Christine Diamond Nicolai è una studentessa universitaria che ha la fortuna di possedere l'appartamento più vicino al centro universitario.
O la sfortuna?
I suoi inquilini sono uno diverso dall'altro, uno più strano dell'altro:
Evus, una saccente studentessa di psicologia che pratica magia nera.
Ashley, amante della moda e figlia di papà che studia giurisprudenza.
Serje, di origini indiane, studia lettere ma non sa spiccicare una parola per farsi capire.
Poi lui...Gregory: bello, straordinario, misterioso, un grande tatuaggio nella schiena, un sorriso ambiguo sul viso. Che segreto nasconderà questo bellissimo ragazzo?
Dal Cap3:
""Rimasi a guardarlo mentre si allontanava,e notai un tatuaggio. Impossibile non notarlo. Un immenso tatuaggio che gli percorreva l’intera schiena,erano due ali nere che iniziavano dalle spalle e finivano giuste nel fondoschiena.Era enorme, era bellissimo e finemente lavorato, era così ipnotico che rimasi a fissarlo finchè la sua figura non scomparve nell'oscurità della sua camera da letto.""

«Io sono etero.»
«Dicono tutte così»
«Nel mio caso è vero.»
«Anche questo lo dicono tutte»

E se in realtà, la tredicenne Nihal si fosse presa una piccola cotta per Sennar? [- Perché l’hai fatto Sennar?- Gli occhi azzurri si posarono su di lei, fissi in quelli viola. Sorrise. - Perché avrei dovuto non farlo, Nihal?- ]

E' difficile dirlo, ma vorrei che rimanessi.

Raccolta di poesie di generi ed argomenti vari.
Pubblicato l'ultimo pezzo della raccolta. Grazie a chi ha letto o leggerà i miei scempi.

Le tre bambine erano sedute sui divani posti dall’altra parte della grande sala. Lì vi era più luce ed allegria; le tre confabulavano fra loro per poi ridacchiare sommessamente, ben attente a non farsi sentire o vedere dalla madre. La più grande era Bellatrix, aveva sette anni ed era una bambina bellissima. Ira e vergogna si leggevano nei suoi occhi molto espressivi, spesso lanciava sguardi carichi d’odio e rancore verso la madre. Andromeda aveva cinque anni e fisicamente assomigliava molto alla sorella, ma quando sorrideva vi si poteva scorgere una traccia di bontà ben rara nei Black. Narcissa quel giorno compiva tre anni. Seppur piccola non le fu risparmiato l’abito elegante di pizzo nero.

Alla fine del XV secolo, la vita di una ragazza accusata di stregoneria.

[...]“L’ha voluta chiamare Lily Luna,” esordisce Ginny, rompendo il silenzio.
“Lo so,” risponde Luna, dirigendosi verso la porta. “Ma tu non hai nulla di cui preoccuparti,” dice voltandosi e sorridendo con dolcezza.
Conversazione tra Ginny e Luna subito dopo la nascita dell'ultimogenita dei Potter. Per festeggiare i miei tre anni nel mondo della scrittura amatoriale *.*

Lidja non parla mai con nessuno. Convive con il suo nero... a forza di trovarselo in giro, le piace. Si fida del buio, e di quello che può riservarle. Parla con il vuoto, e a volte ottiene anche delle risposte. Non le importa se in alcuni momenti il suo cielo cade in pezzi. Ormai è abituata alla sua vita perennemente scura. Acida, amara. Mette spesso le mani in tasca, cercando di nascondersi dietro un velo di vetro. Nero. Un velo di vetro nero la isola dal resto del mondo. Quello a colori.

Non aspettarmi più. Non voglio più correre da te.
Non seguirmi più. Non voglio più farmi tentare.
Non pensarmi più. Non parlarmi più. Non tornare più.
Uno schiocco, una scintilla, una nuvola di fumo.
Voglio che tu sparisca come per incanto, che tutto di te evapori nei primi raggi della prossima alba.

"Giordana conobbe Eva quando aveva vent’ anni e, alle spalle, una storia che l’aveva segnata.
Eva aveva sedici anni, all’epoca, e frequentava un liceo artistico, l’unico della città. "
Eva con la cresta rosa e azzurra, gli anfibi e le risate.
Giordana perennemente in nero, ornata di croci e il viso nascosto dai capelli; e il senso di perdita nel cuore.
Unite da un attimo d'incanto di fronte a un quadro.
Il rating è rosso solo perché ci sono scene di sesso narrate in modo piuttosto esplicito ^^ per il resto non ci sono contenuti forti, è una normale storia d'amore che segue il suo corso :).

Un tormento! Te ne sei andata senza spiegarmi il perchè... ed è un tormento! Perchè? Perchè te ne sei andata? Ti prego ritorna... ritorna per dirmi...

Lo sai perchè mi piace dicembre?... Rispondi a questa mia domanda. Dicembre, un mese freddo che io adoro.. e lo sai perchè? In poche righe ti svelerò... una piccola magia legata a questo mese.

Non necessariamente la scelta più giusta è anche quella meno dolorosa per chi la compie.

Evey, non sai quanto mi dispiace non avere il tempo o la forza di spiegarti tutto.
Ti ho lasciata con un “Non posso..!”.
Ma non intendevo dire che non posso amarti.
Perché io ti amo, Evey.