Recensioni per
Poteri e doveri
di Curse_My_Name

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/17, ore 22:36
Cap. 9:

Eccomi di ritorno,
perché di certo non ho recensito il primo testo tanto per far presenza, ma per sincera curiosità, quindi ho proseguito nella lettura e, giunta al termine della serie, sento di averne intuito lo spirito e la struttura a sufficienza da poterla finalmente commentare nella sua interezza.

Non sono molto in linea con la tendenza di accompagnare ogni Flashfic con una spiegazione che ne giustifichi l'elaborazione e il contenuto, ma certo questo approccio riduce la possibilità di fraintendimenti da parte del lettore e suppongo che sia un metodo assennato nel caso in cui, come qui, lo stile espositivo vari così profondamente da una vicenda all'altra, a seconda delle personalità che in esse sono coinvolte.
Ovviamente ho trovato alcuni 'arrangiamenti' più avvincenti di altri, ma non si tratta che di considerazioni dettate dal gusto personale e, allo stesso modo, come mi è capitato di soffermarmi con positiva sorpresa su alcune trovate narrative che ho valutato particolarmente brillanti, mi è anche capitato d'incappare in alcune scelte lessicali che hanno rallentato la mia lettura, anche solo per la breve frazione di qualche parola, ma non ne faccio esempi perché sono consapevole che, come già accennavo, possa trattarsi di sensazioni soggettive.

Personalmente, a parte alcuni tentativi lessicali o narrativi un po' azzardati che hanno incontrato il mio più o meno fondato dissenso, trovo che l'analisi delle personalità alfa a cui hai dovuto dar voce sia ben pensata e alcuni testi in particolare hanno tenuto alto alle mie aspettative. Faccio l'esempio di “Lamentele”, con protagonista Korir, ma anche la “Resa” di Elisif. C'è una certa tenerezza nei dialoghi tra Ulfric e Galmar: che si simpatizzi o meno per tali personaggi, il legame di fiducia e amicizia che vi è tra loro è uno dei più profondi e sinceri che sia stato elaborato nel contesto di Skyrim, dunque sono stata soddisfatta di percepirlo chiaramente nella flashfic a loro dedicata. Altrettanto atmosferica è stata la vestizione di Balgruuf un po' alla 'Re Theoden prima della battaglia al fosso di Helm'.

Hai detto di esser stata neutrale e io ho chiaramente intuito lo sforzo, sebbene vi sia una percepibile tendenza verso la fazione imperiale. So bene quanto difficile sia mantenersi indifferenti di fronte alla questione delle fazioni e io stessa ho sempre faticato a convincermi della ragione dell'una o dell'altra perché, per quanto bigotti e razzisti siano gran parte degli ideali dei Manto della Tempesta -tra l'altro sostenuti con maggior animosità non tanto dal leader di tale ribellione, ma dai Nord a lui più devoti-, allo stesso modo gli Imperiali lasciano che i Thalmor uccidano in nome della religione e, soggettivamente, credo che il personaggio di Ulfric sia ben più complesso e interessante di quello di Tullius.
Ad ogni modo, non stupisce che quel mellifluo nullafacente di Siddgeir preferisca fottere delle capre piuttosto che niente lol

Recensore Master
17/06/17, ore 21:52
Cap. 1:

Notevole è il feedback che già hai ricevuto per il tuo lavoro ed è inutile dire che poca differenza farà la mia tarda recensione. Non ho potuto però fare a meno di dare un'occhiata ai tuoi testi dopo che, leggendo le considerazioni nelle recensioni che tu stessa scrivi, mi son parsi più che evidenti l'interesse e la conoscenza che hai di questo universo immaginifico. Infatti, nonostante l'incredibile brevità del testo, questo ho trovato: una narrazione precisa, che in poche righe espone con cura ed efficacia quanto è accaduto mediante gli occhi di quanto sta accadendo, prefigurando persino quanto accadrà (che i giocatori più vissuti -tra cui arrogantemente mi auto inserisco- già si prefigurano, ma che così non può essere se si pone il tutto nelle mani di chi non ha le stesse conoscenze di un appassionato). Perché, dopo tutto, è di politica che qui si parla e la politica, moderna o medievale che sia, non è mai argomento semplice da mettere in narrazione.

Recensore Junior
10/09/16, ore 18:55
Cap. 9:

Va bene, ho trovato un'altra preferita tra le flashfic che hai scritto. Forse hai scelto Balgruuf come personaggio finale perché nel fan medio di Elder Scrolls incarna l'ideale di come dovrebbe essere un vero nord e una persona comprensiva e intelligente. Forse anch'io sono condizionata dal modo in cui viene presentato in Skyrim, ma i personaggi di Dragonsreach sono effettivamente tra i migliori del videogioco. Il rapporto con Irileth è - diciamo - sul filo del rasoio. Posso pensare che sono (o sono stati) amanti. Credo, invece, che Irileth consideri Balgruuf come una parte di se stessa, l'ideale di lealtà, dedizione e fedeltà in cui è portato a credere un buon dunmer. Quindi per lei, essere accanto allo Jarl è come appartenere alla casata Redoran o Telvanni. Insomma, in questo nulla di romantico, anche se sono un uomo e una donna. Finale e situazione che dà adito ad una libera interpretazione.
Credo che questo sia il tuo stile, il modo in cui scrivi. Non hai la presunzione di dire com'è un personaggio, ti limiti a fornire dei dettagli generali su cui agisce il lettore, che li elabora in maniera diversa. Quindi, non è tanto cosa vuoi comunicare nello specifico, ma quello che vedo in ciò che scrivi. Una forma più narrativa che descrittiva, il che è piacevole perché non ha pregiudizi. Mi dispiace soltanto di aver recensito così tardi, purtroppo gli impegni sono stati duri da mantenere. Più che un miglioramento, vedo un esperimento o una conferma di una direzione che vuoi prendere. I dettagli li puoi aggiungere tu, quando e come vuoi, l'importante è avere delle linee guida. A presto! :)

Recensore Junior
10/09/16, ore 18:15
Cap. 8:

Parto prima dalle note... ecco perché non amo scrivere flashfic. Già l'idea di porre un limite alle parole potrebbe condizionare il risultato finale. Non parlo di ciò che hai scritto, ma del tipo di testo in generale. Mi dà molto l'idea di un test d'esame, "rispondi a questa domanda in centocinquanta parole". A volte ne basta una, altre manco trentamila. Comunque... continuo a vedere paradossi. Sembra quasi che il protagonista non sia Ulfric, ma Galmar. I punti migliori della flashfic sono quelli in cui i due interagiscono, come se in realtà non fosse possibile scindere l'uno dall'altro. Sono cose che non saltano subito all'occhio, ma che noti dopo aver letto più volte. Il luogo dovrebbe alimentare l'autostima di Ulfric, invece no. Il pellegrinaggio passa in secondo piano. Credevo che il problema fosse nelle parole scelte, invece è nell'atteggiamento di Galmar... si rivolge allo Jarl come se stesse rimproverando un bambino. Non un figlio, proprio uno scolaretto...
Forse avrei alleggerito l'inizio del secondo periodo, spezzando qualche frase, inserendo dei punti sospensivi o sostituendo i due punti con altra punteggiatura. Per il resto, non credo sia una questione di "miglioramenti", quanto di "mood" e scelte di stile, sensazioni che vuoi comunicare cominciando a sviluppare un concetto con un personaggio per arrivare fino alla fine. Insomma, trovare una linea guida oltre il progetto dei nove Jarl. Ciò che riesco a percepire è il fatto che essi sono uomini come i cittadini delle regioni a cui appartengono. A parte il titolo e qualche impresa in cui si sono distinti per forza di cose non hanno nulla di eclatante. Tipo le star in copertina, che quando vedi senza trucco e con gli abiti di tutti i giorni non sembrano più nemmeno le stesse persone (scusa per il paragone becero, ma mi sembra calzante).
A questo punto leggo il finale, perché sono curiosa. :)

Recensore Junior
10/09/16, ore 17:37
Cap. 7:

Sarà la mia mente che fa connessioni strane, ma leggendo di Laila mi sono venute in mente due idee. La prima... è un aneddoto storico. Molti sovrani della dinastia indiana dei Moghul facevano uso di oppio, venduto dagli inglesi che lo utilizzarono per consolidare sempre più il loro dominio nella regione. Quindi, il fatto che Laila venga "avvelenata" quotidianamente da Maven con la droga che lei stessa produce ha fondamenti reali, nonostante sia un paradosso. La seconda... è la tipologia di conflitto, più mentale che fisica. La tipica dinamica sociale che un gruppo prevalentemente femminile utilizza per screditare l'elemento che considera debole o indesiderato (coercizione psicologica, annientamento della volontà). Se si fosse trattato di guerrieri, avrebbero finito per suonarsela di santa ragione. In questo caso no, e tutto appare ancora più deprimente. Elisif è stata costretta a fare la bambola, per Laila non nutro la stessa pietà. Potrebbe cambiare la situazione, invece sta alimentando la sua dipendenza. E' così cieca da ignorare gli unici alleati attorno a lei, che non smettono di seguirla per un attimo.
Pensavo che molta della negatività fosse stata riservata a Siddgeir o a Elisif, ma mi devo ricredere. L'occhio punta sugli oggetti caduti, sulle cose materiali. Non c'è altro perché vedo solo squallore... non è moralismo, ma la semplice realtà.
Più vado avanti nella lettura, più penso a Skyrim come una regione abbandonata a se stessa, coi governanti a rappresentare lo stato d'animo di una popolazione varia. Non tutti condividono o hanno la stessa visione, ma anche se lo stile non è patetico si nota che c'è una zona d'ombra, al di là del personaggio che ognuno si è fabbricato.
Non penso che OOC sia l'etichetta giusta per queste flashfic. E' la tua visione su un personaggio, sviluppi un lato che potrebbe appartenergli lecitamente, ma bisogna cautelarsi, è vero. Per me OOC è Hermaeus Mora che vomita arcobaleni, o non so, il Generale Tullius che decide di allearsi con Ulfric. Per il resto (e per fortuna!) siamo liberi di fare cosa ci pare coi personaggi, ed è questo il bello di Elder Scrolls.
A dopo! :)
(Recensione modificata il 10/09/2016 - 05:39 pm)

Recensore Junior
10/09/16, ore 16:32
Cap. 6:

Credo che mi fermerò solo quando arriverò alla fine, quindi... se posso scrivere, scrivo.
Non ho una visione negativa di Elisif, per il semplice fatto che non disprezzo un personaggio in generale solo perché non sa imporsi. In questo caso, più che parlare di debolezza, si tratta di cattive circostanze. Considero l'atto di Ulfric non un gesto eroico da "vero Nord", ma un'azione simile a quella di "strappare le erbacce". Della serie: liberati di Torygg finché hai il vantaggio. Liberatene, perché un giorno potrebbe diventare una seria minaccia. L'unica cosa "giusta" che ha fatto Ulfric (o che lo hanno portato a fare...) è indovinare i tempi giusti. Con le dovute conseguenze, perché poteva esserci spazio per la mediazione, ma questi sono spunti che vanno al di là di quello che hai scritto. Torno in topic. :D
Mi piace l'immagine fantoccio = bambola. Il fatto che la chiamino "Elisif la bella" non fa altro che mettere l'accento sulle sue qualità fisiche e non morali. E' come se tutti le avessero detto quale ruolo le toccava interpretare, negandole la possibilità di maturare e crescere. Nel suo disagio vedo un dolore che si trasforma in amarezza. Se fossi stata in lei mi sarei concessa una speranza, invece no, pessimismo assoluto. E' triste perché riflette realtà storiche accadute in passato.
All'inizio, credevo che nel fantoccio Elisif rivedesse l'immagine del marito, quindi proiettavo lo sgomento e l'orrore di fronte a una semplice festa popolare che si è trasformata in uno scherzo di cattivo gusto. Invece, il fatto che immagini lei stessa al rogo è ancora più inquietante, l'inizio di un isolamento che durerà per tutta la vita e la causa di enormi sensi di colpa.
Penso che lo stile narrativo sia adatto perché è oggettivo e non scade nel melenso, un rischio che si può correre quando si parla di Elisif.
A dopo!

Recensore Junior
10/09/16, ore 16:06
Cap. 5:

Va bene, forse finisco in giornata. O la finisco e basta, come preferisci. Fammi un segno se ti sto dando noie, ho un attimo di tempo e voglio sfruttarlo bene a tutti i costi, quindi...
Cavolo, qui c'è roba forte. Ok, ho cominciato anch'io a scrivere diversamente. Te ne do atto, Siddgeir è immaturo e non so quale versione di Skyrim tu stia giocando (io quella inglese) ma anche il tono della sua voce è mellifluo, ovattato. Fa uno strano effetto alle donne, o è disprezzo o una seduzione ambigua. Credo che una presunta guerriera potrebbe starci con uno come lui, solo perché lì per lì l'attira e sembra piacente. Poi, finisce tutto... il tempo di capire che tipo è. :)
Hai tirato fuori un bel lato inquietante del personaggio... non solo l'egoismo e la presunzione, ma anche la mancanza di scrupoli di un egocentrico troppo immerso in se stesso. Il fatto che posi gli occhi su Nenya, che essendo un'altmer appare giovane, ma l'avrà visto sicuramente crescere, è la ciliegina sulla torta. Ok, Falkreath è piena di tombe, ma chissà quante altre verranno scavate a causa delle sue decisioni infelici. Finora, se non si è capito, questo è lo scorcio che mi piace di più. E' come un pugno in faccia.
"Guarda tu che idiozie mi tocca sopportare": ha l'effetto quasi comico di una parodia di Mel Brooks. Mi ricorda una famosa battuta di Balle Spaziali, involontariamente, perché l'effetto e la situazione sono simili.
Non ho una visione così negativa del personaggio (credo che la mia nord ci farebbe un pensiero su, ma gli preferisce Benor...) però direi che la tua versione ci sta tutta. A dopo! :) (Solite editing post pubblicazione!)
(Recensione modificata il 10/09/2016 - 04:11 pm)
(Recensione modificata il 10/09/2016 - 07:11 pm)

Recensore Junior
10/09/16, ore 15:39
Cap. 4:

Credo che stavolta il commento sarà leggermente differente, nel senso che ci sarà meno opinione e più analisi. Suppongo che dipenda dal fatto che hai lavorato sul nulla più assoluto. Winterhold, in effetti, a parte il Collegio e le sue casette rimaste ancora in piedi è un buco nero. Quindi, a livello razionale, percepisco il rancore e l'umiliazione di Korir, un'altra vittima del passato. Le idee ci sono e la storia è costruita bene per essere breve, insomma, logicamente fila e ha un senso. Le intuizioni sono ottime. Ho notatoche il finale è promettente, azzeccato... però, avresti potuto sbilanciarti, usare qualche parola più evocativa. Ti capisco, comunque: per me te la sei cavata bene anche così. Non amo scrivere drabble e flashfics perché è un genere in cui non sono brava, non fa per me. Hai uno stile terreno e molto "concreto", meno astratto del mio, quindi tutto risulta conciso e chiaro... però, nel desiderio di chiarezza, a volte si ha paura a calcare troppo la mano. Non dovresti preoccuparti tanto, apprezzo che ti sei messa in gioco.
Solo un appunto, la penultima frase. Magari avrei scritto "Inutile crucciarsi troppo, ormai era troppo tardi per cambiare schieramento. L'unica consolazione era il pensiero che, nel bene e nel male, lui non avrebbe dovuto preoccuparsi da che parte sarebbe finita la sua testa." Insomma, i miei due famosi centesimi di euro, per mantenere il climax e legare meglio le frasi. :) A presto!

Recensore Junior
10/09/16, ore 15:14

Ancora qui. Non so se ti faccia piacere. D:
Allora... anch'io non nutro molta simpatia per Skald. Forse perché di tutti gli Jarl è paradossalmente la figura più realistica, nonostante sia abbozzato alla grande. E proprio perché è abbozzato tendiamo a dargli delle qualità che potrebbero approfondire ancor di più il suo carattere (scusa, al momento non riesco a render bene questo concetto). E' il vecchietto nostalgico dei paesini, che se ne sta seduto a blaterare su quanto i giovani siano irrispettosi del passato (tranne, ovviamente, chi è anacronistico e privo di senso pratico... ogni riferimento ad altri personaggi è puramente casuale) e codardi di fronte alle responsabilità. Con qualche rotella fuori posto per via dell'età e della frustrazione. Insomma, estremismo e paranoia allo stato puro, cambia il modo d'agire ma accusa i Thalmor che non sono tanto diversi. Anche per me i sogni sono profezie, qui abbiamo un presente reale e una minaccia che viene deliberatamente ignorata. Forse Ulfric ha tutto questo seguito proprio per questo motivo, fa gola a chi ha una totale mancanza di visione del futuro... vuoi per testardaggine o perché no, per ignoranza.
Infatti, cosa fa Erandur lo straniero? Prega. Ci sono anche riferimenti alla quest daedrica, ma qui hanno un altro significato.
Potrei dilungarmi in altre inutili spiegazioni, però credo che sia questo il risultato di una flashfic. Sono come le fotografie, uno cerca di interpretare la scena osservando i movimenti di chi è ritratto, il carattere e i sentimenti dai volti.
Be', a dopo. :) (Ho modificato solo per correggere. L'editor s'è mangiato i caratteri!)
(Recensione modificata il 10/09/2016 - 03:18 pm)

Recensore Junior
09/09/16, ore 22:04
Cap. 2:

Rieccomi ancora. Se non si è capito, lo Hjaalmarch è la regione di Skyrim che mi ispira di più, e che adoro anche esteticamente. Non è monotono, eppure ha dei colori tenui. E' un cimitero a cielo aperto, una natura insidiosa e affascinante. Secondo me in essa è racchiuso il sapore "celtico" di Skyrim, e Idgrod per me è una specie di druidessa. La flashfic forse rafforza un'immagine che hai anche tu del personaggio, una figura un po' mistica e allo stesso tempo terrena, contraddittoria. Morthal potrebbe essere una città a sé stante, è Skyrim dentro Skyrim. Idgrod ha preferenze imperiali, ma potrebbe fare a meno di qualsiasi legame che non sia con la città. Credo che, nonostante tutto, i cittadini finiscano sempre per appoggiare le sue decisioni.
Il lato mistico è racchiuso anche nei simboli e nelle premonizioni che hai indicato. La flashfic sviluppa alcuni degli spunti che nel gioco sono abbozzati e rimasti in sospeso. Si potrebbero raccontare (e inventare) tante storie su Ingrod e Aslfur, qui spicca come sono entrambi devoti l'un l'altro. Inserire scene di visioni è forse il modo migliore per mettere in ballo molte cose e lasciarle in sospeso senza creare problemi al lettore. Anche qui prevale lo spirito pratico dei nord, quindi il linguaggio è onirico quel che basta senza esser dispersivo.
Cavolo, la recensione è lunga quasi quanto la storia. Spero, però, di aver detto tutto quello che mi passava per la testa. Ci si vede in giro. :)

Recensore Junior
08/09/16, ore 17:03
Cap. 1:

Ciao, riemergo dalla cripta. :) Credo che iniziare con Igmund sia un modo per centrare la questione sui nord, su una divergenza di opinioni che in pochi anni diventa una vera e propria guerra tra clan uniti da legami molto vaghi. Se Ulfric rappresenta l'ideale di coraggio e lealtà alle tradizioni, Igmund è invece il modello di un altro tipico nord. Arroccato (in senso letterale e figurato) alle sicurezze, alle imprese dei suoi avi che determineranno anche le sue, senza le quali non può motivare il proprio potere. Per nominare Thane l'eroe, sceglie di mandarlo a recuperare lo scudo del padre, in mano ai Rinnegati. E' un modo per riavere anche l'onore e per garantirsi la pretesa su quelle terre. Ulfric non è mai stato un genio politico, per quel che mi riguarda. Invece, Igmund lo è senza saperlo, contando su armi più modeste (il sostegno dei soli cittadini di Markarth) e la poca intransigenza che lo contraddistingue. Forse è uno degli Jarl più opportunisti e ponderatori, se tralasciamo quelli che hanno deciso volontariamente di "sporcarsi le mani".
Hai dato una forma letteraria giusta a dei concetti che si sarebbero trasformati in una spiegazione abbastanza noiosa, e quindi è questo il merito della flashfic. Non avrei saputo spiegare le cose in maniera così concisa. A presto! :)

Recensore Veterano
25/04/16, ore 20:24
Cap. 9:

E finalmente Balgruuf. Tra tutti, è il mio jarl preferito, nonchè uno dei personaggi del gioco e uno dei pochissimi che ti accoglie a braccia aperte senza farsi troppi problemi al riguardo :)
Uno dei motivi per cui non mi sono mai unita ai Manto della Tempesta (forse anche più dell'antipatia per Ulfric) è che non sopporto l'idea di dover tradire Balgruuf, conquistare la sua città e imprigionare lui e la sua famiglia :/ Dunque, livello affettivo alle stelle!
Whiterun è davvero l'unica città di cui mi sono sentita Thane nel vero senso della parola: proteggere la sua gente e difendere le sue mura ad ogni costo! Ho davvero sentito questo, giocando in ogni singola delle mie partite. Cosa che non è mai successa altrove: nelle altre città sono diventata Thane solo per comprare la casa e basta, o per appagare una stravagante mania di egocentrismo eroico e prendere sotto la mia ala l'intera Skyrim XD Ma Whitrun resta il cuore di Skyrim, per me, molto più di Solitude! :D
Sarà per il benvenuto indiscriminato di Balgruuf, sarà per il fatto che la sua politica neutrale e pacifista ricorda molto quella che si trova dalle mie parti, fatto sta che tra tutti i luoghi di Skyrim mi sono rispecchiata quasi solo a Whiterun. Whiterun: un posto da difendere a tutti i costi, da ogni sorta di nemici, patria mia virtuale! (ma solo dopo Hyrule XD)
Ho ripensato a tutte queste mie sensazioni, mentre leggevo.
Visto l'ultimo capitolo, avevo intuito che sarebbe stata questa la situazione in cui avremmo incontrato Baalgruf (anche se, per quanto impossibile, speravo una riflessione sul Dovahkiin). Hai mostrato l'aspetto più pratico e guerrigliero di Balgruuf, leader della sua città e pronto a combattere per essa; ma non hai tralasciato di mostrare anche i suoi timori e le sue paura. Non dimentichiamo che, oltre ad essere jarl, è anche padre di famiglia ... Andare in guerra sapendo che si potrebbe anche non rivedere più i propri cari? Che sensazione terribile!
Il capitolo è scritto benissimo, come al solito. Dettagli e riflessioni in abbondanza, con anche approfondimenti psicologici e sentimentali. E qui arriva il problema.
Ireleth. Mi dispiace tantissimo dirlo ma ... il modo in cui l'hai presentata mi ha fatto storcere un po' il naso. Come personaggio piace molto anche a me, concordo anche sul fatto che il suo stretto rapporto di lealtà nei confronti di Balgruuf sia degno di venir raccontato e approfondito ma ... secondo me hai calcato troppo la mano proprio su questo. Non sembra più una relazione d'amicizia e leale obbedienza ... sembravano piuttosto due amanti O.O Leggendo le ultime righe del capitolo ho proprio strabuzzato gli occhi: cosacosacosa? Ma stanno insieme questi due?!, ho pensato.
Le dita che sollevano il mento del re, le parole dolci, gli sguardi intensi, gli ultimi momenti spesi insieme, le occhiate lunghe e profonde, i ricordi ... queste sono cose da innamorati e da amanti! Non certo da amici o da compagni d'arme!
A meno che non fosse proprio questo il tuo scopo, ma mi pare d'aver capito dalla nota d'autore che non si tratta di questo ...
Oppure sono io che ho bevuto un caffè di troppo e che ho capito Roma per toma ...

A parte il mezzo infarto causato da Ireleth, come capitolo m'è piaciuto. Un bel finale, semplice e non molto epico, ma comunque bel finale, pieno di ricordi e sensazioni! La guerra che s'è accumulata in tutti gli altri capitoli si sta per scatenare!
Con la bella Whiterun sotto assedio, finisce la nostra avventura qui!

Alla prossima!
Phantom

Nuovo recensore
24/04/16, ore 22:32
Cap. 9:

Ciao!
Davvero un bel capitolo!
Io vedo Irileth come la sua migliore amica e protettore, che pensa a proteggerlo dal mondo.
La cosa strana è che lo Jarl permette il culto di Talos in città, cosa che l'impero vieta in tutti feudi.
Ho notato anche che non ha una moglie, ma a dei figli, quindi ho pensato che sia morta prima degli avvenimenti del gioco.
Jarl Balgruuf inoltre la pensa come me, perchè crede che Ulfric stia combattendo per interessi personali e inoltre si schiererà con l'impero, perchè crede che in futuro potranno essere forti abbastanza per cacciare i Thalmor (Credo che anche lo jarl gli odii, ora non ricordo)

Comunque, in questo capitolo i dialoghi sono molto simili al gioco, nel senso che sembrano loro a parlare.
La tua Flashfics mi è piaciuta molto, davvero brava!

-Un abbraccio FreddyOllow

Recensore Junior
24/04/16, ore 11:04
Cap. 9:

Curse_My_Name
Questo è un fantastico finale, la flash migliore di tutte, a parer mio.
Il tema principale, che ha attraversato tutta la raccolta, qua si manifesta prepotentemente nei pensieri del dubbioso Balgruuf e nel dialogo con Irileth, che si apprestano ad affrontare un vecchio amico.
A tal proposito, è esaustivo l'aneddoto della corazza che rende bene l'idea di quanto un popolo, un tempo unito e forte, adesso sia in completo smarrimento (e quale città può rappresentarlo al meglio se non Whiterun che racchiude tra le sue mura una popolazione divisa tra Impero e Manto della Tempesta? basti pensare a Guerrieri Nati e Manto Grigio)
Ancora complimenti per questa flash e per tutta la raccolta, alla prossima,
QWERTYUIOP00
(Recensione modificata il 24/04/2016 - 11:44 am)

Recensore Junior
24/04/16, ore 10:53
Cap. 8:

Curse_My_Name
anche se non condivido appieno la visione che hai di Galmar, questo è stato come gli altri un bellissimo capitolo; anche se non vorrebbe mostrarlo, Ulfric ha anch'egli dei dubbi sulle sue decisioni, le sue azioni.... e qui sei riuscita a renderli benissimo, in quel luogo (che chiamarlo suggestivo è dire poco) che è la Gola del Mondo; peccato per i dialoghi tagliati, sarebbero stati veramente piacevoli da leggere.
Volo all'ultima flash,
QWERTYUIOP00

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