Ed ecco a voi la Terza Guerra Mondiale tra Pannocchie ed Alieni!!!
Spero che sia di vostro gradimento XD
anche questa l'ho scritta al campo estivo XDXD

Ho scritto questa "roba" a campo estivo 2 giorni fa con delle amiche XDXD
Parla della foca problematica di nome Hamlaha
spero che vi piaccia XDXD LOL

I fantasmi sono molto testardi.

Fierli, racconta di quella volta in cui il suo caro amico Manuto è caduto in un Imbuto, e ha dovuto fare i conti con un ciccione e un cavallo.

Ecco qua un'altra storiella, una cosetta scritta molto in fretta ma quando l'ispirazione chiama... xD
Dalla storia:
"Giace in frantumi il tuo involucro dilaniato dal desiderio di cadere nel tormento di un singolo e mortale bacio."

"Fosse stato per me, l'avrei ucciso il giorno stesso in cui era nato".
Nota: il seguente testo contiene cinismo e disillusione. Maneggiare con cautela.

Una riflessione sul tempo. Pensieri notturni nero su bianco.

Questa è la storia di un pomodoro d’oro con dei baffi più lunghi di esso stesso che partì per conquistare il mondo.
Armato del suo cappello e della sua amata pistola d’oro, che aveva solo per bellezza, partì con la sua ciurma di pisellini Findus sulla sua deliziosa nave: una foglia di basilico.

Queste parole sono state scritte per i lettori fantasma, quelli che leggono senza lasciare una recensione.
Perché oramai ci sono troppe storie senza una recensione.
E quel numero, zero, uccide gli autori.

Tanto tempo fa, quando Dio ebbe la geniale idea di creare le patate, le generò col solo scopo di essere sbucciate, bollite, servite e mangiate. Ma non poté prevedere che queste, un giorno, avrebbero potuto avere una vera e propria vita. Ed essere anche viziate e soggette a metempsicosi…

Io sono il Nonsense. Sì, la sezione dove si pubblicano le storie Nonsense, quelle senza senso, senza un significato, quelle che possono sembrare inutili accumuli di parole.
Ebbene, io vi voglio rivelare un segreto. Sto morendo.
Queste sono le ultime volontà del Nonsense.

Ciao

Quante volte abbiamo desiderato di sfuggire dal reale?

La nave si inclinava.
Le persone urlavano.
Tu eri lì.
Dedicato a Giuseppe Girolamo, l'eroe che suonava la batteria.

Tratto dal testo:
"C’era una volta un ragazzino di nome Maka (che poi è un nome da femmina ma vabbbbbèh). Insomma, questo ragazzino gridava giorno e notte “Melekalikimaka!” (che in Hawaiano vuol dire “Buon Natale”) anche se non era Natale, non era inverno, non faceva freddo e non stava alle Hawaii (che poi nel periodo natalizio lì si muore di caldo) ..."
Una storia completamente nonsense scritta durante una fredda giornata di pioggia in pieno Giugno. Ecco cosa può partorire la mente malata di una scrittrice. Spero vi piaccia.