Recensioni per
Rain Time
di Yoshiko

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/18, ore 20:47

Ti prego dimmi che inizia la rinascita di Philip, non sopporto più la sua indolenza, il suo personaggio è sempre stato bello, per la sua lealtà, la correttezza, la personalità e la serenità con cui ha sempre affrontato la vita. Persino Benji l’ha affrontato a muso duro, per non parlare di Santo Tom che è proprio stufo, se già ritrovasse il giocatore che è sempre stato, riuscirebbe a mettere le basi per ricostruire la sua vita. Forza Philip ce la puoi fare, tifiamo per te!

Recensore Master
22/04/18, ore 23:23

Noooooo ci lasci con il dubbio se questo bacio ci sia stato o meno?
Jenny mi fa una tenerezza immensa.
Ma perché non ci parla?
Perché?
Ce li chiuderei una giornata intera dentro una stanza e non aprirei finché non parlano.
Cavolo!

È una pantera Jenny io sarei riuscita a svegliare pure i vicini.
E Mark ora come se la sbriga con la milfona?
\0/

La scena in camera tra Jenny e Mark con quella valigia che entrava e usciva da sotto il letto mi ha fatta troppo ridere.
Comunque sono felice che lei abbia accettato di aiutarlo.
Mark se lo merita.

Julian sarà anche un perfettino del cavolo, ma come osserva i compagni lui non lo fa nessuno.
Si preoccupa della loro salute e tenta di risolvere le cose.
Tom mi fa scompisciare... Sta proprio in fuga ahahah.
O dio, vista la situazione forse è più saggio tagliare la corda.
Quindi non ci resta che tifare per Julian.

Madonna com'è antipatica la milfona arghhhh.
Da cazzotti.
E Mark è proprio un fesso a farsi fregare così.
Alla fine non solo un bacio... ma praticamente di fronte a tutti.
Fortuna che Tom salva tutti in calcio d'angolo.

Credo che certe volte se li creino i problemi... Con delle semplici spiegazioni tutto si risolverebbe.
Certo Evelyn è odiosa e impossibile confidarsi... Ma ogni tanto darle delle semplici spiegazioni la metterebbero a tacere.
Quindi non ci resta che vedere la festa di questo improbabile quartetto.

Ecco qua se Benji non prende in mano la situazione sarà un disastro.
Mi pare l'unico con più cervello di tutti...
E... Philip ha visto tutto... E te pareva.
Ciccioooo datti una mossaaaa.


Ahhhhh c'avevo preso.
Avevo capito che Carol puntava Patty, ma non avevo detto nulla perché non ti ho mai letta in trame con yaoi o yuri.
Brava! Ottima novità.
Mi piace.

Ma santa pace... Benji non poteva spingerli nell' ascensore e spaccare tutto?
Così restando bloccati sai quanto tempo avrebbero avuto per parlare?
Uff...

Le ragazze tutte in tiro sono pronte per la festa.
Ti confesso che quella dannata scatolina mi ha fatto penare anche a me...
Fiuuuuuuuu sospiro di sollievo.

I pensieri interiori di Philip finalmente riescono ad essere concreti e ad accettare la realtà.
Forse un primo passo verso la risalita.
Spero che la nebbia possa diradarsi dalla sua testa e trovare le parole giuste per parlare con Jenny.
Madonna quanti film mentali che di fa... Poraccio.
Ma due dubbi sui fatti non ha la lucidità di interrogarsi?
Gentile...
Mark...
Benji...
Non sono un po' troppi?
Dai Callagan eh!

E la rivista fa risalire, tramite la rabbia, un altro scalino ed un'altra piccola presa di coscienza.
Intravedo un cerino in fondo al tunnel... Vediamo di tenerlo acceso.
;-)

Evvai la rivista ha riscosso, ovviamente anche Jenny e un altro piccolissimo passo in avanti lo abbiamo fatto.

Mark porca paletta che diavolo di tempismo.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Un abbraccio
Sanae77

Ps= forse lo hai già detto ma non lo ricordo... Quanti capitoli sono in tutto?

Recensore Veterano
22/04/18, ore 14:48

Benji incomincia a riscattare la sua str***aggine, Philip è sostanzialmente dissociato... ma in questo capitolo la palma va a Mark, che per paura delle avances di Daisy si compromette con un bacio e crea ancora più scompiglio! Inquietante questa Daisy, una vera stalker, anche se, diciamoci la verità, guardando l’anime e leggendo il manga ho sempre avuto il sospetto che avesse un deboluccio per il Mark ragazzino/adolescente :-D e la Carol? All’inizio pensavo che fosse interessata a Holly, invece le piace Patty! Sorpresona!
In tutto questo bailamme Gentile rimane per me il più equilibrato di tutti, nonostante la sua evidentissima vanità... tra parentesi, quando nel capitolo precedente strapazza il viscidone dell’agenzia viaggi fa una gran figura!

Recensore Veterano
20/04/18, ore 22:01

Bel capitolo. Ritmo molto veloce ma nello stesso tempo con una descrizione approfondita della situazione psicologica dei due protagonisti, dovuta anche alle situazioni limite vissute (il trovarsi nello stesso letto, il bacio rubato da Mark a Jenny, l'immagine di David vista all'improvviso sulla rivista sportiva).
Mark ci mette tutta la sua buona volontà a risolvere le cose: purtroppo il destino è contro di lui...
Benji, invece, ci prova con risultati ugualmente disastrosi ma almeno non crea disastri per lui e per gli altri!
Finalmente Tom dimostra tutto il suo talento calcistico: dribbla la finta di Julian e prosegue la sua fuga da Gamo. Brava!!
Una richiesta: si potrebbe vedere il vestito che Jenny ha indossato alla festa?
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
20/04/18, ore 18:47

L'inizio e la fine di questo capitolo mi hanno dato due impressioni diverse: la prima parte la definirei quasi “frenetica”, e procede con un ritmo serrato, incalzante, ma anche pregno di un certo senso d’ansia. Credo che questo sia dovuto ai sentimenti provati da Jenny nello svegliarsi trovandosi accanto Philip. Il suo desiderio di fuga, il limite di sopportazione che ha raggiunto a proposito di questa sensazione, la portano proprio a sperimentare una sorta di frenesia nei pensieri. Ora sembra essere Jenny, ad avere fretta, non più Philip. È lei che vorrebbe andarsene, è lei che vorrebbe allontanarsi da quello che le è ripiombato addosso e che non riesce più a sostenere. In Jenny nasce una sorta di fretta, in qualche modo simile a quella che incontravamo in Philip, fino a poco fa: una fretta che, però, la porterebbe da qualche parte? Non credo. A differenza di ciò che faceva Philip negli scorsi capitoli, però, Jenny non sta scappando da quello che prova. La sua è una necessità di fuga fisica, e questa credo sia dovuta proprio al fatto che, a fuggire emotivamente, Jenny non ci riesce, forse nemmeno ci prova. Le è tutto così chiaro (ed è tutto così doloroso), che il suo unico impulso sarebbe quello di prendere, andarsene e cercare un nuovo punto di inizio. Questo Jenny l’ha già fatto tante altre volte, no? Quando è andata a stare dai suoi, quando è tornata dai nonni, quando ha deciso di trasferirsi a Torino… eppure ora, alla fine, non si allontana cercando di cambiare aria, come ha fatto le volte precedenti. Che sia soltanto per il favore chiestole da Mark? Io non penso. Come Jenny non può fare a meno di constatare, Philip è la sua luce … e Philip è lì. Nonostante la sofferenza, credo che Jenny non riesca ad allontanarsi dalla luce che Philip rappresenta per lei. Prima d’ora, lasciare tutto e andarsene è sempre stato più facile, perché ciò non le imponeva di lasciare qualcosa per cui valesse la pena restare. Andarsene ora, invece, significa rinunciare definitivamente a Philip, e credo che Jenny non l’abbia fatto (di rinunciare a lui). Credo anche che, inconsciamente, Jenny non abbia alcuna intenzione di farlo.
Proseguendo, invece, questa frenesia che ho avvertito all’inizio del capitolo è andata via via scemando, fino a scomparire del tutto. Il ritmo del capitolo, a un certo punto, potrei dire che si assesta. Si calma. Tutto comincia a fluire più lentamente. Sarà che, per Jenny, svegliarsi con Philip accanto è stato come aprire la finestra sui suoi “fili messi belli in ordine sul tavolo”? È entrata una bella folata di vento che Jenny non aveva previsto e che ha rischiato di farglieli volare via tutti e ingarbugliarli. Le ci è voluto un po’ per rimetterli a posto, anzi … al primo momento ha persino pensato che non ci sarebbe riuscita, per cui ha provato l’impulso di lasciarli così e allontanarcisi. Poi però ci si è messa, ha ripristinato quell’ordine precario che le stava sfuggendo di mano. Questa volta, però, mi sembra che l’ordine (un ordine che sta in bilico e regge appena-appena) Jenny riesca a ritrovarlo nonostante il pensiero di Philip si faccia sempre più concreto e sempre più invadente, in lei. Ormai la sua mente volge unicamente verso Philip, e lo fa apertamente, non cerca di nasconderselo in nessun caso e in nessun modo: per esempio, in questo capitolo a Jenny non viene praticamente mai in mente Gentile, se non fosse per la festa a cui vanno insieme, credo che non farebbe nemmeno caso a lui. Perciò qui la presenza di Philip inizia ad avere una doppia valenza: “incasinante” da una parte, perché Jenny ne è turbata e non sa come affrontarla, “calmante e rassicurante” dall’altra, perché Jenny non può fare a meno di “riconoscerlo”, (forse anche perché è Philip stesso che, qui, si sta piano piano ritrovando?) e questo l’aiuta anche a ricongiungersi con qualcosa di se stessa, oltre che con quel qualcosa di lui che si era perso dopo Kyoto.
Bene, questa era l'introduzione, ora apriamo definitivamente la parentesi Jenny e, per la tua gioia, dividiamo l'analisi per punti ^_^.
Punto Jenny-1: Cominciamo da qui: “Si sentiva a suo agio come non lo era stata da troppo tempo, al sicuro, protetta e amata perché Philip era con lei. Lo sapeva, lo riconosceva, non aveva bisogno di guardarlo.”. È stato soprattutto il “lo riconosceva” a colpirmi all’istante. Il capitolo inizia con un sogno; un sogno dove tutte le barriere che la violenza di David ha creato tra Philip e Jenny si infrangono e si dissolvono, e dove c’è spazio solamente per un riconoscimento così palese e intenso che non si può ignorare. Jenny riconosce finalmente Philip come non riesce a fare da tanto tempo, nella realtà. Lo riconosce e si lascia andare tra le sue braccia, anche se solo oniricamente parlando. L’intensità di questo sogno però sarà così travolgente che, dopo, a Jenny rimarrà qualche dubbio sulla sua natura, ma a questo ci arriviamo con calma. In questo sogno direi che viene fuori, “esplode”, si potrebbe dire, tutto ciò che Jenny ha dentro e di cui avrebbe bisogno: l’amore e la protezione che solo Philip è sempre stato in grado di darle, quell’amore e quella protezione di un’unica persona che lei non può smettere di cercare, anche se inconsciamente. Nonostante ogni cosa, dopo l’esperienza di Kyoto, abbia assunto contorni sempre più complicanti, facendo precipitare Jenny e Philip in un vortice di distruzione dove la comunicazione è diventata sempre più difficoltosa, nel sogno di Jenny il tutto si esprime nella semplicità più assoluta: il loro incontro qui è fisico, ma non solo … è cristallino, esente da blocchi, complicazioni, piuttosto che pensieri o azioni deleteri. Nel sogno di Jenny ci sono solo loro due, in una dimensione in cui si riconoscono come è sempre stato e, proprio per questo, riescono a trovarsi.
Penso che questo sogno, per Jenny, sia il segnale più lampante di quell’accettazione nei confronti di quello che prova per Philip che poi, nel corso del capitolo, diventa sempre più evidente. Finora mi è sembrato che Jenny rifiutasse di più il pensiero di quello che prova per Philip, rispetto ad adesso. Non che prima Jenny volesse fuggire al cento percento, infatti lei, in qualche modo, tendeva ad accettare le cose come stavano molto più di quanto facesse Philip. Però, prima, Jenny mi sembrava più rassegnata che altro, come se dicesse “è andata così, Philip mi ha lasciato e non posso farci niente. Ora devo cercare di andare avanti partendo da questa consapevolezza”. Ora, invece, ho l’impressione che Jenny faccia un passo indietro e credo che proprio il fatto di cominciare a rendersi conto che lei non solo non ha dimenticato Philip, ma non vuole nemmeno rinunciare a lui, sia ciò che le fa avvertire all’improvviso la necessità di fuggire e sottrarsi a ciò che manderebbe a scatafascio in men che non si dica il suo precarissimo equilibrio.
Dopo, infatti, dici: “Rabbrividì di piacere, un piacere che aveva dimenticato, che non ricordava più. Un piacere che le era mancato da morire.” , e poi: “decise che non voleva svegliarsi.”. Ed è qui, credo, che arrivi quella consapevolezza di avere bisogno di Philip e di ritrovarlo, che di seguito la porterà a pensare di voler fuggire. Attraverso questo sogno rientra in contatto con qualcosa di infinitamente sconvolgente, cioè proprio la consapevolezza di non poter fare a meno di Philip, la consapevolezza di quanto lui le manchi e quanto ancora faccia parte di lei. Questa deve essere davvero una bella botta, se calcoliamo che finora Jenny ha fatto di tutto per ricostruirsi la sua vita senza di lui. Ecco che in lei, mentre ancora sogna ed è consapevole di sognare, nasce il rifiuto all’idea di svegliarsi. Perché farlo, dal momento che sarà uno shock? Dal momento che tutto ciò che desidera si trova in quel sogno? Perché farlo, dal momento che, svegliandosi, dovrà rendersi conto di non poter andare avanti così?
Punto Jenny-2: “Era successo? Era successo veramente?”. Mi ha colpita molto il fatto che, mentre sogna, Jenny non abbia dubbi sul fatto di star sognando, mentre una volta sveglia si domandi se, quanto ha formulato la sua mente dormiente, non sia accaduto sul serio. Il sogno è stato chiaramente tale, tanto da esserne certa mentre lo formulava, eppure è quando si sveglia che la sua mente si prende gioco di lei, facendole venire i dubbi. Interessante, no? Come se dormendo in Jenny fossero state abbattute tutte le barriere che la fanno vacillare, dandole così una maggiore lucidità, mentre da sveglia queste tornassero a ergersi come sorta di autodifesa, lasciandola però più confusa. Come se ci fossero delle verità che per il momento riesce ad afferrare soltanto il suo inconscio, e non la sua parte cosciente. La Jenny-addormentata sa esattamente di che cosa abbia bisogno, sa quello che le manca ed è perfettamente pronta ad accettarlo. La Jenny-sveglia invece ha come dei “paletti”, e sente di dover stare allerta. La Jenny-sveglia si pone ancora dei freni (infatti vuole scappare dalla consapevolezza che il sogno le ha portato), e allo stesso tempo la confonde, non permettendole di vedere quello che è assolutamente chiaro al suo inconscio.
Punto Jenny-3: Infatti poi dici: “E cosa avrebbe fatto? Avrebbe cercato di trattenerla? Di parlarle? L’avrebbe mandata via di nuovo? Non ne aveva idea e non voleva saperlo.” e poi “il terrore che anche solo guardandolo Philip si sarebbe svegliato.”. La mente della Jenny-sveglia è in uno stato di allerta, quasi di angoscia, potremmo dire. Jenny si sveglia sconvolta: non basta il sogno che l’ha agitata durante la notte, ma le tocca rendersi conto di aver addirittura dormito con Philip senza essersene resa conto. Credo che per Jenny sarebbe stato abbastanza uno shock anche se si fosse svegliata da sola, figurarsi trovandosi nello stesso letto proprio con l’oggetto del suo sogno, trovandosi comunque faccia a faccia con la consapevolezza che, in lei, si è appena fatta strada. È naturale che il suo primo impulso sia quello di scappare. La sua mente inizia a lavorare frenetica, spinta quasi da una sorta di paranoia. Cosa farebbe Philip se si svegliasse? E se si svegliasse solamente guardandolo? Jenny non vuole che avvenga e non vuole sapere che cosa succederebbe se Philip si svegliasse, il sogno le ha creato troppa confusione (eppure, mentre sognava, era tutto chiarissimo) e, proprio ora che i “suoi fili” sono tutti alla rinfusa e deve rimetterli in ordine, sente che non può trovarsi assolutamente faccia a faccia con Philip, non può affrontare né lui né la sua reazione alla sua presenza. La Jenny-sveglia teme ciò che potrebbe succedere, vuole tentare di preservare quell’equilibrio costruito tanto faticosamente, perciò rifugge quella verità tanto palese suggeritale dalle Jenny-addormentata. Il risultato, però, è solo una grande confusione che Jenny, al primo momento, non riesce assolutamente a gestire.
Punto Jenny-4: “E aveva ripensato incessantemente a sprazzi del sogno.”. Il sogno che ha fatto la tormenta, non le permette di scostarsi da sé. Si tramuta subito in un’ossessione che la sua mente continua a ripresentarle. Questo potrebbe essere una sorta di “avviso”, mandatole proprio da quella parte incoscia-addormentata che ha già inquadrato e compreso tutto e che cerca di porla sulla “strada giusta”? Quella strada che Jenny non si sente ancora pronta ad affrontare, che al momento è ancora troppo sconvolgente. Jenny continua a ripensare al sogno che ha fatto perché questo si riferisce a qualcosa che in lei è troppo radicato (l’amore per Philip e la necessità di averlo accanto), la sua mente continua a riproporglielo proprio perché non c’è altro che possa fare, è ciò di cui lei ha bisogno e che non può più ignorare. Però ora Jenny si ritrova a rifiutare questo pensiero, forse proprio perché le crea dentro troppo disordine e lei, che per trovare l’equilibrio che si è costruita ha fatto una faticaccia del diavolo, quel che cerca è proprio l’ordine e la stabilità. Più tardi, quando Mark le chiederà dove avrebbe intenzione di andare, lei risponde: “Dovunque, purché sia lontano da qui!”. Qui è chiara la sua necessità di liberarsi da questo disordine, eppure la sua mente-sveglia, quella che le pone i freni e i paletti, si muove sempre secondo quel senso di confusione dal quale in realtà vorrebbe farla fuggire. Jenny non sa dove vorrebbe andare e non ci pensa neanche, vorrebbe andarsene e basta, non ha una meta e nemmeno un’idea in proposito. Ancora una volta la sua mente si muove frenetica, senza un orientamento preciso. La confusione genera confusione, attraverso di essa non è possibile trovare quell’ordine e quella stabilità a cui Jenny anela. E sarà anche per questo che, alla fine, Jenny non va da nessuna parte?
Punto Jenny-5: “Non voleva che Mark la toccasse, non voleva che nessuno la toccasse, ma la cosa peggiore di tutte era che non riusciva a togliersi dalla testa che Philip fosse da qualche parte in campo, vicinissimo.”. Qui mi sembra che Jenny sperimenti due reazioni diverse. Prima c’è il semplice rifiuto del contatto maschile, quello che potrebbe scaturire ancora dal ricordo della violenza, perché questo avviene comunque contro la sua volontà. La seconda reazione, invece, riguarda il fatto che non riesca a togliersi dalla testa che Philip si trovi lì, e potrebbe benissimo vedere e fraintendere il comportamento di Mark. Questo la turba, la pone subito in allarme. Finora Jenny si è preoccupata del fatto che Philip la vedesse con Gentile? Non mi sembra più di tanto. Eppure, guarda caso, dopo il sogno di quella notte, dopo che la sua parte-inconscia ha chiaramente accettato quello che prova per Philip e cerca di far accettare altrettanto alla sua parte-conscia, Jenny non vuole che Philip la veda vicino Mark e non vuole che si faccia idee sbagliate su di loro. Credo che questo sia un segno del fatto che la sua mente, inconsciamente, stia continuando a lavorare proprio su questa accettazione che è partita dal sogno ed ecco che questa stessa accettazione inizia a lanciarle degli impulsi che si insinuano nella sua coscienza. Ora Jenny si preoccupa, perché se Philip desse per vero qualcosa che non esiste potrebbe farsi passare qualunque ultimo barlume di interesse che potrebbe provare per lei (ovviamente è Jenny che pensa –o si sforza di pensare- che Philip per lei provi così poco), e lei non vuole che accada. Ecco dunque che nasce quella che qui appare essere la sua prima reazione (il rifiuto del contatto maschile), la quale credo, però, che sia più che altro una conseguenza: perché penso che sia lo stress che nasce dalla reazione due (non vuole che Philip travisi il comportamento di Mark) a causarla, almeno a questa intensità. Quindi proviamo con le formule non proprio matematiche, ma quasi: la reazione due (quella legata a Philip) nasce per prima ma resta latente, causa uno stress che scatena la reazione uno (rifiuto generale) che si manifesta subito e, di conseguenza, anche la reazione due ha modo di venire alla luce.
E poi il tutto prosegue così: “Mark si avvicinò e quando lei lo vide emergere nel suo campo visivo sollevò di scatto il viso e lo allontanò con uno spintone, le dita che prudevano, il desidero travolgente di mollargli un ceffone.”. Nonostante la rabbia di Jenny sembri quasi esagerata, qui non vedo più traccia della reazione uno, come se quest’ultima fosse esplosa per un breve attimo e fosse poi stata subito cancellata dal manifestarsi in modo concreto della reazione due, che cattura tutta l’attenzione (conscia e inconscia) di Jenny. Perché nonostante il rifiuto quasi violento al gesto di Mark, si capisce che, qui, quello che turba Jenny è soltanto il pensiero che Philip possa averli visti. È quello il pensiero che quasi la manda in panico, che non riesce a sopportare, e che le provoca questa reazione prorompente. Dunque, la formula completa sarebbe: la reazione due nasce per prima ma resta latente, causa uno stress che scatena la reazione uno che si manifesta subito e, di conseguenza, anche la reazione due ha modo di venire alla luce. La reazione due ha radici talmente profonde e cattura tutta l’attenzione del soggetto al punto da offuscare completamente la reazione uno, eliminandola alla radice. Perciò, qual è la soluzione, alla fine? Che Jenny non è in realtà turbata dal contatto maschile (questo può venire fuori solo in certi momenti di particolare stress, ma passa altrettanto velocemente), mentre la sua mente è sempre più turbata dal pensiero di Philip che spinge sul suo inconscio per essere accettato? E non sarà, forse, che proprio perché la reazione uno (che subito dopo Kyoto per Jenny costituiva un vero problema) ormai sta scomparendo, la sua mente che si è risanata un altro po’ inizia a essere pronta ad accettare –consciamente- il pensiero di Philip e di aver bisogno di lui, che finora esisteva solo a livello inconscio?
Punto Jenny-6: “Ripensare alla spensieratezza di quel periodo le faceva male” e poi, un bel po’ più avanti “Si trattava di una Jenny che non aveva nulla a che vedere con la ragazzina felice e spensierata che un paio di anni prima aveva trascorso a Shintoku le vacanze invernali con gli amici, che non aveva nulla a che fare con la Jenny lacerata dall’esperienza di Kyoto e che era troppo distante anche dalla Jenny disincantata che due mesi prima era partita dal Giappone. Era diversa, eppure non riusciva a definirsi. Che Jenny era in quel momento?”. Mi è piaciuta tantissimo questa parte relativa alla confusione di Jenny a proposito di se stessa. C’è la nostalgia per il passato, ma anche per quella se stessa del passato sulla quale ora si interroga, in relazione al futuro. Jenny si rende conto che la violenza ha cancellato la Jenny che c’era in passato, per sostituirla con una Jenny diversa, che successivamente è stata sostituita a sua volta da una nuova-Jenny ora che si è lasciata il grosso del trauma alle spalle. Credo però che sia importante che ora Jenny si renda conto di questi cambiamenti, forse finora non li aveva mai notati, o almeno non li aveva presi in considerazione fino a questo punto. Io penso che questo ragionarci su sia un altro segno della sua consapevolezza che si “sveglia” (coscientemente parlando) e che si indirizza verso Philip. Perché muovendosi verso di lui, la sua mente non può fare a meno di accostare la situazione corrente (e quella subito successiva a Kyoto) a quella che c’era prima dell’accaduto. Ora, probabilmente la testa di Jenny inizierà a lavorare inconsciamente facendo mille collegamenti, creando anche paure e angosce, perché non potrebbe anche arrivare a chiedersi che relazione potrebbe esserci tra lei e Philip, qualora si riavvicinassero, dal momento che né lei è la stessa Jenny di prima, né lo è Philip? Secondo me sì, e questo potrebbe essere un aspetto che la spingerà a porsi degli altri paletti, a proposito di loro due, e che potrebbe ancora farla dubitare e farle provare l’impulso di allontanarsi da lui e da questa situazione che appare ingestibile e irrisolvibile.
Punto Jenny-7: Jenny e Salvatore. Prima: “Jenny si irrigidì. -Non dirlo neppure per scherzo…-“ e poi: “scoprire all’improvviso che anche Salvatore aveva problemi con la sua ex ragazza era in qualche modo consolante.”. Qui, la natura del rapporto che lega Jenny a Gentile è assolutamente palese. Mi è sembrato addirittura di avvertire un notevole calo d’interesse, da parte di Jenny. Questo accade naturalmente, Jenny non mi sembra nemmeno farci caso, né mi pare se ne preoccupi. Forse tutto ciò è talmente naturale (perché Jenny non ama Salvatore e lei lo sa benissimo) e la sua mente ora è tanto presa da Philip che non le passa nemmeno per la testa di far caso a certi particolari? Ecco, rispetto agli altri capitoli, qui si avverte una distanza molto più notevole tra Jenny e Salvatore, si ha l’impressione che quasi non stiano insieme, se non fosse che Jenny lo ribadisce parlando con Patty, ma sembra lo faccia più per convincersene che altro. La loro però è una distanza che non si può definire se non “naturale”, non mi viene in mente un altro termine. Come a dire che è ovvio che sia così. Jenny non ha mai preso in considerazione il fatto che con Salvatore potesse esserci qualcosa di impegnativo e duraturo, tanto che a momenti le prende il panico quando le viene in mente che lui potrebbe averle regalato un anello. Jenny non vuole assolutamente che con Salvatore ci sia di più, non prova nemmeno a convincersi con questa idea. La sua mente ha iniziato inesorabilmente a correre verso Philip, e sembra che per Gentile non ci sia già più spazio (Philip ne occupa troppo, deve dimagrire :D).
Punto Jenny-8: “Non voglio neanche pensarci, al perché!”. Sicura, Jenny? Sicura-sicura? Secondo me è solo la sua parte cosciente che la forza a porre i soliti famosi paletti per obbligarla a stare allerta. Secondo me, invece, Jenny al perché senta il bisogno del contatto fisico con Philip (tanto da averlo sognato e starsi chiedendo se non sia successo davvero) e al perché invece non lo senta con Salvatore, ci vuole pensare eccome, e questo secondo me lo si può evincere dal fatto che si sia confidata con Patty. Credo che anche qui sia stata opera della Jenny-incoscia che spinge per venire a galla sulla Jenny-cosciente, tentando di metterla davanti alla realtà che ancora la spaventa. Ad ogni modo i paletti creati dalla Jenny-dominante, ossia quella cosciente-sveglia, ci sono, e la Jenny-inconscia dovrà comunque trovare il modo e la convinzione per superarli.
Punto Jenny-9: La reazione di Jenny alla vista della foto di David. “Jenny sentì qualcosa scattarle nella testa, una fitta serrarle il petto. Il respiro si bloccò, l’aria non le arrivò ai polmoni e la vista le si offuscò. Lo sguardo verde di David la trapassò da parte a parte, con una violenza che la fece fremere, che le gelò il sangue nelle vene. Sbiancò, serrò e aprì le dita delle mani in un movimento spasmodico, mentre cercava di scacciare dalle orecchie l’eco di una risata che credeva di aver dimenticato.” Mi è piaciuto tantissimo come l’hai descritto, mi sono immaginata la scena e le sensazioni di Jenny nei minimi dettagli, il modo in cui alla vista della foto si sconvolge è assolutamente palpabile, sembra addirittura di sentire quel clic che le scatta nella testa. Ed ecco che basta rivedere quel viso perché tutto il lavoro svolto durante la terapia, tutti i passi avanti che sono stati fatti, tutte le certezze raggiunte e tutti i “fili messi in ordine” sembrino sgretolarsi e riaggrovigliarsi esattamente com’è successo la notte della violenza. Basta una foto, e Jenny viene rispedita violentemente indietro: ho avuto l’impressione di sentire proprio qualcosa che crolla in lei, qualcosa che si disfa e si accartoccia. Come se attraverso la terapia e il tempo che è passato Jenny avesse costruito un muro che però non è ancora al massimo della sua stabilità: il cemento non si è ancora asciugato del tutto, e quindi il muro vacilla e minaccia di crollare alla prima scossa di terremoto.
“Poi Jenny lo mise a fuoco, rinvenendo negli occhi di lui un dolore intenso, un dolore che il tempo non aveva attenuato. Ritrovarlo fu lacerante e lei, incapace di sopportarne il peso, cercò scampo voltandosi. Boccheggiò in trappola quando si ritrovò di nuovo faccia a faccia con la foto. Rivisse in un secondo quella maledetta sera, l’odore di David le intrise le narici, la sua risata le risuonò nelle orecchie e quando una mano si posò sulla sua spalla si volse con un sussulto, soffocando un grido. Nonostante il panico che le offuscava lo sguardo, scorse Philip ritrarre subito il braccio.”. Qui il panico continua. È evidente, il muro non smette di traballare sotto la scossa di terremoto, soprattutto perché di terremoto se ne aggiunge un altro, quello dovuto al dolore di Philip che si ritrova davanti all’improvviso. Ma è già chiaro qui che, per quanto il terremoto sia violento e squassante, il muro è destinato a rimanere in piedi, anche se un po’ ammaccato. Lo si capisce perché ci sono alcuni piccoli segnali: segnali che portano Jenny a riconoscere Philip nonostante il momento di sconvolgimento intenso. Lo mette a fuoco, riesce a mantenere la lucidità sufficiente sia per riconoscere lui che per riconoscere il suo dolore. Questo è indicativo, credo che fino a poco tempo prima non sarebbe successo e, in Jenny, si sarebbe sfasciato tutto.
Il ricordo di David, di quella notte, non è certo meno sconvolgente, quello la turba esattamente come l’ha sempre turbata, la fa soffrire esattamente come prima (trovandovisi di fronte materialmente), ma è chiaramente altro a essere cambiato. Perché c’è una nuova consapevolezza, sotto a tutto ciò, sotto a questo dolore lacerante e sotto a questo trauma che è ancora lontano dall’essere superato nella sua interezza. È come se, in fondo al buio ancora causato da questo terribile ricordo, ci fosse una piccola luce alla quale Jenny può permettersi di aggrapparsi, quella luce che altri non è che Philip. Mi piace accostare il momento in cui Jenny si trova di fronte alla foto di David con l’immagine di qualcuno che preme sull’interruttore della sua mente spegnendo la luce, all’improvviso. Jenny non se l’aspetta, e con il buio arriva anche un senso di smarrimento, di panico. Jenny si ritrova all’improvviso a brancolare come non le succedeva da tanto tempo. Semplicemente, non sa dove andare, non sa cosa debba cercare, non sa forse nemmeno che cosa l’aspetti. Forse, non sa nemmeno più a quale Jenny dare retta, non sa più quale sia la Jenny-dominante.
Poi, però: “E finalmente Philip, quando lei ormai non ci sperava più, la circondò con le braccia e la strinse a sé. Il viso sprofondato contro la sua felpa, nel suo calore e nel suo odore, provò dopo tanto tempo un sollievo immenso.”. Ecco quel fascio di luce che le permette di rasserenarsi, di capire nuovamente dove si trovi, di ricongiungersi non solo con quella stessa luce che Philip rappresenta, ma anche con la se stessa dalla quale si era scissa nel momento in cui l’interruttore è stato abbassato. Credo che in questo momento Jenny abbia rincontrato quella pace, non solo il sollievo, che non provava e non ricordava nemmeno più da tanto tempo. Potremmo dire che, nell’abbraccio di Philip, Jenny non solo riconosce finalmente quest’ultimo al cento percento, ma riesce anche a ricongiungere tutte le Jenny che è stata in un’unica, vera Jenny? Potremmo dire che in questo abbraccio, in questo attimo di pace, ci sia il vero punto di ricongiungimento tra i due e, allo stesso tempo, il ricongiungimento di ognuno dei due con se stesso? Come se in questo abbraccio si ricostituisse quella dimensione che hanno perso entrambi dove esiste tutto di loro: quello che erano un tempo, il dolore che ha finito per dividerli e anche quello che potrebbero essere in futuro. Un mondo intero in un abbraccio, potremmo dire.
Dopo aver spremuto Jenny fino all'ultima goccia, sarà anche ora di passare ai “Punti-Philip”. Dato che, però, in questo capitolo mi è parso che Philip si muovesse per fasi, aggiungiamoci anche questo ;).
Punto Philip-1: “Tu sei più al corrente di me di ciò che fa!”. Fase 1: “rabbia-risentimento”.
Qui Philip sbotta proprio, questa frase quasi gli scappa senza neanche pensarci e penso che sia un segnale dello schifo che s’è sentito dentro e che continua a sentirsi dentro da un pezzo che ora, forse, non riesce più a essere contenuto e inizia a fuoriuscire. Qui ci sono rabbia e risentimento che Philip indirizza verso Mark perché lui ormai sembra avere con Jenny una confidenza che Philip si sogna, una vicinanza e una complicità che non gli appartengono più. Ma poi sarà vero che Philip ce l’ha così tanto con Mark, per questo? Non sarà invece una delle tante cose per cui ce l’ha con se stesso, perché ha permesso che avvenisse? Non è che questo gli appare un altro fallimento messo in atto da lui stesso, al quale ora non sa come rimediare?
Punto Philip-2: “Strinse gli occhi, deglutì e si sforzò di ricacciare il ricordo di ciò a cui aveva appena assistito, che lo feriva in qualche angolo del petto.”. Qui ci sono le ultime parole della frase che mi portano a denominare “Confusione” la Fase 2: “In qualche angolo del petto.”.
Sembra quasi che Philip, questo dolore pungente e feroce, non riesca a localizzarlo appieno. Sa che è lì, e non può nemmeno ignorarlo come vorrebbe (ma come comincia a non cercare di fare), ma non gli trova una collocazione precisa. E forse questo rende peggiore questo dolore, perché non solo anche questo avviene per colpa sua (se Jenny è libera di essere avvicinata da qualcun altro, è perché lui l’ha lasciata), ma lui non è nemmeno in grado di dargli una definizione precisa e, quindi, di affrontarlo risistemando le cose. Più avanti, sempre a proposito di questa fase: “Callaghan alzò gli occhi, poi li riabbassò senza rispondere. Non lo sapeva neppure lui cosa voleva in realtà. Forse il suo desiderio più grande non era quello di portare Jenny alla festa quanto piuttosto quello di non essere lì, di non vederla frequentare Gentile ogni santo giorno. Forse era questo ciò che voleva.”. Forse, però. Non se ne sente sicuro nemmeno lui e ho l’impressione che senta di non aver ancora afferrato il nocciolo della questione (come invece accadrà nella prossima fase). Questa sua inettitudine lo fa soffrire ancora di più, accresce la sensazione del fallimento in lui. Nonostante ormai sia chiaro che non può dimenticarsi di lei, c’è qualcosa di Jenny che gli sfugge, ma anche qualcosa di se stesso che gli sfugge, perché non riesce a darsi una risposta chiara né a proposito di lei, né di ciò che lui stesso vuole.
Punto Philip-3. Fase 3: “Illuminazione-consapevolezza”.
Questa frase parla da sé: “Non era solo il fatto che Jenny quella sera fosse splendida. C’era anche il fatto che l’amava. Più la guardava e più si rendeva conto che era inutile continuare a intestardirsi sulla convinzione che prima o poi l’avrebbe dimenticata.”. Qui è come se scattasse qualcosa nella mente di Philip. Tutto ciò che fino ad adesso è stato confuso e annebbiato, improvvisamente prende i suoi contorni definiti, come se qualcosa che la mente di Philip stava già elaborando da tempo, improvvisamente si fosse concretizzato sotto i suoi occhi in forma tangibile. Philip ama Jenny, questa consapevolezza è così ovvia e tagliente che ormai è impossibile ignorarla. Si tratta sicuramente di una consapevolezza dolorosa, ma non sarà anche liberatoria, in parte? Come se Philip fosse riuscito, finalmente, a sciogliere una parte della matassa infernale che gli alberga nella testa e, sotto questo aspetto, fosse riuscito comunque a liberarsi di un peso, quello di non capirci niente. Ora, almeno, ha individuato qual è il punto, qual è il vero problema. Ce l’ha sotto gli occhi e non può più sfuggirvi. E anche se questo,da un certo punto di vista, può atterrirlo di più, dall’altro credo che però lo sollevi: almeno, finalmente, c’è qualcosa di chiaro.
Più avanti incontriamo questa frase: “McFay si era divertito a suo piacimento e l’aveva passata liscia. Forse aveva persino dimenticato ciò che aveva fatto a Jenny, mentre lei avrebbe dovuto convivere con quel terribile ricordo per tutta la vita.”. Qui, non ho dubbi, Philip si è munito di forbici e si è messo a tagliuzzare la famosa matassa che gli alberga in testa. Quello che la sua mente ha elaborato l’ha portato a scontrarsi con quello che è ed è sempre stato il centro esatto del suo allontanamento da Jenny e a sradicarlo una volta per tutte nell’unico modo possibile. E nell’unico modo “sano”, aggiungerei. Dunque questo potrebbe essere un primo segnale che la mente di Philip sta iniziando ad auto-risanarsi e a reagire? La prima consapevolezza che è nata in lui (quella di amare Jenny) ha azionato una reazione a catena che l’ha portato, in brevissimo tempo, a realizzarne un’altra, ovvero: “Philip non poteva continuare in eterno a cancellare il pensiero di David, a far finta che non fosse mai esistito. Non poteva continuare ad addossarsi la colpa di non aver protetto Jenny. Non era lui ad aver sbagliato, era stato David a prendersi con la forza ciò che non avrebbe dovuto neppure toccare.”. Non è sua la colpa di quello che è successo a Jenny, è stato un altro a farle del male e quel qualcun altro è David, che ha rovinato la vita a entrambi con la sua violenza. Philip inizia finalmente a reagire, e il punto di inizio è stato proprio il rendersi conto in totale consapevolezza, di amare ancora Jenny.
Facciamo quindi conto che anche Philip abbia nella mente un interruttore, come Jenny. Generalmente quest’ultima, nella mente, ha la luce accesa, la quale s’è spenta improvvisamente soltanto trovandosi di fronte alla fotografia di David, mentre Philip, dopo Kyoto, è sempre rimasto al buio. Da quando ha rivisto Jenny a Torino è come se una mano che lui non può controllare avesse cominciato a accendere e spegnere la luce a intermittenza, a tradimento, confondendolo ancora di più sia su di lei che su se stesso. Ora, però, per la prima volta, questa luce è rimasta accesa per un certo tempo, permettendogli di vedere e iniziare a esaminare l’ambiente che ha intorno. Ora, anche quando la luce torna a spegnersi e lo fa ripiombare nella sua oscurità, Philip ha avuto il tempo di guardarsi intorno e scorgere alcuni particolari dell’ambiente che lo circonda. Particolari che ora, anche al buio, può permettersi di memorizzare, analizzare, elaborare, arrivando così a trarre le sue conclusioni. Anche dovendo tornare a muoversi al buio, Philip si è impresso nella memoria un determinato ambiente, quello in cui la sua mente è piombata dopo l’esperienza di Jenny e, ora, gli sarà possibile muovervisi dentro anche con il buio, anche se con una certa difficoltà ovviamente, perché avrà modo, per lo meno, di andare a tentoni.
Un’altra cosa che mi ha colpita molto è il fatto che Philip si fissi molto su ciò che David ha fatto a Jenny: sul male che le ha fatto, sul modo in cui ha profanato il suo “tesoro prezioso”. È chiaro che Philip non soffre soltanto perché la loro relazione è andata in fumo, ma anche e soprattutto perché Jenny ha sofferto, perché Jenny ha subito un’esperienza terribile che le ha distrutto la vita e lui, questo, non è mai riuscito ad accettarlo.
Punto Philip-4: “A Philip bastò guardarla in viso per ritrovarsi sommerso da una sofferenza insostenibile. Saltò giù dallo sgabello così di colpo che quello ondeggiò e per poco non cadde.”. Quarta fase: “Scossa”.
Per la prima volta dopo tanto tempo, qui Philip finalmente si muove. Non solo. Dopo tanto tempo, per la prima volta, Philip non indietreggia davanti al dolore di Jenny e, anzi, le va incontro e lo affronta. E questo suo muoversi è improvviso, istintivo, naturale, addirittura traboccante. Penso che Philip abbia agito senza stare a pensarci su, credo che l’abbia fatto proprio d’istinto, che sia stato il suo istinto di protezione nei confronti di Jenny a smuoverlo. Ma come mai, proprio ora che la sua mente si è attivata e ha fatto luce su alcuni punti fondamentali, è riuscito a darsi questa scossa? Come mai, finalmente, si muove verso Jenny, quando finora non ci era riuscito? Forse realizzare quella verità fondamentale, e quindi che è a David che deve addossare l’unica vera colpa di quanto accaduto, l’ha fatto sentire, all’improvviso e inconsciamente, non più così indegno di Jenny? Perché se lui aveva finito per allontanarsi sempre più da lei, spinto dal senso di inadeguatezza che lo tormentava, ora che ha dato un taglio netto a una parte della matassa, quello che lo riavvicina a Jenny è proprio un nuovo e improvviso riconoscimento di se stesso? Insomma, nella testa di Philip, forse, si è accesa la luce per la seconda volta.
A differenza dei precedenti, in questo capitolo non ho molto da dire a proposito di Mark, se non che, anche in questo caso, mi ha fatto troppo sganasciare … ma quanto è sfigato!! Certo che gli ci mancava soltanto Daisy la psicopatica.
Concludiamo dunque la recensione con la nostra rubrica migliore … ormai la conosci, no? Non vogliamo certo farcela mancare *_*.
Cito questa frase: “Vedere come si evitavano gli faceva venire il nervoso.”. Facciamo un attimo il punto del perché Benji si sta interessando a Jenny e Philip: perché c’ha l’indole da portinaio? Perché a cercare di capirci qualcosa in questa situazione c'è anche Mark e, quindi, non esiste che sia quest’ultimo a sbloccare il tutto? Perché s’annoia e deve trovarsi qualcosa da fare? Ehm, mi sa che questa domanda implica di tornare indietro alla prima: è un portinaio!
Comunque mi è piaciuto molto come hai inserito Benji in questo capitolo (strano, no?;) … mi è piaciuto il modo in cui agisce per smuovere sia Philip che Jenny, anche se trovo significativo il fatto che con quest’ultima parli apertamente, mentre con Philip no. Con lui si limita a un contatto molto più terra-terra: infatti al massimo gli ordina una birra. Non sarà che ha capito che Jenny sta un pezzo più avanti, mentre con Philip siamo ancora ai sottotitoli? E quindi si approccia all’una e all’altro in modo diverso: ha capito che parlare direttamente con Philip, ancora, sarebbe totalmente inutile, non caverebbe fuori niente né quest’ultimo si smuoverebbe per questo. Con Jenny invece può permettersi di creare un dialogo un po’ più elaborato, e se arriva addirittura a dirle che lei e Philip avevano ragione sul discorso di quella volta a Shintoku, vuol dire che ”vedere come si evitano” gli dà veramente sui nervi.

Recensore Master
19/04/18, ore 22:03

Maledetto Mark, noooooooooooooooo, ma uffa, ma come, ma perché? Ok ok , non poteva essere così facile, ma poi era un sogno o no? Questo capitolo, mi ha spazientito, quando Mark l’ha baciata, mi ha destabilizzata quando Benji ha parlato con Jenny e poi mi ha emozionata l’abbraccio fra Jenny e Philip 😍😭... aspetto il seguito con ansia

Recensore Master
19/04/18, ore 21:25

Inizio con l’informare che:
In merito alla SPOILER THEORY-Lifting casalingo gratuito, nello specifico riguardante le interazioni passate-presenti-future di Daisy con Mark “se è successo quello che temo sia successo, se è successo quello che stra-temo sia successo e/o sta per succedere quello che temo...io entro nella FF e le sbatto ripetutamente la testa contro al muro finché la faccia non diventa perfettamente piatta”
l’autrice chiede
“ se quello che temi sia successo è successo o sta per succedere me lo dirai? E se non accadrà mai me lo dirai lo stesso?”
RISPOSTA: sì...adesso...o meglio sotto, in fondo alla recensione nel “P.S.” per evitare una lettura accidentale a chi non volesse saperlo o ai troppo sensibili che poi entrerebbero nella FF al posto mio per un lifting preventivo, prima di sapere come sono andate o andranno le cose.

Aspettando la pagella odierna un piccolo intrattenimento:
SPOILER THEORY incontra COSE MOLTO CATTIVE
In realtà questa cosa non era prevista in questo modo MA poi, rileggendo la scena che segue, per citarla come pro-memoria, ho capito che poteva essere un indizio di YOSHIKO per quello che accadrà così...
Nell’episodio 4- Terzo Capitolo
La squadra Giapponese, non al completo, è a Villa Price (con “immensa gioia” di Benji) per vedere la partita Juventus-Inter. Ed e Danny cominciano a parlare e...
Dal testo:
[...]
-Se almeno steste zitti!- li mise a tacere Benji sempre più nervoso.
-Perché? Non capisci quello che dicono?- rise Ed ironico, evitando di rimarcare il fatto che il cronista parlasse in italiano.
-Bene, Tom.- Marshall lo fissò alzando un po’ il volume -Adesso traduci.-
-Come?- il ragazzo si agitò sulla sedia, gli sguardi degli amici tutti puntati addosso.
[...] Dire che non era in grado era un eufemismo. Se avesse saputo che sarebbe andata così [...] avrebbe dato buca [...] e si sarebbe evitato la figuraccia.
[...] Fine citazione.
...E il povero Tom ha cominciato a inventare di sana pianta.

Bene, Tom scopre che in realtà Benji parla e scrive perfettamente l’italiano o lo capisce e si sa arrangiare all’occorrenza, ma sono più per la prima ipotesi, non dico proprio a livello di Olga Fernando (la super interprete di Mediaset, detta anche “la donna che sussurrava ai manzi” considerando a chi ha tradotto all’orecchio) ma che se la cava proprio benissimo, insomma ce lo vedo fra la sua famiglia, i viaggi, la scuola che almeno 5 lingue le parla correttamente più qualcun’altra a livello de “l’arte dell’arrangiarsi in viaggio”...

PAGELLA dell’Episodio 12- Undicesimo Capitolo

PHILIP- voto 5
Sulla fiducia altrimenti gli mettevo molto meno. Insomma è andato in crisi per quello capitato a Jenny, e poi mentre è ubriaca la bacia? Forse ci fa sesso? Anche no...a meno che, ubriaca lei e drogato lui, potrebbe avere una sua logica, per quanto la cosa non mi piacerebbe comunque. Per il resto il suo comportamento non è stato un granché, a parte un certo guizzo di buoni propositi: Philip esiste il telefilm REVENGE, sono solo 4 stagioni e su Amazon lo trovi, ti consiglio la visione e prendi appunti, magari Benji ti finanzia.
La scena finale però denota che mentre Jenny è andata avanti nonostante gli strascichi, lui no. Lui è rimasto a quello che è successo. Jenny non è la fragile bambolina che deve essere protetta e difesa, ora la fragile bambolina è Lui.

DAISY- voto 3
È una rincoglionita, la versione incompetente di Mrs. Robinson. Che altro dirle.

JENNY- voto 7
Non proprio una grande performance, ma il voto è lievitato per come ha risposto a Patty tirando fuori il carattere, per come l’ha fatta confidare e non l’ha giudicata e ha provato a capirla...ma sopratutto per
-Ah sì? Ti soddisfi? Lo fai da solo?-
Frase rivolta a Mark, la faccia del ragazzo è stata impagabile in quella scena. Il voto sarebbe stato più alto se la cosa non fosse morta lì, ma spero abbia solo messo la cosa in pausa. Bella l’uscita di scena con Salvatore in auto che l’aspettava col motore acceso.

JULIAN- voto 6,5
Bravo a mettere da parte le paranoie riguardo Amy e Benji e guardare anche altrove. Si è accorto del problema di Philip e ha deciso di parlarne con Tom, anche se ha iniziato poi a fare il saputello. Magari organizzano un bel INTERVENTO con tanto di cartello come in uno dei miei telefilm (chissà se chi legge le mie pagelle ha capito che ne guardo qualcuno ahah)

TOM- voto 8
Apparizione al minimo sindacale, ma in quel minimo grande performance! Non ha permesso a Julian di scaricare tutta la situazione su di lui, se avesse almeno proposto di agire insieme, Tom forse non glielo avrebbe messo in quel posto, figurativamente parlando, che poi i compagni riprendono le teorie sul fidanzato.

HOLLY- voto 4
Ok che gli avevo detto di andarsene a Barcellona ma almeno un biglietto per avvisare che andava poteva lasciarlo. Sposato da poco e già non ascolta la moglie, al solito quello che vuole lui e sta bene a lui è l’unica cosa che considera importante e tutti devono sottostare e lo dà per scontato. Non ha capito che cos’è un rapporto a due.

PATTY- voto 6
Per comprensione, non per merito. Non è felice questa è la verità. Non sta vivendo una storia a due. Ha cercato di parlare col marito, non l’ha ascoltata e non ha ripreso l’argomento. È sempre più chiaro perché vuole che Jenny torni con Philip, inconsciamente ha paura che Holly la molli se non fa come vuole lui e le è più facile e rassicurante mentire. Allo stesso tempo sa che sta facendo una cosa sbagliata e si sente in colpa e l’umore scende. Deve capire che se non può essere se stessa, non solo non potrà essere vernante felice, ma Holly non amerebbe la vera Patty ma quella che finge di essere. Ma mi chiedo, Holly ama veramente Patty o è una sorta di comodità necessità?

CAROL- voto 6
Non è carino farsi avanti con una persona impegnata. Non avevo proprio capito che fosse bisessuale. Cioè, per un attimo ho pensato che la persona che voleva vedere alla festa fosse proprio Patty, però ripensando alle cose dette a Jenny sul voler vedere una persona alla festa e sul rapporto con Rob tenderei a escluderlo...e se ho ragione voglio sapere chi era al più presto. Avrei dovuto quindi darle l’insufficienza ma ha comunque emozionato Patty e ne aveva bisogno...e poi come si fa a dare l’insufficienza a Carol, è difficile, molto molto difficile.

BENJI- voto 7,5
Sta lasciando che la parte di lui che nasconde esca. È una bella persona e ci tiene agli amici. (Confermo il sospetto dell’autrice che i miei voti sono un pochettino-ino-ino di parte...ma non è colpa mia, sei tu che lo disegni così!!!)

KAREN- voto 8
È stata brava a tradire il marito con uno che fisicamente gli somigliava per fregarlo e non fargli venire il dubbio e chiedere il dna...non è andata così?! Ma non ci credo!!!

McFay- voto 0
Sulla “fiducia”

EVELYN- voto 4
Stavolta paga pure per la volta precedente che è stata invece premiata per avermi fatto ridere: stavolta mi ha solo infastidita!

AMY- voto 5
Bah un po’ insipidina sto giro. Poteva fare di meglio, ha buone potenzialità, perché sprecarle?!

GAMO- voto 4,5
Ma che pigna in culo! È decisamente represso, cerca di darsi importanza. Suggerisco l’intervento di una professionista, i ragazzi ne potrebbero assumere una, anche se in Italia non c’è l’apposito quartiere in cui ad Amburgo Benji ha portato Tom, non sarà mica così difficile?!

MARK- voto 10
Eh lo ha detto Benji...ah era ironico?! ops
MARK- voto 5
Un pollo, e non per la scena a fine episodio, che in realtà ho apprezzato. Passi che non sa che sia un Toy-Boy e speriamo che non si confonda con un sex-toy, ma per il resto la sta gestendo in maniera molto incasinata. Spero solo abbiano pensato di avvisare Salvatore.

SALVATORE- voto 8
È un abbraccio virtuale: entrerei nella FF per dargli un forse abbraccio, mi fa una grande tenerezza!

ZOCCOLA IN NERO (ex di Salvatore)- voto 4
Ma che ti guardi?! Tiè!!! Salvatore ha trovato di meglio! Ok che “di meglio”, a parte Daisy, è la prima che passa per strada, pure Malaya che ha fatto entrare Daisy a casa di Mark.
Però mi sorge il dubbio: le cose saranno veramente andate a quel modo?!

404- voto 4
Non è carino tifare per una relazione fra Patty e Carol.
Non è carino sperare che Holly ci sbatta il muso, non sulle corna, ma sul fatto che non tutto deve girare attorno a lui.
Non è carino sperare che Jenny e Salvatore lo facciano, dopo aver parlato delle rispettive situazioni.
Non è carino sperare che Benji scopra la situazione in cui si trova Mark (che poi sono certa che Benji gli risolverebbe la cosa senza far sapere a Mark che è stato lui, perché Benji ci tiene a Mark, ma ci tiene anche di più che non lo sappia)
Non è carino sperare che Evelyn e Bruce in realtà non hanno mai consumato e che i Japan-Boy lo vengano a sapere.
Non è carino sperare (in alternativa) che ai Japan-Boy arrivi fra le mani un video amatoriale privato di Evelyn e Bruce.

Chi non è stato votato in pagella sa il perché (non è vero, ma faceva scena dirlo ahah)

YOSHIKO oggi mi è arrivato un pacco da Amazon e ti ho o pensata...chissà perché ahah
Ciao Ciao

P.S.
LIFTING THEORY
Ci ho “forse” quasi preso...dico “forse” perché non è detto che Mark abbia raccontato tutto a Jenny...
Allora, si consideri che quello che TEMO e STRA-TEMO essere già successo, dovrebbe collocarsi quando Mark aveva 15 o 16 o 17 anni. Insomma in un periodo fra dopo i Mondiali giovanili in Francia e prima di andare a Torino (o subito dopo il suo arrivo visto che Daisy lo aveva accompagnato, mi pare di ricordare questo nella serie tv)
TEMO che Daisy ci abbia provato con Mark in una occasione o più...forse dopo qualche bicchiere di troppo o proprio consapevolmente...o che comunque ci sia stato un approccio ma mai andata fino in fondo, in attesa che fosse un po’ più grande.
STRA-TEMO che una volta se lo sia proprio fatto, proprio ragazzino, forse addirittura la sua prima volta e questo può aver influito sulle relazioni future. Mark non proprio costretto ma non era molto convinto della cosa o si è sentito con le spalle al muro...o altro

Per quello che TEMO accadrà
Daisy ci prova spudoratamente con Mark. Prima ci aveva provato vagamente ma ora che lui più cresciuto vuole andare fino in fondo. Oppure non ci aveva provato concretamente (giusto qualche atteggiamento viscido e/o da “tu appartieni a me”), stava aspettando, ma ora che è più grande lo vuole perché lo considera suo e che lui glielo deve.
Preciso che non so bene come sono le leggi in Giappone sul sesso fra minorenne e maggiorenne (tipo mi pare che in USA se sotto i 16 con una differenza di età oltre un certo numero di anni è stupro, che il minore fosse consenziente o meno). Da un manga ho appreso (se la legge nel mentre non sia cambiata) che per sposarsi senza consenso dei genitori era 18 per i ragazzi e 16 per le ragazze (sempre che la memoria non mi tradisca) ma su altro dovrei verificare ahah
(Recensione modificata il 19/04/2018 - 11:54 pm)

Nuovo recensore
19/04/18, ore 20:43

Ciao ma che bella e avvincente storia....spero di leggere velocemente il nuovo capitolo...

Recensore Master
18/04/18, ore 00:39

Vero che Mark non sarà la persona più adatta a cete confidenze, ma non so come faccia jenny a tenersi tutto dentro...
Magari la psicologa l'ha aiutata, ma un amica... boh.
Io dopo tanti mesi di convivenza avrei già spifferato tutto.
Ahhahahah

Julian si darà una calmata finalmente... ora che ha avuto una spiegazione plausibile non romperà più le scatole.
Certo che farsi beccare così a pollacchiotti... ma dai ragazzi dobbiamo farvi un cartello?
Oltretutto per due tuoni messi in croce ahahaha
Che figuretta!

Ecco ora ci mancava pure questo dell'agenzia...
Già lo odio, e che bisogno c'era di chiudersi dentro?
Certo che Jenny deve settare la modalità pericolo in una soglia molto più bassaaaaaaaa
cristo! Dopo quello che le è accaduto dovrebbe averla in automatico.
Uff...

Altri 10 punti per Gentile. Sto ragazzo trotta verso vette inesplorate.
Fortuna che è arrivato lui.
Santa pace Jenny... ti cacci sempre nei guai.
Cavolo!
Ingenuità batte Jenny 10 a 1... gli serve la badante a questa ragazza.
Patty cerca di aiutrla ma proprio Jenny è ermetica... dovrebbe confidarsi invece.

Giornalista odioso, Gentile guadagna altri 5 punti... chissenefrega dell'aggressione cavoli suoi sono i rischi del mestiere.
Che non rompesse.


Credoche in questo momento Philip abbia fatto bene a lasciare la fascia di capitano. Non ha la lucidità per un tale ruolo, inoltre sarebbe davvero questione di poco se Holly ottiene il nullaosta.
Credo che alla fine rientri nel suo modo... il benessere della squadra aventi a tutto e per lui togliersi comunque un gran peso.
Benji le prova di tutte per scuoterlo! E' un mito.

Povero Mark gli hai dato la Milf agguerrita?
Immagino che ora Jenny debba fare la sua 'finta' ragazza per salvarlo ahhahaah
che situazione imbarazzante.

Ok dopo la scenata di Daisy sappi che è sulla lista nera... segnata con rigo triplo. grrrrr


Ottimo lo stratagemma per farli restare finalmente da soli.
Non vedo l'ora di legere il risveglio *_*
E arriva anche il tanto atteso confronto tra Amy e Benji, sti due mi faranno morire.
Mi piacciono davvero tanto insieme... pensaci ;-)

E ora non ci resta che aspettare il risveglio di questi due testoni.
ciao
Sanae77

Recensore Veterano
15/04/18, ore 21:32

Devo dire che in questo capitolo i nostri eroi si sono tutti comportati da cavalieri. O quasi:
Mark cerca di far ragionare Jenny ricordandole che i problemi si affrontano e non si evitano,
Julian, dopo aver fatto confessare Amy sul suo strano comportamento nei confronti di Benji, cerca di tranquillizzarla anche se non si sbilancia in consigli (per ovvie ragioni di gelosia),
Salvatore salva Jenny da una situazione pericolosa,
Marshall dimostra comprensione nei confronti di Philip e lo libera dalla fascia di capitano,
Philip salva Jenny da Daisy,
Benji fa parlare Amy e finalmente i due si riappacificano (anche solo per far innervosire Julian).
Tom non pervenuto...

Recensore Junior
13/04/18, ore 16:05

Partiamo ancora una volta da Mark, che quando si può è sempre bene farlo.
Inutile dirti che già nelle prime righe del capitolo, con Mark che si sveglia con il crampo alla gamba, mi sono ritrovata a sghignazzare pensando che forse non erano stati gli allenamenti a fargli male, ma il Tiger Shot che ha tirato con violenza contro Philip. Mi vedo Mark che come al solito lo maledice dicendosi “Ti pareva! Nella mia vita ho calciato un miliardo di Tiger Shot e mai niente, nemmeno un dolorino, lo scaglio contro Philip e a momenti mi spacco la mia preziosissima (e muscolosissima) gamba. Sempre colpa sua! Appena lo becco l’ammazzo”. Ma quanto mi piace Mark! È troppo mitico!
Ora, però, di Mark parliamo per un po' seriamente. Perché ormai l’impazienza di Mark di liberarsi di questa situazione scomoda (e probabilmente anche l’impazienza di liberarsi di Jenny stessa e del pensiero di continuare a vedere Philip che vegeta dandogli sui nervi) inizia a farsi intollerabile. Insomma, non ne può proprio più, è talmente sclerato che tenta persino di imbastire una seduta di psicanalisi con Jenny in totale autonomia. Il che, dovrebbe saperlo, è una pura follia, che già in materia ci capisce poco di suo, per di più, come prima paziente da analizzare da solo si va a scegliere proprio Jenny, che in testa ha un labirinto. Non va bene Mark, lascia perdere, che fai solo casino!
Ovviamente, infatti, Mark non riesce a cavare niente da Jenny, nonostante lui frema perché le cose tra lei e Philip finalmente si risolvano per non avere più questo pensiero. Ragioniamo però su una cosa: Mark si infervora perché Jenny non vuole rivelargli il motivo per cui lei e Philip si sono lasciati, ma perché vorrebbe saperlo? Allora, sono certa che a Mark non freghi un tubo, in realtà, della ragione che ha fatto sì che Jenny e Philip si perdessero, lui dei fatti degli altri non s’impiccia (come invece fa qualcun altro -.-) … perciò? Pensa che sapendolo farà in modo di azionare il cervello alla svelta per trovare da sé la soluzione che Philip e Jenny, da soli, non riescono a concepire? In fondo Mark LA soluzione principale ce l’ha già, e a Jenny la espone chiaramente: “deve affrontare Philip di petto”. Ettippareva! Per lui, come sempre, tutto deve essere in qualche modo semplice. È un po’ come se Mark non sopportasse il pensiero che in questo caso non ci sia soltanto da affrontare la situazione di petto per risolverla e definitivamente. Ecco, diciamo che ho l’impressione che forse Mark avverta che in questa circostanza c’è bisogno di qualcosa di più, però il concetto gli è così estraneo (per lui TUTTO si affronta) che non accetta questo fatto. E poi, diciamolo, Mark ha fretta, sempre più fretta, perché il tempo stringe e se Philip e Jenny non si danno una mossa nel giro di pochi giorni, il casino è fatto ed è fatto definitivamente. E lui, allora, che fa? L’idea lo preoccupa per cui la sua natura lo spinge ad azionare il cervello alla ricerca di una soluzione rapida e concreta. Insomma, già pensarci e basta non servirebbe a un tubo, per di più fare come fanno Philip e Jenny, e quindi far finta di non pensarci, serve sicuramente ancora a meno.
Perciò in questo capitolo abbiamo Mark sempre più alla disperata ricerca di una soluzione grazie al suo spirito affronta-tutto. Però, Mark … ti accorgi che non la trovi, ‘sta benedetta soluzione? Il fatto di non riuscirci probabilmente lo fa incazzare più di quanto non sia già, ormai c’ha uno stress che nemmeno i Tiger Shot lo soddisfano più. E poi, Mark … guarda che c’hai tre capelli bianchi!!
Perciò Mark, stressato all'ennesima potenza come abbiamo appurato, vuole a tutti i costi che si trovi una soluzione a quello che è accaduto tra Philip e Jenny e, dato che i due non sembrano intenzionati nemmeno a cercala, lui è talmente esasperato che vorrebbe riuscire a trovarne una di propria iniziativa per inculcarla finalmente nella testa di quei due. La soluzione di Mark, qualunque essa sia, deve avere come parola d’ordine il solito “affrontare”. Mark però questa soluzione non la trova ma, ovviamente, questo “fallimento” non lo porta a desistere, proprio perché lui deve sempre e solo “affrontare”. Sta di fatto che, però, Mark brancola nel buio tanto quanto Jenny e Philip e, anche se non è esattamente coinvolto emotivamente in questa situazione, si sente comunque parte del casino e non riesce a fare a meno di pensarci. All'inizio del capitolo, proprio sul dialogo tra Mark e Jenny, c’è quel “Non può finire, Jenny! Non così!”, che mi sembra in qualche modo trasudare non solo d’impazienza, ma anche di un certo turbamento interiore. Insomma, Mark vuole che il tutto si risolva e lo sappiamo. Lo vuole per sé, perché probabilmente non gli va, per l’appunto, di far parte di questo casino dal quale preferirebbe tirarsi fuori, lo vuole forse anche per una semplice ragione caratteriale, della serie tutto-va-affrontato-e-tutto-deve-trovare-la-sua-naturale-soluzione-diretta, ma credo lo voglia anche proprio per Jenny e Philip stessi. Non sarà che Mark non riesce a capacitarsi, ancora, del fatto stesso che Philip e Jenny, dopo tutto il tempo insieme e dopo tutto ciò che li ha legati, siano arrivati a perdersi? Mi dà l’idea che non solo il loro atteggiamento fintamente-indifferente gli dia sui nervi, ma anche il fatto stesso che entrambi siano arrivati fino a questo punto. Forse, non riesce proprio a comprendere come sia possibile. Anche se, chissà perché, non fatico a credere che sia certo che la colpa sia stata tutta di Philip, tanto per cambiare. Insomma, come combina 'sti casini lui non lo fa nessuno.
Inoltre mi è piaciuto tantissimo il fatto che questo breve dialogo iniziale tra Jenny e Mark si concluda improvvisamente, quasi “troncandosi”, dando una certa impressione di incompletezza, di qualcosa che resta in sospeso, come lo è effettivamente la situazione di Philip e Jenny. Perché loro cercheranno pure di non pensarci, ma questa è la realtà dei fatti e, sicuramente, Mark ha ragione su un fatto: questa situazione va in qualche modo affrontata. (E tutti sentono Mark che sbraita: “E io che sto dicendo da dieci capitoli!!!”). Ma come affrontarla? È qui che Mark si perde.
Passiamo alla parentesi Daisy. Ommamma, ma questa è psicopatica! E, diciamolo, Mark è proprio sfigato. Visto che già c’ha pochi problemi che gli sono capitati tra capo e collo, doveva piombargli in casa anche lei. Ora che guardo bene, Mark, i capelli bianchi mi sembrano sei …
Mi è piaciuto poi tantissimo il modo in cui Mark si è messo in mezzo durante la sfuriata di Salvatore contro Jenny. In quel momento credo che Mark abbia percepito Jenny come non mai come la “creatura fragile” della cui immagine già non riusciva a sbarazzarsi del tutto. Penso che vedendo Salvatore accanirsi contro Jenny con una certa veemenza, Mark non abbia potuto fare a meno di scattare, il suo istinto di protezione nei suoi confronti si è acceso e si è intromesso senza pensarci due volte (quando mai Mark pensa prima di agire, d’altra parte?). Probabilmente Mark ha proprio avvertito la necessità di proteggere Jenny. Può essere che, in quel momento, sia stato sopraffatto dalla sensazione che il comportamento di Salvatore potesse in qualche modo danneggiare il già precario equilibrio della ragazza, oppure, semplicemente, non ha sopportato la vista di qualcuno che usava non dico violenza, ma comunque un certo impeto per rivolgersi a lei.
E visto che l'abbiamo nominata, adesso passiamo alla mia cara Jenny.
Anche in questo capitolo continuo ad avvertire la natura ambivalente di Jenny, solo che ora, il confine tra la Jenny-esterna (quella spigliata-calcolatrice-sicura-intraprendente) e la Jenny-interna (sensibile-ingenua-emotiva) mi sembra molto meno marcato. Come se, ora, la Jenny-esterna non riuscisse più a contenere come prima le pulsioni della Jenny-interna, della vera-Jenny. L’equilibrio già precario di Jenny comincia a vacillare seriamente, lei non riesce più a tenerlo sotto controllo e credo che questo la spaventi, le provochi un senso insopportabile di insicurezza. Jenny, forse, ha paura di ritrovare quella se stessa che ha chiuso accuratamente a chiave dentro di sé, ha paura di accorgersi che quella se stessa soffre ancora troppo per quello che ha subito e per quello che è successo dopo. In qualche modo, ora la Jenny-interna inizia a fuoriuscire dai limiti imposti dalla Jenny-esterna (contro i quali già più volte premeva per uscire) e Jenny la controlla a stento, ma sente che quella se stessa che vorrebbe reprimere si sta piano piano impossessando di nuovo di lei e scacciarla, forse, già le sembra impossibile. Credo che Jenny se ne renda conto appieno mentre parla con Patty di quello che è successo in agenzia. L’idea che quello che è successo a Kyoto (o qualcosa comunque di simile: magari il tizio dell’agenzia non l’avrebbe violentata ma comunque avrebbe potuto cercare di saltarle addosso) abbia rischiato di ripetersi senza che lei sia stata vigile per comprenderlo e tentare di evitarlo la fa piombare nello sconforto totale e, credo, le faccia provare anche una notevole rabbia nei confronti di se stessa. Jenny si rende conto che, nonostante tutti i suoi sforzi, nonostante si sia costruita una corazza per proteggersi, in definitiva non fa altro che restare la stessa di sempre, la stessa che potrebbe anche commettere gli stessi errori e le stesse leggerezze del passato, finendo per subirne le stesse orribili conseguenze e credo che questa idea non le dia pace.
Jenny si accorge di essere stata cieca, ancora una volta, esattamente come quando non si era accorta delle reali intenzioni di David. Ecco che quindi la Jenny-interna si impone di nuovo e non solo tramite quegli atteggiamenti che le erano propri (l’ingenuità o l’emotività, per l’appunto), ma anche dandole modo di vedere quanto le sue ferite, in realtà, ancora non siano risanate. Perché non lo sono completamente quelle provocate dalla violenza, ma non lo sono (forse ancora meno) quelle causate dalla rottura con Philip. Perché Jenny, qui più che inizialmente, il pensiero di Philip lo rifugge. Non solo non ne vuole parlare, ma non ci vuole nemmeno pensare: farlo la ferisce, la fa probabilmente sentire impotente di fronte a tutto quello che è avvenuto e che ha finito per dividerli e lei, dal pensiero stesso di Philip, vuole soltanto scappare e non saperne più niente.
Anche se sicuramente in fondo-in fondo Jenny lo spera, si rifiuta di credere che Philip possa amarla ancora e mi è piaciuto molto quel suo pensiero in cui afferma che se così fosse stato, sicuramente avrebbero trovato il modo di uscire dal baratro insieme, di riprendersi la loro vita come coppia. In queste parole ho avvertito una certa amarezza, forse una sorta di delusione e magari anche di collera di Jenny nei confronti di Philip. Forse con questo pensiero lei tenta solo di convincersi che le cose stiano così per evitare di illudersi e farsi male, però credo che Jenny ce l’abbia anche con Philip per il modo in cui si è allontanato progressivamente da lei, per il modo in cui l’ha lasciata e per il fatto stesso di averlo fatto. Per il fatto di non aver affrontato con lei le sue ferite, anche se lei ha sicuramente tentato di escluderlo da esse. Jenny ci pensa … non so se sia la prima volta che si sofferma effettivamente a ragionare su questo aspetto, però sicuramente ora lo coglie nella sua pienezza: se le cose sono andate completamente a scatafascio, se Philip si è allontanato e l’ha lasciata, significa che di certo non la ama più. Jenny ne prende atto e tutto ciò che desideri e porci una pietra sopra e non pensarci più. Jenny vorrebbe riprendere a vivere e farlo in un’altra direzione, lontana da Philip e da tutto ciò che possa riguardare il passato. Questo, però, mi pare più il desiderio-corazza della Jenny-esterna. Perché la Jenny-interna tenta di urlarle tutta un’altra cosa (speranze che Jenny non vuole ascoltare né prendere in considerazione), ma lei si sforza di ignorarla. Ascoltare quelle speranze fa male, dà spazio a quella se stessa che Jenny vorrebbe dimenticare (forse perché ancora ferita, o forse perché incapace di proteggersi ancora), e allora la cosa migliore è non farlo e liberarsene alla svelta. Diciamo così, ho l’impressione che ora Jenny voglia sforzarsi di “guardare dritto”, anche se sente una voce dietro di sé che la chiama e le fa provare il desiderio di voltarsi. Questa voce sarà però la sua o quella di Philip? Chi è che la chiama insistentemente cercando di farla ricollegare al passato, a se stessa, a quello che realmente vuole? Forse le due voci si alternano. A volte a chiamarla è la se stessa che vuole lasciarsi alle spalle, a volte è Philip che vuole ricondurla a sé, a quello che di loro è rimasto. Forse Jenny teme la propria voce perché la riconosce e quella di Philip perché, invece, le sembra diversa/cambiata. Girarsi e trovarsi di fronte la se stessa che vuole dimenticare e conosce bene deve essere angosciante, ma il pensiero di girarsi e trovarsi di fronte un Philip che non è lo stesso che è stato per anni con lei deve essere totalmente terrorizzante. Ed eccoci di nuovo al tema del riconoscimento. Jenny non riconosce Philip e per questo teme di avvicinarsi a lui, forse pensa che questo non-rinoscimento, visto da vicino, le risulterebbe insopportabile.
Jenny sente di aver bisogno di stabilità, adesso, non di ritrovarsi di fronte ad aspetti del passato distorti e diversi da quelli che ricordava. Lei probabilmente sente di aver anche bisogno del futuro, e non di certo del passato, in qualunque forma esso si ripresenti. Jenny non vuole perdersi nei ricordi, non vuole affrontarli e non vuole pensarci. In lei, sento solo la smania quasi ossessionante di andare avanti e dimenticare. Dimenticare e basta. Un po’ una sorta di regressione, forse, ma della quale Jenny sente di non poter fare a meno perché quel che si è lasciata alle spalle è ancora troppo doloroso per essere affrontato. Certo, non una regressione completa, però: perché subito dopo il trauma Jenny voleva sì solo dimenticare, ma le mancava la capacità di prendere iniziative, di scegliere una direzione, di imporre la propria volontà. Dopo essere scappata da Kyoto, Jenny sembrava soltanto volersi rinchiudere nel suo mondo di nulla e restare lì in eterno tentando di dimenticare senza però riuscirci davvero. Ora Jenny invece vuole muoversi, non vuole restare a vegetare, non vuole rinchiudersi nell’angolino di se stessa, aspettando che ogni cosa passi da sola. Jenny è decisa, adesso. Jenny ha chiari i suoi obiettivi (come avverte chiaro quel che –lei crede- non può essere cambiato) e vuole agire di conseguenza: in questo caso andando avanti e dimenticando tutto.
Salvatore. Mi sono domandata che cosa possano significare le sue reazioni, diciamo, “forti” alla situazione in cui Jenny viene a trovarsi all’agenzia. È il fatto che Jenny non abbia risposto alle sue telefonate, che l’ha portato a scaldarsi tanto e, infine, a reagire con tanta veemenza? Non penso, anche se mi sembra il tipo che sicuramente viene urtato dalla mancanza di considerazione (in qualsiasi contesto e per qualsiasi motivo, anche involontario), però sappiamo perfettamente che Salvatore, sebbene rispetti Jenny e provi un vivo interesse per lei (ne è incuriosito e attratto), non ne è di certo innamorato. Per cui perché tutta questa preoccupazione? Come mai arriva alla conclusione di cui Jenny non si accorge molto prima di lei? E, soprattutto, perché reagire in modo così “energico”? Gentile non sa niente di quello che Jenny ha subito, ma se qualcosa (una sorta di debolezza-fragilità in lei) intuisse senza riuscire a dargli una forma concreta? Mi sembra quasi che percepisca senza volerlo la necessità di Jenny di essere protetta da qualcosa, anche se sicuramente nemmeno lui ha ben chiaro il perché di tutto questo. Penso questo perché Salvatore arriva a dirsi che Jenny sarebbe al sicuro sotto lo sguardo vigile di Mark, e dato che lui Mark lo odia apertamente, cos’altro può averlo portato a pensare a una cosa del genere se non un’intuizione della quale nemmeno lui comprende la vera natura?
Anche questa volta vorrei spendere due parole e due ragionamenti su Patty e Amy e sul loro rapporto con Jenny. Comincio dicendo che mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai tratteggiato, anche se brevemente, il “rapporto ritrovato” tra Jenny e le amiche che, in un modo o nell’altro, più le sono state vicine dopo l’accaduto di Kyoto e che hanno avuto modo di conoscere un po’ più in profondità il suo dolore. In queste righe sembra riaffiorare qualcosa del passato, qualcosa che forse non è perduto del tutto e che è positivo, anche se in certi casi può essere doloroso. Per esempio, quando Jenny si ritrova a parlare con Patty dopo la sfuriata di Salvatore e l’intervento di Mark, ho visto riaffiorare completamente la Jenny-interna (la vecchia-Jenny) per mostrarsi a Patty senza più restrizioni. Quando si è trovata da sola con Patty, forse è stato l’unico momento in cui Jenny sia riuscita ad accettare l’uscita allo scoperto della Jenny-interna, anche se farlo è stato doloroso perché è stata obbligata ad accettare l’evidenza di aver rischiato di nuovo, di non essere affatto cambiata come sperava. In qualche modo però Jenny si affida a Patty, anche se forse non completamente, e ho l’impressione che da lei riesca ad accettare un certo tipo di contatto (sia fisico che emotivo) che non concederebbe a nessun altro. Non che Jenny stia rifuggendo il contatto fisico in generale, ma quello che c’è stato con Patty mi è parso andare al di là di questo. Lo stringersi la mano delle due credo celi qualcosa di più profondo, più confidenziale. Con quel gesto a Patty è permesso di vederle dentro come non può fare nessun altro. Forse, infatti, Jenny non avrebbe stretto la mano a nessun'altra delle amiche. E d’altra parte Patty sa come prendere Jenny, sa come rivolgersi a lei, forse sa ancora come lenire in silenzio le sue ferite, dando un certo senso di sollievo a Jenny che, con l’amica, sicuramente si sente compresa.
È bellissimo anche come Patty, chiedendo a Jenny perché lei e Philip si siano lasciati, non possa fare a meno di “scavare” (ancora una volta) per cercare di capire come siano andate le cose, così porle quella domanda è più forte di lei, supera la discrezione che le è naturale normalmente, ma è chiaro che non si rivolga all'amica con queste parole per soddisfare una curiosità. Patty pone questa domanda a Jenny non tanto perché lei voglia conoscere il motivo della rottura tra Philip e Jenny, quanto perché credo che percepisca tutto il dolore che c'è dietro, la sofferenza che invade l'amica, così come quello che Jenny ancora prova per Philip e, in qualche modo, sente che tutto ciò deve tornare alla luce, non può restarle sepolto dentro. È come se Patty scorgesse, a differenza degli altri, il dolore che si annida in Jenny e che le urla nelle sue più nascoste profondità, lì dove Jenny stessa si è sforzata di relegarlo per non sentirlo. Ed ecco che, proprio queste parole di Patty che le impongono non solo di guardarsi dentro, ma anche di dover ripercorrere con la memoria un passato ancora troppo recente e ancora troppo doloroso, Jenny si ritrova costretta ad interrompere quel contatto che, pochi istanti prima, aveva ricercato. Credo infatti che Jenny non stia rifiutando Patty in sé, in quel momento, quanto la sua disperazione che si sforza di mantenere sopita.
E mi è piaciuto tantissimo anche lo “spirito battagliero” con cui Patty si impunta a difendere Jenny non appena questa finisce nel mirino del giornalista-ficcanaso. Credo le sia venuto naturale, proteggerla così. Però facciamo caso ad una cosa: il dialogo con Patty è il momento in cui la Jenny-interna viene maggiormente alla luce, quello dove Jenny sembra aver definitivamente fatto cadere le sue barriere eppure, subito dopo (all’arrivo del giornalista), sembra essersi ricomposta meglio ancora di prima, tornando padrona della sua corazza e di quella nuova-Jenny che lei vuole mostrare, senza quindi dare la minima soddisfazione al rompiballe che voleva scucirle informazioni personali. Non è quindi che in questa sua reazione sicura, spigliata, persino ironica e superiore, ha influito proprio la vicinanza di Patty, l’aver parlato con lei, l’aver in qualche modo tratto da lei una certa forza? Forse Patty rimane ancora il punto fermo di Jenny, il suo “silenzioso angelo custode” e Jenny, accanto a lei, può sia dar sfogo alle sue debolezze, sia riprendersi subito dopo per affrontare a testa alta una difficoltà che avrebbe potuto ferirla. Con Patty, Jenny cede in fretta ma, grazie a lei, si “ricostruisce” altrettanto velocemente.
Jenny infatti è stata fighissima nel modo in cui ha saputo tener testa a Bill Steiner.
Accosterei, infatti, proprio questi due momenti: Jenny che si rende conto della sua ingenuità e del pericolo che ha corso all'agenzia, e la sua spigliatezza nel rispondere per le rime a Steiner. In questi due istanti separati da non molte righe sono racchiuse le “due Jenny” che ormai fanno parte di lei, così come la fragilità che ancora consegue alla violenza di Kyoto (ma che Jenny è riuscita ad arginare e a tenere sotto controllo) e la maggiore sicurezza di sé, il contegno più adulto e più fiero che si è costruita (in modo naturale, seguendo un semplice processo di evoluzione) negli ultimi mesi. Così Jenny si tiene come in equilibrio tra queste due se stesse, non perdendo mai le sue caratteristiche personali che l'hanno sempre resa quella che è, ma andando ad aggiungere ad esse una se stessa più forte, più indipendente e, per l'appunto, più adulta.
Con Amy, invece, non ci sono particolari confidenze né dialoghi che rimandino al passato, eppure la vicinanza delle due amiche mi ha fatto pensare che in questo caso le difese di Jenny si ammorbidiscano in maniera naturale, dandole modo di tornare in contatto con la Jenny-interna senza che questo rappresenti un trauma. Amy forse si limita ad avvolgere Jenny con la sua aurea dolce e ingenua, e credo che questa faccia sentire Jenny a suo agio, l’aiuti a rilassarsi. Credo che anche la presenza di Amy sia importante per Jenny, anche se questa svolge senz’altro un ruolo diverso da Patty. Però anche Amy ha condiviso tanto con Jenny e questo non ha potuto far altro che legarle, anche se sicuramente Jenny non trova in Amy la stessa fonte di sicurezza che incontra invece in Patty. Diciamo così: Patty le dà forza e un certo senso di protezione, Amy invece la tranquillizza. Nonostante le amiche le siano state vicine, ognuna a suo modo, nel periodo più difficile della sua vita, sanno ricollegarla al passato che c’è stato prima, quello che nella sua interezza non potrà mai essere recuperato ma che ancora Jenny custodisce in sé. Forse, ora, Patty e Amy possono essere in parte quel punto fermo che non permette a Jenny di staccarsi completamente dal passato per andare avanti come invece vorrebbe fare per dimenticare ogni cosa. Forse, sono il punto fermo che le ricorda quel che ha dentro veramente.
PHILIP!!
Questa è la sensazione che, leggendo, ho avuto su di lui: il disagio preme nella sua testa tentando di fargli capire che c’è qualcosa che deve fare per smettere di provarlo. E forse questa è la natura che mi piace anche attribuire al suo continuo mal di testa: un disagio che preme contro le pareti per uscire. Lui vuole contenerlo, ignorarlo sperando (e credendo) che così facendo prima o poi riuscirà a costringerlo a dileguarsi, quando invece soltanto prendendolo in considerazione riuscirebbe finalmente ad indirizzarsi dalla parte giusta, ad alleviare le proprie sofferenze. Questa però non è la sensazione che ha lui perché, inizialmente, dar retta a questo disagio non lo farebbe sentire meglio, anzi … lo farebbe soltanto soffrire di più. Ignorare una ferita non impedisce a quest’ultima di dolere, ma la sofferenza si acuisce quando si pone attenzione su di essa e si fanno i primi sforzi per risanarla. Philip percepisce solo questo e non riesce ad avvedersi del fatto che, dopo, potrebbe iniziare a stare meglio. Perciò continua a stare male ignorando le ferite che si porta dentro pur di non stare ancora peggio decidendosi finalmente ad affrontarle. Disperatamente, tenta ogni possibile fuga: si convince addirittura che riuscirà a sentirsi meglio rinunciando alla nomina a capitano, crede che togliendosi questo pensiero si libererà almeno di uno dei pesi che lo affliggono. La sua smania adesso è solo questa: liberarsi da tutto ciò che lo affligge e lo fa soffocare. Philip non è come Jenny, che vuole sì liberarsi del passato ma per andare avanti. Ho l’impressione che lui, in realtà, non sappia come muoversi, non abbia chiaro in mente un obiettivo e sia capace soltanto di continuare a girare in tondo. Philip resta succube della propria sofferenza e, anche se la ignora, non può fare a meno di continuare a sottostarvi, così, proprio mentre lui crede di aggirarla, di lasciarla da parte e di vivere lontano da essa, in realtà è costantemente vittima dell’ascendente che questa ha su di lui e non se ne può in alcun modo liberare. Ovviamente, anche liberandosi della fascia da capitano, il problema non cambierebbe, non riuscirebbe a togliersi nessun peso da dentro. Questo peso non sta nella sua nomina a capitano, ma è in lui (forse è lui stesso e se lo impone da solo), è quello che, fin dall’inizio, non ha voluto non solo affrontare (ed ecco qui che frego Mark), ma anche accettare. E forse è proprio questo che ancora blocca sul nascere la presa di coscienza di Philip nei confronti di Jenny e di se stesso (e di loro due). Questo è l’aspetto che a Mark sfugge completamente: Philip non è mai riuscito ad accettare quello che è successo a Jenny, non è mai riuscito ad accettare di non essere stato presente per proteggerla e non è mai riuscito ad accettare di vederla soffrire per l’accaduto. Non è mai riuscito nemmeno ad accettare il fatto di non sapere come fare per risanare le sue ferite ed è per questo che il suo cervello è andato in tilt e si è rifiutato di affrontare ogni cosa. Philip forse non ha nemmeno mai accettato completamente in pensiero di David e così non è stato in grado di affrontare il senso di colpa che l’ha invaso. Una consapevolezza però attirerebbe l’altra, solo che lui ancora non l’ha afferrato, né ha provato a farlo. Mi è piaciuto tantissimo l’accenno alle prime telefonate tra Jenny e Nicole che Philip ricorda: forse è proprio in questo momento che comincia a prendere coscienza di non essere stato in grado non solo di affrontare il proprio dolore e quello di Jenny, ma anche e soprattutto di accettarli. E credo sia proprio per questo motivo che Philip, a suo tempo, ha rifiutato di parlare con Nicole come quest’ultima gli aveva consigliato. Philip non voleva parlare dell’accaduto, né delle ferite che questo aveva causato in lui, perché farlo voleva dire arrivare ad accettarlo e questo sarebbe stato troppo doloroso. Philip ha creduto che ignorando le sue ferite che dolevano, prima o poi, queste avrebbero smesso da sole di assillarlo, invece non è stato che peggio. Il dolore costante è stato insanabile e l’ha portato a volersi liberare della “causa”, anche se poi non è servito a niente. L’idea di guardare in faccia queste ferite, però, per Philip deve essere sempre stata inaccettabile: le avrebbe viste sanguinare, le avrebbe sentite pulsare. Avrebbe dovuto scavarci dentro per togliere qualsiasi residuo che potesse infettarle, avrebbe dovuto medicarle e questo lo spaventava a morte, probabilmente gli sembrava terribile, credo non ne sopportasse il pensiero. Però non è arrivato a capire (o più probabilmente non ha voluto capirlo) che questo era in realtà l’unico modo per sottrarsi a esse, per liberarsene. Però affrontare una ferita (sia la sua che quella di Jenny) è impossibile se, prima, non si accetta di esserne afflitti. Farlo, però, forse è il passo più difficile. Ma Philip starà cominciando a capire che i sensi di colpa, in realtà, sono solo deleteri? Questo disagio che gli pulsa nella testa cercando di condurlo alla verità, gli permette di scorgere finalmente questo pensiero? Forse un po’ sì, forse ne intravede uno stralcio, anche se credo che questo sia un pensiero che Philip non si sente ancora di accettare. Ci vuole qualcosa che lo smuova definitivamente in questo senso. “Qualcosa” che vada dritto al punto.
Comunque sia, anche se Philip tenta sempre e solo spasmodicamente di fuggire da tutta questa situazione, ogni cosa non può che ricondurlo a Jenny: difatti si ritrova a intervenire per fermare Daisy quando questa sta per accanirsi su di lei. Philip arriva addirittura a dirsi che non avrebbe dovuto farlo, tanto cerca di convincersi di dover chiudere gli occhi e dimenticare tutto, ma sono certa che non ci creda neanche un po’. Non avrebbe potuto sopportare che Daisy alzasse le mani su Jenny, non avrebbe sopportato che qualcuno –chiunque- le facesse del male. Dirsi che di Jenny non gli importa più niente (o meglio, che non dovrebbe importargliene più niente) non serve, e ormai questo Philip l’ha appurato, per cui sono certa che il suo tentativo di convincersi di aver sbagliato a intervenire non sia che una gigantesca balla che si racconta da solo.
Eppure, l’unica cosa che ho percepito in lui nel momento in cui ferma la mano di Daisy e, dopo, si allontana silenziosamente, è solo un immenso vuoto. Ho avuto l’impressione che Philip, in quegli istanti, si sia sentito solamente vuoto di tutto: un vuoto di impotenza, causato dalla propria sensazione di fallimento. Eppure, ripensando al gesto che ha compiuto a mente fredda, sarà in grado di valutarlo diversamente? Di dirsi che, forse, può ancora sia essere in grado che degno di proteggere Jenny e di averla accanto?
Un’altra cosa che mi ha colpita e mi è piaciuta tantissimo, è il fatto che Philip finisca per addormentarsi accanto a Jenny. Perché il pensiero di lei è una tortura continua, non fa che pungerlo sul vivo e farlo stare sempre peggio, gli fa bramare di allontanarsi da lei e da tutto ciò che rappresenta il passato come se tutto ciò lo facesse soffocare, eppure alla fine è accanto a lei che la sua mente si rilassa. Philip si addormenta accanto a Jenny con estrema facilità, eppure è proprio lui che sostiene che normalmente fa una fatica del diavolo per prendere sonno. Forse, l’accettazione di tutto ciò che finora è stato inaccettabile, e il riconoscimento di Jenny, iniziano da qui. Perché forse qualcosa è scattato in Philip, in questo momento. Forse non se n’è nemmeno accorto completamente, ma si è avvicinato a lei anche se tutto ciò che si diceva di dover fare era di allontanarsi. Tutto lo riconduce a Jenny e, forse, almeno questo Philip sta iniziando ad accettarlo sul serio. Mi viene da pensare che Philip si diriga verso Jenny spinto da qualcosa di incorporeo, da qualcosa di lei che percepisce veramente solo lui e solo a modo suo: è come se Philip sentisse l’odore di Jenny, e lo seguisse senza nemmeno rendersene conto. E questa, senz’altro è una forma di riconoscimento.
E noi tutti siamo qui a dirgli “Dai, Philip! Checcelafai!!”. Tranne Mark … Mark vuole solo prenderlo a Tiger Shot perché gli dà troppo sui nervi.
Per concludere con Philip, un pensiero scaturito dalla lettura di questa frase: “Però Jenny e Mark abitavano nella stessa casa da mesi, Jenny cucinava per lui, lavava i suoi vestiti, gli stirava le camicie, gli rifaceva il letto, metteva in ordine le sue cose. Lo accoglieva con un sorriso al suo ritorno la sera, uscivano insieme per fare la spesa, per fare shopping o andare a cena. Non avrebbe voluto dilungarsi sulla loro idilliaca convivenza, ma non riusciva a non pensarci. Era qualcosa che gli vorticava nella testa come un satellite senza fermarsi mai. Era qualcosa che non riusciva ad accantonare e che forse andava anche al di dà della gelosia. Era un vero e proprio malessere..“
Ho avuto l'impressione che in effetti non deve essere gelosia vera e propria, quella che Philip sta provando, o almeno non è solo quello. Perché all'improvviso sembra essersi reso conto che non solo Jenny non è più accanto a lui, ma che sono venute a mancare anche tutte quelle semplici azioni quotidiane (come andare a fare la spesa, oppure cenare insieme) che facevano parte della vita che condividevano. Queste azioni adesso riguardano Jenny e Mark, non perché tra di loro ci sia qualcosa, ma perché condividono lo stesso appartamento, perciò comunque una “vita comune”. E credo che adesso sia questo aspetto a colpire Philip maggiormente perché lui, finora immerso nel suo rincoglionimento e nel suo “sonno profondo”, è come se non avesse fatto caso (o meglio, non avesse voluto farlo) alla mancanza di questi aspetti. Rivedere Jenny però l'ha fatto come ripiombare nel mondo reale, perché ora Jenny non è più una sorta di “fantasma” che alberga nella sua mente, è una persona in carne ed ossa, è di fronte a lui, ma non è con lui che sta, né è con lui che condivide la quotidianità. Ecco che, secondo me, è diverso ciò che Philip prova nei confronti di Gentile e in quelli di Mark: per il primo gelosia vera e propria, perché è lui a stare con Jenny, nei confronti di Mark invece questo malessere in cui, la gelosia, c'entra forse fino a un certo punto. Inoltre Mark ha preso Jenny sotto la propria ala, credo che Philip in fondo sappia che l'amico farebbe di tutto per difenderla, ed ecco che a Philip tocca sentirsi ancora più inutile, più inetto e più insignificante di quanto non abbia fatto negli ultimi mesi: non è lui, ancora una volta, a poter proteggere Jenny. Anzi, Philip potrebbe sempre pensare che, chissà, forse Jenny ha scelto proprio di seguire Mark a Torino perché sentiva che con lui sarebbe stato al sicuro, mentre accanto a Philip (che non ha saputo proteggerla nel momento più importante) non si sarebbe mai più sentita tale. A questo punto altro che malessere … la stanza di Philip non è al decimo piano, vero? No, perché non vorrei mai meditasse di buttarsi di sotto e ce lo perdiamo definitivamente.
E finalmente siamo giunte alla mia parte preferita, la rubrica “Il meglio si tiene sempre per ultimo … con stelline incorporate *_*”
Cominciamo a parlare di quanto è figa la conclusione del capitolo *_*_*_*_*.
Alla faccia se si rischia l'inondazione della testiera *_*_*_*_*.
Ma vogliamo fare caso un secondo a questa frase specifica (che ci piace *_*)?: “-Può darsi. Non ero molto lucido, quella sera. Stavo cercando di procurarmi un'amnesia.-” Perché a me pare che, con queste parole, senza farci caso Benji abbia finito per sbottonarsi un altro po' e, guarda caso, di nuovo con Amy.
Sarà mica una coincidenza?
Adesso però mi atteggio a professionista e, nonostante il soggetto che istiga a una sovrapproduzione di stelline (*_*), mi lancio in un'analisi seria. Perché è vero che, in questo capitolo, Benji appare principalmente alla fine, durante il dialogo con Amy, però fa anche un paio di apparizioni-lampo in un altro paio di situazioni: prima nel flashback di Philip riguardante il pranzo, quando gli si è avvicinato per chiedergli se poteva provarci con Jenny e poi quando i ragazzi si riuniscono tutti in camera di Amy per rivedere gli schemi e Benji provoca Mark riguardo alle parole che Jenny ha detto da mezza addormentata. E, anche in questo caso, Philip era presente. Per la prima volta dall’inizio di Rain, finalmente, da quella cacchio di testa ci tiro fuori qualcosa: ma non sarà che questi due “interventi” apparentemente casuali celino non dico la volontà vera e propria, ma una sorta di tentativo di svegliare Philip dal suo torpore nonché stato semi-vegetativo che lo sta portando a lasciar passare i giorni senza far nulla per riprendersi Jenny? Forse Benji, che è più avanti di Mark, ha intuito che quello di mettergli costantemente la pulce nell’orecchio a proposito di quello che chiunque di loro potrebbe fare o non fare con Jenny è in realtà l’unico modo per smuoverlo e fargli accettare l’idea di doversi liberare una volta per tutte del casino che s’è creato nella testa. Ma perché mai arrivare a una simile conclusione? Philip vede già Jenny stare con Gentile, questo non è sufficiente per smuoverlo? Ovviamente in parte sì ma, appunto, in parte … forse perché Salvatore è praticamente un estraneo agli occhi di Philip, e per questo motivo lui può ancora cercare di convincersi (con scarsi risultati, ovviamente) che della sua relazione con Jenny non gli importi? O almeno del fatto che non dovrebbe importargli niente. Il fatto che Jenny stia con uno che non ha direttamente a che fare con lui gli permette ancora di crogiolarsi nel suo rifiuto di combattere contro tutto ciò che è successo e che ha creato lui stesso. Ma se a fare (o a pensare di fare) qualcosa con Jenny è qualcuno che conosce, con cui normalmente interagisce (anche per obbligo), non è che forse la musica cambi? Non è che lo costringa a prendere la cosa maggiormente in considerazione? A non poterla più ignorare come preferirebbe? Il pensiero di Jenny con Gentile per Philip è già una tortura, ma è come se quest'ultimo avesse cominciato a scollegarlo dalla realtà. Insomma: il rapporto tra Jenny e Salvatore c’è, ma lui non può farci niente e allora tanto vale non pensarci, relegarlo in un angolo e comportarsi come se la cosa non lo riguardasse, come se, appunto, appartenesse a una realtà differente dalla sua. Il pensiero che invece a muoversi verso Jenny sia qualcuno che appartiene alla sfera delle sue amicizie non solo lo tortura, ma gli procura un malessere molto più marcato, è qualcosa che Philip non può sforzarsi di ignorare, non può relegare in “un’altra dimensione”. Per lui è una cosa molto più tangibile, alla quale non può sottrarsi, e questo non solo lo fa stare male ma, probabilmente, lo avvilisce e lo fa anche sentire completamente idiota. Si rende improvvisamente conto che chiunque potrebbe interessarsi a Jenny, anche i suoi amici, e anche sotto il suo stesso naso, e lui è arrivato al punto che se la lascerebbe portare via come un fesso semplicemente restando a guardare. Questo pensiero, penso che per Philip sia ancora più insopportabile del rapporto che è sicuro ci sia tra Jenny e Salvatore, perché è una cosa che non può sforzarsi di far finta di ignorare. È una cosa che obbliga il suo rifiuto a cominciare a farsi da parte.
Ma ti pare giusto che Philip se ne esca anche quando sto analizzando qualcun altro? Ti sembra che spunti così, a sproposito e come un fungo? Anche perché, abbiamo dubbi che il fungo-Philip sia il più velenoso dell'intero universo?
Dicevo: non è quindi che Benji ha intuito il nocciolo della questione, o più semplicemente ha individuato la debolezza di Philip (o meglio la debolezza del suo rifiuto per quello che è accaduto e che sta accadendo) e ha agito di conseguenza? Ovviamente senza farci su tutto il ragionamento contorto che ho tirato fuori io, ma semplicemente afferrandone il senso basandosi sull’intuito.
E poi ci chiediamo perché, se si parla di Benji, pure le stelline spuntano come funghi *_*_*_*.

Recensore Master
13/04/18, ore 15:18

Pagella dell’episodio 11-decimo capitolo

DAISY - voto 3
Ed è arrivata Mrs. Robinson*! Che dire: alzi la mano a chi non è stata sulle palle prima ancora che aprisse bocca!
[*Mrs. Robinson: Rifermento al personaggio del film “il laureato” che non credo vada spiegato, io per anni senza averlo ancora visto conoscevo la trama, le facce dei protagonisti e le scene principali.]

FILIPPINA-WOMAN - voto 4
Perché l’ha fatta entrare! Rivalutata la decisione di Mark di non licenziarla.

JENNY- voto 5
Un voto in più per aver tenuto testa a Daisy. Ragazza non esisti solo tu a questo Mondo e non sei l’unica ad avere dei problemi. Finché con Salvatore era un usarsi a vicenda andava bene ma quella fase è passata, anzi l’avete saltata, forse un tantino preoccuparsi per lui ci starebbe, non per le sue reazioni ma per quello che c’è dietro e quello che prova. Inoltre Mark ti ha aiutata, c’era quando avevi bisogno e ora che ha evidentemente bisogno lui, ed è evidente anche se non ha detto il perché e tu te ne freghi così?! Bella stronza!

MARK- voto 6
Forse non proprio meritato ma è evidente che il suo comportamento nasconde qualcosa che lo spinge a fare così. Ha fatto tanto per “spingere” Jenny fuori casa e ora che le serve dentro non riesce a riportarcela, non fa una piega.

Benji- voto 7
Diretto, chiaro ma, allo stesso tempo, riesce a far intuire che c’è qualcosa fra le righe. Ciò che fa ha un suo perché, ed è meno faticoso che dare una badilata in faccia a Philip a cui, tra l’altro, farebbe meno male. Finalmente ha parlato con Amy, poche parole che hanno incorniciato quello che si sono detti senza parlare.

AMY- voto 6,5
Ha parlato con Benji e in quell’intensità di pochi istanti valeva l’attesa. Non le è stato facile parlarne con Julian, per tutto quello che avrebbe potuto comportare ma non poteva più tenerselo dentro ottenendo un risultato incredibile: ha fatto pensare un uomo!

JULIAN- voto 4
Apprezzabile la preoccupazione per Amy, bravo a non farle pesare la sua confidenza, ma farti beccare così dai compagni in camera di Amy ma daiiii!!! Pollo!!! Questa svista gli ha fatto perdere la sufficienza.
Spero che almeno il suo rimuginare notturno lo abbia portato a pensieri sensati, il rapporto fra Benji ed Amy è reciproco e importante per entrambi, provare a spezzarlo farebbe solo del male ad Amy e se l’ama veramente la sua felicità dovrebbe venire prima. Mi chiedo: ora comincerà a vedere le sue mancanze o devo abbassargli il voto alla prossima pagella?

CONSEGNE DELLA LAVANDERIA- voto 3,5
Gli errori possono capitare, mi pare però abbiamo un po’ esagerato e hanno provocato conseguenze, l’insufficienza di Julian, quindi chi sbaglia paga. Inizialmente avevo messo 2 ma un voto più basso di Daisy era un’esagerazione e ho corretto prontamente.

FREDDIE- voto 7
Ma che succede a quest’uomo, i neuroni hanno ripreso a funzionare o è il miglioramento prima del crollo? Forse semplicemente quando si tratta di gioco, di squadra è ancora in grado, o forse la vicinanza a Gamo lo sprona a non fare come lui o, ancora più semplicemente, pare più sveglio perché è accanto a Gamo?

GAMO- voto 5
A cosa serve non è chiaro, non gli da retta nessuno, fa il gradasso ma è tutta scena, Freddie manca considera la sua opinione, o la considera per fare il contrario. Da valutare pure il suo metodo di allenamento, Mark gioca nella Juventus, può essere più intensivo l’allenamento di Gamo o forse è di scarsa qualità?

EVELYN- voto 5
Forse è meglio se la ragazza scrive una fan fiction. Lavorativamente non ha combinato un emerito...ehm...nulla...

PATTY- voto 5,5
La fa troppo semplice, ma farsi i cavolo degli altri in maniera superficiale e, nello scorso episodio, in maniera riprovevole, non fa sparire i suoi di problemi. Patty ha perso il suo spirito, ormai è sempre più chiaro, di certo qualcosa è successo: il sogno si è scontrato con la realtà?! Forse non può accettare la fine della storia fra Jenny e Philip perché altrimenti vuol dire che anche la sua con Holly potrebbe cessare anche se si amano?

HOLLY- voto 4
Ma tornatene a Barcellona, sei diventato fastidioso, così magari Patty ti mette le corna con Alex...vabbè Holly sto scherzando non fare quella faccia, ma darti una mossa pure te non ci starebbe male!

ALAN- voto 5
“Perché sei in camera di Amy?” È un Genio o idiota questo ragazzo? Allora, se non è in grado di afferrare una palla, è difficile che afferri una situazione, ma è anche vero che Julian non era in camera di Amy per una “visita pre-coniugale” che lo avesse intuito?

JASON- voto 8
In pochi giorni si è adattato perfettamente al sistema relazionare di questo Paese: chi è in torto si becca qualcuno che paghi le conseguenza al posto suo, Julian sbaglia e Jason becca il tiro nei denti.

MORRIS- voto 1
Forse un voto in più di quello che merita, spiegare il perché mi pare inutile.

SALVATORE- voto 6
È stato tempestivo è vero, ma portare Jenny dagli altri è stata una mossa stupida. Visto il suo esordio nell’episodio, la reazione con Steiner era perfettamente in linea.

ALEX MARCHESI- voto 7
Tempestivo e pronto ad affrontare l’imprevisto. Ha evitato danni peggiori al compagno di squadra...forse i giocatori italiani seguono allenamenti anche per questo?

PHILIP- voto 6=
Ci siamo quasi, ma mi sono tenuta comunque larga come incoraggiamento. Bravo nel difendere Jenny, sul testo ancora fiacco. Se adesso gli arriva una telefonata dalla ragazza che ha aiutato, con cui era tentato di rimpiazzare Julie, voglio vedere che fa! Diviso fra tre donne si perde sicuro!

STEINER- voto 4,5
Lo facevo più sveglio.

SPOILER THEORY
-Daisy e Steiner faranno comunella, magari finiscono pure a letto, tanto fra vipere non ci si avvelena
-Daisy sta per riceve un lifting gratuito...se è successo quello che temo sia successo, se è successo quello che stra-temo sia successo e/o sta per succedere quello che temo...io entro nella FF e le sbatto ripetutamente la testa contro al muro finché la faccia non diventa perfettamente piatta
- Salvatore e Jenny stanno per confidarsi a vicenda le rispettive situazioni del passato

DOMADE ALL’AUTRICE che non passeremo a Steiner
1) Alla festa chi è riuscito a consumare (con un’altra persona) ?
2) Gamo è single?
3)La ragazza che ha puntato Philip al locale che fine ha fatto? Era una comparsa o riapparirà?
4) Al momento a quando si stima il numero delle ragazza con cui è stato Benji?
5) Holly in Brasile o comunque prima di mettersi ufficialmente con Patty ha avuto un’altra (avventura- breve relazione- solo bacio- pacchetto completo)?
6) Tom avrà mai una scena sexy-Hot e/o imbarazzante?
7) Ma Alan vende sottobanco le divise mai utilizzate della nazionale?
8) Evelyn ha mai costretto Bruce a qualche trattamento estetico (ceretta, maschera idratante...) ?
9) Ed è ancora al ritiro?
10) Dei ragazzi della Nazionale Giapponese, c’è qualcun altro che ha una relazione o sono tutti single a parte i nomi noti?

COSE MOLTO CATTIVE versione SOAP
-Holly qua ce l’ha il fratellino? Vabbè se ce l’ha, Patty è moscia perché ha equivocato una conversazione ascoltata non vista, arrivando alla conclusione che il bambino in realtà è figlio di Holly adottato dai suoi genitori...o è vero ahah
...questa mi è venuta in mente ieri, fresca fresca ma in altro contesto però ahahah

Sono pessima!!! Ciao ciao

Recensore Master
12/04/18, ore 22:12

Finalmente Philip è riuscito a proteggere Jenny, certo solo da uno schiaffo, niente in confronto a quello che invece la ragazza aveva dovuto subire, ma adesso dormono nella stessa stanza, chissà magari è il primo piccolo, piccolissimo passo per un riavvicinamento! Lo spero, attendo il prossimo capitolo con ansia.

Recensore Junior
06/04/18, ore 17:34
Cap. 10:

Da chi parto, questa volta? Vabbè, da Mark. E leggendo di lui ero già giù a ridere! Oddio, ma quant’è sclerato? Insomma, in questo capitolo è particolarmente poetico e comprensivo, si vede che proprio smania per creare armonia tra i compagni di squadra. Eccheccacchio, c’ha un fastidio mica per ridere, così stressato non l’ho mai visto, nemmeno in tutte le finali che ha sostenuto contro Holly dove, chissà per quale strano motivo (***), non è mai riuscito a prevalere.
Ma comunque è ovvio che adesso Mark sia così su di giri … tutto continua ad andare come NON dovrebbe andare, ovvero in modo diverso da come aveva pensato lui, con le sue intuizioni-geniali-secondo-lui. Ma era così difficile? Insomma, a Mark preme che Philip e Jenny tornino insieme, e ha una certa fretta che questo avvenga. Sarà perché non vuole avere oltre la “responsabilità” di avere Jenny a casa con sé, o perché non sopporta il fatto di vedere quei due che chiaramente ancora si cercano nonostante continuino ad evitarsi e a starsi alla larga? Io penso sicuramente entrambe le cose, perché certamente l’avere Jenny a casa, per Mark, non deve essere una cosa da poco. Certo, non si tratta di un problema economico, né gli pesa il fatto che l’amica stia da lui, ma probabilmente non è tranquillo, ad averla lì con sé. Ho l’impressione che Mark veda ancora Jenny almeno un po’ come quella creatura fragile che, a tutti, appariva sul finale di Leaves, e abbia sempre il timore di vederla “rompersi” sotto i suoi occhi. Forse, la sensibilità di Mark si è acuita tanto da individuare l’equilibrio precario a cui è soggetta Jenny. E guardalo come sta diventando bravo … un assistente coi fiocchi, proprio ;).
Dicevo, però, che sicuramente non è da trascurare nemmeno il fatto che Mark non sopporta vedere che Jenny e Philip, benché chiaramente si amino ancora, non facciano che tenersi a distanza. Allora, tanto per cominciare credo che a Mark, al momento, Philip stia dando veramente sui nervi … ma veramente tanto!! Talmente tanto che quasi mi stupisco che si sia limitato a un solo Tiger Shot, per svegliarlo. E, a proposito, il Tiger Shot inserito in questo capitolo è assolutamente mi-ti-co! Ne abbiamo parlato così tanto che, trovarlo in queste pagine, è una chicca che non ci si può far mancare per niente ;).
Ma torniamo a noi. Insomma, Mark vede che Philip sta lì, praticamente a vegetare, senza darsi una mossa in nessun ambito. Sia come capitano della squadra che con Jenny sta lasciando che tutto scivoli via come se niente lo riguardasse e questo, Mark, la cui parola d’ordine è sempre e solo AFFRONTARE (con violenza), non solo non lo sopporta, ma non lo concepisce proprio. Già c’è il fatto che sia Philip che Jenny, con il loro atteggiamento, hanno mandato a farsi benedire il suo piano-perfetto della prima serata, ma ora Philip, secondo lui, sta veramente esagerando. E quindi è necessario che si svegli, ovviamente alla sua maniera. Comunque, e qui torniamo all’inizio del discorso, non gli va giù nemmeno il fatto che i due siano chiaramente ancora legati da un sentimento molto forte, ma si evitino come se questo non ci fosse mai stato. E questo secondo me gli dà altrettanto i nervi (soprattutto da parte di Philip, perché forse Jenny la capisce già di più), perché non riesce a capire come possano essere così imbecilli da voltarsi le spalle a vicenda quando è ovvio che hanno semplicemente bisogno l’uno dell’altra. In queste motivazioni, io ci vedo la fretta e la rabbia di Mark per la riappacificazione di Philip e Jenny. Certo, come sempre lui la fa semplice, per lui è tutto un causa-effetto: Jenny e Philip si amano ancora, per cui devono tornare insieme subito-immediatamente-all’istante e smettere di star male per niente. E probabilmente Mark si chiede anche come sia possibile che solo lui arrivi a una soluzione tanto semplice. Ovviamente, giungerà alla conclusione di essere un genio. Io comunque muoio sempre dal ridere per come Mark si infervora e si stressa perché nessuno capisce mai un beneamato fico secco e lui deve sempre diventare scemo per trovare soluzioni (che sono semplici, cacchio! Sempre “secondo-lui”) per sbrogliare i casini degli altri. Che poi, secondo me, in questi casi fa tante scene, ma se alla fine tutto si risolvesse in maniera semplice, dimostrando che tutti possono raggiungere il suo livello-di-intelligenza-e-sensibilità, quasi quasi gli roderebbe pure perché non potrebbe più sentirsi tanto superiore. Vero Mark?
Ora che ho parlato di Mark, a chi credi che tocchi?
Però questa volta Philip può tirare un sospiro di sollievo, perché nonostante tutto (cioè nonostante vegeti e non riesca ancora a decidersi sul da farsi), m’è parso di vederlo meglio. Forse sta prendendo in considerazione l’opzione di dare un bel taglio netto alla matassa che ha aggrovigliata in testa. Perché tira di qua, tira di là, finalmente si rende conto che 'sta benedetta matassa non vuole saperne di sbrogliarsi e che, per quanto ci provi, non riesce a non pensare a Jenny. Alla fine sarà stato il Tiger Shot di Mark, ma arriva addirittura a un’accettazione dei propri sentimenti e dello schifo che gli ispira la sua vita da quando è senza di lei, che fino a un giorno prima si sarebbe veramente sognato. Ne approfitterei per farti notare che il Tiger Shot presente in questo capitolo fa sì parte della TST, ma in questo caso è stato brevettato apposta per Philip. Mark l'ha chiamato il “Tiger Shot del Philip, cazzo svegliati, torna in te e dimostra di avere le palle quadruple”. Sarà meglio far presente a Philip che la TST personalizzata costicchia decisamente. Perciò se vuole usufruire della solita carta di credito di chi sappiamo noi ...
Dicevamo, però: sembra proprio che la mente di Philip cominci ad aprirsi all'accettazione e, lo sappiamo, quest'ultima è il primo passo verso la guarigione. E se Jenny questo passo se l’è lasciato alle spalle da un pezzo, Philip lo sta prendendo in considerazione soltanto adesso, ma questo lo sta portando comunque, e finalmente (e per la prima volta, forse) nella stessa direzione di Jenny. E a proposito di ciò: non è singolare il fatto che, quando lascia l’albergo, finisca per dirigersi proprio fino al Mc Donald’s dove l’aveva vista in precedenza? Come se qualcosa lo spingesse lì dove potrebbe essere rimasto un “alone” di lei, come nella speranza di captarlo e riuscire a farsi avvolgere da esso. Tocca dar ragione a Mark, Philip sta cercando Jenny e, se fino ad ora l’ha fatto in maniera inconsapevole, ora invece inizia a farlo perché sente che non può fare altrimenti, perché il pensiero di Jenny offusca tutto il resto nella sua mente e lui, finalmente, ascolta il richiamo del suo istinto che lo spinge verso di lei. Insomma, Philip finalmente inizia ad accettare sia il pensiero di Jenny che quello di quanto ancora soffra a stare senza di lei e per quello che le è successo. Ora, Philip, il prossimo passo è quello di mandare i sensi di colpa a farsi benedire, lo sai?
Mi è piaciuto poi moltissimo il modo in cui riflette sul perché abbia posto fine alla sua relazione con Jenny. Insomma, Philip non si sentiva degno di lei, ed è stato per questo che non riusciva più a starci insieme. Con Jenny, Philip sentiva di aver fallito su tutti i fronti, e per questo ha finito con il sentirsi incapace di starle accanto, persino incapace di farla stare bene. Ora però, ne sono certa, per il fatto di averla lasciata andare si sta mangiando le mani, soprattutto perché si rende finalmente conto di che cosa vuol dire vederla tra le braccia di un altro. Eppure, del pensiero che sia stata tutta colpa sua (non è stato in grado di proteggere Jenny), ancora non riesce a liberarsi. Sicuramente Philip sta cominciando ad andare oltre, per l’appunto s’è munito di forbici e ha tagliato i primi fili aggrovigliati della matassa, ma su quel punto si ferma sempre. Ecco che, per il momento, torniamo sempre lì.
Anche alla fine, comunque, quando Philip segue Carol nella discoteca dove questa lavora, non riesce a lasciarsi alle spalle il pensiero di Jenny nonostante avrebbe la possibilità concreta di farlo. Ma non solo non ci riesce, non vuole neanche farlo. È come se il pensiero di Jenny fosse una droga: una volta che Philip l’ha accettato, gli crea dipendenza, c’è qualcosa di profondo che non gli permette di allontanarsene. Ora, però, pensare a Jenny per Philip è sempre e comunque fonte di sofferenza, quindi perché si impunta (finalmente) nel farlo? Credo che il suo cervello sia stia finalmente mettendo in moto e qualcosa, anche se forse ancora inconsciamente, lo spinge proprio incontro a tutto ciò da cui finora è sempre scappato. È come se ora, oltre a cominciare ad accettare il fatto di pensare a Jenny, cominci anche a cedere di fronte all’evidenza che di lei non può riuscire a dimenticarsi. Forse, inizia anche a capire che in realtà non vuole farlo, e questo è un bel passo avanti. Anzi, sarà una decina di passi avanti, per com’era messo e com’è ancora messo ‘sto poveraccio! E anche se sicuramente il Tiger Shot di Mark ha fatto la sua parte come “sveglia” (ma no Mark, lo sai, è stato assolutamente fon-da-men-ta-le!), ho l’impressione che ciò che ha ridestato Philip, in realtà, sia stata Jenny stessa. È come se il fatto di averla rivista e (dopo aver assorbito il colpo dovuto alla sorpresa e allo shock) quello, soprattutto, di averla vista con un altro, abbiano d’un tratto risvegliato quel suo istinto che, attratto da Jenny, non può fare a meno di dirigersi verso di lei. Finora Philip ha tentato di ignorare questo istinto, nonostante la sofferenza. Ora lo accetta; non solo, decide anche di seguirlo, perché non tenta di scacciare il pensiero di Jenny. Insomma, Philip si sta svegliando da solo (ma non diciamolo a Mark!!) e inizia a venirgli in mente che, forse, l’unico modo per liberarsi della matassa terribile che c’ha in testa è proprio quello di tagliare via tutto, e con un bel colpo netto. Forse, però, Philip in qualche modo teme il pensiero di dare questo taglio netto al casino nella sua testa. Ora, perché questo timore? Farlo vuol dire anche mettere da parte il senso di colpa e non è che Philip ha paura di finire “per sentirsi in colpa perché prova a non sentirsi più in colpa” per ciò che è successo a Jenny? Come se il suo senso di colpa fosse inappellabile e, il solo pensiero di metterlo in dubbio, gli dia l’impressione di sbagliare, di essere ancor meno degno di Jenny. E qui si entra in un circolo vizioso che Philip dovrà trovare il modo di superare. Per ora, la sezione “sensi di colpa” (della matassa), Philip si sta solo limitando a sfoltirla… ci gira intorno, e non sa se sia il caso di reciderla davvero o meno. Esita, per il momento, come se gli mancasse uno stimolo diretto che lo porti a cominciare a prenderla in considerazione sul serio, nonché a vedere l'accaduto sotto un'altra prospettiva, quella non distorta dalla lacerazione che, quanto ha subito Jenny, l'ha afflitto giorno dopo giorno. Fa davvero pena Philip, in questo senso, perché si sente tantissimo tutta la sofferenza che l'ha squassato nei mesi che si è lasciato alle spalle, si capisce quanto i sensi di colpa abbiano distrutto (o almeno affossato) qualcosa che, in lui, fungeva da base della sua vita e della sua personalità.
Cito poi questa frase, perché mi è piaciuta moltissimo: “Non voleva sentirsi protetto da nessuno, tanto meno da Landers. Non gli era piaciuto essere strattonato via. Non gli era piaciuto non aver avuto abbastanza sangue freddo da reagire come quel giornalista meritava. In conclusione, diamine se s’era rotto.”
Alla luce di ciò, sembra proprio emergere che Philip è di se stesso che si è rotto, è di essere un'ameba che si limita a sopravvivere tirando avanti alla cazzo, che si è stufato. È proprio il fatto stesso di essersi perso, che non gli va più giù. Di essere visto come un povero sfigato (…) che non è in grado di gestire la squadra né tanto meno la propria vita, di essere caduto così in basso da far pietà.
Con tutto ciò, ovviamente, sto affermando che Philip sta cominciando a scuotersi dal suo torpore e, ovviamente, noi sappiamo a chi e a cosa va tutto (ma tutto-tutto-tutto) il merito di un simile miracolo ;D.
Vabbè, mo’ Philip mi hai stufato, perciò sparisci!
Ora tocca a Jenny. Partiamo dalle cose importanti e citiamo questa frase: “Jenny non seppe di preciso come e perché Mark riuscì a convincerla ad accompagnarlo fino al campo. Forse furono i suoi seducenti pettorali strizzati dalla maglietta bianca che si fecero strada in cucina quando scese a fare colazione, o forse il desiderio di vedere le amiche, o forse… Non volle pensarci, non le interessava trovare una spiegazione.”
Niente forse, Jenny, a convincerti SONO stati i pettorali di Mark messi in evidenza dalla maglia bianca aderente, non ci sono dubbi, puoi stare tranquilla. Quei pettorali possono convincere a fare qualunque cosa, persino a nominarne il possessore assistente di uno studio di psicanalisi, benché il suddetto possessore di pettorali scolpiti, di tale materia, non ci capisca una beneamata mazza. Perciò non stare ad arrovellarti, Jenny tesoro, in questo caso la soluzione è molto semplice (come, d'altro canto, piace proprio a Mark;). E se posso darti un consiglio spassionato, continua a indugiare con lo sguardo su quei pettorali, e se ti capita non disdegnare nemmeno gli addominali, né i bicipiti, né tutto-il-resto, e sarà poco male se queste visioni ti convinceranno a fare delle cose senza accorgertene, perché ne sarà valsa sicuramente la pena.
Dici che l'ho convinta?
Bene, ora faccio la persona seria. In questo capitolo Jenny l’ho trovata davvero sfuggente, più sfuggente del solito. Molte scene sono legate a lei, eppure si arriva alla fine del capitolo con la sensazione che guizzi da una parte all’altra come il solito pesciolino che ormai conosciamo bene, senza lasciarsi veramente afferrare. Difatti è difficile, qui, capirla fino in fondo. E forse sta proprio in questo la sua “trasformazione” nella nuova Jenny, quella che appare più spigliata e più sicura di sé, perché non sono soltanto queste le sue nuove caratteristiche: Jenny è arrivata, senza rendersene conto, a una differente introspezione di sé. Certo, è sempre stata sfuggente, complicata e introversa, ma ora queste peculiarità hanno assunto una forma diversa. Si sono acuite, forse, ma senza trascendere: questo probabilmente sarebbe accaduto se avesse lasciato alla Jenny degli ultimi capitoli di Leaves la possibilità di prendere possesso di lei. Dicevo: questa caratteristiche che sono sempre state insite in Jenny, ora sono mutate o meglio, si sono evolute. È come se Jenny sapesse usarle in modo più consapevole, meno ingenuo, e avesse imparato a difendersi tramite esse. Prima, probabilmente le utilizzava semplicemente per istinto, perché facevano parte di lei. Ora, benché se ne serva sempre in modo sano, le gestisce consapevolmente, forse anche con una certa “freddezza”. Eppure è evidente che quello che Jenny si è costruita, altro non è che un equilibrio precario (se ne accorge anche Mark, perciò proprio si capisce), che sta in piedi nonostante sia in bilico. Ci vorrebbe poco perché tutto crolli e ho l’impressione che, di questo, Jenny sia consapevole. Proprio per questo si sta sforzando di tenere tutto compatto, di non “perdere la bussola” e di mantenersi quanto più possibile stabile. Non scappa dai suoi sentimenti, forse perché (grazie alla terapia con Nicole) ha imparato a non farlo, però cerca di tenerli a bada, controllati, e cerca di sopravvivere a essi come può, cercando di farsi il minor male possibile. E forse è anche perché le sue energie sono tanto concentrate su questo “lavoro interiore”, che le invasioni-esuberanze che, per esempio, le riserva Evelyn, la urtano anche più del solito. Potremmo dire che Jenny stia mettendo dei paletti? Che stia delimitando quel territorio che ha dentro e che appartiene a lei soltanto? E questo probabilmente avviene davvero per una questione di sopravvivenza. Jenny forse si è “rassegnata” al modo in cui si sono svolte e sembrano essersi concluse le cose: è come se si dicesse “è andata così, questo è quanto, e non posso farci niente”, e da qui tenti di andare avanti senza più guardarsi indietro. Certo è che non è facile non guardarsi indietro, quando di mezzo c’è la presenza di Philip. Lei però si rassegna comunque, o almeno tenta di non dar retta a quella speranza che sicuramente qualcosa dentro le sussurra, ed evita così (si sforza di evitare) che nella sua testa si crei un casino analogo a quello che sta tormentando Philip. Jenny cerca di vedere una strada diritta di fronte a sé, così come vuole obbligarsi a guardare soltanto avanti. Sapesse quanti sbarramenti per lavori in corso che l'aspettano … e quanti tombini aperti …
Questa volta però spendo due parole anche per le altre ragazze, per lo meno su Amy e Patty. Per quanto riguarda la prima, ho avuto l’impressione che le sia presa una sorta d’ansia. Insomma, è come se la situazione palesemente tesa che si è creata per via della vicinanza-non-vicinanza di Philip e Jenny avesse creato un’atmosfera che l’angoscia, dalla quale la sua personalità semplice (nonostante la riflessività), d’istinto, vorrebbe tenersi alla larga. Il modo in cui potrebbero svolgersi le cose in fondo la preoccupa al punto da agitarla? Non è che è spaventata anche dal fatto che questa stessa situazione le appaia ingestibile, nonostante non la riguardi in prima persona? Di Amy, poi, mi ha colpita particolarmente questa frase che pronuncia mentre aspetta Jenny nella sua stanza insieme alle amiche: “-Jenny si sta ricostruendo.-”
E io invece sarei più propensa a dire che Jenny stia tentando di ricostruirsi, ma ovviamente i suoi sforzi non produrranno mai un risultato soddisfacente, perché senza Philip (e senza aver fatto ordine in se stessa) è come se le mancassero le fondamenta, e allora come si fa a costruire qualcosa di nuovo, quando mancano completamente le basi? Per quanti sforzi Jenny abbia fatto finora, per quanto abbia provato a convincersi che sia arrivato il momento di crearsi una nuova vita, una nuova se stessa, alla fine avrà sempre la sensazione di essere “incompleta” e, in effetti, credo che questa sensazione corrisponda proprio a verità.
Patty invece, che di queste cose ci capisce qualcosina in più (forse proprio perché è di Jenny che si tratta, chissà), si rende conto subito che c'è da scavare più a fondo, che quelle foto in camera di Jenny non sono altro che la superficie, la nuova pelle che l'amica sta cercando di indossare e di fare propria, ma che evidentemente non le aderisce completamente e, soprattutto, non può cambiare come stiano le cose in profondità. Mi è piaciuta molto la differenza di approccio tra le due ragazze, a proposito di Jenny: Amy si ferma alla superficie, limitandosi ad osservare le fotografie che danno l'impressione ingannevole di una nuova vita (o dell'inizio di essa, per lo meno), Patty si accorge subito che, per “trovare” l'amica, deve “scavare”. E pensandoci, è proprio quello che fa, aprendo il cassetto alla ricerca di neanche lei sa bene cosa. Certo, forse il suo gesto è stato un tantino indelicato, perché mettersi così a frugare nei cassetti altrui non è proprio il massimo. Se Jenny l'avesse scoperta penso che non ne sarebbe stata felice e avrebbe avuto ragione, anche se, ovviamente, Patty ha tutte le migliori intenzioni del mondo e, soprattutto, ha afferrato il nocciolo della questione (a differenza di Amy -_-).
Non è poi una così grande sorpresa apprendere che Patty, all'interno del cassetto, trovi proprio l'anello di Philip. Jenny non ha potuto separarsene, proprio perché il filo che la lega a Philip non può essere spezzato. Vista la volontà che Jenny dimostra di avere di dare un taglio netto al passato, verrebbe naturale pensare che si sia sbarazzata di quell'anello già da un pezzo, invece non l'ha fatto anzi, l'ha addirittura portato con sé fino a Torino. Come mai? Certo, Jenny sa di non riuscire a dimenticare così facilmente Philip, ma lasciarsi alle spalle l'anello vorrebbe dire in qualche modo aver accettato che tra loro sia finita per sempre e di dover, veramente, iniziare a “ricostruirsi” senza di lui. Il fatto che invece Jenny alla fine capitoli e scelga di portare l'anello con sé denota quanto non possa, oltre a non volere davvero, voltare questa pagina della sua vita, forse perché inconsciamente sa che, una pagina dove la presenza di Philip non sia in alcun modo contemplata, non potrebbe mai essere riempita.
Concludiamo quindi con la nostra ormai fedele rubrica “il meglio si tiene sempre per ultimo”, corredata da una miriade di stelline *_*_*_*_*_*_*_*.
Ma quanto mi piace vedere Benji che inveisce (anche se mentalmente) contro Julian! Leggerlo è una vera goduria e per di più la figaggine aumenta in maniera esponenziale (come sappiamo, ci sono diverse circostanze in cui ciò avviene, chissà per quale strana reazione chimica...) *_*.
Vorrei anche sottolineare che sono e rimango felicissima che il chiarimento tra Benji e Amy tardi ad arrivare e il tutto stia andando così tanto per le lunghe, anzi, la cosa mi sconfinfera tantissimo … sarà forse perché, in questo modo, Benji continua a portarsi dietro questo fastidio e vederlo infastidito per qualcosa che non riesce a controllare è un’altra, immensa goduria? Probabile *_*. E poi non dimentichiamoci che questa è un'altra di quelle occasioni in cui la figaggine guadagna qualche punto extra *_*_*_*. Posso prendere esempio da Mark e suggerire una “figaggine-therapy” in sostituzione della TST, adatta a tutte le situazioni e, ovviamente, di utilizzo rigorosamente privato? Qui le nostre attività curative si stanno ampliando, mi sa che dobbiamo ristrutturare e creare qualche nuovo studio (tra cui uno imbottito per la TST). Chi era l'ultimo che ha usato la carta di credito di Julian? Philip? Vabbè, speriamo non si sia smagnetizzata …

Recensore Master
06/04/18, ore 11:11
Cap. 10:

*Benji non riuscì a capacitarsi di tanta arguzia*

su questa prima frase mi sono scompisciata...
Ma daiiii povero Holly, vedi che ogni tanto anche lui scende dal mondo del pallone??? ahhaahah
E comunque, tutti che lo perculeggiano ma nel manga è l'unico che si sposa ed ha due figli... :-D
*fine arringa di difesa*

Julian comunque rosica come un matto... io non so come finirà sta cosa ma... un extra su Amy e Benji ce lo devi cavolo!!!
404 vieni in soccorso please ;-)

Ma povera Jenny, avere delle amiche che ficcano il naso ovunque è... arghhh a me manderebbe fuori di cervello.
Fortuna che non le ha viste, iole avrei cacciate di casa e rotto amicizia. Saranno cazzi miei? ma roba da matti, avranno anche buone intenzioni, ma più volentieri parlaci, affrontala mettila con le spalle al muro, ma non ficcanasare tra la sua roba...

Invece adoro quando tramano alle spalle del povero Mark, che dicimocelo contro sto gruppetto di vipere nula può!
Che poi... brontola brontola ma è davvero un buono il tuo Mark.

Evelyn è la ciliegina sulla torta. E se ne approfitta di brutto che Salvatore non la può capire, ma è adorabile quando vaneggia....
ma la trovo irritante quando tratta Jenny in quel modo.
L'avrei presa a ceffoni, per le foto per il palpeggiamento e per tutto il resto.
Evelyn fanculo va... se non ti ci manda Jenny lo faccio io. Tié.

Philip si becca pure una pallonata di Mark. I compagni cercano di scuoterlo ma temo che proprio non abbia toccato ancora il fondo... e si che pensavo fosse già un bel pezzo avanti eh.
Si può sempre raschiare vedo!
Mark ci regala sempre qualche perlina... ah metti a nota che ci devi uno scazzottamento in piena regola. *_*


Philip deve mettersi in testa che il gossip tira più del pallone.
Comunque l'atteggiamento di Mark nei confronti dei suoi compagni è sempre lodevole e fedele.
Si pitucchiano, arrabbiano offendono ma si proteggono.
Li adoro!

Veramenete Jenny tutto può. Anche l'ok di Gamo. impensabile, ma... Philip le aveva già praticamente spianato la strada e Benji aveva visto giusto... se lo aveva fatto lui, perché loro no?

Ora vado avanti nella lettura, ma se farai vedere a Jenny Philip con Carol... arghhhh il lavoro si complica.

Palo, locale disco per Philip, che ce lo vedo come il caovlo a merenda per intendersi...
Infatti non coglie nulla e non ha voglia di nulla.
E' finita anche la baldoria caro... devi fare ammenda e parlare con Jenny.
Pace e bene.

e comunque... Benji e Amy??? *_*

Alla prossima
Sanae77