L'amore è cieco.
L'amore non ha età.
Ma quando si tratta di Monkey D. Rufy, l'amore deve anche avere tanta pazienza.

-Credo che dovremmo dargli un nome!- esclamò la ragazza facendo spalancare gli occhi al biondo.
-C-come?!- domandò senza staccare la testa dal cuscino e lo sguardo dal soffitto, cercando di metabolizzare quell'affermazione.
Ma che voleva dire?!
-Un nome dico! Dovremmo sceglierne uno!-
*Panda Day*

-Non lo posso fare! E poi lo sproloquio sul balcone?! Almeno avessi un Romeo accettabile!!! Ma quel cretino di Cavendish mi ammazza pure quel poco di romanticismo che potrei riuscire a racimolare! Che poi che significa "Perché sei tu Romeo?!" È lui e basta! È un Montecchi!!! Fattene una ragione!-
-Molto shakespeariana!- commenta e io divento lievemente rossa.

"Perché non è che due mezze mele marce ne formano una sana.
Ma almeno ne formano una intera."

I personaggi di One Piece rispondono all'annosa questione del perché il pollo abbia attraversato la strada.

Quella storia, la storia di come la mia sfolgorante carriera è cominciata è stata raccontata così spesso dai giornali che non la sento più mia e, quando la racconto a qualche talk show, mi sento come un pappagallo che ripete a memoria.
La sola cosa certa è che è iniziato tutto per caso, all’addio al nubilato di Kaya, in quel locale, durante la serata karaoke.
Stavo cantando, questo è abbastanza ovvio, che cosa non ricordo.

-Come pensi che la prenderà?!-
Rufy si girò a guardare interrogativo il fratello maggiore, piegando di lato il capo su cui il suo immancabile Cappello di Paglia giaceva.
-Che intendi?!-
-Sono tredici anni che Law vive nel desiderio di vendicare la morte di qualcuno che in realtà non è morto- spiegò Sabo, sospirando e puntando gli occhi al cielo stellato -Credo che Roci sia preoccupato dell’accoglienza che potrebbe ricevere una volta che lo vedrà vivo-
*One Shot facente parte della serie "Back to life"*

Ora, avete presente quando vi svegliate la mattina o, nel mio caso, vi alzate, perché di dormire non se ne parla, e, guardando fuori dalla finestra, vi mettete a fare mentalmente il programma della vostra giornata?
Cosa fate se capita qualcosa che non avevate previsto?
Io personalmente faccio in modo che le cose finiscano per andare come mi ero immaginato.
Perché sono fatto così, io. Non sono un tipo da ‘fuori programma’.
Ma stavolta, la vedo dura.

Sì, era iniziata così, con un altro caffè, in un altro bicchiere di carta, posato in precario equilibrio in un angolo della bancarella, dettaglio che non era sfuggito agli occhi azzurri e attenti del chirurgo pediatrico, dettaglio su cui si era soffermato qualche istante senza accorgersi che lei lo guardava tra la tesa del cappello e il bordo del libro.

Spalancò gli occhi, sollevandosi con la schiena dal materasso, in un gesto secco e improvviso.
Una mano tatuata andò a posarsi sullo sterno, contro cui il cuore batteva impazzito, mentre cercava di regolarizzare il respiro e calmare l’affanno che gli smuoveva il torace.
Chiuse gli occhi, deglutendo.
-Calma… Calma…- mormorò a se stesso, mentre riprendeva il controllo e il ronzio alla testa diminuiva pian piano.
[Non è un AU]
*Fan Fiction partecipante al LawxMargaret day*

Raccolta di OS, nate da un gioco su whattsapp.
Loro mi dicono una parola.
Io scrivo una cag... storia.
AU e non. IC non garantito.

Scendo rapidamente i tre scalini, lo sguardo puntato a terra per non inciampare e risollevo gli occhi solo una volta sul viottolo che collega la casa alla strada.
Mi blocco di colpo, trattenendo il fiato.
Non credo ai miei occhi.
I miei occhi che tornano a riempirsi in un attimo di lacrime mentre io vengo catapultata all’indietro, un viaggio nel passato, ricordi di sei anni fa.
L’ultimo anno di liceo, il corso di scrittura creativa.

-Sai…- riprese dopo qualche attimo la rivoluzionaria -…è da stamattina che opera incessantemente. Non so come faccia ma immagino che quando un legame è forte come il loro puoi continuare tranquillo perché tanto se dovesse succedere qualcosa a uno dei due l’altro lo sentirebbe. Eppure la ammiro così tanto-
*One Shot facente parte della serie "Back to life"*

Quiero hacer contigo,
lo que la primavera hace con los cerezos.

Con un gesto secco, rischiando di frantumarla in mille pezzi, posò l’ultima ampolla nell’apposito supporto e si allontanò di qualche passo dal tavolo, i polsi appoggiati ai fianchi, deglutendo e ricacciando indietro le lacrime mentre rifletteva febbrile.
Ma non riusciva a pensare a niente perché l’immagine di quegli occhi da bambino, sempre luminosi e sorridenti, che si velavano e diventavano opachi in pochi istanti, a seguito della sua brusca risposta, la stava letteralmente tormentando.
Era inutile cercare di non pensarci, poteva solo andare a cercarlo e chiedergli scusa.
*One Shot facente parte della serie "Back to life"*