Recensioni per
In A Moment
di Johnee

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/05/22, ore 12:36
Cap. 3:

Mi sto perdendo nell'universo della tua Lenore. Mi piace. Mi piace tantissimo. No la adoro. E' divertente, determinata (crudele? no, però sa quello che deve fare, ne fa le spese in prima persona e quindi, giustamente non fa da bambinaia a nessuno. Il modo in cui taglia corto con Mordin nel primo capitolo è a dir poco perfetto.)
L'inizio di questa storia mi ha conquistato. Uno dei nodi che il gioco a mio avviso lascia irrisolti è proprio questa riflessione sulla "risurrezione". Le reazioni di Len sono tutte credibilissime e ben descritte, dall'attacco di panico alla ricerca di radici, i sogni, la terra natale del padre... è tutto così ben descritto che sembra di guardare le scene di un film o di ascoltare il racconto vivido della diretta interessata. Insomma mi piace tantissimo il tuo modo di raccontare, di descrivere di farci vivere Len completamente. E Garrus? Beh, è Garrus, in tutto e per tutto dal senso dell'umorismo discutibile ma irresistibile fino alla sua instancabile dedizione e lealtà, è semplicemente perfetto.
Grazie per averci regalato queste perle. Non vedo l'ora di leggere tutto anche se procedo in punta di piedi, ho iniziato ME3 solo da poco (shame on me) e mi aggiro cauta tra le tue storie aspettando il momento di potermi godere a pieno ogni sfumatura. Grazie ancora.

Recensore Junior
23/05/13, ore 21:30
Cap. 20:

Mi ero ripromessa di commentare quando mi ero accorta che avevi aggiornato il capitolo 19, ho sempre bisogno di riordinare le idee, specialmente se si hanno un sacco di cose da dire ma una confusione totale in testa. E poi spunta il capitolo 20 e io mi sono presa malissimo, avendone saltati ben due. D:
Mi sono fatta uno schemino mentale perché voglio scriverti tutto quello che ho pensato sia nel 18 e nel 19, e concludere recensendoti questo finale... spero di non dimenticare niente, ma lo farò di sicuro.
Riesci a caratterizzare e raccontare dei personaggi che decidi di inserire in una determinata scena, quasi come se l'avessi già vista. Non so, diavolo, le reazioni e le emozioni di chiunque emergono in modo spaventoso, sono tutti dannatamente reali, Joker, che ogni volta in cui lo inserisci riesci a tratteggiarlo con una precisione immensa... insomma, boh, Joker è Joker, come ogni altro personaggio che fai muovere è completamente se stesso, le azioni che compie sono quelle che immaginerei precisamente nel contesto di Mass Effect.
Le scene di combattimento sono delineate in modo stupendo, hanno il tuo stile che non saprei definire bene, perchè ora mi viene spigoloso, ma non lo è. Deciso?
Sono sicura, comunque, che sia totalmente diverso a qualsiasi tipo di racconto che abbia incontrato fin ora, è deciso, sì, diciamo deciso, e credo che sia una caratteristica propria tua, e di conseguenza anche della tua Lenore.
La terminologia? Boh, l'ho amata semplicemente. Mi piace trovare sinonimi a parole banali, e la tua storia è tutt'altro che banale, quindi direi che come cosa combacia perfettamente. Hai lasciato alle spalle tutto ciò che ci poteva essere di ovvio, hai cercato di rendere tutto completamente tuo, personale, ed è una cosa bellissima... tanta tanta stima.
Non sei soddisfatta perché non ritrovi quello che volevi esprimere? Io non ho idea di come tu volessi rendere ciò che hai creato, ma io l'ho semplicemente trovato Mass Effect, magari un po' filtrato da come l'avrei visto io, motivo principale forse per il carattere di Lenore che io trovo completamente diverso da quello della mia Shepard.
È così bello trovare lo stesso personaggio ma a cui ognuno può attribuire sempre un carattere diverso. Anzi no, le nostre Shepard di uguale hanno giusto il cognome. Adoro tutti questi viaggini mentali che mi causa Mass Effect. <3
Virgil! Quando si tratta di lui, ancora mi perdo. Sarà che non riesco a capirlo del tutto, mi mancano dei tasselli piccoli forse, ma essenziali per apprezzarlo fino in fondo. Ho ripreso parecchie volte ogni capitolo e parecchie volte anche le righe in cui appare, ma non lo riesco a definire, dio, non lo so perché. Devo avere qualche problema grave.
Mi scuso per essere stata così sintetica nel commento dei precedenti capitoli... commento, che commento è? IZ TERRIBLU.
Ma non vedevo l'ora di arrivare al 20.
Bello, mi è piaciuta ogni cosa che hai deciso di inserirci, lo adoro malamente e non vedo l'ora di riguardarmelo quando avrò finito il commento... e mi accorgerò con rabbia di aver tralasciato millemila cose.
Il tempo è un dettaglio che non trascuri mai, presti sempre un'attenzione nei confronti di quel compagno di Lenore e Garrus in un modo splendido. Non ho trovato una singola cosa pesante, ripetuta, niente... leggere e avere la sensazione di come la percezione del tempo muti da un contesto all'altro. In battaglia, dove i sensi sono volti a captare ansiosi ogni movimento, il tempo si restringe. La fatica, l'ansia. E invece qui, in cui sempre quell'amico silenzioso di dilata, accarezza tutte le lettere, quasi come se stesse riprendendo fiato insieme a Shepard.
Non sapevo cosa aspettarmi, non avevo neanche mai provato a formulare delle ipotesi sul finale, sapevo già che non avrei potuto indovinare.
Non è uno di quei finali crudeli, malvagi giusto per il gusto di esserlo. Non è un finale dolce. Non so nemmeno se sia una via di mezzo, talmente i sentimenti mutano ad ogni riga, nel momento duro della separazione tra i due personaggi che ho imparato a conoscere ed amare, fino a che arriva la sorpresa, l'inaspettato quando ormai non lo cercavo più. Quel videomessaggio racchiude tutto quello sostiene questa storia, ci porta a provare una dolcezza disarmante ma allo stesso tempo, vi è ricalcata tutta la sofferenza di Lenore, l'insicurezza di Garrus. Hai riportato indietro la vecchia Shepard e l'ho trovata diversa, più di quanto avrei pensato. In un momento le mie certezze sono scomparse, ho avuto paura che quella del videomessaggio non ci fosse mai stata davvero, in questa storia. Sono scossa, oddio.
Ci ho messo un sacco di tempo per creare questa poltiglia informe di parole sconclusionate <3 Ma comunque, sappi che amo tantissimo questa storia, mi ha fatto avvicinare a Lenore e a Garrus, alla fine mi ci sono affezionata davvero tantissimo. La rileggerò quando mi mancheranno loro due, quando mi mancherà una narrazione di alto livello e così dettagliata. Una storia splendida e ruvida, disillusa come Lenore.
Camaleonti magici <3

Altariah

Recensore Veterano
22/05/13, ore 21:28
Cap. 20:

Dover recensire l'ultimo capitolo di una storia non è mai facile. E' un pò come doverle dare un addio, accettare che non ci sarà più nessun capitolo da aspettare con impazienza e trovare conforto nel fatto che, beh, sta lì e puoi andarla a rileggere ogni volta che vuoi.
Se Dead as Yesterday mi ha fatto conoscere il tuo stile di scrittura, imparare ad apprezzarlo, contemporaneamente a te come persona, In a Moment è stata il consolidamento di quelle basi già costruite prima, arricchito da una crescita esponenziale, tua come scrittrice e mia come affetto... per te, per Lenore, per Garrus, per Adrienne, per Virgil e per tutti i personaggi vecchi e nuovi che ci hai proposto sempre in maniera impeccabile e coinvolgente.
E' inevitabile pensare a questo percorso senza versare fiumi di lacrime... in questo periodo soprattutto, dove sento di avere dei FEELS unicamente miei che non riesco a condividere con nessuno perchè in fondo questo succede, ognuno parte dallo stesso punto di partenza per poi finire altrove, non sempre nello stesso posto. Mi fa piacere esserci incontrate sulla stessa linea, qui su EFP, aver conosciuto le nostre storie e poi anche tutto quello che c'era dietro. Ma, no... non voglio parlare così... Sembrerebbe davvero un addio e non lo è. Invece devo farti i miei complimenti più sinceri perchè, come ti dissi già una volta, la cosa più difficile per uno scrittore non è scrivere il primo libro, ma scriverne un secondo altrettanto degno. E tu, fattelo dire, ci sei riuscita alla grande. La crescita c'è stata, e si nota, ma il tuo stile è restato sempre quello di sempre... accattivante, divertente, mai superficiale, a tratti poetico, scorrevole e preciso, ricco di dettagli. Tutto ciò spiega i momenti in cui ho atteso con ansia ogni nuovo capitolo, lasciando perdere tutto il resto quando trovavo un aggiornamento perchè sapevo sarebbe stato il quarto d'ora più emozionante della giornata.
Aprire il link e attendere trepidanti che i vari personaggi iniziassero a muoversi sullo schermo, catapultandoti in una realtà a volte dolorosa, a volte magica, a volte dolce, altre volte amara ma mai banale e mai noiosa. Con questa storia hai toccato argomenti difficili, argomenti che non hanno voluto affrontare direttamente neanche i veri creatori del gioco, fornendoci il tuo punto di vista attraverso le parole, i gesti e le preoccupazioni di Lenore... una donna che sulle spalle ha così tanta roba da non rendersi neppure conto di essere arrivata al collasso emotivo, una donna con un altissimo senso del dovere, perfetta nel suo ruolo di Comandante Shepard. Ecco, questa è una cosa che ho sempre ammirato davvero tanto e che ti invidio molto. La tua non è una Shepard X, la tua Shepard ha una storia immensa dietro, un ricco background che tu ci hai proposto pezzo per pezzo, capitolo per capitolo, svelando pian piano le sue origini, la sua storia, persino la sua famiglia. Eppure Shepard dovrebbe essere un personaggio già "completo" di suo... invece no, nelle tue storie il background che hai tratteggiato di lei ha contribuito a renderla dieci volte più interessante. Prima ancora di essere Shepard, lei è Lenore, e io non la dimenticherò mai.
L'altra metà ovviamente è Garrus, quel Turian che tu hai da sempre caratterizzato a meraviglia. Se devo scrivere di lui, le tue storie mi servono da metro di paragone e ispirazione. Amo il modo in cui hai impostato il loro rapporto, un modo maturo, razionale, ma atipico sin dall'inizio. Sono due personalità forti che si scontrano... quando penso a loro due penso automaticamente a due enormi nuvole cariche d'acqua che si scontrano e producono saette.
In ogni riga che hai scritto si percepisce la passione che ci hai messo a scrivere questa storia, la fatica nel compiere ricerche, si percepiscono le notti insonni passate a scrivere e l'analisi del campo di battaglia mentre giochi al multiplayer. E' come se non ti fosse sfuggito niente, anche se tu ti senti sempre insicura a proposito. Tutta fatica che alla fine ha dato i suoi frutti, regalandoci una storia che facesse ridere, piangere e riflettere allo stesso tempo. E fidati, non ce ne sono molte così... questo è poco ma sicuro.
Di questo capitolo non c'è una cosa che non ho amato (ma che novità?!), però forse quello che ho amato di più è la parentesi che hai concesso a Garrus, alla fine di tutto. Toccante a dir poco... vabbè io ero in un fiume di lacrime (anche questa, grande novità) e non mi aspettavo assolutamente l'ultima parte. Quella è stata proprio la botta finale, l'ondata di feels che ti travolge, ti sommerge e ti lascia boccheggiante sulla riva. E' stato meraviglioso. Tra l'altro... brividi con quella storia del bar. Donna, tu sai come far piangere il tuo pubblico, lo sai perfettamente.
Prenditi questa recensione orribile e intascala, perchè al momento non riesco a fare di più se non ringraziarti di cuore per averci reso partecipe anche di questa storia, di averci regalato ad ogni capitolo quei venti minuti di disconnessione dal mondo, per averci regalato personaggi stupendi e profonde riflessioni. Sappi solo che non hai fatto un ottimo lavoro, hai fatto un lavoro sublime.

Shepard, out.

Recensore Veterano
22/05/13, ore 17:53
Cap. 20:

E così sei arrivata alla fine. Mi dispiace tantissimo, perché mi ero affezionata a questa storia, al punto che nel periodo di riposo che ti sei presa, continuavo a controllare più volte al giorno, sperando che fossi tornata nel frattempo. Ma tutte le storie finiscono, purtroppo. Così come finisce la vita, se non si è eterni. Non so se l'infelicità dipenda dal fatto che la vita finisca. Probabilmente sì, almeno in parte. Ma anche essere eterni porterebbe infelicità.
Non sto criticando quello che hai scritto, sto semplicemente lasciandomi andare a mie considerazioni personali. Ognuno l'infelicità riesce a trovarla in motivi diversi. Sono certa che in questo noi umani siamo bravissimi...
La mia personale infelicità è insita nelle scelte che si fanno, nelle sliding doors. Saremmo meno infelici se potessimo fissare dei punti di salvataggio e ripartire da lì, provando nuove strade, facendo scelte diverse, come nei giochi... Arrivi a un certo punto in cui ti giri indietro e pensi a quante scelte idiote hai fatto, perché non sapevi valutare le conseguenze. Sto parlando da persona saggia? No, sto parlando da persona che ha fatto tanti errori :D
"Infelici per le cose che non riusciamo a controllare, le esperienze che non riusciamo ad acquisire, le vite che non riusciamo a salvare." Sì, assolutamente. Concordo.
Ok, chiudo questa parentesi.
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo. E' molto commovente e le immagini che descrivi sono vivissime, molto evocative.
Anche le emozioni dei personaggi mi hanno colpito molto. Le argomentazioni solitarie di Len che pensa al prossimo processo, isolata dalle altre persone che non hanno problemi simili ai suoi.
Un magone terribile alla scena della separazione forzata fra Len e Garrus. Anche qui usi delle immagini che accentuano il dolore e lo fanno esplodere. Ci sono accenni a gesti e piccole istantanee di ciò che circonda i protagonisti e in ogni breve descrizione riesci a condensare un'emozione. Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti.
E poi torna il tema conduttore della tua storia, con una conclusione che condivido in tutto e per tutto: "Sintetico, organico, macchina, essere vivente... sono semplici epiteti, risultano ininfluenti se si ritiene importante opporsi, sopravvivere alla morte, vivere in funzione di uno scopo."
Mi è piaciuto molto che tu le faccia pensare questa frase. E' confortante perché è vera. In ME impariamo che IDA ha un'anima e Legion anche. Questo tema mi è particolarmente caro, come ti accorgerai tu stessa dai miei prossimi capitoli. Sono veramente entusiasta che tu gli abbia dedicato una storia intera.
Mi è piaciuta anche molto la scena al cimitero, con il colloquio fra padre e figlio. Sono turian diversi, ma si vede che sono entrambi turian.
Poi il video finale, quello in cui Len compare inaspettatamente. Ecco, le sliding doors... Non posso non ripensare a quel primo pensiero che ti ho scritto. Garrus non era a bordo il giorno in cui Len è stata trascinata nello spazio. Se potesse tornare indietro, cosa farebbe?
Mi lasci con interrogativi ai quali continuerò a pensare: chi ha mandato il video? (a botta calda risponderei l'Ombra, ma magari sbaglio) e poi mi chiedo perché gli hanno mandato quel video. E l'interrogativo principale è immaginarsi cosa prova il turian del mio cuore confrontando l'immagine della vecchia Len con quella nuova.
Definisci la tua storia come sofferta e sentita. Sicuramente lo è, assolutamente. E di certo verrò a sbirciare cosa combinerai in futuro, con la speranza che i tuoi impegni non ti costringano a una nuova assenza prolungata.
Un enorme abbraccio!

Recensore Veterano
19/05/13, ore 14:45

La prima parte del racconto si fa divorare. Mi sono accorta che mi stavo rosicchiando le unghie... pessima abitudine che ho trasferito su Trinity :D, ma torno alla tua Shep.
Perchè è coperta di sangue... blu, per giunta?
Sono tornata a rileggere il capitolo 18, e ho immaginato fosse derivato dall'ultima riga. Così sono tornata a bomba sul 19.
Ok, una volta che ho capito e che mi sono rassicurata... faccio appena in tempo a rilassarmi (va tutto bene, Garrus è malconcio, ma c'è...) che leggo del Thanix. Spiriti! Povero Garrus... Non potevi trovare un modo migliore per farci capire quanto sia stata devastata la Normandy. Mi piange il cuore al pensiero dei colpi che deve aver perso il cuore del nostro turian (posso chiamarlo nostro? Spero non ti dispiaccia...)
Ma lui è un turian, non devo dimenticarlo. Sa quello che si deve fare e non si perde d'animo: il Thanix va sacrificato o si rischia troppo.
Poi c'è Len che finalmente mi spiega come mai sia ricoperta di blu. Io scuso il turian, eh... sono certa sia stato un gesto istintivo. Comunque, se avesse avuto il tempo di pensarci, avrebbe fatto lo stesso. Garrus è Garrus, Shep... :D
Posso aggiungere che Jacob nella batteria primaria mi ha fatto un po' orrore? Prima Legion, ora addirittura Taylor. Almeno mi sento rincuorata perché Len lo rimprovera. In effetti non credo che a te Jacob stia molto più simpatico che a me...
Invece, ho adorato questa frase - Abbi fede, donna- gracchiò una voce flessuosa, in risposta -Ho detto che staccherò quel dannato cannone e così sarà". Grande!
Approvo la scelta di far risolvere la situazione a Garrus e ho trovato splendida l'immagine della sua sagoma che volteggia per un istante davanti al vetro. Paura, comunque... e dopo poche righe so che è del tutto giustificata. Come potevi resistere alla tentazione di farmi tremare? (non è una critica, anzi, tutto l'opposto...).
Io credo che Len avrebbe reagito nello stesso modo per qualunque membro della sua squadra che si fosse trovato nella stessa situazione di Garrus, ma di certo il contegno sarebbe stato diverso. Per una volta reagisce da essere umano, sorprendendo chi la conosce. Mi hai fatto felice. E' la scelta giusta. E' una scelta che indica molte cose... almeno secondo me.
Invece sono restata perplessa con queste tre righe
"Il Turian gli rivolse un'occhiata perplessa -Famiglia? Con Lenore?-
Il Maggiore sorrise tristemente -Noi umani amiamo crearci queste aspettative...-
-Oh...-"
Mi hanno spiazzato momentaneamente, ma solo perché io sto pubblicando in contemporanea una storia in cui questa idea di famiglia è invece ben presente. Beh, evviva le differenze. Di certo non mi disturba, anzi... adesso sono curiosa.
Torna poi il tema dell'identità di Len. Perfetto, è il momento giusto. Tutta questa tua storia è nata da questo, non dobbiamo scordarlo. Io trovo che questa tua idea sia veramente eccellente, non so se te l'ho già scritto.
Parte seconda.
Ma dove diavolo ti è venuta in mente l'idea di parlare di sostituzioni di Mantis con un Incisor? Sono rimasta a bocca spalancata, come un'ebete, ripetendomi "non ci posso credere...". Mi hai completamente spiazzato! Tutto mi sarei aspettato, meno che questo. Passato lo stupore iniziale, ho cominciato a ridacchiare come una scema... :D
E la misura del braccio? Un arco? Noooooo, cioè, ora sto rotolando sul pavimento...
Resto in questo mood di delirio divertito fino a quando non arriva l'accenno alla madre di Garrus. Io ho una storia sulla madre (e la mia storia è piuttosto intensa), per cui ora sto attentissima: temo arrivi qualche nuovo casino. Invece rimandi... ma qualche casino immagino ci sia.
Poi la chiusura di questa seconda parte. E' struggente. Ci hai messo tutto quello che potevi (colpisce soprattutto perchè segue il sogno di una vita "nomale" che appare difficile, ma non impossibile) e ne viene fuori lo strazio di entrambi. Fa male. Sembra che sia ancora terribilmente difficile tirarsi fuori da questa situazione angosciante. Non so neppure capire per chi dei due possa essere peggiore. So solo che mi sento male io stessa, nel leggerti. Ho riletto due o tre volte, nella speranza di intravedere un piccolo barlume... ma no, io non lo trovo e mi sento angosciata perchè, se ho ben capito, manca un ultimo capitolo soltanto...
Mi è piaciuta particolarmente l'immagine di lei che si ancora all'armatura di Garrus. E' intensa e significativa.
Parte terza.
Mi piace molto questo tuo personaggio, Virgil. Lo so che sei innamorata dei turian, si vede...
E' divertente la storia delle macchie, ma ovviamente quello che calamita la mia attenzione è la storia di Garrus.
E poi un nuovo colpo di scena. Questo capitolo è ricco, ci ho messo un bel po' di tempo per leggerlo e comprenderlo tutto: ne valeva assolutamente la pena.
La storia del discorso di Shepard merita qualche ulteriore commento: cioè... Grunt non ci capisce nulla, ma è comunque contento di poter menare le mani, gli altri (chi più, chi meno) hanno reazioni da reclute al primo giorno di addestramento. Come è giusto che sia, perchè pochi di loro sono veramente dei militari. Garrus che saprebbe farle un saluto militare decoroso, se ne guarda bene e la accusa di aver fatto un discorso noioso...
Insomma, se volevi sorprendere, far divertire e far piangere, tutto in unico capitolo, hai dato una dimostrazione eccellente di come si possa fare.
Bow

Recensore Veterano
19/05/13, ore 03:35

Sono seriamente più morta del solito, stavolta. Mortamortissima.
Non è l'ultimo capitolo, ma nell'aria si sente il sapore di una fine, che poi è nient'altro che un inizio.
Ovviamente cercherò di iniziare da principio per scrivere questa recensione che, come al solito, non coprirà mai tutto ciò che ho da dire. E' solo che... ci ho provato, e non funziona prendere appunti nel frattempo, perchè mi distraggo, o meglio non riesco a smettere di leggere. Per cui ecco, cercherò di fare a modo mio, sperando che comunque il mio entusiasmo ti arrivi.
Fortunatamente Virgil non ha fatto la stessa fine di Ennie, perchè quello temevo, quando nel capitolo scorso la loro nave ha iniziato a non rispondere. E però stavolta è stato Garrus a rischiare grosso; ora, pur conoscendo bene DaY, non ho potuto fare a meno di trattenere il fiato: la paura è stata troppa, l'ansia alle stelle. Quel countdown, e tutti quei piccoli elementi che hai inserito hanno scavato a fondo nel mio stomaco... fino a quando poi tutto non si è risolto per il meglio e io ho potuto tirare un sospiro di sollievo insieme a Lenore. E qui devo dirti una cosa che ho apprezzato particolarmente. Sei rimasta coerente con il suo personaggio, anche quando la situazione avrebbe giustificato che lei si lanciasse in corsa per andarlo a recuperare. Ma Lenore sa che non è solo una donna innamorata, sa che non è solo un'amica fedele, Lenore sa di essere il Comandante di una nave e che mettere a rischio la propria vita significherebbe condannare quelle di tutti gli altri. Si affida a Grunt e fa bene, mentre invoca Spiriti che non le appartengono. E' tenerissima Lenore che si appella alle stesse divinità di Garrus, è una delle cose più dolci che la caratterizzano, lei... sempre in bilico tra il dimostrare di essere un buon leader, forte, implacabile e il volersi lasciare andare definitivamente, arrendendosi di fronte al fatto di avere delle debolezze. Io ho davvero un affetto particolare per Lenore, la ammiro tantissimo nelle vesti di Shepard, ma la ammiro altrettanto quando torna ad essere solo una donna.
Ci tengo a dirti che ogni volta che fai interagire quei due mi viene il dubbio che tu con Garrus ci abbia parlato davvero qualche volta, o magari, che so, lo nascondi nell'armadio e lo tiri fuori solo quando non c'è nessuno intorno XD No perchè i loro dialoghi sono sempre così fluidi, paradossalmente anche quando non dovrebbero dare quest'impressione. Forse è questo quello che si riesce a creare quando conosci due personaggi così bene... scrivere di loro è come comporre una sinfonia. Il lettore rimane estasiato e si chiede se sta ancora leggendo o sta ascoltando uno dei suoi brani preferiti.
Sono stupendi loro due, stupendi perchè così "anomali", ma sono anomali insieme. Non cadono mai nel banale, hanno un modo tutto loro di approcciarsi, un linguaggio personale che non è dato a nessun altro da comprendere. Entrambi sembrano aver paura di fare i conti con le emozioni più crude e si nascondono dietro ad una battuta o dietro ad un gesto, però si lasciano spazio, si comprendono e si rispettano quando la comprensione non è possibile. Tutta la parte relativa alla famiglia, ai viaggi e al piccolo delirio di Len l'ho adorata particolarmente... Li ho visti smarriti in quei momenti, lei stremata e stanca che cerca disperatamente di appigliarsi a qualcosa di bello, anche di stupido, pur di non tormentarsi col tribunale e con la partenza di Garrus, lui che vorrebbe dirle come stanno le cose, ma sta zitto perchè non vuole assolutamente rompere quel piccolo incanto. Vuole che continui a sorridere, perchè quel sorriso è ciò che più si avvicina alla felicità, per lui.
Non sono neanche sicura se questa mia analisi combacia effettivamente con il modo in cui li vedi tu, ma alla fine il bello di una lettura è che ognuno ci vede cose diverse... l'importante è che trasmetta qualcosa.

E infine Elysium. ASDFGHJHDJJ.
Stupenda la descrizione del posto, così come stupendo il dialogo con Virgil. Sì, decisamente lo amo lui. Hai questo modo incredibile di creare nuovi personaggi che non smetterò mai di invidiarti. Prendono proprio forma davanti agli occhi, a partire da gesti abitudinari, ad un certo modo di parlare, alle storie che ci raccontano. Virgil è proprio un gran Turian e adesso che finalmente sappiamo il motivo per cui conosce Garrus, lo amo ancora di più (senza considerare che è molto spesso il mio amico di battaglie sul multiplayer XD).
In questo capitolo, insomma, tutti i nodi vengono al pettine piano piano... scopriamo qual è il ruolo di Virgil, Len ripensa alla sua condizione, dicendosi "che tutto andrà bene", e Cerberus è pronto a sferrare l'attacco finale.
Il ruolo che hai dato qui a Lenore è degno di un inchino. Finalmente un momento in cui dice tutto ciò che pensa su quell'organizzazione che con prepotenza si è permessa di riportarla in vita, usando la peggiore delle tecnologie, e che l'ha usata per i suoi scopi, nascondendosi dietro alla minaccia dei Collettori. Come fa a non sentirsi presa in giro, dopo tutto ciò? Ha davvero spezzato una lancia a favore di quell'umanità che viene considerata in modo pessimo solo perchè esistono ancora organizzazioni del genere, guidate non da un senso di giustizia o di protezione, ma dalla sete di potere. E poi... sempre lei, quando prende in giro i suoi compagni scherzosamente e ancora una volta si affianco al suo compagno di avventure, che - devo dirlo - mi fa piegare sempre in due. Io non lo so come devo fare in questo capitolo... fra cacciaviti a stella, porte da oliare e finali col botto... boh, praticamente sono ricoperta di vassoi, sono un vassoio ambulante.

Bam, ho ancora un botto di cose da dire ma, cavolo, penso che ti annoieresti pure a leggere. Un'ultima cosa però... AHEM. Donna, tu non puoi farmi questo *la scuote per le spalle guardandola negli occhi* "vuoi che muoro?" (cit.)
Sono morta, morta. Non sai quante volte ho riletto quella frase rischiando il triplo infarto cardiaco... boh, son senza parole. Uno, per questo capitolo; Due, per questa storia; Tre, perchè sta per finire e non voglio; Quattro perchè sono commossa dal pensiero che hai avuto... arcobaleni, arcobaleni ovunque.

Sono anche io al fianco di Lenore, fino alla fine di quest'avventura <3

Recensore Veterano
16/05/13, ore 14:58
Cap. 18:

Io, davvero, credimi se ti dico che sto morendo...
Sono senza parole, non so come esprimermi.
*afferra verdura marcia nel tentativo di avvelenarsi*
Sto ridendo troppissimo mentre mi asciugo le lacrime. Non so cos'hai fatto di me con questo capitolo, o se a questo punto è un mio problema... Ho iniziato a fangirlare come una pazza all'inizio per poi ritrovarmi a finire la lettura in un mare di lacrime misto a sorrisi, cioè sto ancora tipo piangendo per farti capire XD Devo avere qualche problema, è appurato.

No, boh... è stupendo.
Uno dei miei capitoli preferiti, posso dirlo con tranquillità adesso che inizio a ricompormi piano piano dopo questa lettura epica. Che poi... inizio a rendermi conto che non avrei mai pensato che, nella mia vita, una lettura potesse darmi un carico di emozioni così forti. Sai, di solito ci si trova a versare una lacrimuccia per un film particolarmente degno, dove il tuo cervello è chiamato a fare poco sforzo, tranne quello di seguire le immagini sullo schermo e immedesimarsi nella scena, ma qui... paradossalmente l'effetto è moltiplicato perchè boh... perchè tu ci riesci.

Avevi detto che ti sentivi insicura e che avevi paura che annoiasse. Sì, guarda, mi sono proprio annoiata... -.-'' Non ti sei resa conto di cosa hai creato, donna! In alcuni momenti mi sono sentita spaccare in due... una parte di me voleva continuare furiosamente la lettura, un'altra parte di me voleva urlare e iniziare a scrivere una recensione che sarebbe stata piena di ASDUGHIJSDIKDSIOAJASUDFJHUDFJ. Ma, devo davvero dirti cosa mi è piaciuto? TUTTO. Voglio che inventino un modo per imprimere le emozioni in un congegno per passarle ad un altro essere umano... ecco, in quel caso potresti capire come mi sono sentita a leggere di loro che si fanno strada in modo epico tra i nemici, che abbattono le navi di Cerberus, che vengono sballottolati da una parte all'altra per le manovre di quel genio folle di Joker... Per quanto io abbia amato (quasi) ogni singolo momento della trilogia, la scena che ci hai proposto in questo capitolo ha avuto forse, se non maggiore, la stessa carica emotiva del prima-London, quando sullo schermo inizi a vedere le navi di tutte le specie che si uniscono e fanno fuoco verso i Razziatori. Si, beh, non sto esagerando, le mie reazioni lo confermano XD
Le soundtrack sono state perfette a livelli assurdi, quando è partita la seconda mi è sembrato di trovarmi in un film... incredibile come ogni nota si sposasse perfettamente con la parola che mi trovavo a leggere in quel momento, hai creato un atmosfera assolutamente stupenda e realistica. Hai dato onore ad ogni singolo personaggio, vecchi e nuovi... I dettagli in questo capitolo emergono alla stregua del quadro generale, ogni piccolo gesto è stata una piccola scossa di adrenalina... come Lenore che passa il casco al padre o Virgil che entra in azione (ho fangirlato troppissimo, sappilo). Poi vabbè, Thane... l'ho amato troppissimo (ok commento fuori luogo forse, ma mi conosci e devi aspettartelo auahauaahau)... Ero tipo con gli occhi a cuoricino XD
Poi vogliamo parlare di Grunt o Legion? Non so... mi pare che non ti sia sfuggito davvero niente, hai messo di tutto qua dentro e voglio quotare la tua frase "E' un bel casino"... BELLISSIMO casino, avrei scritto io XD Un casino che hai concluso nel modo più crudele, lasciandoci col fiato sospeso a chiederci che cosa diavolo succederà nel prossimo capitolo. Ho paura, molta paura... l'ansia è alle stelle e sapere che sarà il penultimo mi uccide, ma... la tua storia resta qui e vedrà le mie letture fangirlose per molto tempo.
Io non so... complimenti donna, hai fatto un lavoro sublime, sentiti orgogliosa.


*muoremalissimo e svanisce fangirlando ancora*

Recensore Veterano
16/05/13, ore 12:09
Cap. 18:

Che odio le Nemesi! Vedere quel dannatissimo filino rosso che mi punta addosso mi fa imbestialire ogni volta, specie se, per motivi di rapidità di ricarica dei poteri biotici, non mi sono portata appresso il fucile di precisione (ovviamente parlo di ME3, in ME2 non potevo proprio usarlo, prima di ottenere l'addestramento... sigh).
Che magnifica descrizione della battaglia sto leggendo, con l'entrata in scena della mia coppia preferita Garrus-Thane. Non farò mai a meno di ripeterti quanto adori la tua capacità di descrivere uno scontro. Riesci sempre a farmi sentire all'interno del quadro.
Solo le ultime volte che ho giocato ME mi sono portata appresso Grunt. In realtà avevo sempre preferito Thane o Mordin (Garrus non posso sostituirlo :D). Sono rimasta colpita. Può risultare veramente utile, esattamente come affermi tu.
Gli scontri in cui tutto l'equipaggio prende parte all'azione sono entusiasmanti. Mi sono piaciuti moltissimo quei momenti dell'ultimo DLC in cui potevo sbirciare la posizione dei miei compagni che correvano al mio fianco invece di essere abbandonati sulla Normandy e ricorderò sempre lo schieramento che a un certo punto ci si trova ad ammirare, con tutti i compagni che fanno fuoco in maniera corale. Un'immagine forse perfino eccessiva, ma come si faceva a resistere alla tentazione di gridare "EVVAI!"...
Qui tu puoi fare addirittura meglio, assegnando ad ognuno il ruolo che più gli è congeniale. Una piccola soddisfazione tutta personale l'ho trovata nella frase, a mio parere splendida, di Shepard "-Da' supporto a Jacob, non riconoscerebbe di essere circondato nemmeno se glielo disegnassi-". Immagina un mio ghigno malevolo. Jacob è inutile, sempre, se poi hai avuto la malaugurata idea di avere una storia con lui potresti decidere di giustiziarlo personalmente...
Un complimento particolare per l'idea di far sparare il Thanix, wow, riesco a figurarmi il disastro che può aver compiuto sul campo e immagino benissimo come tutti corrano alla disperata per mettersi al sicuro.
La descrizione dell'interno della nave mentre viene colpita è eccellente. Ho sorriso a lungo all'immagine di Kasumi che assicura i corpi vaganti dei compagni mediante cinghie. Davvero divertente. Un plauso alla prontezza di riflessi della giapponese :). In realtà non ho mai riflettuto su quello che potrebbe accadere all'interno della Normandy in uno scontro simile e sono rimasta veramente colpita dalle immagini realistiche che hai saputo creare.
Ci hai lasciato con il fiato sospeso. Quindi mi auguro di cuore che ci darai modo di leggere il seguito di questo capitolo, così vivace e ricco di colpi di scena assolutamente imprevedibili. Ottima, per esempio, nel modo e nel tempismo, l'entrata in scena di Virgil.
Un abbraccio.

Recensore Junior
03/05/13, ore 20:38
Cap. 17:

Ad ogni capitolo di In a moment che leggo devo fermarmi a pensare con calma a tutto ciò che contiene, per riuscire almeno a dare un senso logico alle mie impressioni. È per questo che mi ritrovo a commentare uno o più giorni dopo averlo letto, ho bisogno di diverse letture per cogliere tutto quello che inserisci, notare dettagli su cui la prima volta sono passata sopra. È incredibilmente maturo tutto il contesto che ci proponi, la trama, una Lenore dura e severa a cui, credo che tu l'abbia notato, ho conosciuto con il tempo. Una protagonista che non sempre ha fatto scelte che condivido del tutto, ma che nonostante questo mi ha intrattenuta in modo incredibile, mi sono persa nei suoi pensieri, nei suoi problemi, nella complessità della sua esistenza.
Amo alla follia lo zucchero. Awn, lo adoro un sacco. Lo zucchero che fa diventare le guance a pallina perchè non si può evitare un sorriso. Ghhhh.
Lenore ha affrontato i suoi mostri e li ha sconfitti, ma per farlo ha passato un calvario atroce, è dovuta arrivare ad una crisi di nervi per capire e riuscire a valutare la situazione. E Garrus le è sempre stato accanto, ha provato a sostenerla a modo suo ma senza riuscire, proprio perchè lei stessa sembrava inerte, quasi come se non volesse essere aiutata. Spero di non aver dato l'interpretazione sbagliata, ogni tanto mi ritrovo a tirare le mie conclusioni e non sempre sono giuste XD
Lenore sorride. Lascia alle spalle la sofferenza vecchia, la scaccia proprio con un sorriso, capendo che tra tutti quelli che ha conosciuto, Garrus è davvero differente. Grazie a lui cambia l'idea del grigio che pensava che la descrivesse, lei ora non è più qualcosa di indefinito, di sporco. Lei si accorge che è qualcosa di distinto, preciso, si accorge di essere se stessa, viva. Sì, lo capisce grazie all'amore che prova per lui... oddio, no... davvero bello.
Complimenti grandi come un drago grande.


Altariah

Recensore Veterano
02/05/13, ore 19:04
Cap. 17:

Sono davvero estasiata dalla bellezza di questo capitolo. Conoscendomi, so che non avrai nessun problema a credere che ho lacrimato tutto il tempo, dall'inizio alla fine XD Questo capitolo è esattamente ciò di cui la storia aveva bisogno a questo punto... un momento per riprendere fiato, per tirare le somme, per riuscire a penetrare quella corazza dietro la quale loro si erano nascosti fino a quel momento.
Se prima l'atmosfera era scura, fumosa, striata di rosso, adesso la luce è accecante, spiana le superfici, fa brillare gli occhi di un colore più acceso, abbraccia tutto e lo riscalda. C'è la consapevolezza stavolta razionale di Lenore, c'è l'accettazione, c'è la sorpresa , c'è il prendere atto del fatto che non è più possibile andare avanti senza Leannan. Dopotutto, chi sono loro due per rifiutare quella silenziosa presenza? E' qualcosa che ha preso il sopravvento e che ha finito per imporsi sulle note di un pianoforte, come una melodia che rapisce, si è insinuato a fondo e infine ha vinto, costringendo due individui a confessare che Lei c'è e va bene così, che non desiderano nulla se non rispecchiarsi negli occhi dell'altro, fatti dello stesso colore, ma complementari... come il colore del cielo e del mare, costretti a nutrirsi l'uno dell'altro instancabilmente, facendosi specchio e riparo.
E' una poesia questo capitolo, uno dei miei preferiti senza ombra di dubbio. Non hai lasciato niente al caso, le canzoni erano perfette e la metafora finale ancora di più. Sono stata felice di conoscere Len più a fondo, leggendo di quella parte del suo passato (che sospettavo), paradossalmente son stata anche felice di conoscere il suo verdetto e amo il modo con cui ne ha preso atto.
Insomma... ottimo lavoro come sempre e più di sempre.
*offre statuetta votiva dello Spirito Leannan*

Recensore Veterano
02/05/13, ore 07:56
Cap. 17:

Sto cercando di pensare a cosa scrivere, mentre ancora ascolto il pianoforte di sottofondo. E' bellissimo questo capitolo, ma non credo di essere in grado di descrivere a parole la poesia che mi tiene stretta fra le braccia nella sua seconda parte. L'ho riletta tre volte a fila, per gustare ogni gesto, ogni lieve sfumatura. Lo trovo perfetto. Il parallelo con il pianoforte, gli Spiriti della religione turian, gli occhi di Shepard, la minuscola scritta sul Claymore... ok, mi fermo o mi sembra di fare una lista della spesa che ben poco si accorda con le emozioni che ho provato nel leggerti.
Adoro questo tuo linguaggio evocativo, dove i particolari diventano importanti per generare sensazioni. Qua e là resto incantata da una frase e me la rigiro in bocca, un po' come si fa con il vino... quando è buono :)
Per quanto riguarda il contenuto, beh... che cosa vuoi che ne pensi? Meglio di questo cosa avrei potuto chiedere? Una Len che finalmente è libera e sa volare e un Garrus che le dona lo spazio per farlo e il sostegno del vento sotto queste sue nuove ali. Grazie J.
S.

Recensore Junior
29/04/13, ore 16:18
Cap. 16:

Trovo invece che tu con questo capitolo abbia fatto un ottimo lavoro. E sei riuscita un'ennesima volta a non crollare nel noioso e nel banale, non ho idea di quale fosse l'ordine degli avvenimenti prima che tu cambiassi idea, ma questo rende davvero benissimo. Parto subito dalle frasi che mi hanno colpita di più dalla prima lettura, e che anche alle successive mi hanno fatta fermare a riflettere. "Ricordandosi un sorriso che forse non avrebbe più visto." Ma questo Garrus, che fa un pensiero del genere? Ora che tenta di intuire cosa prova Lenore, in continua lotta con un corpo che non sa fino a quanto sia suo. Lenore ha accettato la sua condizione? Come fa a gestirla in un modo del genere? Tutte domande, le mie, che hanno trovato risposta nel suo crollo. Ho trovato strano il modo di reagire del padre, per quanto la sua domanda avesse un determinato fine, ho percepito tutto il contrario. Non era una frase dolce, capace di rassicurare, erano corde di un violino che stridevano in mano ad un incapace. Non so, forse ho avuto questa sensazione perché per la prima volta mi sono immedesimata davvero parecchio in Lenore. O forse perché io avrei semplicemente negato quella condizione, mi sarei limitata a non accettare la convinzione agghiacciante di Lenore, anche di fronte alle prove. Io non sarei riuscita ad accettare una copia, Lenore è Lenore e nessun altro. Ma qui il discorso mi sta sfuggendo di mano, sto pasticciando troppo qualcosa di informe.
"poi uno sguardo che non era più rigato degli impianti, ma azzurro, come il suo. Erano azzurri?" Bam. Ritorniamo ad un Garrus che si ritrova in questa situazione, con questo in testa. Sta metabolizzando piano quello di cui è venuto a conoscenza.
Sorreggersi a lui in una situazione di incertezza? Non basta a far capire chi sia in realtà Lenore?
È successo tutto in un momento, poi, il tempo si è contratto in fretta e Lenore è stata distrutta dal suo autocontrollo. Non ho idea di come affronterai le situazioni che seguono, ma sono davvero incuriosita. Non so come cambierà la storia, so solo che cambierà, e sono certa che continuerai a scrivere cose inaspettate e incredibilmente coinvolgenti.
Alla prossima!
Catamarani.


Altariah

Recensore Veterano
27/04/13, ore 17:47
Cap. 16:

Sto continuando a leggere e rileggere questo capitolo. Avevo iniziato una recensione "classica", poi ho cancellato tutto. Ho riletto ancora un paio di volte. Il tema centrale mi interessa troppo, vado in libera...

« I've seen things you people wouldn't believe, attack ships on fire off the shoulder of Orion, I watched the c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gates. All those moments will be lost in time, like tears in rain. Time to die.» (l'ultimo monologo di Roy, in Blade Runner)

Il tema che tratti in questo capitolo credo che sia uno di quelli che mi intriga maggiormente. Cosa significa essere una persona? E' una domanda a cui è impossibile trovare una risposta definitiva e soddisfacente. La stessa Bioware in effetti ci propone questo interrogativo con IDA. La IDA che vediamo alla fine di ME3 è una IA che nulla ha da invidiare agli altri membri dell'equipaggio. Lei, così come Roy in Blade Runner, si pone le domande che sono quelle più profonde, quelle che ognuno di noi si è posto almeno una volta nella vita. Qualcuno ha trovato risposta in una qualche fede o in un credo, altri si sono semplicemente arresi. "Da dove vengo?", "Dove vado"?, "Chi o cosa sono"?...

Io che mi chiedevo disperatamente se questa tua Len fosse o meno la Len originaria, mi accorgo che mi ero posta una domanda priva di senso. Me l'hai fatto capire tu, in questo capitolo. Ora mi sento un po' stupida... Garrus l'ha capito subito e il padre ha reagito con una dolcezza che mi ha fatto stringere il cuore. OMG, che tenerezza in quella frase "Mi concedi di poterti amare? Ci concedi di poterti amare, creatura così simile a mia figlia da incarnare la sua essenza?" Mi sono sciolta. Credimi se ti dico che non vedo bene le lettere sulla tastiera perchè ho gli occhi pieni di lacrime...
E credo che lo abbia capito anche Len, dopo il valium. Spero (per lei stessa e per quel povero turian) che possa lasciarsi quella domanda inutile alle spalle e guardare avanti. Direi di sì, visto che per la prima volta è riuscita pure a scherzare sui suoi "processi".
Mi inchino al Garrus che ha atterrato la tua Len, ma sai che dal tuo turian ormai non mi aspetto mai nulla di meno che della perfezione. Ti ringrazio ancora una volta per quanto riesci a farmelo sentire familiare.
Non so invece assolutamente come commentare le tue note finali. Mi verrebbe da chiederti se fossero destinate ad un altro capitolo. Mi astengo, supponendo che ti senti semplicemente incerta sul risultato che hai ottenuto. A me è piaciuto moltissimo e non capisco come tu possa odiarlo...

Recensore Veterano
27/04/13, ore 14:34
Cap. 16:

Ti dico, se non lo avessi scritto tu, io non avrei trovato questo capitolo come uno stravolgimento della timeline. Lenore ha a che fare con un sacco di problemi tutti in una volta... c'è la sua condizione fisica, c'è Cerberus che la vuole morta, c'è la consapevolezza dell'impiego di tecnologia dei Razziatori, c'è un responso medico scoraggiante e poi c'è pure Garrus, mettiamoci pure lui. Ora... un sintetico non sarebbe mai crollato di fronte a tutto ciò, o mi sbaglio? Ma lei raggiunge il suo punto di rottura e finalmente crolla. Dico finalmente perchè questa, a me, è sembrata la prova della sua umanità. Quelle parole, biascicate sotto l'effetto del tranquillante, quella è finalmente lei senza una maschera, una Lenore genuina, che si dichiara spontaneamente come se non avesse atteso altro che quel momento per poterlo fare, e che trova persino il modo di scherzare sulla sua condizione e sulle sue paure.
Ma veniamo all'inizio... L'introduzione di Jake Shepard e del Maggiore Klein è stata esemplare, ce li avevo davanti agli occhi e ho davvero apprezzato come li hai caratterizzati. In poche frasi ce li hai presentati perfettamente, come solo tu sai fare. Il padre di Shepard, te lo dico subito, lo adoro, soprattutto perchè istintivamente immaginavo che lo avresti descritto come una figura diversa, tipo il solito burbero insensibile, invece così fa molto, molto più effetto. E' un uomo d'altri tempi, sicuramente, che tiene alla figlia tanto da passare sopra al fatto che lei si è portata Garrus appresso. Ecco, un'altra cosa che mi ha sorpreso, sarebbe stato facile porre la questione in maniera diversa, banale forse, e invece anche qui hai dato prova di come non cadi mai nell'ordinario.
Poi c'è anche il "problemuccio" di Cerberus che non vedo l'ora di vedere come vorrai affrontarlo e un passato che silenzioso collega gli sguardi di Len, Klein, Cat e Strike...
Virgil è un altro personaggio che continuo ad adorare invece, amo il modo in cui lo fai muovere, parlare, relazionare soprattutto con Shepard. Beh, amo tutto di questo capitolo e non dovresti affatto odiarlo. Hai fatto un ottimo lavoro come sempre, riuscendo a colpire e a stupire e ad emozionare.

Abbracci, ciambelle colorate di blu.

Recensore Junior
24/04/13, ore 21:35
Cap. 2:

Sera :3
Avevo già avuto occasione di leggere questo tuo lavoro, ma solo ora mi ritrovo con unpo' di tempo per recensire, commentare, complimentarmi. come hai detto tu nel precedente capitolo, lo stile è diverso da DaY, ma non per questo peggiore: c'è maggior introspezione, più velata tenerezza, ed è evidente nel dialogo con Garrus, nella delicata battuta finale. Inoltre, è stato oltremodo interessante, qui, come hai introdotto il topòs della fanfiction: cioè il progetto Lazarus. Concordo con te (almeno da quello che lasci trasparire) che sia stato qualcosa di alienante ed inumano, per il/la povero/a Shepard: ed il gesto estremo che si trova tentata a compiere trova quasi giustificazione.
Un bacio :*

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