Per quanto mi riguarda, noi non avremo mai una fine.

Una profonda amicizia con un problema nelle fondamenta, una promessa che sembra distruggere tutto e un finale forse non troppo a sorpresa. Storia senza pretese, forse non molto originale, ma carina. (viva l'autostima!)
Dal racconto: " Lui gay, io etero.
Passiamo insieme più tempo che con i nostri genitori. Mangiamo insieme, dormiamo insieme e si, facciamo anche la doccia insieme. E tra di noi non è mai successo niente. Purtroppo.."

-Ti batte forte il cuore…- sussurrò quindi Yuri nel silenzio di quella notte addormentata che per loro sembrava troppo sveglia e rumorosa.
-Sarà forse perché sono un essere umano anch’io?- sbottò invece Cole con quel tono saccente e di finta irritazione e acidità che lo aveva sempre caratterizzato, o almeno Yuri lo aveva sempre conosciuto così. Sempre molto chiuso, sempre molto distaccato dal mondo e quali fossero i suoi pensieri a lui non era dato saperlo.

Sinceramente non ne posso più di questa situazione. Possibile che anche ora che sono nella mia stanza, lontano da tutto e tutti, mi venga in mente solo il suo fantastico, muscoloso, leccabile, stuprabile fisico? Ecco. Al solo pensiero di quel ben di dio, nei miei pantaloni sento iniziare a muoversi qualcosa. Apro la cerniera di quei jeans così maledettamente stretti, e senza pensarci due volte inizio a toccarmi pensando a quanto vorrei, che ora, lì nel buio più totale, ci fosse lui a baciarmi ed ad accarezzarmi.

"A quei tempi potevamo farlo senza problemi. Anzi, nemmeno ci pensavamo troppo. A volte lo facevamo per gioco, altre per fare spettacolo con i nostri compagni, o semplicemente ci girava così. Veloci baci a stampo sulla bocca, labbra che si sfioravano appena in un tocco innocente. Ecco cosa ricordo di quando ero piccolo."

Kisa si sporse su un lato, cercando di individuare la fonte di quel bagliore; sotto sotto auspicava fosse una moneta persa da qualche avventore distratto, ma la sua speranza sfumò quando si ritrovò a fissare un block notes sul pavimento. Il luccichio proveniva dai cerchietti di metallo che tenevano insieme i fogli. [...]
Con sua enorme sorpresa, si ritrovò a leggere un insieme di poesie, ma soprattutto di descrizioni vivissime. Sembrava quasi un racconto a metà tra un diario e una bozza di un romanzo romantico. L’oggetto di tutte queste elucubrazioni mentali era chiaramente un ragazzo, “il più dolce, incredibile, il più prezioso”.
[Partecipante al Contest "Junjou Romantica & Sekai-ichi Hatsukoi" con la coppia Kisa/Yukina]

Iniziava a preoccuparsi quella presidentessa così scrupolosa e con un eccessivo odio per gli uomini. Non era da lui, diceva tra sé e sé, non farsi vedere per un’intera settimana; non era da lui lasciare il suo lavoro da alieno-stalker-pervertito per chissà che cosa, non era da lui non irrompere nella sala del consiglio studentesco soltanto per disturbarla e, soprattutto, non era da lui non passarla a prendere la sera tardi quando finiva il suo turno al Maid café.

Main pairing: Takano/Onodera
Side pairing: Kirishima/Yokozawa
Perchè basta la frase giusta al momento giusto per suscitare emozioni contrastanti e una gelosia fin troppo fastidiosa.
-
Ancora perso nelle sue riflessioni, porta il bicchiere alle labbra, provando a gustare un sorso della bevanda calda.
“Ma sei sicura?!”
“Ti dico di sì! Pare proprio che Takano-san sia stato visto al bar vicino alla stazione mentre amoreggiava con una donna molto bella ed elegante! L’ha pure baciata, ci sono i testimoni!”
Ritsu, tempo due millesimi di secondo, sputa con maestria il tè che, sì, è decisamente troppo bollente e indigesto.

[ One Shot AlexanderxLeonard - Love is all we need ]
- Niente. - mormorò il ragazzino, quasi per accertarsi di aver capito bene.
- Niente. - replicò divertita l'amica, sillabando e scandendo bene la risposta.
- Niente. - ripetè Leonard, incredulo e sconcertato, scuotendo debolmente il capo.
Anne sorrise, avvolgendo le candide mani intorno a una tazza di cioccolata fumante.
Leonard sollevò nuovamente lo sguardo, le iridi azzurre accese di ingenua incredulità.
- Cioè, tu mi stai dicendo che Alexander non ha paura di niente ? Ma proprio di niente ?

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

Continuo della FanFiction "Obligation, Judgment or Truth?"
Sono passati più di tre anni dalla fine della scuola. Hermione ha lasciato Draco per partire e combattere in guerra al fianco di Harry. Draco lascia andare Hermione e accetta l'idea di vivere senza di lei, consapevole che probabilmente, non l'avrebbe più rivista. Dopo più di due anni finalmente la guerra finisce, facendo uscire vittoriosi Potter e tutti quelli che stavano dalla sua parte. Draco, senza più il peso di sapere Hermione in pericolo di vita, si prepara a voltare completamente pagina, con la notizia che la Grang sta per sposare Potter. Ma evidentemente, il destino aveva altri piani per loro, e un giorno Blaise si presenta nell'ufficio di Draco dandogli la notizia che dovrà intervistare Hermione...

“Hai un buon odore.”
“Non è questo il punto.”
“Infatti, hai un odore meraviglioso…”
“Malfoy…”
“…stuzzicante…”
“Dacci un taglio…”
“…così buono che ti mangerei…”
Pausa.
“MI HAI APPENA LECCATA?!”
“Stai bene così tesoro…”
“Non è trucco…è disinfettante.” Sbuffò con malumore Hermione. “Hai sentito quello che ho
detto?”
“Non è trucco…è…”
“Si! Grazie! Intendevo prima di quello!”
“Oh…intendi la parte in cui ti butti felicemente tra le mie braccia e mi dichiari il tuo eterno
amore, promettendo di passare il resto della tua vita a venerare la terra su cui cammino e di
portare nel tuo grembo i miei bellissimi bambini?”

La prof di babbanologia Hermione Granger è assente e al prof Blaise Zabini è stato chiesto di farle supplenza...
"Prof non le sembra dispersivo come esempio ai fini della lezione?"
"Oh al diavolo la lezione! Esca chiunque di voi non sia maggiorenne: sto per iniziarvi alla nobile arte del gossip!"
"Significa che ci racconterà anche i particolare più... ehm... 'spinti?"
"Può darsi. Anzi, mi pare ovvio"

- Allontanati da me!
- Allora non avvicinarti tu.
Sussurro io, beffardo, quando la vedo fare un passo in avanti per superarmi o comunque, convincermi a spostarmi.
- Voglio andarmene!
- Non mi importa.
E tu rimani immobile, tesa, senza parole.
Il silenzio scende su di noi, avvolgendoci entrambi nella sua presa gentile.
E poi, dopo qualche minuto, divertito e provacatorio mi lascio cadere sui cuscini, senza staccarti gli occhi di dosso.
- Danza per me, Mezzosangue.
E tu sgrani gli occhi.
 Mi guardi, allucinata, tremi d'indignazione, indietreggi...
Finchè confusa e preoccupata non mi ricominci a sputare addosso il tuo rancore.
- Tu sei malato, Malfoy!
Per tutta risposta lascio ricadere la mia testa all'indietro, prendendo a ridere sinceramente divertito... sotto il tuo sguardo esterefatto.
Poi però... quando riporto la mia attenzione su di te, ti guardo negli occhi,
 deciso, implacabile, determinato... serissimo.
- Se lo fossi allora non sarebbe intelligente, da parte tua, sfidarmi, non credi?
Serio e tuttavia provocatore.
Tu rimani in silenzio per un istante, schiacciata dal peso del grigio intimidatorio dei miei occhi. 
Non mi scapperai, Mezzosangue.
Non stasera.

È da un po’ di tempo che lo vedo strano, e la cosa non mi piace. Si isola e non mi permette di scrutarlo nell’anima. Cosa ti sta succedendo, Alex? Spesso ti guardi intorno spaesato, altre volte sembra che tu ti senta solo…non mi vedi? Io per te ci sono sempre…Guardami!