Alida è Chiara, ha ventun anni e poca voglia di crescere. Ama i libri, le storie romantiche, l’amore e gli idilli in tutte le loro forme. Ama la tradizione, i sani principi, la conoscenza. Odia l’ipocrisia, la falsità, il qualunquismo, l’ignoranza. Odia pensare che in questo mondo, viga la legge del più potente. Adora le lettere e ogni tanto se ne esce filosofeggiando, ma crede la sua più grande attitudine sia la matematica. Pensa sia difficile crescere in un epoca dove sognare è reato, e sperare sia diventato così difficile. Pensa che ognuno di noi abbia il suo posto nel mondo, ma che homo faber fortunae suae. Pensa che le menti attecchite al suolo siano la rovina della società odierna. Vorrebbe poter concretizzare le proprie ambizioni e realizzarsi. È irrequieta, a tratti instabile, decisamente ribelle. Irriverente, esuberante, egocentrica, a volte arrogante e presuntuosa. Dolce, forse troppo – infinitamente- sensibile, fragile. È de coccio, non cambia la propria idea facilmente ma crede, d’altronde, che “ solo gli stupidi non cambino idea”. Se dovesse scegliere una massima, direbbe “ C’è più amore in chi resta” ( Tratta da Fai bei sogni, M. Gramellini)