Innanzitutto, complimenti per il banner. Il giorno che imparerò a farne di ugualmente decenti, stapperemo lo spumante ...Mi piace perchè è semplice, pulito, poco "ghirigoroso" ed enigmatico. Gohan sappiamo chi è, qui nel banner scegli di mettere un Gohan maturo, dal volto leggermente contrariato ma con il desiderio che gli brucia negli occhi. La ragazza, anche lei, non è una studentella tutto pepe come Videl ma sembra anche lei posata, sobria, dolcemente autorevole. Nessun legame visibile tra queste due figure, niente "mano nella mano". Enigmatici, come lo è il titolo: "Lascialo andare"... chi? cosa? Titoli del genere spiazzano ma invogliano a leggere quei pochi (putroppo) lettori interessati. Almeno, a me attrae più un titolo così di un del tipo "La dolce storia di Tizio e Caia". De gustibus ... che fan la differenza, spesso (putroppo) in senso negativo. Io ci vedrei bene un Vegeta / Bulma nella posa di quei due... chissà, forse ci parlerai di un amore altrettanto burrascoso e controverso. Speriamo che i personaggi siano ben caratterizzati.
Basta divagare, passiamo alla recensione vera e propria.
Riscrivere il titolo sotto il titolo (già presente nel banner) non la trovo una scelta stilisticamente molto azzeccata... anche flash fic one non mi convince. Forse starebbe meglio un elegante "Capitolo Uno", indipendentemente dal fatto che sia una storia lunga breve e puntate a capitoli o cos'altro. "Capitolo Uno" come il nero: sfina e non passa mai di moda. Leggere "flash-fic" potrebbe portarti via lettori: noi sappiamo cos'è, un nuovo iscritto forse no. Meglio sempre far passare i nostri lavori come abbordabili ai più, evitando linguaggi di nicchia come quello dei fanfiction writers.
La grafica del testo è pulita, senza fronzoli. Bene. bene anche lo spazione tra testo e tuoi commenti. Io consiglio sempre di non eccedere nei commenti, il più delle volte non li leggo... ma in questo primo capitolo ci può stare, proprio perchè è il primo. Tuttavia eviterei precisazioni del tipo "gohan sarà OOC al 100%": primo, perchè chi cercava un IC scappa via subito, secondo perchè (e questo purtroppo non entra in testa a nessuno, ahimè...) TUTTE le fanfic sono OOC. TUTTE. Escono dalla nostra testa, non da quella dell'autore, sono caratterizzate dai nostri desideri, vissuti e aspettative. Indi, l'IC è difficile da creare. Ma altrettanto difficile è creare l'OOC: dovresti completamente stravolgere un personaggio per renderlo veramente tale. Poi c'è chi si "para il didietro" scrivendo OOC, per non ricevere critiche troppo forti, ma non penso sia il tuo caso. Ad ogni modo, L'OOC non è una categoria molto ricercata, io lo metterei per obbligo ma non lo enfatizzerei, poichè penso (penso, eh! Sono solo al capitolo uno!) che il tuo non sia uno stravolgere ma un enfatizzare gli aspetti di maggior conflittualità del personaggio. Gohan vive sentimenti e situazioni altamente negativi nella storia: paura, ansia, tristezza, sconforto, rabbia, vendetta, abbandono, maltrattamento, solitudine, terrore, orrore, panico ... Gohan è tutto questo. Poi vola sulla nuvola Speedy ... e qui c'è la purezza, la speranza, la famiglia, l'amore, l'allegria, la spensieratezza... è difficile capovolegere un personaggio che già di per sé ha due facce ben diverse... quindi, andiamoci piano con il definirci OOC. Vegeta "pucci-pucci-puccioso" è OOC. Gohan... mah, vediamo che ti inventerai!
L'introduzione mi piace. E' semplice, dice tutto e niente. In linea con il titolo.
Già dall'introduzione c'è una ridondanza a livello sintattico (voluta, s'intende!) che dice molto dello stile che adotterai.
Nel primo paragrafo, la ripetizione torna: "ascoltò...ascoltando", indi: lo fai apposta, è tipico del tuo stile e non te lo boccio. Non mi piace neanche un po' quel "Goku" piazzato lì così. Volendoci incentrare sulla psicologia del personaggio, io avrei messo un "suo padre"... a meno che tu non intenda sottolineare la distanza padre-figlio (ma il "serenamente" lo smentisce).
"Visse la sua vita" ecco, mi sa un po' di "già morto"... il "visse" cozza con "aveva lasciato": scegli un tempo verbale e tienilo, almeno a ragione della ridondanza stilistica che vai cercando.
Arroganza, in corsivo, no. Capisco che tu voglia enfatizzare determinate parole, ma ci sono altri modi per farlo, ad esempio allungando il periodo con precisazioni ulteriori. Lascia che sia il lettore a dare il peso giusto alle parole che scrivi, se sarai brava, vedrai che su "arroganza" si soffermerà da sé.
L'inciso "Cell, al momento giusto, ascoltando" non è necessario perchè non contiene un predicato; puoi omettere le virgole o tenere solo quella prima di "ascoltando".
"Perché anche se chiuso riusciva ad essere dolce a modo suo": qui invece l'inciso ci va, tra "perchè" e "chiuso".
"A modo suo", "tutto suo": io mi giocherei un sinonimo.
"Goku", "Goku", "Goku": forse è il caso di caratterizzare la relazione in termini affettivi; chi è Goku per lui? Ricorda che il nuovo lettore non lo sa, e magari... nella storia potrebbe anche non essere suo padre.
"Vegeta umanizzato" strappa un sorriso, facciamo sorridere anche i personaggi che pronunciano la frase! Non so "a volte Goku si divertiva a descriverlo come un Vegeta umanizzato", "Goku lo definiva simpaticamente un Vegeta umanizzato".
"Si allenava spesso con Goku e per il saiyan quello era fonte d'orgoglio": poco chiaro. I due si allenano insieme, ma chi è fonte di orgoglio per chi? "Quello" identifica l'allenamento o la persona?
"vedeva la luce nei suoi occhi nel voler combattere e dare il meglio di sé": qui la correlativa non funziona tanto bene, anche se si intuisce. Ci vuole un "dando".
"sconosciuta". stesso discorso di sopra per il corsivo.
"era una cosa che la terrorizzava alla sola idea": perdonami, ma suona male. Potresti mantenere il ritmo che hai impostato nella riga sopra, ad esempio con "la sola idea la terrorizzava".
"mettendo da parte la sua arroganza" e "sola e rinchiusa nel proprio mondo" sono proposizioni che "non stanno in piedi da sole", ma le giustifico perchè anche questo fa parte del tuo stile, attenta però a non abusarne.
Successivamente, ci dai un assaggio di dialogo, che ho trovato interessante nella sua finta semplicità.
"abbracciati, a guardare": non serve la virgola.
"di loro - su di loro": se non vuoi toglierli, puoi rigirare la frase per farli notare meno, o per dar loro più enfasi, del tipo "Quel cielo che li aveva visti crescere, che sapeva tutto di loro e che su di loro avrebbe sempre vegliato": in questo modo quel "loro" al lettore arriva come un "noi" connotato sentimentalmente: Gohan e Yua.
"A quella domanda": quale domanda?? E' un'affermazione quella di Yua. Consiglio, togli tutto e parti da "Gohan rise".
"a sé, e poggiò": la virgola non serve.
"Non c'è bisogno di dirmelo": corretto, ma suona molto parlato e generalizzato. Io avrei scelto un "non c'è bisogno che tu me lo dica sempre" oppure "non hai bisogno di dirmelo sempre", per sottolineare li legame tra i due.
"il suo ragazzo.": direi che si è capito che genere di relazione abbiano... metterei solo un pronome.
"non posso più dirti nulla?": corretto. io enfatizzerei il fastidio che sta provando Yua con un "forse" inserito da qualche parte, del tipo "non posso forse più dirti nulla?". Serve ad allungare il brodo e far rallentare il lettore.
"– con il disappunto di Yua –": parentesi e trattini non sono un granchè, soprattutto perchè, ricorda, sono sempre evitabili. Ad esempio: "se la caricò sulle spalle nonostante il suo disappunto", si capisce che "suo" è riferito a Yua e non a Gohan se caratterizzi Gohan con un qualche aggettivo dopo "guardò", del tipo "lui la guardò dolce negli occhi".
", ovvie, " inciso non necessario, lascia la virgola dopo "ovvie" anche perchè così non spezzi il ritmo. "Amore mio" serve per chiarire la relazione sentimentale, sicchè si può togliere quel "il suo ragazzo" che ti dicevo sopra. "Domande": non ci sono domande qui! Al massimo raccomandazioni.
"Disse ridendo e facendo sorridere la sua dolce Yua" da agganciare all frase sopra, senza il punto.
Ora, ti sto facendo le pulci ma non trovo errori gravi. Sono piccoli accorgimenti e strategie che ti consiglio di utilizzare. Il testo è corretto dal punto di vista ortografico e morfologico, il lessico è volutamente variato e ricercato (forse il forbito emerge un po' troppo in quel "manto erboso", ricorda che a volte "prato" va benissimo per fluidificare la lettura e renderla meno pomposa), la concordanza dei tempi-modi verbali è abbastanza buona ma va un po' perfezionata, la punteggiatura non mi convince particolarmente ma siamo solo al primo capitolo, può darsi sia voluto per enfatizzare certi passaggi, ti saprò dire più avanti.
Ora, con permesso, mi spoglio dai panni di maestrina e ti dico cosa mi è arrivato sul piano emotivo alla prima lettura:
"che rompina!": Yua. Appiccicosa. Polemica. Facile a piantar musi.Furba. Pianificatrice.
"che pazienza!": Gohan. Più adulto. Pacato. Accogliente. Protettivo. Lo vedo male in questa relazione, mi sa che Yua lo frega prima o poi.
Una relazione non facile, già caratterizzata da un battibecco che si risolve in un sorriso.
Entrambi forti, a modo loro. Ancora, credo, agli inizi del loro rapporto. Gelosi, l'una dell'altro, ed entrambi gelosi del loro sentimento. Possessiva lei, più aperto lui, più maturo.
Per il momento mi fermo qui, nei prossimi capitoli non starò a spulciare così il testo ma ti indicherò il grosso che c'è da correggere (se ci sarà).
Passo al prossimo capitolo.
Per il momento: bene. |