L'aria piovosa d'estate mi solletica l'immaginazione.

[Aspettando Godot]
Due figure perse nel mezzo del nulla, in attesa di qualcosa che probabilmente non arriverà mai.

Ombre portanti d'un tempo ormai perduto.

Un capriccio dettato dal momento e dalla stanchezza.

All'inizio doveva essere una poesia,ma poi...è diventata niente di più che la voce della mia coscienza.

Soltanto un capriccio dell'anima.

Poesia senza pretese,bozzetto a un'età di eccezionale crisi: il Decadentismo.

Una piccola poesia dedicata alla Speranza,la terza Virtù Teologale.

Sette fratelli e sorelle danzano, cantano e si gloriano del nostro consenso.

Un tributo a Leopardi e alla sua meravigliosa poetica.
Nella speranza che il mondo cominci a immaginare,a immaginar davvero.

Un modo come tanti per dar voce al dolore.

Faccia a faccia con l'Arcidemone.

L'acchiappademoni Dante ha dovuto affrontare di tutto: dal diavolo in persona,sino a tutti i suoi infiniti servitori. Per anni ha combattuto,e oggi ha deciso di ritirarsi a una vita di tranquillità assieme a chi di più caro gli è rimasto.. Vergil,suo fratello,ha raggiunto sua moglie Miranda oltre il Velo dell'Oblio e Nero non l'ha mai perdonato per questo. A capo quindi di una famiglia oramai divisa,sceglie di dimenticare il suo passato di guerriero e difensore dell'umanità.
Ma,mentre sulla Terra imperversano ancora le legioni di Lucifero,una nuova minaccia si appresta,qualcosa che Dante mai avrebbe immaginato di dover affrontare.

Ciò che vi è oltre lo specchio, nei più insidi anfratti delle nostre stesse paure.

Streben,o anche lo sforzo di perseguire l'Infinito.