“Non ci pensare nemmeno!” lo indicò il più piccolo “E poi già indossare questa gonna è stato un inferno! Figurati tutto il resto” rabbrividì pensando ai vestiti che gli erano stati messi a forza durante la missione sull’isola.
“Neh, Nagisa-kun” il rosso si avvicinò posizionandosi dietro di lui gettando le buste a terra, una mano ad allentare il nodo della cravatta, l’altra sul fianco “Se è questo il problema, posso aiutarti io a vestirti” sussurrò all’orecchio.

Si risvegliò in un letto matrimoniale, qualcuno lo abbracciava da dietro...si girò e vide il viso assopito di Morinaga a due centimetri dal suo.
Morinaga e Soichi vanno in viaggio in Spagna per lavoro, tuttavia trovano il tempo per divertirsi ;)

Sherlock ha sempre amato il silenzio, l'ha sempre preservato da se stesso, è stato un compagno fidato e un consigliere discreto. Un amante notturno in serate poco docili. Un amante facile da addomesticare, o da domare. Facile da comprendere e da gestire.
Sherlock l'ha sempre amato, ma questa volta no. Questa volta il silenzio è solo dolore, è solo lividi violacei sulla sua pelle nivea e nuda, esposta, terribilmente disponibile.
Glielo dirà, un giorno.
Ma non oggi.
Sherlock!Centric, Angst with a happy handing
~Questa storia partecipa al contest "Slash! Occhio agli avvertimenti" indetto da Rebecca04 sul forum di EFP~

Lo tirò su dall'acqua, afferrandolo per un braccio e quando furono sull'erba lo rigirò bruscamente spingendolo a terra. Merlino cadde sulle ginocchia, il terreno soffice attutì il colpo.
“Non dici più nulla? Ti è morta la lingua Merlino?” lo canzonò Artù.

Piccola serie di tre one shot sulle ship principali di Scorpion:
Quintis ~ Mechanical Love
Waige ~ Genius sitting
Melvester ~ When you're gone

Dean Winchester è un demone e Felicity Smoak è molto dispiaciuta per la perdita della sua amica Sara Lance.
Il cacciatore e la bella IT girl si incontrano fuori da un locale di Starling City. Tra i due avviene uno strano scambio di battute che condurrà entrambi verso qualcosa che non avevano previsto nessuno dei due. Crossover tra Supernatural e Arrow, dove prende vita ancora una volta una delle mie crackship più amate: la Deanlicity.
Dal testo: "Le mise una mano sotto il mento sollevandolo in maniera tale che i loro visi fossero vicini.
Il profumo di Dean era forte, come muschio e piaceva a Felicity, tanto che le gambe tremarono inavvertitamente. Costretta ad aggrapparsi al polso dell'uomo, Dean ne approfittò per baciarla di sorpresa."

Possibile seguito di Civil War, il film. L'ho scritta dopo i feels dovuti al trailer.
[Pwp. BDSM].
Partecipa al P0rnFest:
prompt: ”Steve Rogers/Tony Stark; Slave!Steve, Regalo di compleanno”

Quando Dean Campbell, studente bello e strafottente americano di 26 anni incontra Sam Winchester, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere misteriosamente attratto da questo bellissimo uomo. Convinto però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Sam non compare misteriosamente nel negozio in cui lavora e lo invita a uscire con lui. Dean capisce di volere Sam a tutti i costi. Anche lui è incapace di resistergli, e deve ammettere a se stesso di desiderarlo, ma alle sue condizioni.
Una Wincest versione cinquanta sfumature di grigio...

[Scorpion CBS]
[Scorpion]
Dalla One Shot:
"Lei si bloccò. Il silenzio calò come la tenda di un sipario. Si aspettò che tutto cominciasse a diventare… imbarazzante, di sentirsi a disagio, non era una tipa da smancerie, lei. Ma nonostante questo, nonostante la convinzione che per lei la stanza avrebbe cominciato a sembrare piccola e soffocante, così non fu. Non era pratica di queste cose. Per niente. Non era romantica, sdolcinata… ma una volta Toby le aveva detto che dietro a un cinico intollerante all’amore si nascondeva semplicemente un romantico ferito.
Nel profondo, le aveva fatto piacere sentire quelle parole. Avrebbe voluto… ridere, saltare come una bambina che sta per andare a Disneyland. Perché? Era così… serio, ciò che c’era tra loro due? Impossibile.
- Ti amo, Happy Quinn. -"

«Era questo che stava nascondendo? » chiesi con un mezzo sorriso sghembo
«Mmh» fece lui. «Non proprio. » Tornò a baciarmi, non mi accorsi di nulla, ma ad un tratto sentii la mia mano venire trascinata verso il basso e poi chiudersi in un qualcosa di duro e intrappolato nella stoffa, ormai aderente, dei pantaloni.
«Si prenda cura di me, Watson. »

: - John … - riuscì a biascicare sperando avesse pietà perché cominciava a provare molto dolore all’articolazione e … davvero, tutto questo era troppo. Troppo per una scaramuccia dovuta ad un motivo ancora sconosciuto.
John si fece ancora più vicino e lo guardò dritto negli occhi e allora il detective capì.
Sfidami un’altra volta e non sarò più così gentile.
***
John non parla e Sherlock non sa perché e questo drammatico teatro del silenzio finirà in un modo decisamente inaspettato.
[Johnlock]

H&C - Ambientata dopo la 10x03.
"Allora, dopo che la natura umana fu divisa in due parti, ciascuna metà, desiderando fortemente l'altra, tendeva a raggiungerla. [...] Da tempo dunque è connaturato negli uomini l'amore degli uni per gli altri che ci riporta all'antica natura e che tenta di fare un essere solo da due e di risanare la natura umana." (Il Simposio, Platone)
Una notte, Dean sente il bisogno di Sam. Vuole sentirlo vicino, più vicino di sempre, ed è un bisogno fisico, reale, concreto. Non ha la forza per affrontare un fardello simile ma, quando le luci si spengono, nessuno dei due deve farlo. Al buio, tutto è più semplice, al buio, tutto può accadere. Anche che due metà si ritrovino finalmente.

John scese le scale, lentamente. Non si era ancora abituato a camminare senza il suo bastone.. Ripensandoci, era solo merito di Sherlock se era riuscito a smettere di zoppicare. Arrivò in salotto e cercando di non fare rumore (era quasi impossibile non farsi sentire dal suo coinquilino) percorse il salotto dirigendosi verso la cucina, finché qualcosa non catturò la sua attenzione.. O meglio, qualcuno.

Bruce Banner era paziente. Aveva fatto della virtù dei forti il suo stile di vita, facendo in modo che niente del mondo reale lo potesse turbare o, peggio, farlo trasformare. Era vero che oltre ad essere calmo era sempre arrabbiato, ma riusciva a controllare l'ira interiore, e a tenere il suo corpo all'erta nel caso Hulk gli avesse voluto fare una visita.
Il dottor Banner reagiva agli eventi della vita cautamente, con sarcasmo e senza mai sgarrare, senza farsi troppo coinvolgere. Ma c'era una cosa, una misera cosuccia, che poteva mandare all'aria i suoi piani.
...
Banner divenne rigido e il suo respiro si bloccò per un attimo. La mano di Tony era lievemente fredda, in perfetto contrasto con l'improvviso bollore della sua pelle. Gli occhi castani dell'altro erano fissi nei suoi, nel tentativo di cercare chissà quale indizio di stanchezza o dell'arrivo dell'Altro. Profondi e liquidi com'erano, fecero venir voglia al dottore di immergervisi per un lungo periodo, persino per l'eternità.
Avrebbe voluto allungare la mano, tenere stretta la testa dell'altro e spingerla verso la sua, per protendere le sue labbra verso le gemelle.

“Perché sei audace solo quando dormo?”
La mano si ritrasse ma venne fermata da quella forte e callosa del castano che aprì un occhio e ghignò
“Continua pure sai...”
Bruce sbuffò
“Sei così... così anche da mezzo morto?”
“ma certo, sono Ironman!” ghignò Tony lasciandosi scivolare con la testa sotto acqua, Bruce accennò un sorriso, si alzò e prese gli occhiali che teneva di scorta in uno dei cassetti del bagno.
“e quindi sei nudo nel mio bagno con me nudo...” constatò Tony agitando piano una mano
Bruce sollevò gli occhi al cielo
“Tony...”
Di bagni caldi, computer e baci bollenti.