"«Goku ti rende felice?».
E’ la sua voce morbida a riportarmi alla realtà. Lo guardo confusa, in realtà, sconvolta dai miei stessi ricordi e pensieri.
«Sì…» rispondo flebilmente, continuando a rivedere con crudeltà, me stessa spezzargli il cuore. «Siamo sposati da tanti anni, alcune incomprensioni sono normali…» aggiungo quasi senza riflettere.
«Non eludere la mia domanda».
Mi guarda nuovamente canzonatorio, ridendo. Sembra soddisfatto del mio turbamento.
«Sì, lo sono» rispondo guardandolo, fingendo una determinazione che non convince lui e nemmeno me.
«Quindi se io adesso ti baciassi come ho sempre sognato di fare, mi colpiresti come hai fatto con quei malintenzionati?» domanda a bruciapelo, scrutandomi sornione.
Avverto una scossa colpirmi il petto, squarciarne un nuovo sentiero.
Arrossisco senza parole, senza voce, in preda al panico e a un miscuglio d’emozioni, difficile da definire e gestire.
«…»
Senza interrompere il contatto con i miei occhi, si avvicina prossimo al mio viso. Posa dapprima una carezza sulla mia guancia, osservando i miei lineamenti segnati forse, dall’età. Mi alzo di colpo, sconvolta e sempre più imbarazzata dal suo atteggiamento, dalle sue intenzioni. Imita i miei movimento, e lo ritrovo di nuovo vicino.
«Che intenzioni hai? Guarda che sono una donna sposata e…»"

Mini-long suddivisa in quattro capitoli.
Si può davvero vivere di solo rancore? Un avvenimento inaspettato cambierà irrimediabilmente la vita di Ran. Saprà perdonare? Che ruolo avrà Shinichi in tutto questo?
« Ti dirò una cosa Ran, una cosa importante: è meglio perdonare che vivere di rancore e rabbia come fai tu! L’odio è la cosa peggiore che possa infettare un essere umano. Lo uccide lentamente, è il peggior veleno che esista. Nessuno ne è immune, ma il perdono a volte può essere l’antidoto »

L'organizzazione scopre che Shinichi è ancora vivo, dopo che Amuro (alias Bourbon) ha intercettato una telefonata tra lui e Ran. Quest'ultima viene rapita dallo stesso Amuro su ordine di Gin, portata in una delle basi degli uomini in nero e interrogata su dove si trovi il liceale detective; la ragazza ovviamente non lo sa e anche se lo sapesse non lo direbbe, perchè teme (a ragione) che vogliano uccidere il suo amato. Inizia quindi per lei un vero calvario: viene picchiata, umiliata, violentata e torturata. Conan dovrà fare tutto il possibile per salvarla.

L’organizzazione è stata finalmente sconfitta ma Shinichi non può tornare grande, inoltre Ran sta male e nasconde un segreto che cambierà la vita di tutti.
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“Ran sono io, da quanto tempo?”
“Un mese.” Rispose fredda.
I libri,i romanzi, le penne e tutto quello che era sopra la scrivania cadde rovinosamente a terra producendo un enorme tonfo. Ma Ran non si fermò, ormai piena di rabbia, prese il portafoto che ritraeva due giovani sorridenti, lei e Shinichi, e la scaraventò a terra frantumando il vetro. I cocci del vetro volarono per tutta la stanza mentre la foto non aveva subito nessun danno. La osservò e voleva che quel sorriso che mostravano entrambi scomparisse, soprattutto quello di lui. Voleva sapere che per una volta lei non era l’unica a soffrire.

L'arguzia e l'intuizione di un detective, non sono nulla se accanto non c'è una persona importante che lo ispiri. Se, come nel caso di Shinichi Kudo, la persona accanto è il proprio amore allora il successo dell'indagine è assicurato.
Raccolta di one-shot su alcuni casi scollegati tra di loro che vedono come protagonisti Shinichi e Ran come se fossero Holmes e Watson. Non mancheranno le romanticherie e le battute. Spero vi piaccia.

« I trust you, Shinichi! »
Sono passati cinque anni, l'Organizzazione è stata appena sconfitta.
Shinichi è ancora intrappolato nel corpo di Conan, ormai undicenne, mentre l'antidoto per l'apotoxina non è ancora stato ultimato. Il giovane continua a vivere a casa di Ran, che non riesce più a sopportare la lontananza dell'"amico", rivedendolo negli stessi occhi di Conan.
Situazioni complicate continueranno a caratterizzare la vita del giovane Kudo, la speranza è l'ultima a morire si sa, ma l'antidoto preparato da Haibara riuscirà a sconfiggere l'APTX?
Shinichi riuscirà, finalmente, a confessarsi a Ran dopo cinque anni di bugie?
Riuscirà a dire le cose che non le ha mai detto?
•••
In una folla, in una città. Lei avrebbe sempre ricercato il suo modo di camminare, i suoi saluti sinceri, il suo sguardo che riusciva a spiazzarla. Quegli occhi di un blu così intenso da fare invidia al cielo. Quel senso di pace che solo lui riusciva a procurarle. Una strana sensazione che ultimamente, provava anche quando era con Conan. O semplicemente la provava da sempre, ma lo ignorava. Perché Conan e Shinichi non potevano essere la stessa persona, no?
[Long ShinRan♥ - Conclusa.]