Sousuke Yamazaki non ha sogni; Rin Matsuoka sogna abbastanza per entrambi.
Entrambi i ragazzi si imbarcano, appena tredicenni, sul mercantile Pryce - nella speranza di ottenere gloria e fortuna; ma ciò che spetta loro è un mondo di orrori e violenze, che non bada a risparmiare neanche gli innocenti.
Pirate/Fantasy!AU
- Mi stai dicendo che sarò ammesso sulla tua nave, Capitano? -
- Certo. - Aveva sorriso. - E sarà un onore, quindi preparati. -
Parlava spesso anche di quello: quando Rin sognava, sognava in grande. Non voleva essere un semplice mercante, ma entrare a far parte della Marina e avere una nave tutta sua, e si perdeva in lunghe descrizioni di come sarebbe stata. Poco importava che fosse bloccato su un mercantile.
- Avrà quattro alberi maestri, alti il doppio di questi. - Spiegava; ma era un dettaglio che sarebbe cambiato alla prossima descrizione, e Sousuke non vi badava. - E navigherò per conto di Re e Regine fino alla fine del mondo! -
E Sousuke sorrideva, e i sogni di Rin erano scivolati dentro i suoi.

[Kageyama x Hinata]
"Le leggende narrano di una creatura oscura, solitaria. Dicono che le sue ali siano nere come quelle di un Corvo, che la sua bellezza sia pari a quella di un Cigno e che la sua forza possa essere superiore anche a quella di un'Aquila."
A poche settimane dal suo quindicesimo compleanno, Shouyou abbandona il nido di Corvi in cui è nato e cresciuto per rispondere al richiamo di una strana creatura che continua a vedere nei suoi sogni.
“A quindici anni è facile essere innamorati con la primavera che sboccia e l’euforia di essere finalmente adulti. Ciò che accade dopo, però, quando il fuoco dell’inizio viene domato… È lì che comincia il vero amore ma lo si può toccare solo dopo aver conosciuto l’oscurità dell’altro ed averla saputa accettare.
Tobio, però, non si rivela affatto essere quello che si aspettava di trovare sul suo cammino.
[Winged AU]

{Omega!verse: non è indispensabile sapere cosa sia di preciso per capire la storia, ma nelle note ho inserito un link comunque}
{AominexKuroko, all'inizio - AominexKise e KagamixKuroko in seguito}
“Strano. Non hai quell’odore acre tipico dei Beta, anzi…” Si avvicina ancora di più. Il suo respiro caldo gli lambisce il collo. Kuroko è pietrificato sul sedile posteriore dell’auto. Il cuore sembra che gli stia per scoppiare in petto come dopo una lunga corsa. Serra le labbra secche, lasciandosi esaminare come una cavia da laboratorio.
“Il tuo odore è così flebile che persino io stento a sentirlo. E quel po’ che sento non è rivoltante come quello di un Beta, ma neanche delizioso come quello di un Omega.”
Kuroko deglutisce. La conversazione sta minando tutte le sue certezze: la sua identità è messa in discussione; il suo posto nel mondo vacilla. È un terremoto che scuote le fondamenta della sua esistenza. “Cosa sono allora?” chiede, con un filo di voce.
L’Alpha lo fissa, muto, immobile. “Mi permetti di assaggiarti?”

{Questa fanfic è il seguito di 'Harem tales'; nel primo cap potete trovare il link}
{Sousuke x Rin}
“Sousuke” la voce di Rin frena ogni mio tentativo di ribattere al Capitano, che si allontana per lasciarci soli.
“Mi chiami come se fossi sorpreso di vedermi” lo pungolo.
“Te la sei presa comoda. Non lo sai che spetta al Sultano l’onore di presentarsi per ultimo?”
“Immagino che non appena ne avrai l’occasione mi costringerai a farmi perdonare per questa offesa.”
Ghigna, avvicinandosi di più a me. Le sue parole mi scaldano le labbra. Mi dà un bacio, lieve, casto, fugace. “Ormai mi conosci fin troppo bene.”
Fremo già al pensiero.

Un hotel. Molte storie.
Anche conosciuto come il sequel della raccolta alcolica che nessuno aveva chiesto.

Daichi riusciva a trovare rilassante l’andare in bicicletta, anche se si trattava di farlo per tornare a casa dopo gli allenamenti di pallavolo: in qualche modo scaricava, pedalando, l’adrenalina che inevitabilmente accumulava agli allenamenti o durante le partite di prova, quindi lo faceva volentieri, soprattutto se i tramonti erano caldi e poteva andarsene con calma, guardando magari quello che lo circondava.
[...]
Stavano discutendo del più e del meno quando successe; col senno di poi nessuno dei due si sarebbe ricordato di quegli istanti, tanto fu improvviso ciò che accadde. Non lo videro, non se ne resero conto.
[...]
Sentirono solo il peso dei loro corpi che si colpivano, la sensazione di non avere più terra sotto i piedi. Poi lo schianto ed il buio. Non ci fu tempo neanche per il dolore. Forse fu un bene.
Soulmate!AU in cui trovando il proprio compagno si vedono i colori per la prima volta. Daisuga | Asanoya | Kagehina | IwaOi. Angst.

Davanti a lui, un paio di occhi che lo fissano.
Kagami non vede nulla a parte quelle luci azzurre che lo osservano con intensità. Dura un'istante, poi gli occhi si chiudono e il pozzo ritorna oscuro.
* * *
Kuroko è uno dei maghi più potenti di Teiko, ma da un po' di tempo a questa parte c'è un sogno che non riesce a togliersi dalla mente: un cavaliere dai capelli del colore del fuoco, rinchiuso in una prigione.
La situazione si evolve quando Kuroko scopre che il cavaliere è reale, il suo nome è Kagami ed è tenuto prigioniero delle segrete del suo castello. Ma perché continua a sognarlo? Cosa lega due persone così diverse tra loro?
Riusciranno i due a sconfiggere l'Occhio dell'Imperatore, o verranno eliminati nel tentativo?
* * *
Prima Classificata al Lucky Star contest indetto da BlackIceCrystal sul forum di Efp

II Storia per la serie "Prenditi cura di me" - Collocazione temporale: sette mesi dopo l'epilogo di "This Ain't Love".
***
Dal Capitolo 1: La portiera del furgoncino si aprì e Nigou ululò.
Kuroko abbassò lo sguardo sul cane, ignaro.
Un uomo grosso e nerboruto, completamente vestito di nero e con un passamontagna a coprirgli il viso, si sporse dal furgone e allungò un braccio.
Akashi sgranò gli occhi.
“KUROKO!” urlò, ma tutto ciò che ottenne fu un baluginare rapido delle iridi azzurre di Tetsuya che posavano su di lui prima che l’uomo alle sue spalle gli afferrasse tutto il viso con una sola mano.
Corse.
***
KUROAKA/AKAKURO con apparizioni neanche troppo fugaci di AoKise e MidoTaka.
***
ATTENZIONE: Descrizioni Grafiche di Violenza; Menzione di una passata relazione abusiva, non-con, violenza (tutti gli avvisi riguardanti This Ain't Love possono essere menzionati nella storia). Fate attenzione, insomma.

Rei era sempre stato affascinato dalla coordinazione che si nascondeva dietro l’efficienza di un albergo di lusso. Era un meccanismo: ogni cosa doveva funzionare in modo perfetto e armonico, ogni persona contribuiva all’andamento ben scandito di quel grande orologio vivente.
Ma un granello di polvere basta a inceppare tutto quanto.
[Reigisa] [Hotel AU]

[Aomine x Sakurai] Kiss Challenge
"Non fare cose cattive a chi le ha fatte a te - Lo ha ormai stampato in testa, anche quando demoralizzato, continua a promettersi di non dimenticare e nessuno si lamenta; è comodo avere uno zerbino sempre a disposizione, qualcuno a cui rubare il cibo senza chiedere nulla, qualcuno da trattare male quando arrabbiato o semplicemente da scopare, perché Aomine lo vede solo come un passatempo, un bel giocattolo che sa starsene buono e dargli il piacere che cerca."

Aomine non si prestava alle frivolezze popolari, ma credeva fermamente al paradosso murphologico del se qualcosa può andare male, lo farà. Quindi se tutto va male contemporaneamente e quando piove diluvia, quella sarebbe stata una pessima giornata fino alla fine. Ottimo tempismo, ironizzò, perché la probabilità che una cosa accada, è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.
[AoKise/HaiKise; KagaKuro]

[DeathNote!AU]
“Questa è l’ultima volta che permetto a Daiki di cambiarmi la suoneria del telefono” pensa sconsolato nel sentir uscire dal proprio telefono le note dell’ultimo successo pop di una qualsiasi delle Idol dal seno prosperoso che tanto piacciono al suo ragazzo.
«La prossima volta che tocchi il mio cellulare, finisci a dormire sul divano» ci tiene ad informarlo, nel rispondere alla chiamata.
«Lascia perdere» lo liquida Aomine, «Hai sentito Satsuki?»
«Sì» risponde, esitante, «ci siamo incontrati sul pianerottolo e siamo usciti di casa insieme. È successo qualcosa?»
«Non è ancora arrivata a lavoro».
[...]
"Un quaderno?" pensa, e fino a qui non c'è nulla di strano. "Un quaderno asciutto. Nell'area occupata dal quaderno non piove" e a questo punto non può che accontentare la propria curiosità, quindi si avvicina e si china per raccogliere l'oggetto.
Sulla copertina lucida spiccano due parole in caratteri occidentali, marcate di un bianco quasi perlaceo.
"Death Note. Quaderno della morte?" traduce, senza riuscire a trattenersi dall'inarcare un sopracciglio. Apre la prima pagina ed il suo scetticismo non può che aumentare. "L'umano il cui nome verrà scritto su questo quaderno, morirà".
[AoKuro] [Accenni KagaMomo]

Capita per uno sbaglio di Makoto, che interpreta male le parole di Haruka, che il giovane Nanase venga scelto come campione per la scuola Iwatobi al Torneo TreMaghi che coinvolge le tre grandi scuole acquatiche del paese.

Gym!AU - Raccolta di One-Shot PWP
1. Zumba {Aomine x Kise} - “Dovrebbero vederti così le tue clienti, eh, Ryouta-kun” ghignò beffardo Aomine, imitando il nomignolo con cui usavano chiamarlo le sue ammiratrici.
2. Pilates {Murasakibara x Himuro} - “Ti ho fatto male, Muro-chin?” Atsushi gli accarezzò il viso amorevolmente.
Tatsuya sorrise, gustandosi il viso preoccupato dell’allievo, e poggiò la mano sulla sua. “Diciamo che ti sei vendicato abbastanza per i miei allenamenti.”
3. Sala Pesi {Kagami x Kuroko} - Kagami non voleva, davvero non voleva, ma prese a percorrere con lo sguardo ogni centimetro di quel corpo minuto.

Chiunque avesse fondato quella scuola con la brillante idea che il Quidditch fosse lo sport perfetto da praticare sopra un mare in tempesta in cieli dove fin troppe rotte aeree si intrecciavano, doveva avere un problema. Anzi, qualche problema. Alla fine di ogni pomeriggio passato così però, sentiva una scarica di adrenalina scuoterlo da dentro come nient'altro. L'aria salata, le onde aggressive e il vento lunatico davano alla vittoria qualcosa in più, una soddisfazione difficile da classificare, troppo differente — superiore? — a qualunque altra. Quel giorno, il mare sembrava particolarmente agitato.
Una sorta di HP!au ambientata nella scuola giapponese di Mahoukotoro; arti oscure, parole celate nella notte, antiche leggende e incantesimi mortali che si intrecciano in un misto fra la magia occidentale della saga e le tradizioni orientali della scuola, in una storia senza troppe pretese ma in cui si investe tanto tempo e tante ricerche.
[ in hiatus, dato che purtroppo ho dovuto e devo dedicarmi ad un progetto. ]