[ Friedrich II di Prussia, François-Marie Aroute (Voltaire), Hans Hermann von Katte ]François si passò una mano sugli occhi. La debole luce della candela non era sufficiente, e per l'ennesima volta si ripromise che quelle sarebbero state le ultime parole che scriveva quella notte.Intinse nuovamente la penna del calamaio.

- Dove andiamo, Edward?
- Voglio andare a casa. Voglio farla finita con... con questo posto di merda. No, no, scusami... Andiamo dove vuoi tu.
- Sei sicuro? Davvero non c'è un posto dove vorresti andare? Posso portarti ovunque...
- Portami… portami a vedere le stelle.
(dal Capitolo 5)
Che siano le stelle a creare forze remote e invisibili che legano un essere umano ad un altro, a volte senza particolari motivazioni di sottofondo? O si tratta semplicemente di tentare di dare una spiegazione a come persone all'apparenza totalmente diverse possano condividere frammenti di esistenza e rimanerne segnati, anche quando le loro strade sono destinate a separarsi?

Un tiranno ed una città a un soffio dalla guerra civile.
Un gruppo di ragazzi improvvisati ribelli, persi nelle sfuggenti sfaccettature del loro essere e del loro ruolo, fra le trame di un complesso interagire nel mondo.
Una minaccia soffusa che aleggia nell'aria...
Un luogo immaginario e un momento storico immaginario, "riconducibile" al XVIII secolo europeo.
Benvenuti a Noir Trésor!

Grazie per aver aperto la lettera, spero tu legga.
Ti sarei grato se tu, cara nazione, venissi a passare un po' di tempo qui, a casa mia.
Sarai accolta con tutti gli onori. Non sarai sola, credo ritroverai delle persone che conosci.
Potrai ignorare il tutto, se ciò non ti importa o non ti è gradito. Nel caso tu voglia accettare, c'è l'indirizzo dietro e un grazie da parte mia.
Forse questa è l'unica maniera. Venire ti farà bene in ogni caso.
Mi scuso per il disturbo.
Firmato: Mondo.

e se Arthur non vivesse a Camelot e non fosse più il principe? e se Merlin non fosse più il suo servitore ma un compagno di classe? e se la storia si svolgesse nei giorni nostri? Arthur sarebbe ancora orgoglioso? e Merlin farebbe tutto ciò che dice Arthur? ps: ho fatto diventare Arthur e Gwen fratelli, altrimenti il triangolo amoroso sarebbe diventato troppo evidente. pps: le scene "hot" tra i due, bisogna aspettare qualche capitolo... ppps: è la mia prima ff... commentate e siate clementi!please.

Alzò lo sguardo verso l’albero proprio nel momento in cui questo, colto alla sprovvista da una folata di vento, scosse più forte la massa fragile di fiori che lo rivestivano lasciandone cadere una manciata sulla panchina e su di lui. Sorrise lasciando che le sopracciglia sempre aggrottate si distendessero leggermente.
Solo momenti come quelli riuscivano a rilassarlo quasi completamente. Chiuse gli occhi voltando totalmente il volto verso l’alto lasciando che il cappuccio scivolasse dalla testa, respirando a pieni polmoni l’odore dolce dei fiori di ciliegio. {GrimmIchi}

Premetto che, inizialmente, la fiction non si presenta al meglio, ma migliorare è possibile ed io credo di esserci riuscita. Ho molto da imparare, ma spero che, commentando, mi suggeriate il modo per crescere artisticamente. Grazie a tutti.
La morte di un padre sconvolgerebbe chiunque, la morte di un amante lo distruggerebbe. Quando si perde tutto la vita ti cade addosso, per alcuni superare le avversità è più facile che per altri.
Kushina è sola. Naruto non lo è, ma le perdite subite fanno si che lo si senta. L’arrivo di un patrigno, il coinvolgimento di un altro parente che si rivelerà presto per quello che è, una moto che quando supera i limiti di velocità fa si che i problemi sembrino superati e il ritorno di un passato crudele da cui è nata una nuova vita, sconvolgeranno l’esistenza della famiglia Uzumaki.
Naruto non potrà far altro che rimanere succube degli eventi, ribellarsi è difficile, pensare di farlo non lo è. La scelta esiste, ma per scegliere bisogna avere coraggio.

Lo fisso, stupito.
“Sei, come dire…” lascio la frase in sospeso, cercando di trovare il giusto aggettivo per completarla.
“Intelligente? Furbo? Astuto? Scaltro?” mi aiuta, pavoneggiandosi.
“Strano.” Termino, comunque non del tutto sicuro.
Apre e chiude la bocca, indignato.
“E questo cosa vorrebbe dire?! Strano in che senso?!”

-Davvero? Allora vieni qui stanotte, alle 23.30! Vedremo se sei davvero un uomo!- -Ci sto!- E' così che Alan si ritrova invischiato in una situazione impossibile, tra quattro spiriti incontrollabili, un nemico/amico e una dottoressa fangirl. Riuscirà ad aiutare i quattro spiriti a trovare le loro stelle e a realizzare il suo sogno? Ma soprattutto... Con tutta questa confusione riuscirà a passare l'esame di fine anno?

Un giovane sovrano che governa il popolo con tirannia... ed un altrettanto giovane ribelle che si batte per liberare il suo popolo... parrebbe una storia di semplice conclusione...ma se i due si conoscessero? E se il giovane re non fosse così malvagio per sua volontà?

Fox, la volpe. Il criminale più pericoloso di tutta la prigione. Lui e i suoi compagni, pur rinchiusi in un carcere di massima sicurezza riescono ad ottenere ciò che vogliono, e le guardie chiudono entrambi gli occhi sui loro traffici, anche perchè spesso ne ricavano qualcosa. Hanamichi Sakuragi è un nuovo carcerato, un efferato assassino, ma è anche carne fresca per uomini costretti a stare in uno spazio ristretto e a stretto contatto sempre con le stesse persone. Cosa succederà quando Kaede Rukawa, Fox, deciderà che Sakuragi DEVE essere suo? Se volete scoprirlo leggete, ma attenzione, la ff potrebbe risultare un pò forte per qualche lettore. Ovviamente le recensioni sono più che bene accette.

Naruto Uzumaki, studente presso la Konoha High School, è un ragazzo ribelle ma sempre allegro, con un futuro dalle prospettive tristi. Sasuke Uchiha, venticinque anni. Laureato presso la facoltà di matematica, ecco che decide di fare la cosa probabilmente più avventata della sua vita: diventare insegnante delle scuole superiori. E, sicuramente, quando gli occhi neri di lui, si specchiarono in quelli azzurro cielo dell'altro, il loro mondo crollò definitivamente.

Ciao a tutti, siamo Yuko chan e Quistis18, ed abbiamo deciso di unirci e scrivere una storia tanto per torturare un pò Sasuke! Speriamo possa piacervi e vogliate seguirci in questo nostro piccolo delirio ^^!
Sono cresciuti insieme, come migliori amici, come due fratelli.
Il loro legame è saldo, indissolubile. I loro sentimenti sono profondi, come l'amicizia che li lega.
Ma piano questi sentimenti, si trasformano, diventano più profondi, molto più forti di una semplice amicizia.
Unico problema, riuscire a far capire ad un dobe, quello che
si prova realmente per lui.
Questa è la missione di Sasuke, riuscire a conquistare il suo dobe,
e tenere lontani tutti i malintenzionati che tentano di portarglielo via.

[In fase di revisione]
«Che ci fai te qua?!» esclama Jane, irritata.
Alexander, con tutta la tranquillità di questo mondo, le mostra un libro.
«Leggo.»
Jane rimane ancora più sconvolta a quella tranquillità.
«Nel bagno delle ragazze?»
Una ragazza intelligentissima che la notte lavora in un locale dei bassifondi. Un ragazzo libertino che ha la passione per i classici della letteratura. Un medico dolce e gentile che ha un cattivo rapporto con i genitori. Un ex-studente universitario bellissimo che sparisce per svariate notti. Un barista simpatico e perverso. Una ragazza innamorata che ha strane tendenze. Un angelo mordace che ha gli occhi troppo belli.
Un incontro fatale nel bagno femminile della scuola.
Fic scritta in un momento di sclero estivo e trasformata in una storia romantica... Spero vi piaccia!
[Avvertimenti: coppia principale etero; coppie secondarie slash/yaoi. Presenza di linguaggio volgare.]

"- Chi c'è?! - gridai terrorizzato"... "Un ragazzo. Era nudo." "...i suoi occhi; erano due fiamme intense, e anche i suoi capelli mossi e scarlatti, sembravano bruciare come fuoco." "- Chi sei..? – domandai istintivamente. Il ragazzo non si mosse, sbatté le palpebre e prese a respirare intensamente, mentre i suoi muscoli pronunciati, guizzavano come sotto sforzo. Indietreggiai. “Non è possibile..” pensai, tremando improvvisamente."