La vedo posargli una mano sulla spalla con decisione.
Poi lo chiama e tutto si ferma intorno a me.
-Sabo! Devi calmarti!-
Non credo alle mie orecchie.
Ha detto…
Lo ha proprio chiamato…
Io…
-No!!!- urla, tirando l’ennesimo pugno al muro.
Sabo.
Fratello.
Tu… tu sei vivo!

Credevano di essere soli al mondo.
All'apparenza non li univa niente.
Ma nei loro petti un unico e sincronizzato suono batteva per scandire il ritmo delle loro vite, unite da un legame ormai indissolubile.
"Sette colori per un fandom [Anime e Manga] Challenge indetta da DoctorChi sul forum di EFP"

Perona la conosceva a memoria quella corsa in metropolitana.
Venti minuti di caldo infernale, chiacchiere urlate con malgrazia e spintoni continui.
L'inizio della sua giornata, come quella di tante altre persone.
Stesse facce, stessi sguardi.
Li riconosceva subito i pendolari, quelli che, come lei, non starnazzavano i fatti loro a tutta la carrozza e stavano tranquilli e silenziosi ad aspettare la propria fermata.
E tra quelle facce ce n’erano alcune a cui non le mancava che dare un nome, compagni di viaggio da una vita, ormai, senza conoscersi, inevitabili sguardi complici e risate condivise quando saliva l'adolescente di turno, lamentandosi del caldo o il vecchietto in pensione, infastidito dalla folla.
Venti minuti di autentico incubo se non fosse stato per quei rari momenti d'intesa con i propri compagni di sventura.

Si era guadagnato la loro fiducia, il loro rispetto e il loro amore.
Non erano semplicemente una ciurma, erano una famiglia.
E lui sapeva di essere già il Re dei Pirati nei loro cuori.
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"Puntò gli occhi al cielo, ricacciando indietro le lacrime di felicità e commozione, mentre la speranza tornava a scorrergli nelle vene, rigenerandolo.
Realizzò che, probabilmente, era passata la mezzanotte e quindi si trattava del giorno del suo compleanno e sorrise.
Un sorriso di sincera gratitudine perché proprio in quel compleanno, che aveva pensato di dover trascorrere da solo e lontano da tutto, aveva ricevuto il regalo più bello."
*Per il compleanno del nostro amato Chirurgo. Happy Birthday, Torao!*

Avevano rubato loro l'infanzia.
Credevano di non potersi più fidare degli uomini.
Ma bastò uno sguardo per capire che potevano fidarsi l'uno dell'altra.
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"Woopslap si guardò intorno infastidito.
Ancora si domandava come avesse fatto a farsi trascinare in mezzo a tutte quelle canaglie della peggior specie che, da pochi minuti, avevano preso a sistemarsi sulle panche, disposte in due ordinate file sull’erba.
-Più che un matrimonio, sembra un raduno di mascalzoni e fuorilegge!- commentò sottovoce, inclinandosi verso Makino ma senza smettere di guardarsi intorno."
La mia prima RuRobin, per il compleanno di Ice Star.

C'era chi li considerava due fifoni.
Nessuno sapeva che erano loro i più forti, capaci di fari i conti con le proprie emozioni ogni singolo giorno.
Ma lo sapevano tra loro, Usop e Nami, e si sostenevano a vicenda.
Perché gli spiriti affini, quando si trovano, non possono non riconoscersi.
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Una sola cosa piaceva a Doflamingo della topaia dove suo padre aveva obbligato lui, suo fratello e sua madre a traferirsi.
Nel prato sul retro di quel tugurio, che il genitore si ostinava a chiamare casa, c’era una quantità incredibile di menta.
Profumata, fresca e aromatica menta.

Artisti di strada, figli di tutti e di nessuno.
Abitanti del mondo, proprio come te.
Non era stato solo un ritratto.

Tre ragazzi e un'inaugurazione fuori dall'ordinario.
Tre ragazze e una scuola di danza.
Sei settimane per cambiare sei vite, che si incroceranno e scontreranno a ritmo di musica e battibecchi.
Perché, a volte, la musica e la danza dicono più delle parole.

Erano pochi i segreti tra noi della famiglia.
Lui credeva che lealtà e fiducia andassero a braccetto con l'onestà.
Poche erano le realtà che non venivano condivise.
Ma quei momenti ne facevano parte, perché erano solo nostri.
Il nostro segreto, custodito gelosamente dietro quella porta chiusa a doppia mandata.

La guardo mentre squadra il proprio abbigliamento e non posso non pensare a quanto è strana la vita a volte.
Siamo amici da sempre, con la nostra routine e le nostre abitudini.
Ma da quando la amo anche una semplice telefonata è diventata un dramma.

Gli opposti si attraggono.
E la loro vicinanza favorisce l'orientamento dell'uno verso l'altro e l'aumento della forza di attrazione.
Lo sapeva Trafalgar Law e non voleva capirlo Esustass Kidd.
Ma, volente o nolente, neppure il re dei pirati in persona si sarebbe potuto opporre a una legge di natura.
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Non credevo fosse ancora in piedi, intatta e identica all'ultima volta che l'ho vista, la nostra casa sull'albero. Il nostro covo segreto, lo scrigno dei nostri pensieri, il rifugio dove essere noi stessi.