Nonostante questa storia sia ferma da anni e c'è la concreta possibilità che non veda mai la sua fine, ci tenevo a lasciare un commento.
Da quando la lessi la prima volta ad oggi l'ho sempre reputata una delle migliori storie del sito. Non sono una grande fan delle long in cui il sesso viene introdotto dall'inizio per poi diventare routine nel corso dei capitoli, non mi piace perché mi sembra un modo per riempire i vuoti di trama e mantenere comunque viva l'attenzione del pubblico. Nella tua storia, però, il sesso non è questo, il sesso diventa un modo per introdurre e spiegare quello che è, secondo la mia interpretazione, l'argomento principe: la violenza. La violenza fisica e psicologica che ha trasformato Izaya in quello che noi vediamo nel corso dei capitoli, la violenza che macchia inevitabilmente la condotta di Shizuo senza che lui possa porsi un freno. La violenza unisce i due protagonisti sin dall'inizio, da quando si sono incontrati per la prima volta, è la natura del loro rapporto (come ci viene mostrato anche in Durarara!!), trascinandoli in un ciclo continuo di provocazioni e conseguenti inseguimenti senza conclusione. Nella tua Violent Red è proprio il sesso che spezza questa routine. E' Shizuo, per primo, ad accorgersi di essere fisicamente attratto da Izaya, e porta in sé il segreto finché non viene brutalmente portato alla luce proprio da Izaya, la persona che in assoluto non avrebbe dovuto accorgersene. Mi piace com'è stato introdotto l'argomento, è un'ottima apertura, originale per una storia che nasconde temi molto più duri e seri di quanto possa sembrare dalle prime battute.
Non sono neanche fan delle storie in cui un personaggio che ha subito abusi sessuali (specie se in tenera età) trae piacere dal fare sesso, anche se con la persona con cui ha una relazione. Non se non ha ricevuto l'adeguato supporto psicologico del caso. Ti dirò, è proprio una cosa che aborro e che, a mio dire, denota una terribile mancanza di sensibilità da parte dell'autore/autrice. La tua storia rappresenta, ancora una volta, l'eccezione. Il merito è tutto - o quasi, ma ne parlerò dopo - del formidabile lavoro d'introspezione che hai svolto sul personaggio di Izaya. Alcune cose non sono ancora chiare, riguardo al suo passato, ma se c'è una cosa che si capisce da subito è che il muro eretto da Izaya attorno a se stesso ha tante, tantissime falle, segno che l'essere umano che c'è in lui ancora non si è arreso alla violenza, ancora vuole trovare per sé qualcosa di buono nel mondo, un po' d'amore, magari. E Shizuo è pronto, anche se involontariamente, ad approfittare di ogni crepa che trova per penetrare nel profondo del suo animo e dargli ciò che vuole. Anche se Izaya consapevolmente rifugge le sue attenzioni, negando d'averne bisogno, nel profondo le brama e rappresentano, per lui, l'unica vera fonte di speranza e salvezza. Devo farti i miei complimenti più sinceri per come l'hai gestito, rendendolo più vero e credibile che mai nelle sue crisi, nei suoi crolli psicologici e anche nel suo mascherare il dolore attraverso il sarcasmo. Sinceramente, le parti con lui le ho apprezzate proprio perché oggettivamente costruite e messe su carta (figuratamente) benissimo, anche se il mio preferito resta Shizuo in qualsiasi universo e non posso fare a meno di fissare con gli occhi a cuore lo schermo ogni volta che è in scena. E amo la tua storia anche per questo, perché hai messo in evidenza il lato più dolce, premuroso e amabile di Shizuo. Viene bistrattato e ferito da Izaya (che comunque non mi sento di rimproverare), ma resta stoicamente al suo fianco, per amore e perché intuisce che c'è qualcosa che non va in lui, che non aveva mai notato prima. E' gentile con lui, non lo ferisce mai sul serio e non ha cuore di abbandonarlo, gli resta accanto e rispetta le sue decisioni, anche quando Izaya gli nega qualcosa che aveva mostrato di desiderare cinque minuti prima. Menzione speciale per il suo rifiuto categorico di fare sesso con Izaya quand'era ubriaco e non poteva dare un consenso consapevole. Santo cielo, avrei fatto una statua a lui e, soprattutto, a te per questa cosa. Quelle poche volte in cui si concede una vendetta, sempre piccola rispetto alle vessazioni di Izaya, sono effimere e vengono dimenticate in un battito di ciglia. Hai descritto il partner perfetto per l'Izaya di Violent Red. Sono sicura che, una volta scoperta la verità dietro al passato di Izaya, Shizuo si comporterà di conseguenza (o forse dovrei usare un condizionale, visto che non sono di poter leggere mai questa parte di storia).
Un'altra cosa che mi ha profondamente colpita è il rapporto tra Izaya e Shinra, proprio perché l'hai descritto esattamente come io l'ho sempre immaginato. Shinra è "una specie di migliore amico" per Izaya, colui che meglio lo capisce e che potrebbe anche tenere a lui, in realtà, ma non si capisce (qui come nel canone) perché Shinra è troppo imperscrutabile e non lo si riesce a decifrare. Mi piace come si pone nei confronti di Izaya, provocandolo con supponenza, irritandolo senza mai mostrare reale affetto. Tra le cose che ancora noi lettori non conosciamo c'è il ruolo di Shinra nel passato di Izaya, m'incuriosisce e non ho neanche ipotesi al riguardo, però è interessante vedere come, qualsiasi cosa sia successa, influisca ora sulla loro relazione.
E non posso assolutamente omettere l'importanza e il fascino della relazione tra Izaya e le sue sorelline, o tra Izaya e sua madre. Una delle cose che in assoluto ho apprezzato più di tutto della tua storia è stata proprio la caratterizzazione di Kyouko, una madre in disgrazia. Bella e decadente come una Chiesa in rovina, debole e incapace, odiata dal figlio maggiore e dalla famiglia del marito. Mi fa una pena che non puoi immaginare, e, sebbene come madre la biasimi tantissimo, se penso a lei come personaggio non posso fare a meno di volerle bene, e ammirare te per averla tirata su praticamente dal nulla. Una delle mie scene preferite è proprio quella in cui, dopo aver scoperto quello che stava succedendo a Izaya, Kyouko, con gli occhi rossi e gonfi di lacrime, lava via lo sporco dal corpo del figlio, che è nella vasca, inerte, strofinando la sua pelle con tanta forza che sembra quasi voler estirpare quello che c'è sotto. Un'immagine patetica che mi stringe il cuore. Molto belli anche la metafora degli acquari per descrivere le personalità dei membri della famiglia Orihara ed il breve riferimento che fai a ciò che succede nella mente di Izaya, che è un terreno più irto e impraticabile di quanto si possa intuire solo leggendo i fatti dal suo punto di vista. E' molto interessate la personificazione dei diversi stati d'animo, e anche un'originale espediente per approfondire la sua contorta persona. Geniale, poi, il capitolo in cui vengono contrapposte le dinamiche famigliari di Shizuo e Izaya.
Un'altra cosa su cui vorrei (e devo) soffermarmi un po' è la scrittura. Una storia del genere, che cura così tanto introspezione e trama, non può che essere scritta bene. Trovo sorprendente soprattutto la chiarezza del tuo stile, che permette non solo di capire da subito le emozioni dei personaggi e ciò che le suscita, ma anche le azioni che compiono. Ogni movimento descritto viene immagazzinato immediatamente nella mente del lettore, senza essere presentato pomposamente o in maniera eccessivamente prolissa. Così anche le ambientazioni, descritte brevemente ma in modo da restare inevitabilmente impresse. Per farti un esempio, quando Shizuo, esasperato, abbandona Izaya in una sconosciuta zona della città, la descrizione che fai del luogo ha fatto sì che io lo ricordi anche adesso come l'avessi appena letto, eppure non riprendo in mano questa FF da più di cinque o sei mesi. La grammatica è quasi perfetta. Il quasi è giusto per qualche svista e qualche errore di battitura (perdonami, davvero, se non te li segnalo, ma vista la lunghezza della storia dovrei rileggere tutto da capo per poterlo fare). Il lessico, come lo stile, è semplice (che è diverso da elementare) ma non avrei saputo immaginare un modo migliore per scrivere una storia come Violent Red. E comunque la scrittura è un altro degli elementi che mi fa amare questo tuo lavoro, perché si vede che te ne prendi cura e sei attenta. E' tutto ben calibrato, frasi strutturate sempre molto bene e la qualità non scende mai, in nessuno dei capitoli, segno che il tuo obiettivo era davvero di produrre qualcosa di valido. E, beh, cavolo se ci sei riuscita!
Ci sarebbero tante altre cose che vorrei dire. Spenderei pagine e pagine a tessere le lodi di Violent Red soffermandomi su ogni situazione, ogni personaggio. Mi rammarico di non aver potuto seguire questa storia quando ancora veniva aggiornata, e, quindi, di non aver commentato allora come conveniva. Ma ormai è andata, a mia discolpa posso dire che non la conoscevo ancora e l'ho conosciuta troppo tardi. Spero ti accontenterai di questa misera recensione generale, in cui mancano tante cose importanti (mi sta anche venendo il dubbio che potresti non leggerla, magari perché hai abbandonato il sito. Ma la lascio comunque, in caso).
Rinnovo i miei complimenti. |