è intrappolata in una relazione da cui non sa come uscire. Quando suo fratello Michael,insieme alla Band, torna a casa, i suoi lividi saranno troppo grandi da nascondere. Le sue bugie sembreranno troppo corte per mentire, ed i suoi occhi saranno troppo limpidi per nascondere tutta la paura ed il dolore che Jonathan le fa provare ogni giorno. E questo Ashton lo vede.
Ashton che,da quando ha messo piede in casa Clifford,non smette di pensare a quella ragazza dai capelli viola,nonostante la stramba promessa che Michael ha fatto fare a tutti e tre.
Ashton,che da quando è arrivato a casa Clifford, non ha mai abbandonato i pensieri di Dakota.
Ashton,solo Ashton.

Luke è in fuga da tre mesi.
Michael è nel porno da tre anni.
 
***
 
"Quindi cosa fai per vivere?"
"Sono un senzatetto, veramente. Tu?"
"Oh. Io faccio porno."
 
[Muke] [Translation]

Con l'intento di salvare la vita al suo fidanzato, Luke era sceso nell'Ade per contrattare con la divinità.
Da allora, erano passati due anni: il suo fidanzato, Calum, era ormai morto. Luke era rimasto negli Inferi, diventando la metà di Plutone, che lo aveva reso immortale.
Tuttavia l'immagine dell'ultimo secondo di vita del suo ragazzo, lo tormentava. Ossessionato da ciò chiese aiuto alle Moire, le quali gli consigliarono di recarsi nei Campi Elisi: ma solo Zeus, padrone dell'Olimpo e nemico di Ade, avrebbe potuto accompagnarlo.
Sequel di Fallen, consigliabile la lettura
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3037667&i=1

Zayn ha venticinque anni e sta cercando di abituarsi alla vita, quella vera: la mattina corre, ascolta Kanye West sul suggerimento di sua sorella e il venerdì prende il tram in direzione dell'ospedale, perché di notte il dolore si accende insieme ai lampioni e sua madre insiste, nonostante le proteste.
Il dottore è un idiota.
Ti piace, eh?
Liam non è cosciente di queste discussioni mattutine, ma è piuttosto consapevole di non piacere molto al suo paziente - forse quasi per niente - soprattutto quando si impunta perché prenda parte alle sedute psicologiche. L'altro rifiuta sempre, ma continua a presentarsi agli appuntamenti e allora si accontenta. Non sa che questi incontri sono l'unica cura di cui ha veramente bisogno Zayn.
Louis invece vorrebbe lasciare quelle mura di polistirolo e tornare a guidare la sua nuova auto, appena ottenuta con la promozione. E' stanco dell'odore di malato che impregna le lenzuola che non gli hanno ancora cambiato, stanco del pigiama leopardato che Niall non ha ancora pensato di sostituire, di Niall stesso che lo visita solo per disperarlo e di quei fiori che vengono cambiati ogni giorno dalle mani gentili di Harry. Forse però di lui non è stanco.