Parodia del primo libro della mirabolante saga "50 sfumature".
Dal cap. 1: "Mi lego i capelli – è risaputo che le ragazze sfigate ed insicure del proprio aspetto si legano sempre i capelli – sperando di avere ottenuto un bel look da appena scappata di casa, in modo da poter impietosire qualcuno, magari un affascinante miliardario superdotato.
Ah! Ecco perché ero davanti allo specchio, con tutto questo ciarlare me n'ero quasi scordata: devo fare un'intervista al posto di Kate, la mia coinquilina e migliore amica.
La adoro, lei è il mio modello di riferimento, la ammiro e la venero, soprattutto perché vivo a scrocco a casa sua."

Questi racconti nascono principalmente da molto tempo libero, uniti ad una notevole capacità di elaborare idiozie e trascriverle su carta. Non mi andava di dover scrivere sempre le stesse cose, quindi non c'è un vero e proprio tema che accomuna queste storie. Solo, appunto, tanto tempo libero e la stessa penna.

"La camelia è un fiore che non ha profumo.
Sboccia in silenzio, senza farsi notare.
Persino il modo in cui appassisce è lugubre e miserabile.
Io sono Tsubaki, il fiore che non ha profumo."
Tsubaki - S.E.

Ho ripescato dal quaderno arancione questa cosetta estiva. Mi è sembrato carino pubblicarla. Il riferimento a Pascoli è fin troppo sgarbato ed esplicito, ma l'ho scritta nel mio periodo di adorazione per lui.
Versi sciolti, ballata.

Questa è un'introduzione. Voi sapete che la parte interessante non è questa. E anche che non so scrivere le introduzioni ^^
Ci vuole almeno una citazione per renderla un'introduzione degna di questo nome.
E io cito il titolo.
"bip"

Una brevissima poesia scritta in uno stato d'animo un po' romantico, un po' ispirato.
(N.B. E' probabilmente la Prima ed Ultima volta che scrivo qualcosa di romantico).

Aspettami ogni sera davanti a quel portone,
e se verrai stasera ti chiamerò per nome.
Chissà che occhi avremo, chissà che occhi avrò,
ma se mi chiami amore, io ti risponderò.
Francesco de Gregori