Alec era nei guai, in guai grossi.
Cinquecento mila dollari.
Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi?

Tratto dal capitolo 4:
Ci guardiamo per un tempo indefinito, fino a quando lui decide di spezzare quel momento.
- A quanto pare, nessuno dei due ha voluto scoprire subito le carte. - mi dice con sicurezza.
- A quanto pare no.. ma ora che tutto è venuto a galla, io ho comunque ancora voglia di vederti di nuovo. - Sono sincero.
Lui mi guarda accigliato per un momento ma poi cambia drasticamente discorso.

Dopo secondi che parvero ore, uno sparo squarciò l'aria. L'essere oscuro piegò la testa un attimo prima di essere colpito e con estrema calma si sollevò in piedi, il volto insanguinato a pochi millimetri da quello di Stiles. Il ragazzo sentì lo schiocco della sua lingua che saltava e si posava sulla sua guancia leccandola fino a soffiargli il respiro sull'orecchio. Poi, un sussurro:
-Il tuo sangue... Stiles. Il tuo sangue è qualcosa di indimenticabile...

AU Malec || Magnus!Badboy
Alec è al suo primo anno quando incontra Magnus Bane, senza sapere il suo nome.
Le loro strade si incrociano nuovamente al terzo anno di Alec, ma il ragazzo che aveva visto piangere quel giorno di due anni prima non c'è più: ha lasciato posto a un ragazzo sfacciato e arrogante.
Come una stella che si trasforma in un buco nero.
Alec riuscirà a portare un po' di luce sul suo cammino o verrà inghiottito dall'oscurità?

Ovviamente è una meravigliosa storia d'amore tra Derek e Stiles...
Paure e amore si scontreranno!!. Ci sarà un finale da Happy Ending ? oppure un finale Tragico ? Ovviamente spetterà anche voi scegliere, poiché tramite i vostri commenti prenderò un pò (o un bel pò) di spunto, Così che insieme costruiremo la storia... Spero vi piaccia! Un Bacione e lasciate un bel commento

Tristi circostanze fanno incontrare l'Agente Lightwood e lo psicologo Bane.
Quanto strati di cuore dovranno togliersi prima di arrivare al loro centro esatto?

Alec Lightwood ha studiato per diventare giornalista. Tuttavia, il destino - o una sorella troppo zelante - lo porteranno ad intraprendere un'avventura ai limiti della follia e a fare la conoscenza del direttore di moda più diabolico ed irriverente di New York, il quale pare del tutto intenzionato a fargli perdere la pazienza e... la testa.

Non servono molte spiegazioni su questa storia, il titolo parla già da sé: racconta la storia di Magnus e Alec, o almeno, come la vedo io...
La fanfiction segue i libri (a grandi linee) e si colloca temporalmente tra la fine di The Mortal Instruments e Dark Artifices (Lady Midnight, per intenderci) più o meno a metà tra i due.

Questa storia nasce dal prompt demenziale dato dalla pagina di Facebook "Sterek Prompt".
Dal testo:
"“No! Non è una figata e non è bello… come faccio a farti capire… ah ecco ci sono, sei nel letto con la tua morosa, state per andare al sodo ma laggiù non succede nulla...”
La testa di Scott si spostò a destra e a sinistra esattamente come quella di un cagnolino confuso, era idiota, troppo e più se ne accorgeva più non si capacitava di come potessero essere così in buoni rapporti loro due."

AU: Derek è il fratello maggiore di Scott. Stiles è il migliore amico di Scott. Derek si sta innamorando di Stiles. Questo è un piccolo problema.

Stiles Stilinski aveva sempre saputo di avere delle priorità sbagliate sin da quando, in terza elementare, aveva deciso che sposare Lydia Martin era più importante che imparare a fare le divisioni, cosa che gli era costata un votaccio. E le cose, quando ormai Stiles aveva raggiunto la veneranda età di diciassette anni, non erano affatto cambiate. Infatti per quale altra ragione che delle priorità sbagliate in mezzo a suo padre che usciva con la madre di Lydia, la sua media che affondava come il Titanic accompagnata da tutte le sue amicizie il suo problema più grande era perché diamine Derek Hale non si era mai innamorato pazzamente di lui?

Durante le riprese Colin viene catapultato in una dimensione parallela dove esiste veramente una Camelot e un Re Artù. E lui viene scambiato per il vero Merlino. Come se la caverà considerando che lui non ha poteri magici? E considerando che in quella realtà lui (cioè il mago Merlino) e Artù hanno una relazione?

Chi era quello che vedeva in quell'orribile specchio a forma di stella? Impossibile. Non poteva essere Magnus, Alec era sicuro di... essere Alec.
Si guardò ancora una volta, e poi alzò una mano, pensando che non avrebbe visto niente dallo specchio, invece anche la mano di Magnus riflessa si alzò. Sospirò ancora e poi si diede uno schiaffone fortissimo, che lo avrebbe fatto piangere, se non fosse già stato sul punto di farlo.
Il riflesso fece la stessa cosa.
Non aveva senso, non era possibile, Alec era nel corpo di Magnus?
[..]
“Non ci credo” urlò Magnus dalla finestra.
Si era svegliato alle sette a causa della sveglia partita con ben trenta minuti di anticipo; Presidente non era saltato sul letto a fargli le solite coccole; casa sua che non era più casa sua.
“Cosa cazzo è successo?” urlò di nuovo Magnus, o meglio il suo cervello, dal corpo di Alec.
“Non ne ho la più pallida idea” Alec scosse la testa che non era sua. “Sei nel mio corpo mentre io sono nel tuo.. In più hai uno di quei problemi mattutini che non ho intenzione di...placare. E non so come risolvere la cosa. Dimmi che è un incubo!".

prima fanfiction sul mondo di Spartacus. seguirà le vicende della seconda stagione con qualche modifica.
Dal primo capitolo
"Tiberio fissò con occhi sbarrati quella lama così scintillante sfiorare la pelle del collo proprio sul pomo d’adamo, sentì la disperazione montargli dentro e bruciare alla bocca dello stomaco mentre vedeva quel castello di sicurezze costruito negli anni sbriciolarsi come vetro al suolo sotto un paio di occhi intensi puntati nei suoi."

Dopo tutti i pericoli che aveva dovuto attraversare – lui povero piccolo umano senza poteri o caratteristiche uniche – una boccata d’aria nuova e frizzante era arrivata sotto forma di lettera in cui veniva invitato a prendere parte ad uno stage formativo estivo alla M.I.T. e quelle parole scritte in tono formale e solenne divennero la sua via di fuga.