Gundam SEED/SEED Destiny fanfiction, Gundam, EFP

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Regole/Aiuto

[Gundam SEED] Il senso del tempo pareva essergli sfuggito del tutto. Aveva solo un vago ricordo di quanto accaduto durante e soprattutto dopo l'ultima battaglia a Jachin Due. Una cosa, però, non riusciva a dimenticarla: il dolore che ormai sembrava essere diventato parte di lui, annidiato com'era nella profondità del suo cuore distrutto dalle troppe lacrime versate.

SEED

[Gundam SEED] Con la mano libera, premette alcuni pulsanti della tastiera e fece apparire una schermata visibile a tutti. «Superior Evolutionary Element Destined-factor», sillabò per imprimere quelle parole nella mente degli altri. «Il SEED.»

Beach volley

[Gundam SEED Destiny] «È normale che il mare si ritiri tanto?»
«A Orb la mattina presto c’è sempre bassa marea», fu la spiegazione che anticipò quella di Cagalli.
N.B. Fanfiction nonsense. O quasi.

Gelosia

[Gundam SEED Destiny] Trovando quel modo di esprimersi piuttosto rozzo per un giovane rampollo di alta classe, Athrun corrucciò la fronte: se il suo compianto genitore gli avesse sentito pronunciare frasi del genere in presenza di un’autorità, gli avrebbe anche cavato i denti di bocca, oltre a parole più adeguate.

Degenza

[Gundam SEED Destiny] Si sentiva tremendamente in pena. Ora che Athrun era tornato da loro, benché malconcio, e che era riuscita a chiarire le cose almeno con lui, era certamente più tranquilla, ma il non sapere cosa diavolo stesse succedendo a Orb, caduta nelle mani dei Seiran, la metteva in agitazione. Dullindal aveva combinato un bel pasticcio, con quella faccenda dei Logos…

Idiota

[Gundam SEED Destiny] «Non posso farvi vedere molto perché il grosso è coperto da segreto militare, ma questo lo conoscete già», proseguì Athrun, fermandosi ai piedi dell’ORB-01 Akatsuki mentre, fra gli hangars di Morgenroete, faceva quasi da cicerone a Shinn, Lunamaria e Meyrin durante la loro permanenza a Orb alla fine della guerra.

Spezzato

[Gundam SEED Destiny] Inginocchiata per terra, singhiozzava contro la sua spalla, stretta a lui come se da quel contatto fosse dipesa la vita di entrambi. Il giovane capiva come si sentiva, ma sapeva anche che non c’era molto da fare per cambiare il passato.

Anello

[Gundam SEED Destiny] Shinn tentennò nella risposta. Voleva parlare con Athrun, però... Però i suoi occhi erano calamitati da quella piccola fascia aurea di forma circolare che ornava l’anulare sinistro del Delegato.

Playboy

[Gundam SEED Destiny] «Mi colpevolizzerai ancora per molto?»
«Certo», gli rispose confusamente la ragazza, il cucchiaio fra le fauci, gli occhi lucidi per la rabbia e le lacrime represse. Avevano litigato, e loro non lo facevano mai. Per consolarsi, allora, avevano deciso di barricarsi in cucina e di svaligiare il freezer per affogare il dispiacere nel gelato.

Calabroni

[Gundam SEED Destiny] “Per piacere sii seria! Sono allergico!” starnazzò ancora il soldato di ZAFT. “Al massimo ti punge, ti senti male e poi muori. Così siamo tutti contenti”.

Wedding dress

[Gundam SEED Destiny] Shinn batté le palpebre, confuso. «Un… travestito?»
«Brutto bastardo, come osi?!», fu la reazione che ebbe lei, ferita nell’orgoglio.

Ascensore

[Gundam SEED Destiny] «Che colpo di fortuna», si rallegrò il giovane.
Due occhi azzurri lo fulminarono, mettendolo a tacere, e Miriallia tornò a premere tenacemente il pulsante dell'allarme.

Proteggere

[Gundam SEED Destiny] Quella era la prima volta che metteva piede su PLANT come Ufficiale di Orb. Provava una strana sensazione nel muoversi adesso all’interno degli edifici governativi, benché vi fosse stato molto spesso anni prima.

Haumea

[Gundam SEED Destiny] La fiaba di una principessa innamorata. O, se vogliamo, un altro dei miracoli della dea Haumea.

Lettera

[Gundam SEED Destiny] La ragazza arrestò di colpo il passo, gettando l’ennesima, astiosa occhiata alla lettera. «Va bene», si pronunciò dopo alcuni istanti, poggiando i palmi delle mani sulle anche e riempiendosi i polmoni d’aria. «Aprila.»
«Se lo faccio, mi ammazzi», rispose l’imputato con estrema disinvoltura. Tra i due, era decisamente lui quello più calmo.

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