Per contrastare il bullismo e l'avvento indisciplinato dei giovani della società, il governo giapponese istituisce una legge denominata "Battle Royale": quattro classi del terzo anno di quattro differenti istituti superiori di Tokyo si sfideranno in un combattimento sanguinario all'ultimo minuto, lungo quattordici giorni.
Al termine di esso dovrà rimanere un solo superstite.
Avrai il coraggio di puntare il fucile contro il tuo migliore amico?
Dal Quinto Capitolo, "Please, Hitori Ni Shinaide":
"«Mi dispiace» Ha gli occhi azzurri. Di un azzurro talmente intenso da farle tremare le ginocchia, e d'improvviso ciò che manca al suo puzzle di ricordi del giorno prima torna come se niente fosse mai successo. La memoria di quel ragazzo dagli occhi azzurri.
«Mi dispiace da morire»
Uccidi o sarai ucciso.
{SasuSaku} {NaruHina}
Accenni ShikaIno, NejiTen, SuiKa e GaaMatsu.

James/Sirius | Maliconico, Romantico | Raccolta.
Settembre – Era sbagliato, proibito e perfetto.
Due pezzi di puzzle che si completavano.
Gennaio – Era sempre James, solo James, quello che voleva.
Quello che restava.
Marzo – Ha finto di aver dimenticato tutto e agli occhi degli altri, Sirius era solo il suo migliore amico.
Nel suo cuore, nella pelle, sulle labbra continuava a essere il centro del suo mondo.
La raccolta partecipa al "Contest del cioccolato" e al "Ten drabbles in Hogwarts".

James può sentire il naso da aristocratico di Sirius rompersi sotto la sua mano e il sangue caldo impiastricciargli le dita.
C’è un secondo, uno soltanto, in cui la lotta si ferma e James osserva il volto di Sirius, che respira affannato sotto di lui.
E chiunque altro sarebbe orrendo in quello stato.
*
Sirius si lascia scivolare accanto a James, il respiro affannato dell’altro nelle orecchie e lo sguardo puntato alle stelle sopra di loro.
James non gli chiede se ora si sente meglio, così come Sirius non gli chiede perché ha ricercato tanto insistentemente lo scontro fisico.
Non parlano mai in quei lunghi minuti, entrambi in attesa.
Ed è sempre James a muoversi per primo.
*
Sirius fa una smorfia sofferente quando il naso di James striscia contro il suo, ma gli occhi nocciola sono chiusi e non la possono vedere.
E il bacio di James sa di sangue, ogni volta.
E Sirius smette di odiare il sangue, ogni volta.
*
[Prima classificata al 'James/Sirius Drabble Contest']

Ma tu volevi custodire con cura il suo segreto, e allora hai buttato via la chiave.
[Seconda parte della raccolta Red Right Ankle.]

Odiava ogni tipo d’indecisione, le incertezze ed i tentennamenti in tutto ciò che lo circondava. Odiava l’alba ed il tramonto, i tempi miti delle stagioni di mezzo; odiava quella città grigia che non aveva il coraggio di decidere s’essere bianca o nera e tutte le persone invisibili che l’abitavano: gente leggera come nebbia, che al primo sbuffo di vento volava via, come le foglie rinsecchite ed opache d’autunno.
Era per questo che Axel adorava i suoi capelli rossi ed i suoi occhi verdi.
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Una volta aveva venduto della roba ad un bambino di dieci anni che diceva servisse alla madre. Riku aveva trovato la scena quantomeno grottesca, divertente in un certo senso: si era ricordato quando la sua lo mandava dal panettiere a comprare i panini per il pranzo, oppure a prendere il latte; non aveva la più pallida idea di cosa quel bambino avrebbe davvero fatto, ma l’idea che quel che aveva detto fosse vero lo faceva divertire come un dannato.
[AkuRoku-RiSo principali] [AkuSo-RikuRoku secondarie]

cit./ Sasuke era cambiato. Naruto lo aveva capito dai piccoli gesti quotidiani, dalle parole che aveva taciuto, dagli sguardi che non gli aveva lanciato. Aveva capito che non era più lui a far battere il cuore del moro, aveva capito che non era più il suo sorriso a fargli provare mille brividi di piacere, non erano i suoi occhi azzurri che Sasuke voleva vedere.
No, Sasuke era cambiato. O forse era sempre stato così: perché gli occhi in cui l'Uchiha voleva specchiarsi erano quelli di Itachi.

cit./ ''Naruto è giorno, Sasuke notte.
Non potrebbero essere più diversi tra loro.
Eppure sono perfetti per stare insieme.''

La ragazza vestita da streghetta gli va incontro e si ferma di fronte a lui. I capelli lisci e scuri, la pelle bianchissima, le labbra sottili color prugna. Le ciglia lunghe. I fianchi stretti.
Lo guarda intensamente negli occhi, con quello sguardo nero e profondo che lo aveva folgorato a prima vista.
Lui le mette una mano sul collo per avvicinarla a sé e le dà un bacio a stampo sulle labbra. Si riguardano fisso negli occhi. Lui le solleva e le toglie il cappello, vedendo che in realtà è Sasuke.
E come se fosse la cosa più naturale del mondo gli dà un altro bacio a stampo. Si scosta e gliene dà ancora uno, continuando a sprofondare ognuno nello sguardo dell'altro.
6° classificata al contest "AuPower" di Neji'sfan

“Il vento non soffiava quella sera, i rami degli alberi dello stretto selciato rimanevano muti, eppure, se ben ascoltava e tendeva l’orecchio, poteva sentire l’ovattato suono scricchiolante delle ossa e delle cartilagini che si dibattevano dentro al suo armadio polveroso. Sospinti da un vento eterno, danzavano e battevano i denti, richiamavano incessantemente la sua attenzione e lo ossessionavano con le loro voci infantili.” (Cit.)
Una tematica tanto forte quanto attuale su cui si desidererebbe tacere, prego nessuno di offendersi per quello che ho scritto, ma ci sono certi comportamenti che, compiuti da qualsiasi persona sulla terra, ritengo siano solamente degli abomini.
il genere è un misto tra il reale e il nonsense (ho preferito non scendere troppo nel dettaglio).

-Se vuoi scopare il mio bel culo e vincere la scommessa, devi innamorarti di me. E sarà un piacere provare a vincere la scommessa che ho fatto io perchè sai.. Io sono innamorato di te già da parecchio tempo.- aveva detto il biondino, qualche ora prima. Aveva provato l'impulso di picchiarlo. Lui era Sasuke Uchiha cazzo, lui non si innamorava. Non si era mai innamorato e mai sarebbe successo.
Mai.
Doveva inventarsi qualcosa, perché lui quella scommessa doveva vincerla. Ma non avrebbe mai amato Naruto Uzumaki. A costo di smettere di scopare.

#1. Ho conservato la tua cravatta: «Sapevo di poter contare su di te, fratello»
#2. Fino all'ultima sillaba del tempo stabilito: «Era felice di vederti, vero?»
#3. Lento come il miele: «Non ti penti mai?»
#4. Puoi dormire mentre guido: «Solamente dieci minuti.»
#5. Nessuno cambierà mai l'animale che sono diventato: Sirius immaginò James sotto di sé.
#6. Siamo bugie del tempo: «Ovviamente, tu mi farai da testimone.» «Ne sarò onorato.»
#7. Nessuno ti porterà via da me: «Sarai sempre mio fratello, Sirius.»
• 26.09.10: auguri Cì! Sirius/James tutta per te. (7/7)

"Molto piacere, il mio nome è Suigetsu Hozuki. Sono un tossico, l'inutile proiezione vivente di una sostanza chimica. Sono il gradino più basso di una società stupida e malata che vende morte per arraffare denaro. Sono il prodotto più estremo e sporco dell'odio e della discriminazione, della miseria e della dipendenza."
Suigetsu potrebbe fare qualsiasi cosa per risolvere i propri problemi. Potrebbe trovare un lavoro, racimolare qualcosa e pagarsi una terapia per risolvere i suoi problemi di tossicodipendenza, ma non lo fa.
Per mancanza d'animo? Per stupidità? O, forse, per un semplice desiderio personale?
La strada verso la caduta, da qualunque parte la si imbocchi, è inesorabile.
Prima Classificata al contest "Verba Volant, Crack Manet" indetto da Vivvinasme sul forum di EFP.

Naruto e Sasuke sono legati da un'amicizia morbosa ed esclusiva, ma cosa succede quando si supera il limite e quello che era un gioco si trasforma in una perversione? "Allora, giochi o non giochi?"

Sirius è appena scappato di casa, ovviamente andrà da James.