In passato mi sono illuso così tante volte che ormai ho perso il conto. Credevo che alcuni tuoi sguardi sul palco significassero qualcosa, che il tuo cercarmi sul palco fossero tutti messaggi.
Solo dopo essermi ferito più e più volte mi sono detto di essere uno stupido. Si tratta solo di gioco e di lavoro.

Era un mese che si sbatteva per far si che quel giorno fosse del tutto speciale per Yuu, ogni piccola cosa andava organizzata come si doveva; non doveva lasciare nulla al caso.

Ricordava perfettamente l'istante in cui il bianco era diventato il suo colore preferito in assoluto.
Era stato quando Yutaka era uscito dal camerino, il corpo color caramello infilato dentro un completo bianco, che risaltava ancora di più e sembrava mille volte più luminoso in contrasto con la sua pelle, coi capelli scuri, con gli occhi neri come la notte.
Era stato il momento in cui aveva eletto il bianco come sovrano fra i colori. Persino il suo amato nero e il suo viola sensuale perdevano il loro in favore del bianco.

Ruki, una voce decisamente troppo potente per l'esile corpicino.
Kai, innocuo, goffo e disarmante come un coniglietto che inciampa sulle sue stesse orecchie.
Reita, fiero e sprezzante, ma con un cuore così grande e avvolgente che non riesce a nasconderlo.
Uruha, la cui esitazione nasconde una strana fragilità.
Aoi, la vita entusiasticamente votata ad amare incondizionatamente gli altri quattro.
E poi?
Poi c'è lei.
[Buon rientro a scuola a tutte.]

Il punto di vista di You, seconda chitarra e amico di Gackt.

Si avvicinò lentamente al bassista “ se continui a guardarlo così lo consumi “ un sorriso sghembo disegnava le labbra del moro. Nuovo mio sclero sulla coppia ReitaxRuki ^_^

E' terrificantemente bello: una bellezza mostruosa. Mentre Takanori osserva le curve di quel corpo sacro agli Déi sì domanda come possa tanta crudeltà risiedere in un aspetto così grazioso, in un viso paffuto e occhi ammalianti. E labbra. Quelle labbra che sa, Takanori sa, sanciranno la propria eterna dannazione e lo spediranno all'inferno.
"Lo farai ancora?"
"N-no."
Consigliata ad un pubblico adulto e maturo.

Stavo giusto cercando di capire cosa diavolo avesse di così stratosferico da attrarre gli sguardi da triglia di tutte le donne sposate o meno della “Tentazione” quando, alzando lo sguardo, incontrai un paio di occhi castano chiaro che mi fissavano, col rimasuglio di un sorriso sulle labbra.
Touchè, Riot. Fregata.
Otanjobi Omedeto, Riot.

Ero praticamente una bambina quando ho incontrato per la prima volta Kouyou, mi ero trasferita da poco con la mia famiglia e fu necessario un cambio di scuola, l’idea di dover entrare in quella classe dove non conoscevo nessuno mi faceva venire la nausea ma purtroppo non potevo cambiare le cose.

Ruki era la sua perfetta metà, le loro personalità combaciavano alla perfezione, le loro anime si parlavano.
Bene se l’anima di Takanori era così allettante per Ryo allora avrei divorato quell’anima pezzo per pezzo. E con quell’idea nella testa mi allontanai con un sorriso diabolico dipinto sul viso.
[...]Takanori aprì la bocca senza saper cosa dire e il suo colorito divenne improvvisamente cinereo.

Tutto quello che una canzone può ispirarmi, unito al pensiero di un demone deviato.

Anche a lui è capitato, quando tutto sembrava andare bene, quando lo vedevo realmente felice, mentre io morivo dentro facendo finta di nulla perché per me il pensiero più grande era vederlo sorridente e spensierato, lui è caduto.

Layla Lawrence non poteva esporsi alla luce del sole né tanto meno camminare in mezzo alla folla passando inosservata, questo era un dato assodato di cui ormai aveva lentamente preso coscienza.
Le sarebbe piaciuto svegliarsi la mattina per poter andare a scuola come tutti i suoi coetanei, fermarsi a bere un milkshake alla caffetteria più famosa ed elegante dell'intero quartiere, combattere e scapicollarsi per mettere le mani sull'ultima maglietta in saldo della stagione ed infine degustare un trancio di pizza in compagnia dei suoi amici.
Le sarebbe bastato poco per essere felice, peccato solo che quella normalità che tanto bramava le fosse stata negata sin dalla nascita...
Riusciranno 1 metro e 62 centimetri d'altezza a trasformare una flebile e timida luna in uno splendido e meastoso sole?

Non un’espressione si disegnò sul volto di Takanori, nonostante i ricordi si mostravano vividi e reali ai suoi occhi, come a volersi prendere gioco del suo cuore. Una rukixuruha nata dal nulla XD

Dedicata a Mya
[...]
Per qualche istante continuò a premere la fronte contro il petto muscoloso dello sconosciuto, ancora troppo scosso per muovere mezzo centimetro del suo corpo in qualunque direzione. Respirò a fondo inebriandosi della forte colonia di quello riconoscendogli un ottimo gusto. Fu solo dopo una ventina di secondi che cominciò a notare la chioma corvina non del tutto estranea, il ciondolo dorato a forma di disco volante,un sorriso palesemente provocatorio e seducente…
… e capì di essere finito dalla padella alla brace!
Si alzò di scatto all’indietro e fece una smorfia agghiacciata mentre un soddisfatto Yuu Shiroyama gli restituiva un raggiante ghigno capace di far sciogliere chiunque… all’infuori di lui! Ad averlo saputo, avrebbe preferito morire per colpa di quel benedetto tavolo! Certo che Dio era proprio malvagio e subdolo con lui (che lo perdonasse, ovviamente!).
« Buongiorno padre Miyavi, fortuna che sono arrivato giusto in tempo, eh? »
Fortuna? Fortuna?!? Subirsi l’ennesima molestia gratuita –ormai ne aveva perso il conto- da parte di un chitarrista squinternato facente parte di un gruppo di decerebrati mentali poteva forse definirsi FORTUNA?!? Caspita, doveva appena aver vinto il primo premio alla lotteria di sfigalandia! E la cosa più frustrante era la consapevolezza di essere, di volta in volta, sempre meno combattivo nel respingere quel miscredente e sempre più favorevole ad accoglierlo a braccia –e gambe- aperte!
AoixMiyavi