[NaLu ~ Gruvia | Minilong | Angst ~ Comedy ~ Lemon]
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-Pensi che sia stupido? – urlò Natsu facendo un passo avanti. Era pronto ad avventarsi sull’amico ma non andò molto lontano. Erza e Elfman lo afferrarono prima che potesse saltare di nuovo alla gola di Gray.
-Si, penso che tu sia stupido. Andiamo! Non puoi veramente credere a questa messinscena!- gli abbaiò contro Gray affrontandolo senza ritegno. Juvia voleva intervenire ma Lucy fu più veloce.
La bionda si frappose tra i due. Premette una mano sul petto di Natsu e l’altra su quello di Gray per tenerli separati.
-Potreste calmarvi per favore? –
Natsu non l’ascoltò minimamente, puntò gli occhi sulle dita di Lucy premute contro il corpo di Gray e perse la testa.
-Non toccarlo- la minacciò –Non devi toccarlo, non di fronte a me!- urlò facendola trasalire.

Questo è in assoluto l'ultima occasione per Natsu, se verrà espulso anche questa volta saranno guai, dei guai veramente grossi, ma il problema è proprio questo per il ragazzo, lui e i guai sono letteralmente una cosa sola.
Suo fratello l'ha messo in guarda: non deve aiutare nessuno, eppure quando un improbabile bionda finirà sul suo cammino i disastri si susseguiranno uno dopo l'altro.
-*-
-No- sbotta esasperata. –Devi aiutarmi a trovargli una ragazza-
Sollevando le sopracciglia la guardo allibito: -Vuoi che faccia Cupido? – le chiedo scettico –dico, mi hai visto? –
[...]
-Come si chiama tuo fratello? – le domando alla fine.
–Si chiama Gray, Gray Fullbuster-
[AU] [scolastica con un pizzico di fantasy] [Nalu, Gale, Gerza, Gruvia e tante altre]

Dal primo capitolo:
"Aveva tutto quello che una ragazza desidera da sempre: soldi, bei vestiti, una grande casa. Bastava aprire la bocca e tutti l'accontentavano, e lei era cosi stanca di quella vita frivola priva di senso. Più cresceva e più il suo spirito ribelle gridava per uscire. Voleva mostrarsi al mondo, essere se stessa e costruirsi la sua strada, cercare quell'avventura che sua madre leggeva nei libri per farla addormentare. Oltre ad aver preso la bellezza da Layla, aveva ereditato quel senso di libertà che non ti possono spiegare a scuola o facendoti rimanere ben dritta con la schiena. Lucy era tale e uguale a sua madre, indomabile. Forse era stato anche a questo a portare suo padre a farla rinchiudere in un collegio all'età di diciasette anni, magari lì avrebbe imparato l'educazione che lui aveva cercato di insegnarle per tutti quegli anni, ma una vera leonessa non può essere tenuta a lungo in una gabbia."

“E dovreste piantarla di litigare così.” aggiunse Natsu, frapponendosi tra i due che continuavano a lanciarsi lampi dagli occhi, e con la scusa chiuse Lucy in un abbraccio, dicendole da stronzo patentato: “Sei piccola ma picchi peggio di Cassius Clay, sorellina.” regalandole quel sorriso speciale che soltanto a lei riusciva a dedicare; era così fin da bambini, dalla prima volta che Igneel si era presentato a casa con un fagottino rosa in braccio e con le lacrime agli occhi di chi dopo tanto lottare aveva vinto una grande guerra: quella dell’affidamento di Lucy, figlia di migliori amici dei suoi genitori, morti durante un bruttissimo incendio nella loro villa dove i pompieri erano riusciti a salvare Lucy e Jude, il vero padre biologico della sua Luce.
Jude era morto dopo ben otto ore di lunga agonia e prima di esalare l’ultimo respiro aveva fatto giurare a suo padre di prendere la piccola Lucy di appena sei mesi sotto affidamento, crescendola come se fosse figlia sua.
E così avevano fatto, lottando contro la burocrazia per ottenere l’affidamento di Lucy.

“Chi va piano va sano e va lontano, Dragneel!”
Natsu non ascoltò neppure una parola detta dall’amico, troppo impegnato come tutti a guardare verso le scale dove scendevano Rebecca e la festeggiata.
Qualcosa dentro il suo petto iniziò a battere in maniera furiosa, lo stomaco brontolava come se avesse fame e la pelle era piena di brividi.
Non la vedeva da allora. Si erano sentiti ogni tanto ma nulla di che, e rivederla dopo così tanto tempo gli fece uno stranissimo effetto, un contro che lui aveva messo in conto anche cinque anni prima quando Lucy se ne era uscita con quella richiesta fuori dal comune dove lui dopo vari no alla fine aveva ceduto, accettando, usando forse la scusa più pessima esistente al mondo per giustificare il fatto che ci fosse finito, volontariamente, a letto insieme.

Lui faceva il professore di filosofia all'università, lei lavorava per una casa editrice molto conosciuta e stava per pubblicare il suo terzo libro. Erano felici insieme, si amavano, ma volevano anche qualcosa in più. Per anni avevano provato a fare un bambino ma senza risultati, avevano svuotato i loro conti bancari per le terapie di coppia, e finalmente, un anno fa, era rimasta incinta. Si erano permessi di sperare, credere nel frutto del loro amore, ma dopo quattro mesi Lucy perse il bambino, e da allora qualcosa si era rotto.

STORIA INCENTRATA DOPO LA 100 YEARS QUEST. SPOILER PER CHI NON È AL PASSO CON I MANGA DI MASHIMA!
 
Si svegliò di soprassalto, di nuovo.
Sola. Sola perché da quando erano rientrati dalla missione dei cento anni e avevano sconfitto la strega bianca, Lucy aveva vietato a Natsu ed Happy di piombare in casa sua nel cuore della notte.
Era trascorsa esattamente una settimana dal loro rientro, e se gli altri cercavano di dimenticare tutto quello che era successo lei proprio non ci riusciva. Come degli sciocchi si erano convinti che il peggio del peggio fosse stato affrontare Acnologia, ma affrontare la potenza devastante della strega bianca aveva lasciato ferite troppo grosse che non potevano risanarsi tanto facilmente, o come nel suo caso… forse mai. E come avrebbe potuto?
Non aveva ancora trovato il coraggio di raccontare ai suoi compagni che cosa era successo realmente quando Touka aveva cercato di ucciderla. 

"Questo è il canto di un cantastorie qualunque dentro quel regno, che canta di principi e maghi come ci fosse un oscuro disegno. E racconta di draghi, di uomini ormai destinati a sembianze orripilanti che solo le labbra di una principessa
potrebbero sciogliere tutti gli incanti." (Sangue di drago- Rancore)
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DAL TESTO: Miei cari amici, -perché quest'oggi, per quest'umile uomo, voi siete amici-, vi racconterò una storia.
Una storia che crederete appartenere ad un passato lontano.
Una storia che crederete sia stata dimenticata nei meandri del tempo stesso.
Una storia a cui farete perfino fatica a credere.
Tuttavia, vi devo giurare, questi stessi occhi hanno assistito ad ogni evento e l'hanno ricordato solo per poterlo tramandare.
Il mio nome, vi starete chiedendo. Ebbene questo cantastorie corrisponde al nome di Zeref.
Quest'oggi vi racconterò la storia di una principessa che, nella sua giovane ingenuità, è stata sfruttata da un vile uomo.
Mentre ciò che voi crederete essere il male altro non voleva che amarla.

Lucy Heartphilia non si è mai considerata una persona particolarmente fortunata, ha sempre lavorato per guadagnarsi cosa voleva. Questo fino ad un particolare giorno di giugno, quando si risveglia in un letto d'ospedale, tutta la sua vita verrà stravolta completamente e dovrà fare i conti con gli ultimi sei anni di vita che, a quanto pare, non riesce a ricordare.
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DAL TESTO: [...]L'ultima cosa che Lucy notò erano le sue unghie, perfettamente curate e smaltate di un pallido rosa molto di classe. Accanto a lei un cellulare che, ad occhio e croce, valeva quanto il suo intero stipendio, pullulava di messaggi, chiamate e quella lucina che doveva avvisarla della presenza di notifiche non lette cominciava a farla innervosire. Ma la cosa che la sconvolse di più era la sua mano sinistra, dove una fede d'oro e un anello d'argento con tanto di pietra preziosa sopra sembravano guardarla con aria saccente.

"C'è della magia quando balli: tutto si allinea, il mondo è in sincronia e per un momento perfetto ti senti completamente vivo." (STEP UP 3D)
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“Sei una ballerina?” esclamò lui, sorridendo internamente per averci azzeccato. Lo sapeva! L'aveva notato subito, e ci scommetteva pure che era aveva studiato danza classica.
“Già. Sin da bambina.” rispose lei con dolcezza al ricordo delle sue prime scarpette da danza.
“Danza classica vero?”
La frittura era ormai finita e Lucy, avendogli già detto che non amava i dolci, si preparò per andare a pagare. Alzò di nuovo lo sguardo su quelle iridi verdi che di malizioso non avevano più nulla. Le piaceva guardarlo, non era solo bello ma sembrava capirla. Forse era vero che tra ballerini ci si intendeva...

Tutti a chiedersi se le fate hanno la coda ma nessuno si è mai chiesto se gli angeli esistono davvero, o, magari, che fine abbiano fatto. In un mondo dove la magia dei demoni regna incontrastata tra tutti coloro in grado di dominarla, dov'è finita quell'energia pura che ha creato tutto ciò che c'è di buono al mondo? Perché, se davvero esistono gli angeli, ci hanno abbandonato al nostro destino? Sono stati sconfitti dai demoni, soccombendo al male assoluto? Se davvero è il male ad aver creato tutto questo, che ruolo ha il bene nel nostro mondo?

Gildarts si offre di organizzare l'addio al celibato di Gajeel mentre a Levy ci avrebbero pensato le sue adorate amiche...
Una cosa è certa: nessuno avrebbe mai più dimenticato quella famosa notte!
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“Allora è deciso!” annunciò Gildarts a gran voce affinché tutti i caproni della gilda lo sentissero bene: “Le tradizioni vanno rispettate e ogni matrimonio che si rispetti a Fairy Tail deve essere onorato a dovere con un addio al celibato, del quale mi occuperò personalmente. So già a chi rivolgermi per il luogo dove festeggiare…” omise ciò che la sua mente perversa pensava solo per non scatenare un omicidio di massa. Le donne della gilda picchiavano duro e alcune erano particolarmente gelose dei loro fidanzati, perciò… meglio saltare alcune cosine, tipo la presenza di ballerine da urlo e litri e litri di alcol.
NALU!

Si dice che ciò che non si conosce spaventa. Forse perché succede, alle volte nella vita, che sia proprio quello che già sappiamo o che veniamo a sapere a farci più paura, ad atterrirci, e allora dinanzi all'ignoto una parte di noi è sempre un po' prevenuta. Però dinanzi a ciò che non si conosce uno può fuggire, può deviare oppure quell'immenso sconosciuto si può affrontare, lo si abbraccia e magari uno se ne innamora, anche quando l'amore ha già fatto troppo male per crederci ancora.
Ok... terminato il momento Serietà, ecco che parte lo sclero: siamo tornate, ragazze, prima ancora di essercene effettivamente andate XD. Mentre una delle nostre storie prosegue col vento in poppa, ne mettiamo in mare una nuova che speriamo possa regalarvi le stesse emozioni che ha dato a noi che l'abbiamo scritta. Vi invitiamo a farci sapere cosa ne pensate. Grazie in anticipo e buona lettura!

Preda della gelosia, Natsu commette un errore e lui e Lucy hanno un brutto litigio.
Le incomprensioni e la gelosia, però, sembrano alimentare nuovi sentimenti dentro di loro, sentimenti mai chiariti che nascondono da molto tempo e che rischiano di esplodere, trasformando la loro relazione in qualcosa di nuovo per entrambi.
[NaLu][Lemon]

“Sai se Lucy tornerà a lavorare oppure ci raggiungerà a luglio?” domandò Erik, mollando tutto per buttarsi a pesce sul letto morbido e super comodo. Lo aveva chiesto anche a Ignia, ma nemmeno lui ne sapeva niente. Non la vedeva dall’ultima volta che era partito con Kinana e Ignia per Chicago. Avevano trascorso con lei una settimana bellissima. Lucy era cambiata da tempo, ma più si sforzava di capire il perché più non veniva a capo di nulla.
Kinana non dava speranze. Scosse la testa addolorata, mostrando più di tante parole. Non sarebbe tornata, poco ma sicuro.
“La nostra pazza coinquilina sa mancare molto.” si alzò con un balzo. Doveva sistemare i suoi bagagli, ancora, per colpa di una certa signorina dagli occhi verdi e capelli viola. “Adesso è meglio che vada, altrimenti arriverà dopodomani e ancora non avrò aperto valigia.” si avvicinò pericolosamente, rubandole un bacio sulla guancia – accompagnato da un sorriso da infarto – per poi fuggire prima che Kinana gli lanciasse le scarpe in testa, dalla parte del tacco…
Nalu, Gruvia, Gerza, Zervis, e accenno alle coppie Kinabra e crack pairing Ignia/Michelle