Raccolta di flash fic Eruri.
Prima volta; Paura del buio; Controllo; Intimità; Profumo; Sollievo; Confessioni; Cose preziose; Desiderio; Muro; Musica [...]

E Sousuke ancora non torna.
[Buon compleanno, cherie!]

Da quel maledetto giorno non hanno fatto che scagliarsi uno contro l'altro, cercando di ferirsi a vicenda nello sforzo di cancellare quelle ferite invisibili di un'amicizia interrotta nel peggiore dei modi.
Ma nessuno dei due voleva che finisse così. Nessuno dei due voleva davvero ferire l'altro.
Misaki stringe la stoffa pregiata della sua divisa con i pugni serrati, cerca dentro di sé la cosa giusta da dire, lottando contro una forza che nemmeno la sua dannata testardaggine riesce a contrastare.
Fushimi non ha ancora detto nulla, annaspa e non riesce a trovare nessun tipo di sollievo nell'aver infranto quel legame una volta per tutte.
Fa male. In ogni caso.

15) Companion. [...] La mente del Soldato era un deserto; quella di Bucky è un campo minato.
(Raccolta di 30 drabble/double-drabble su Steve Rogers e Bucky Barnes. Generi, rating e POV variabili. Enjoy!)

[Erwin/Levi] [Angst]
Cerca le sue labbra e non le trova. Incrocia il suo sguardo e non lo comprende. Sente il suo tocco e non ricambia.

Kenny lo fissava stupito. "Altrimenti cosa, Uri? C'è solo una persona che ormai è il mio ultimo legame diretto con la mia famiglia, ed è qui, l'hai scoperto. Ed ora? Ora cosa farai? Ordinerai di toglierlo di mezzo? Farai ricerche per delineare e aggiornare la linea di sangue degli Ackerman?" Non riuscì ad evitare di suonare preoccupato, nonostante il suo tono fosse furioso.
"No." Rispose candidamente Uri, senza però accennare nessuna espressione. "Volevo solo sapere di te. Volevo solo... conoscerti."
[Breve Lime Kenny/Uri, rating rosso per sicurezza. Non li considera quasi nessuno. Amateli, tutti voi.]

[Stucky - Pre-slash - Missing Moment della scena finale di Winter Soldier]
No, no. Il Soldato conosce solo i suoi ordini, e i suoi ordini sono di ucciderlo. Ma non ci sta riuscendo, è come se il Soldato avesse lasciato spazio a qualcun altro, qualcuno che vive dentro di lui e che è stato in silenzio per troppo tempo.

Solomon ascoltò ogni parola di ciò che Sheba dicesse, sentì tessere le lodi di questo fantomatico uomo che lei tanto amava, non ci volle tanto per capire che stesse parlando di lui.
Coinvolta nel suo così profondo idillio romantico brillava di una luce intensa, i suoi occhi erano illuminati dalla scintilla che solo il vero amore era capace di donare.
E, Dio, era così bella.

Da 7821 chilometri a 0 centimetri.
Una distanza colmata due volte l'anno soltanto.

"Questa storia partecipa al Contest Child!characters indetto da gnarly sul forum di Efp"
Dal testo:
Mio caro e piccolo Erwin,
Quando leggerai queste parole, con molta probabilità, io sarò già morto. Spero con tutto il cuore che questo avvenimento accadrà il più tardi possibile, ma nutro poche speranze.

I membri della squadra di Levi (aka Rivaille) sono morti, inducendolo a riflettere sulla caducità della vita.
Breve fanfiction ispirata dalla meravigliosa poesia dell'ermetico Ungaretti.

C'erano la luna, c'erano le stelle. C'erano loro due.
A qualcuno potrebbe addirittura sembrare che sia romantico.
Niente di più sbagliato.
[Aomine x Kagami]
[Warning: Dirty Language]

"Era a Londra per la presentazione del suo ultimo film. Gli aveva fatto una telefonata.
Sei in zona? Ci beviamo qualcosa? Passa al mio hotel. Stanza 121.
Avevano chiacchierato, riso, bevuto – bevuto un bel po'. Chris aveva tirato fuori il mazzo di carte, Tom il libretto degli assegni. Una serata come tante altre, eppure l'epilogo stavolta si stava indirizzando in ben altra direzione."

«Ragazzi… Mi dispiace»
La notte prima della battaglia, oh.. Quanto ti sei tormentato, quanto hai camminato per il pavimento sempre uguale della nostra stanza. E quanto hai inutilmente tentato di nascondermi i tuoi pensieri, giustificando il tuo atteggiamento facendomi credere che stessi solo ripercorrendo le tappe del piano… Ma io non ti ho creduto nemmeno per un secondo.
«Non puoi mentirmi.»
[...]
«Sheba, ti ringrazio…» Sussurri, mentre sento la tua mano, così forte e calda accarezzarmi i capelli, fino alla schiena, e le tue labbra posarsi sulla mia fronte, lasciandovi un piccolo, dolce bacio.

Teatro, Shakespeare, un'insolita dichiarazione. Qualcuno stanotte sognerà sul palco, avvolto dalla tenue aura della finzione...o forse...non così falsa in fondo?!