Capodanno
Castle si alzò in punta di piedi. Controllò a destra e sinistra,
cercando la Detective Beckett, ma niente. Non riusciva a trovarla.
Era il 31 dicembre. Per celebrare l’ultimo giorno dell’anno in perfetto
stile Castle, Rick aveva dato una mega festa e invitato un sacco di
persone, ora tutte sparpagliate per il salotto. C’erano il primo
cittadino, alcuni senatori suoi amici, gli scrittori del suo club di
Poker e ovviamente tutti i suoi amici del Distretto: Kevin Ryan, Javier
Esposito, Lanie Parish e persino il nuovo capitano Victoria Gates, aveva
stranamente accettato il suo invito.
Kate Beckett era arriva insieme ai suoi colleghi portando una bottiglia
di vino che Rick aveva ordinato al Barman ingaggiato per la serata, di
non aprire per nessun motivo.
Si
avvicino al bancone della cucina, dove era allestito il bar. Ci si
appoggiò con un gomito, aspettando. Era da qualche parte nella sala,
nascosta in mezzo alle persone.
Alexis si avvicinò al padre con un sorriso.
-
Ehi, papà! Cosa fai qui tutto solo? Hai già parlato con tutti? –
Era una regola fissa, a casa Castle. Quando si dava una festa, bisognava
trattenersi a parlare almeno 5 minuti con ogni ospite.
-
Certo. Persino con la Gates. – mormorò lui facendo cenno al barman di
riempirgli un altro bicchiere.
Improvvisamente vide una donna con i capelli scusi avvicinarsi. Rick
raddrizzò la schiena mettendosi in posizione eretta e allungò il collo
per vedere meglio. Quando lei fu più vicina, Castle riuscì a vederla
bene e si accorse che non era la persona che cercava in quel momento.
Era solo la moglie del Sindaco con una nuova pettinatura.
Alexis lo osservò attentamente tornare nella posizione precedente.
-
Cerchi Kate, vero papà? – domandò la figlia guardandolo con gli occhi
leggermente socchiusi. Rick spostò lo sguardo su Alexis, fissando quegli
occhi così simili ai suoi.
-
Sì. – mormorò lui facendo il broncio. La sua espressione si poteva
facilmente accostare a quella di un bimbo di cinque anni la cui mamma
non ha voluto comprargli il giocattolo che voleva.
Alexis sorrise.
-
È fuori. In terrazza. –
A
quelle quattro parole, Rick ringalluzzì, facendo vagare gli occhi sulla
sala e poi guardò la terrazza.
Vide una donna, appoggiata alla ringhiera, con in mano un bicchiere.
Alexis si avvicinò al padre, stampandogli un bacio sulla guancia.
-
Muoviti, papà. L’anno sta per finire. –
Sia il padre che la figlia guardarono l’orologio appeso alla parete.
Mancavano cinque minuti alla mezzanotte.
Dopo aver stampato un bacio sulla fronte alla figlia e fattosi largo tra
la folla, Rick raggiunse la porta finestra che dava sulla terrazza.
Uscì, rabbrividendo.
-
Cosa ci fai qui da sola, Detective? – disse usando il suo tono suadente.
Lei sobbalzò e si voltò a guardarlo.
-
Mi godo il paesaggio. – rispose lei tornando a volgere la testa verso
New York. Da quel punto si poteva vedere quasi tutta la città, persino
il Rockfeller Center con il suo enorme albero di Natale illuminato.
-
Bello, vero? – commentò Rick avvicinandosi a lei.
-
Già… -
Per qualche secondo nessuno dei due disse nulla.
-
Cinque minuti a mezzanotte, ragazzi!! – la voce squillante di
Martha Rodgers arrivò alle orecchie di Castle e Beckett.
Entrambi sorrisero.
-
Facciamo un gioco? – domandò all’improvviso Rick.
-
Che gioco? –
-
Gli aspetti positivi e negativi di quest’anno appena trascorso e i
propositi per l’anno prossimo. –
Kate rise.
-
Comincia tu, Castle. – sorrise lei bevendo un sorso dal suo bicchiere.
-
Ho pubblicato un nuovo libro, abbiamo lavorato un altro anno insieme,
mia figlia non è ancora andata al college… Quelli negativi: mia madre
abita ancora con me, Alexis e Ashley si sono lasciati, non abbiamo
ancora preso l’assassino di tua madre… - Rick poggiò una mano su quella
di Kate, stringendola. – Propositi per l’anno prossimo… vediamo:
Scrivere un altro libro, il film di Nikki Heat. – le fece l’occhiolino,
mentre Kate sorrise imbarazzata. – prendere l’assassino di tua madre e
lavorare ancora insieme. I tuoi? –
Kate aggrottò le sopracciglia e cominciò a raccontare.
-
Sono sopravvissuta ad una sparatoria, ho mollato Josh, ho risolto molti
casi, ho passato nel tempo con mio padre. Gli aspetti negativi: non ho
ancora preso chi ha assoldato Lockwood per l’omicidio di mia madre, mi
hanno sparato, la morte di Montgomery… Per il prossimo anno: prendere il
mandante, trovare un po’ di pace in me stessa, passare ancora più tempo
con mio padre… -
-
E con me no? – le domandò Castle interrompendola. Fece la faccia da
cucciolo bastonato.
-
Sì, continua a crederci, Castle. – mormorò Beckett senza però riuscire a
trattenersi dal sorridere.
Trenta secondi!! Ventinove, ventotto, ventisette…
“Coraggio Rick. Ora!!” pensò cercando di farsi forza da solo.
-
Ah, mi sono dimenticato di una cosa!! – esclamò poi. Kate si voltò verso
di lui, curiosa.
-
Cosa? –
Diciannove, diciotto, diciassette, sedici…
-
Avevo fatto una promessa. – disse ancora enigmatico. Kate non riusciva a
capire cosa intendeva Rick.
-
Che promessa? -
-
Avevo promesso che ti avrei baciata. –
Kate lo guardò con un’espressione sorpresa, ma allo stesso tempo dolce.
Castle le prese il bicchiere dalle mani, poggiandolo per terra.
Cinque, quattro, tre, due, uno…. BUON ANNO!!
Rick si avvicinò a Kate, le prese in viso tra le mani e posò le sue
labbra su quelle della Detective. Lei rispose al bacio, allungando le
braccia dietro il collo di Rick.
Si
abbracciarono e si baciarono per alcuni minuti.
Kate sentiva il cuore accelerato e delle emozioni che non aveva mai
provato prima. Attraverso quel bacio, le sembrava di sentire l’amore che
provavano l’uno per l’altro.
Rick la strinse a se, passandole le braccia attorno alla vita.
Quando si separarono si sorrisero.
-
Buon anno, Detective. Buon 2012. –
-
Anche a te, Castle. Anche a te. – rispose lei con un sorriso enorme.
Rick le rubò un bacio, prima di separarsi definitivamente.
Dall’altra parte del vetro, le altre persone li guardavano sbigottiti.
-
Woooow!! – gridò ad un certo punto Lanie, fiondandosi fuori. Abbracciò
sia Castle che Beckett, gridando.
-
BUON ANNO, PICCIONCINI!!!! –
Kate e Castle si guardarono e scoppiarono a ridere, augurandosi a
vicenda “Buon 2012” con un nuovo bacio.
Eh, sì.
Sia Rick che Kate ne erano sicuri.
Sarebbe stato un anno straordinario.
Ciao a tutti!!
BUON 2012!!!!!
Lo so, sono un po' in
ritardo, ma ho passato il Capodanno a Venezia, senza Internet e ho
scritto questa One - Shot cinque minuti prima di partire. XD
Con questa storia voglio
augurarvi un bellissimo 2012, pieno di gioia, felicità, allegria,
amore...
Con tantissimo affetto,
Semplicemente G
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