[Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornamento di Hellfire Club e Brotherhood, problemi personali e tecnici mi hanno impedito di dedicarmi a queste due storie. Sono determinata a concluderle, perciò non mi arrenderò. oOBlackRavenOo] 
Las Vegas, la città del peccato e luogo dove è possibile trovare l'Hellfire Club. Un locale dove ai mutanti è permesso di lavorare e dove la clientela comprende entrambe le razze. Luogo dove accade veramente di tutto.
Charles, mutante dai poteri telepatici abbandonato in giovane età e costretto da allora a cavarsela con le proprie forze, senza sostegno alcuno, si ritrova ad arrivare proprio a Las Vegas con un obbiettivo...trovare lavoro. Ma l'incontro con Erik, mutante e fedele figlio adottivo di Sebastian Shaw il proprietario del Club, cambierà leggermente le carte in tavola.
Entrambi si ritroveranno a riesaminare ogni loro scelta e convinzione...ma non sempre è facile cambiare.
[Erik/Charles]

[Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornamento di Hellfire Club e Brotherhood, problemi personali e tecnici mi hanno impedito di dedicarmi a queste due storie. Sono determinata a concluderle, perciò non mi arrenderò. oOBlackRavenOo] 
Università di Yale, 1960, un periodo di profondi cambiamenti. La presenza dei mutanti al mondo è stata rivelata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, ma nonostante siano passati quasi vent’anni dalla “Rivelazione” non tutti gli umani si sono abituati alla loro presenza e non tutti i mutanti sono intenzionati a coesistere con loro.
Charles Xavier, mutante e telepate al suo primo anno a Yale, intenzionato a vivere la sua permanenza insieme agli umani in maniera pacifica, sostenitore della coesistenza fra le due razze. Erik Lehnsherr, mutante capace di manipolare i metalli e il magnetismo, studente all’ultimo anno di studi ed anche Leader del gruppo studentesco conosciuto come “Confraternita dei Mutanti” che sostiene la superiorità indiscussa della loro razza, capaci di fare il bello e il cattivo tempo all’università. Due ragazzi completamente diversi, ma il loro incontro stravolgerà non solo le loro vite.
[Erik/Charles; Victor/Wade]

A volte, ci si ritrovava nel posto giusto e al momento giusto, si diceva la cosa giusta alla persona giusta, e in virtù di questo, ogni cosa trovava il giusto incastro, la perfetta combinazione, rendendo tutto incredibile ma perfetto.
Strano si. Inaspettato. Anche. Ma assolutamente fantastico.

"Ogni volta che qualcuno avrebbe tentato d’imprigionarla, lui, l’avrebbe liberata.
E ogni volta che l’avrebbe liberata, lei, si sarebbe sentita ancor più legata a lui."
14 Inconfutabili verità... su Rufy e Nami.

Cento buoni motivi a favore della coppia Runami, riuniti in una raccolta di flash fic.
*...aveva i suoi amici, i soldi, un'avventura da vivere e un sogno da realizzare. Tutto era perfetto...o no?*

Una ragazza come tante va al cinema a vedere The avengers, Loki tocca il suo cuore, e succede qualcosa che ha dell'incredibile.. chissà che i sogni non possano diventare realtà..

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
------------------------------------------------------------------------
Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles

dal testo:
"-giornata pesante?- gli rispose una voce conosciuta mentre si sistemava sulla sua poltrona.
-no,pensieri pesanti..- si massaggiò la testa mentre nella mente rielaborava la conversazione e che,si rese conto,non sarebbe dovuta avvenire..non con lui!"
SPOILER after 02x03
se non l'avete vista fatelo! e poi venite a leggere!
piccola nota:negli avvertimenti non ho messo nulla perché in effetti non è nulla.non è triste ma non è una commedia..non è romantica ma neppure drammatica...è solo una storia!

Attention! Spoilers 02x03
I senzatetto sono la società perfetta per un sociopatico, tu sei la società perfetta per Sherlock Holmes.
E posso solo sperare, mentre te ne vai, di trovarti ancora qui domani.
Angst, no slash, Angst, Bromance... l'ho detto Angst?

« Senti, non posso inserirmi in una categoria quando si tratta di te » si risolse nel dire: « proprio perché tu non rientri in nessuna delle categorie che ogni essere umano riterrebbe standard. Ammettiamolo Sherlock, tu ti ritieni gay? » domandò allora, cercando di farlo ragionare.
O desistere.
« Io sono cervello, John ».
« Stai glissando, Sherlock ».

Sherlock usa senza riguardi le cose di John ispirando in quest'ultimo istinti violenti. Il problema è capire di quale natura si trattino, se omicidi o sessuali.
Prima fanfiction in questo fandom: chiedo pazienza, clemenza e opinioni. Grazie a tutti in anticipo e buona lettura!

[COMPLETA]
La mia prima storia in questo fandom, che nostalgia. E anche una delle meglio ricevute, il che mi fa cantare il cuore! Nonostante non sia un granché, ne vado ancora fiera! Ecco la mia prima fanfiction capitolata basata su Synchronicity, ad oggi ancora la mia saga dei sogni.
...
Era notte, non si vedeva niente eccetto le stelle nel cielo, che non erano mai state limpide come allora. Sembravano esplodere sulla volta nera come la pece, come delle specie di fuochi d’artificio.
...
[Len/Rin perché sì, past Meiko/Teto, Miku/tristezza, Luka/rimpianto]

Ho perso.
Non avrei mai pensato che fosse possibile prima di incontrarlo sulla mia strada, ma è così. Ho perso.
È sempre stato un passo avanti a me, ne ho avuto la conferma alla prima del Don Giovanni.
Mi ha battuto con lo stesso stratagemma con cui ha dato scacco matto ad Irene: ha trovato il mio punto debole.
Il mio unico punto debole.
Lui.
Credevo che una volta sposato con quella donna sarebbe stato al sicuro, lontano da tutto questo, ma mi sbagliavo. È stata solo la sua ennesima mossa, indebolirmi a livello psicologico.
Mi ha fatto avvicinare dal suo tirapiedi quando sapeva che ero più vulnerabile, ha buttato l’esca, mi ha invitato ad incontrarlo sapendo che non avrei rifiutato. Ho abboccato all’amo.
[Spoiler Sherlock Holmes: a Game of Shadows]

Per ogni parola esistono infiniti significati, ciascuno diverso dall'altro.
Esse racchiudono in sè piccoli frammenti della nostra esistenza, acquistano un sapore dolce o amaro a seconda del ricordo al quale sono associate.
Questo Rufy lo sa, perciò ha imparato a guardare il mondo con occhi diversi, e a scorgere in ogni singola parola uno scorcio della propria vita.
[21 frasi, una per ogni lettera dell'alfabeto italiano]
Dedicato a Rufy, e in particolar modo alla coppia RuNami.

Cominciai a guardare fuori dal finestrino, concentrandomi su alcune delle insegne luminose che stavamo incontrando lungo la strada.
Poi fu tutto troppo veloce.
Lo stridio dei freni.
Lo schianto.
Il buio.
[...]
“Robert, calmati” continuava a dirmi, cercando di tenermi fermo, ma io volevo soltanto che mi togliesse le mani di dosso. “Un sedativo, presto!” lo sentii dire, e subito dopo l’ago mi bucò la pelle.
E da quel momento le palpebre divennero più pesanti, e ogni muscolo del corpo si rilassò.