Recensioni per
Stay with me, Kate, I love you
di thatswhatfriendsarefor

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 146
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/11/14, ore 21:42

Allora Igor è sempre bendato, almeno finchè Kate farà le medicazioni.. è un po' offeso, ma Katiuscia gli sta raccontando la storia e insieme hanno deciso che papà Beckett è il nostro nuovo mito indiscusso!!!!!
Che uomo meraviglioso che è!
Ha chiamato Castle!!
Beh sa che è l'unica medicina che serve a sua figlia... Le serve solo sentirsi amata e amare...
infatti il muro ha appena fatto un rumore strano... mi sa che crolla...
ma speriamo...
Su andiamo a fare sta passeggiata e vediamo come va a finire!
Bella sta storia, come sempre!
Bacino ad entrambe :)

Recensore Master
15/11/14, ore 21:19

Ragazze, perdonatemi...
io sono sempre in ritardo in sto periodo...
Comunque sia sono contenta che Kate si sia confidata con Jim, le ha fatto bene secondo me...
Mi ha fatto tenerezza quando dal medico si sente ancora inadeguata con le sue cicatrici. Ha davvero un momento di debolezza interiore e crede che nulla sarà più come prima, anche con gli uomini..
è una paura da donna, ma non credo che Castle si farebbe troppi problemi.. ;)
Vabbè torniamo alla baita, tanto si sta bene.. C'è l'aria fresca..
Ho tappato gli occhi a Igor durante la visita del dottore, è piccolo per vedere certe cose...
adesso è offeso, sappiatelo! :P
Katiuscia ride... io ve li mando un po' sti due...
con padelline annesse :)
Vado a leggere quello dopo....
Ci si risente tra poco

Recensore Veterano
15/11/14, ore 01:37

Hai capito papà Beckett! Uomo di poche parole e molta sostanza: io già mi pregustavo una sua chiacchierata con Castle per metterlo al corrente della difficile condizione in cui versa la figlia e, invece, lui è andato direttamente oltre, ha invitato lo scrittore a raggiungere subito Kate; la mossa è stata decisamente azzardata, ma va senza dubbio applaudita, perché mi sembra giusto che lei si scuota un po' dall'apatia e dall'autocommiserazione.
Quella che ritroviamo dopo la visita con il Dottor Culliford, infatti, è una Kate molto provata, che non riesce in alcun modo ad accettare ciò che le è accaduto e soprattutto ad accettare il suo corpo e che va avanti solo per inerzia e per senso del dovere: è proprio quest'ultimo aspetto che mi ha colpito di più, il fatto, cioè, che lei si imponga di fare le cose perché vanno fatte, ma, anziché farle con il distacco emotivo che sicuramente vorrebbe imporsi, ne rimane completamente schiacciata e non ha neanche la forza e la voglia di parlarne con qualcuno.
Credo sia del tutto comprensibile, in situazioni come questa, che, nonostante l'attenzione e l'amore del padre, lei senta più che mai la mancanza della madre, perché è fuor di dubbio che, in momenti in cui si necessita di supporto fisico e psicologico, una donna sia più propensa a cercarlo nella figura femminile più importante della propria vita piuttosto che in quella maschile.
Per fortuna di Kate, comunque, nella sua vita c'è una figura maschile su cui, se solo volesse, potrebbe contare pienamente e che non si smentisce mai. Quello che si è presentato alla sua porta, infatti, è il Castle di sempre, solo un po' più timoroso e scosso dal ferimento di lei e dal conseguente loro distacco, ma sempre attento, rispettoso e solidale: molto tenero il preoccuparsi immediatamente che lei possa bere caffè nelle sue condizioni e che, alla sua risposta negativa, si offra di bere in sua compagnia la "brodaglia" di cui deve accontentarsi e tenero anche il modo in cui le confessa di aver avuto paura di perderla, notando, al tempo stesso, quanto lei sia dimagrita, sintomo questo che non si sta riprendendo del tutto come vorrebbe fargli credere.
Lui, ormai, ha imparato a conoscerla più di chiunque altro e sa che, soprattutto in occasioni come questa, tende a chiudersi come non mai, per cui forzarla sarebbe solo controproducente; prendendole la mano e parlandole solo con gli occhi, credo voglia farle capire che, se solo glielo permettesse, lui starebbe volentieri al suo fianco, a "lottare" con lei, quindi ora sta a lei aprirsi di più verso di lui e, l'invitarlo ad accompagnarla nella sua quotidiana passeggiata, oltre che il tentativo di uscire da un momento di confusione ed imbarazzo mi sembra anche un ottimo punto di partenza per tentare di ricostruire il loro rapporto e magari portarlo finalmente ad un livello superiore.
Chissà se papà Beckett ci metterà ancora lo zampino, inventandosi un qualche impegno serale newyorkese, che costringa, così, Rick a rimanere alla baita per non lasciare sola Kate durante la notte... Non mi rimane che attendere martedì per scoprirlo!
Nel frattempo, per solidarietà con i Caskett, mi sa che una brodaglia calda me la bevo pure io!

Al prossimo!

Recensore Master
15/11/14, ore 01:13

"...una contraddizione vivente di emozioni contrastanti..."
Tu dolce Kate (è così che ti vedo, dolce e fragile e spaventata più del proiettile che ti ha quasi uccisa), aggiungi anche "in questo momento", io aggiungerei "e non solo..."
Non siete prevedibili, siete "umane", nel senso che abbiamo amato/odiato quei due che per un'intera serie non hanno fatto altro che farsi del male per la paura di fare qualcosa di sbagliato e se papà Beckett/VoiDue non fate qualcosa per smuovere le acque, il tontolone ci metterà altri 22 episodi per "mollarla" e la tontolona ce ne metterà altrettanti per capire che lo perderà definitivamente, se non corre tra sue braccia. Quindi niente prevedibilità, solo speranza e voglia di vederli insieme.

Lo specchio e la sua immagine riflessa. Parliamo di poche settimane dopo l'intervento, le cicatrici sono molto visibili, arrossate e addirittura violacee e naturalmente sembrano più terribili di quello che sono poi in realtà.
Mi è piaciuto molto il pensiero di Kate sugli altri segni sul suo corpo, che però non le fanno effetto perchè nessuno aveva intaccato mai la sua femminilità. Quella ferita è dentro il cuore colpito, ma anche dentro l'anima. L'anima di una donna, bella e coraggiosa che adesso, oltre aver perso il suo coraggio, sente di aver perso anche la sua bellezza.

Mi è piaciuto il suo pensiero di fare una cosa perchè va fatta, come se non fosse bene per la sua persona, ma solo perchè glielo hanno ordinato.

Mi è piaciuta la sua contraddizione (e torniamo all'inizio dei miei pensieri) sul fatto che poteva farsi aiutare da Lanie, ma forse no, che poteva parlare con la sua vecchia baby sitter, ma forse no, che aveva cominciato con suo padre (e meno male), ma forse no... la verità, dolcissima di una tontolona, è che tu non vuoi parlare con nessuno, perchè parlarne a voce alta renderebbe tutto reale, invece adesso sei nel silenzio, tra le montagne e hai perfino paura che se apri bocca possa tornarti l'eco delle tue parole.
E si sente la solitudine profonda, non quella che si è creata lei per proteggersi, ma quella che un assassino le ha imposto anni addietro, privandola dell'unica persona che l'avrebbe davvero spinta a parlare: sua madre!

“E allora brodaglia, sia! Una anche per me”. Mi sorride e io mi sento morire, sciolta come neve al sole...
Tu tesorino aggiungi: "sarà perchè sono debole...", io aggiungo: " sarà perchè sei innamorata e sei felice di vederlo?!"
Ti è mancato più di quanto immaginassi e sai bene il perchè: "Eppure sorrido, non riesco a non farlo..." *-* (e qui mi sento tirata in causa, visto che il mio Rick, nonostante la tragedia, le ricorda che ha ricominciato a sorridere grazie a lui [senza falsa modestia!])
"I nostri sguardi stanno conducendo una conversazione parallela a quella delle nostre labbra..." e dite cose banali e di circostanza, mentre gli occhi urlano "mi sei mancato/a"...
Ora togliamoci dall'imbarazzo e andiamo a fare una passeggiata, chissà che non ci scappi qualche piccola confidenza.

Lo spoiler di Etta si Josh era piccolissimo, devo ammettere che stato simpatico (per cinque secondi, non uno in meno, non uno in più) e che mi è piaciuta Kate che ha ammesso che erano sbagliati l'uno per l'altra :)

Che altro dire? Solo che aspetto il prossimo capitolo e siete dolcissime e brave :D

Al prossimo Girls <3
(Recensione modificata il 15/11/2014 - 01:22 am)

Recensore Veterano
14/11/14, ore 17:13

bello, bellissimo mi ha lasciato una scarica di emozioni, sia per Kate che commenta la ferita pensando di non essere più attraente agli occhi di un uomo, sia per la sorpresa di trovare Rick davanti alla sua porta......mitico papà Beckett si preoccupa anche per L'amore vita, ora aspetto di leggere la continuazione di questa storia, che mi piace moltissimo.........non vedo l'ora alla prossima <3 <3 <3 <3 <3

Recensore Junior
14/11/14, ore 15:12

Leggendo la parte iniziale del capitolo, di Kate preoccupata (anzi, convinta) di aver perso la sua femminilità, di essere ormai "brutta" ai suoi occhi e a quelli di ogni uomo, credo che sia stato naturale pensare: "Non per Castle! Castle ti amerebbe con qualunque sfregio, in qualunque modo!"... poi suona il campanello e, lupus in fabula, spunta dal nulla come un fungo :P
E bravo papà Beckett!
Avevo intuito che la sua non fosse una chiamata di lavoro ma non volevo sperare troppo che arrivasse il nostro scrittore perchè, se aprendo la porta Kate si fosse trovata davanti Lanie, ci sarei rimasta malissimo xD!
Quanta tenerezza in questo incontro *.*
Lui vorrebbe fare e dire di più ma sa anche che deve lasciarle i suoi tempi.
Lei cerca di difendersi, di resistere agli occhi di Castle, ma è debole e sente che non ci riuscirà ancora per molto.
...buon per noi!!
Che succederà durante questa passegiata?
Aspetto con (im)pazienza martedì.
Un bacio!

Recensore Master
14/11/14, ore 13:22

La fragilità di Kate è palpabile in ogni riga. Dal disagio e il sentirsi bambina con suo padre che entra nei "suoi spazi", all'osservare la sua immagine allo specchio, i segni che ha sul corpo, fino allo sgomento nel trovarsi Castle davanti.
La doccia è stato il momento più toccante del capitolo. Lo avete descritto meticolosamente, come meticolosi e attenti erano i movimenti di Kate per fare tutto ciò che il medico le aveva detto.
"Nessuno sfregio ha mai leso parte del mio essere donna, fino ad ora."
Ancora si vede totalmente cambiata, quasi "inumana" con quelle cicatrici addosso e lo riconferma dopo, pensando a Josh e al tempo trascorso insieme. Al fatto che, se pur non amandolo, quando lui la sfiorava la faceva sentire donna e forse nessuno riuscirà più a farlo.
Mi avete fatto apprezzare Josh, anche se solo per pochi secondi ;)
E poi, come avevo ipotizzato nel capitolo scorso, ecco lo zampino di Jim, e alla porta non è la Signora Buchanan, ma Rick.
Per quanto lei sia arrabbiata con suo padre ed impacciata nel parlare con Castle, non può non nascondere la felicità nell'averlo lì.
Lui sempre dolce, niente caffè se lei non può berlo e come al solito riesce a misurare le parole e non accelerare i tempi... ci sarà tempo per tirare fuori l'argomento "scottante", ma adesso godiamoci una bella passeggiata *-*
Al prossimo capitolo ragazze!
La vostra Etta saetta

Recensore Master
14/11/14, ore 11:34

Ahhhhh lo sapevo che Jim ci aveva messo lo zampino!!!!! E non ha neanche detto nulla a Kate XD
Grande papà Beckett!!!!

Molto bella la scena in cui descrive come si sente mentre si fa la medicazione, come già detto nella scorsa recensione, dev'essere veramente brutto.

Quando apre la porta Kate in un primo momento rimane spiazzata da questa visita, ovviamente si aspettava la sua babysitter, ed invece....arriva il suo amore, si perchè fimalmente ha detto a se stessa che lo ama, ha anche capito che le sta lasciando tempo, lui non vuole correre, vuole solo che lei ritorni qualla di prima, e magari accetti di averlo al suo fianco, ALWAYS!!!!

A martedì (spero arrivi in fretta!!!)
Sere

Recensore Veterano
12/11/14, ore 20:04

Bellissima e molto toccante, anche per il fatto che Kate odia il suo corpo, perché pensa che nessuno la vorrà, e lotta con il suo sentimento che ha per Castle, alla prossima ♡♡♡♡♡♡♡♡

Recensore Veterano
12/11/14, ore 01:29

Kate, dai retta a me, butta le ricette per i tranquillanti, tutto quello che ti serve per riappropriarti di un sonno beato e ristoratore sono le braccia di Castle!
Perdonate il mio neurone che è partito in quarta, ma le braccia di Castle sono un argomento a cui è particolarmente sensibile ed inoltre coltiva da tempo lo struggente pensiero che vede Kate tornare a riposare tranquillamente, dopo le terribili esperienze vissute (omicidio della madre e suo ferimento), solo tra le braccia del suo partner in crime (... and in life! <3 ), quindi capirete che la situazione che si è venuta a creare lo spinge ad immaginare un roseo risvolto a questa vicenda, anche se, al momento, questo ipotetico idillio sembra distante anni luce.
Quella che si è rifugiata, o meglio nascosta, tra le montagne, infatti, è una Kate profondamente segnata dal ferimento, una Kate destabilizzata sia fisicamente che emotivamente e che, soprattutto, vive con estremo disagio questa sua nuova condizione.
Il padre, amorevolmente e pazientemente, cerca di farla parlare e farla aprire il più possibile, anche perché il primo passo per uscire da questa situazione dovrebbe essere l'accettazione, ma in questo momento lei non riesce ad accettare niente di sé, né i sentimenti contrastanti che prova per Castle né, tantomeno, la sua nuova condizione fisica, che la vede con un corpo "trasformato" dopo il ferimento e trasformato, nella sua mente, in maniera inaccettabile ed inguardabile.
Per quanto sia sempre estremamente importante, credo che l'amore di un padre, in situazioni come questa, non sia del tutto sufficiente a colmare la sensazione di vuoto che prova una figlia; per colmarlo del tutto credo ci sia bisogno di un altro tipo di amore: l'amore di un compagno di vita, di un compagno che riesca a farti sentire bella ed accettata a prescindere da tutto, un compagno che ti stia accanto durante le visite di controllo e che entri nella stanza del medico insieme a te, perché non c'è pudore che tenga, un compagno che ti aiuti nelle medicazioni e che ti proponga improbabili ricette culinarie pur di spingerti a mangiare qualcosa ed a rimetterti in forze... io una persona così, per Kate, ce l'ho bene in mente! E quello che mi fa ben sperare è che credo che anche Jim ce l'abbia bene in mente! Sono convinta, infatti, che la telefonata che stava facendo in attesa di Kate era allo scrittore, quindi non vedo l'ora di assistere ad un momento che adorerei vedere anche nella serie: una bella chiacchierata tra Jim e Rick! E scommetto che, dopo un iniziale, comprensibile, titubanza, lo scrittore non riuscirà a stare troppo alla larga dalla baita, quindi caro Dottor Culliford preparati, perché tra due settimane quella che vedrai sarà una Kate ben diversa da quella che hai appena visitato, sarà una Kate rinvigorita dall'uragano Castle (stile mamma di Sissi! :D )

Prima dei saluti, vorrei farvi i complimenti per la delicatezza con cui avete trattato il disagio fisico di Kate, che coinvolge un aspetto fondamentale della femminilità di una donna, e per l'accortezza con cui avete inserito dettagli non trascurabili sia a livello medico, come i tranquillanti più blandi rispetto ai comuni sonniferi o come il fatto di non indossare biancheria "costrittiva", sia a livello ambientale, come la diversa percezione dei rumori che Kate ha passando dalla montagna alla città: sono tutte piccole cose che, secondo me, arricchiscono una storia e la fanno avvicinare al quotidiano, quindi personalmente le apprezzo molto!

Al prossimo!

Recensore Master
12/11/14, ore 01:08

Kate si lascia andare con suo padre. E' arrivata al limite. La solitudine e le domande incalzanti di Jim le diventano nemiche, tanto che alla fine si arrende. L'ho vista mentre gesticolava un pochino, con gli occhi fissi in un punto e il balbettio continuo, ma a raffica. Almeno, leggendo, io "l'ho vista" così: fragile, che cerca di aggrapparsi a quel buon senso che non ha, a quel coraggio che sente scivolare via giorno dopo giorno e notte dopo notte dal suo ferimento, a quelle frasi sconnesse piene di controsenso: "sarà un uomo affidabile?" contro "ho il terrore di non essere abbastanza per lui e di non meritarmi un amore così incondizionato..." una bella lotta eh?! Si agita a tal punto che Jim, con pazienza e benevolo la stringe (piano) per cambiare definitivamente discorso (per il momento)!

La notte, anzi LE notti, passano quasi insonni, quando riesce a chiudere gli occhi ritorna a quel giorno, alla vita che l'abbandona, alla disperazione di Castle e si sveglia senza fiato, come se il cuore dovesse scoppiarle.
Anche le poche parole con cui i suoi occhi e le sue orecchie vedono New York, quando Jim l'accompagna in ospedale, sono una descrizione perfetta.

La visita... che dire? Il medico che procede come deve e lei che va da tutt'altra parte. Lui che le dice che è tutto a posto, lei che ha paura dei segni indelebili sul suo corpo (ma soprattutto nella sua testa) quella paura di non piacere, quel senso di vergogna che la fa sentire "fuori posto" e la stangata arriva quando il medico le dice che deve cominciare con le medicazioni, che dovrà fare da sola, perchè è impensabile dirlo al padre. Anche qui l'ho vista, mentre digrigna la mascella per evitare di voltare lo sguardo da un'altra parte e si procura dolore con le unghie nella dentro i palmi delle mani, per non sentire dolore proprio in quel cuore ferito.

Jim non me la conta giusta, ha davvero un incontro di lavoro?! Mhhhh... secondo papà Beckett intende muoversi per smuovere la figlia a tornare a vivere... chissà come?!

Altro splendido capitolo Girls... e siamo solo all'inizio :3
(Recensione modificata il 12/11/2014 - 01:27 am)

Recensore Master
11/11/14, ore 18:24

Tenera Kate, che si sente ancora come una bambina di fronte al patre, però alla fine gli confida tutti i sentimenti che prova per Castle e tutte le sue paure.

E per la prima volta si mette al confronto col suo corpo e quanto le è successo
"Nessun uomo mi vorrà più toccare.
Nessun uomo mi troverà più attraente."

E come darle torto, credo che chiunque abbia subito determinate operazioni si ponga queste domande, ma se solo riuscisse a vedere al di la di se stessa, provare a vedere anche con gli occhi delle persone che le sono accanto, capirebbe che per loro nulla è cambiato, anzi...

Sono sicura che Jim ci metterà lo zampino, anche perchè non sono tanto convinta che quella telefonata fosse lavorativa...mah...

Ancora complimenti ragazze, e al prossimo capitolo!

Recensore Junior
11/11/14, ore 17:35

"The greatest thing/you'll ever learn/is just to love/and be loved in return"
La "confessione" di Kate all'inizio del capitolo mi ha fatto pensare proprio a questa canzone e voi siete state bravissime perchè avete saputo descrivere una paura così semplice e complessa allo stesso tempo, con cui prima o poi tutti hanno avuto a che fare.
"Temo che se mi lasciassi amare da lui e poi lo perdessi non sopravvivrei"...
Due sono le possibilità quando ci si trova in una situazione del genere: scappare o buttarsi, e la cosa buffa (almeno per me) è che nell'arco della 4° stagione Beckett fa entrambe le cose! :D
Tornando al capitolo, ho apprezzato molto i pensieri di Kate riguardo alla sua ferita, all'incapacità che ha di guardarla, figuriamoci a toccarla e medicarla. Come succede per i sentimenti di Castle, ancora non la accetta.
Che altro dire, ragazze? Tantissimi complimenti ad entrambe (se non si fosse capito, il capitolo mi è piaciuto ^^) e ci vediamo venerdì ;)
Un bacio a Moni e un bacio a Deb!

Recensore Junior
11/11/14, ore 14:29

Ho letto le vostre storie precedenti e le ho sempre trovate interessanti e avvincenti, non mi annoio mai quando vi leggo.
E quindi ecco che ho cominciato a leggere anche questa! :)
Il periodo di tempo che passa tra la sparatoria e la 4x01 ha sempre attirato la mia attenzione e mi ha sempre incuriosita.. spesso immagino come si siano svolte le vicende in quel lasso di tempo sia per Kate, alle prese con una nuova realtà e con nuove ferite non solo fisiche ma anche psicologiche, sia per Rick.
Mi piace molto il modo in cui avete impostato la storia, il fatto che vi alternate nello scrivere i capitoli..e non vedo l'ora di leggere il seguito. Alla prossima e complimenti
Antonella

Recensore Master
11/11/14, ore 14:23

Wow questa storia mi piace e coinvolge sempre più!
Kate ha davvero esternato i sentimenti che prova verso Rick(più o meno, ma conoscendola è già un miracolo) a Jim?
*•*
Stupenda la descrizione delle sue paure e sensazioni durante la visita e sopratutto i suoi pensieri sulle conseguenze che quello sparo possa avere sul suo corpo e sulla sua vita!

Attendo con anzia di sapere come procede la convalescenza e qualcosa mi dice che lei tornerà a leggere anche i gialli...

Un bacione e alla prossima